A Merano il primo shuttle robot firmato Navya

Merano sperimenterà, prima città in Italia, gli autobus senza autista della francese Navya. Cioè a guida autonoma. I primi shuttle robot percorreranno il centro della cittadina altoatesina dal 25 novembre, su un percorso del centro ben delimitato e chiuso al traffico. Si tratta di uno shuttle da dodici posti. Circolerà per una settimana.

Una risposta alla polemica sulla lingua degli autisti

Un aspetto paradossale dell’intera vicenda è che a Bolzano e dintorni infuria la polemica sugli autisti degli autobus che non sanno parlare tedesco. Fatto duramente criticato dal Süd-Tiroler Freiheit, il partito autonomista tedesco fondato da Eva Koltz, figlia del terrorista Georg Kolt soprannominato “Il martellatore della Val Passiria”. Senza alcun autista, nè di lingua italiana nè di lingua tedesca, almeno questo problema sarà risolto fra i tanti che dividono le due comunità linguistiche. A partire dalla denominazione Altro Adige o Sud Tirolo.

navya merano

Una settimana di sperimentazione

Dal 25 novembre al 1° dicembre a Merano gli autisti non ci saranno proprio. Sarà una sperimentazione, per verificare il comportamento del mezzo, ma anche le reazioni dei passeggeri. Negli stessi giorni una sperimentazione identica sarà condotta nella comune svizzero di Briga-Lis.

Il veicolo elettrico a guida autonoma, assicura il Comune, è in grado di leggere il percorso in massima sicurezza, evitando ostacoli improvvisi. Il progetto è denominato Mentor, e si giova di numerosi partner tecnologici come NOI Techpark, il polo dell’innovazione dell’Alto Adige, Sasa e PostAuto. Punta a rivoluzionare i servizi di mobilità, mettendo a disposizione della cittadinanza interessata uno stand informativo in via Giardini e un ciclo continuo dello shuttle che percorre in poco meno di 10 muniti un anello urbano chiuso al traffico lungo il centro storico. Per la sperimentazione sono stati messi a disposizione 1.5 milioni di euro.

Dodici passeggeri, due tecnici

 

A fornire lo shuttle, infine, sarà l’azienda francese Navya, leader mondiale della guida autonoma.  Ogni corsa trasporterà fino a un massimo di 12 passeggeri più 2 tecnici, uno per eventuali interventi in caso di bisogno, l’altro per spiegare ai passeggeri le funzionalità del mezzo.

 

Dal 25 novembre all’1 dicembre di quest’anno, infatti, Merano ospiterà la prima sperimentazione italiana aperta al pubblico di un autobus senza conducente in un percorso chiuso alla circolazione di altri mezzi. Il primato è condiviso in Europa con il distretto di Briga-Lis, in Svizzera, anch’esso scelto per ospitare questo esperimento di bus a guida autonoma e senza autista.

Il mezzo elettrico, assicura il Comune della Città del Passirio, è in grado di leggere il percorso in massima sicurezza. Nessuna paura per scenari distopici a la Black Mirror, famosa serie inglese che immagina le conseguenze di un mondo dove la tecnologia invade completamente la vita delle persone, ma una novità per un piccolo centro a dimensione uomo come Merano.

Un anello in centro per 10 minuti

Il progetto Mentor, con partner tecnologici NOI Techpark, il polo dell’innovazione dell’Alto Adige, Sasa e PostAuto, punta a rivoluzionare i servizi di mobilità, mettendo a disposizione della cittadinanza interessata uno stand informativo in via Giardini e un ciclo continuo dello shuttle che percorre in poco meno di 10 muniti un anello urbano chiuso al traffico lungo il centro storico. Per la sperimentazione sono stati messi a disposizione 1.5 milioni di euro.

A fornire lo shuttle, infine, sarà l’azienda francese Navya, leader mondiale della guida autonoma. Questo, il cui arrivo nella città atesina è previsto per venerdì 22 novembre, verrà messo a disposizione della cittadinanza solo a partire dal 25, dopo l’utilizzo nei tre giorni precedenti per dei giri di prova. Ogni corsa, poi, trasporterà fino a un massimo di 12 passeggeri più 2 tecnici, uno per eventuali interventi in caso di bisogno, l’altro per spiegare ai passeggeri le funzionalità del mezzo. Il futuro si avvicina.

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