A chi conviene la nuova tariffa misto-flat di Ionity

A chi conviene la tariffa misto-flat di Ionity. Il network di ricarica super-fast  si rilancia con una formula mista di abbonamento più prezzo al kWh.

a chi convieneA chi conviene il fisso annuo più €0,35/kWh

Ionity è stata creata dai grandi brand tedeschi dell’auto per poter offrire in tutta Europa  una rete di ricarica destinata a chi copre lunghe distanze. Una sorta di Supercharger Tesla multi-marca, con un primo obiettivo (ormai quasi raggiunto) di arrivare a 400 stazioni, dalla Scandinavia alla Sicilia. Ma installare queste colonnine HPC da 350 kW costa (si parla di 6-700 mila euro a stazione). E Ionity in questi anni ha praticato una tariffa di 79 centesimi al kWh, che a molti appariva fuori mercato. Naturalmente il prezzo riservato ai possessori di auto dei marchi fondatori (più Hyundai/kia) è sempre stato molto inferiore. Ora la svolta, con la possibilità per tutti di aderire a una formula di abbonamento annuo  denominato Ionity Passport, con cui si pagherà in futuro 35 centesimi/kWh. Più un fisso mensile di  17,99 euro o annuo di 215,88 euro. Con registrazione e pagamento tramite app sul telefonino.

a chi conviene
La rete Ionity (in bianco le stazioni in fase di installazione): l’Italia appare ben coperta al Nord, molto meno al Sud, con l’eccezione della Sicilia.

Sfrutti lo sconto se carichi per molte migliaia di km

A chi conviene questa formula? Lo chiarisce la stessa Ionity sul sito web. Anzitutto a chi viaggia spesso in autostrada, o comunque su lunghe percorrenze, non solo in Italia, ma in tutta Europa. Di fatto lo sconto comincia a concretizzarsi dopo che si è prelevato 490 kWh, che equivalgono a circa 2.500 km percorsi. E inizia a pagare una tariffa che è sostanzialmente allineata a quella di chi possiede un’auto dei marchi che fanno parte del network di Ionity. Con il vantaggio ulteriore di bloccare per un anno il prezzo al kWh, in un periodo parecchio turbolento nel mercato dell’energia. Certo, bisogna verificare che sui tratti che si percorrono abitualmente ci sia una buona presenza di colonnine Ionity.  L’Italia per ora non è tra le più servite, per le note difficoltà ad ottenere tutti i timbri per installare, soprattutto in autostrada. Ionity è in un momento in cui deve decidere il suo futuro, dopo la fase di avvio. I soci di stanno parlando, non senza qualche mal di pancia reso noto dal boss della Volkswagen (qui).

Visualizza commenti (1)
  1. 600k/700k per una stazione è veramente tanto come investimento, chissà in quanti anni è previsto il pareggio

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 

Articolo Precedente

Una Porsche 912 diventa elettrica con un motore Tesla

Articolo Successivo

Esce di fabbrica eActros, primo camion elettrico Mercedes

Iscriviti alla nostra Newsletter

Abbonati alla nostra newsletter e resta aggiornato.
Seleziona i tuoi interessi:
No spam e zero emissioni garantiti!

Iscriviti alla nostra Newsletter

Abbonati alla nostra newsletter e resta aggiornato.
Seleziona i tuoi interessi:
No spam e zero emissioni garantiti!