A Capo Nord con la e-Up / Ricarica in vacanza (8)

A Capo Nord con la VW e-Up: d’estate c’è chi si avventura in lunghi viaggi anche con una citycar elettrica. Antonio ha fatto quasi 11 mila km nel suo viaggio di un mese attraverso la Scandinavia e qui traccia un breve bilancio del suo raid. 

A Capo NordA Capo Nord con la e-Up: 10.944 km con 1.132 kWh, spendendo…

“Vorrei dare il mio piccolo contributo riguardo i viaggi in elettrico, e se possibile magari togliere qualche dubbio a qualche persona indecisa. Non voglio dilungarmi troppo . Sono partito il 22 giugno da casa ( in Piemonte) e sono rientrato il 22 luglio. Passando per Svizzera , Germania, Danimarca , Svezia; Finlandia, Norvegia, sono arrivato a CapoNord. Ovviamente al ritorno percorso inverso, senza passare dalla Finlandia, per tornare a casa. In tutto ho percorso 10.944 km  e, se non ho sbagliato a tirare  le somme, ho prelevato circa 1.132 kWh che mi sono costati circa  640 euro. Per caricare alle colonnine dei vari gestori  ho usato quasi sempre l’app Octopus Electroverse.

A Capo Nord
Un grande Supercharger Tesla con le ricariche tutte libere. In fondo si intravvede la Volkswagen e-Up d Anonio durante il rifornimento.i

Ovunque colonnine meno care che da n

Le restanti ricariche (circa il 20 %) le ho effettuate alle colonnine Tesla, ovviamente, con la relativa app. Sono partito anch’io con qualche dubbio, che è scomparso strada facendo. La Volkswagen e-Up non è l’auto più adatta per lunghi viaggi, ma se uno ha tempo e non ha fretta, con un minimo di programmazione giornaliera, si può fare! Solo  alcune volte ho avuto imprevisti alle colonnine, che ho risolto cambiando posto.  Nota importante: il prezzo del kWh  è quasi sempre molto più basso che in Italia. Cordiali saluti. Antonio Dancelli

A Capo NordRisposta. Accidenti che viaggio con una citycar come la e-Up (che ha il vantaggio di ricaricare in DC). I dati di consumo sono strabilianti, se non abbiamo fatto male i conti oltre 9,6 km/kWh di media, evidentemente frutto di uno slow-tour a velocità molto contenute. Infine: sui prezzi della ricarica non avevamo dubbi, siamo i più tartassati in Europa. 

A Capo Nord– Raccontaci anche tu com’è andata con le ricariche nel tuo viaggio, scrivendo a info@vaielettrico.it. Come hanno fatto Fabio, che è andato in Spagna con la sua Skoda Enyaq, o Stefano, in Salento con la Renault Zoe…

Visualizza commenti (29)
  1. @Luigi DL
    Caro Luigi, niente di nuovo sotto il sole.
    Il buon Davolio (vecchio habitué di questo forum) è fatto così.
    Quando non ha argomenti per tenere viva la discussione, viene fuori con la metafora pseudo filosofica/intellettuale e ti liquida con aria di superiorità.
    Ma non è affatto il solo.

    1. @Goffredo
      Rispondere ad un commento iniziando un nuovo commento, invece che inserirlo sotto ad esso, è una cosa molto da troll (per riguadagnare visibilità) oppure da chi non conosce le regole dei forum di discussione. A lei la scelta.

      Nel merito, le lascio il piacere di andare a leggere la mia risposta a @Luigi DL sotto al commento che lui ha correttamente postato sotto al mio commento precedente.

  2. Un tale viaggio richiede una certa organizzazione.
    Vorrei ribattere, dati alla mano, che questa affermazione non è necessariamente vera. Vorrei mostrarvi i dettagli del viaggio di mia figlia attraverso Piemonte, Liguria, Toscana, Marche, Veneto, Friuli, Slovenia, Croazia e ritorno in Svizzera. Il tutto in poco più di 2 settimane con una ZOE del 2018.
    Vorrei, ma non posso, perché quei dati non ci sono. Perché mia figlia è una delle persone meno organizzate al mondo. Tutto quello che posso dirvi è che l’ha fatto e che non le è pesato (è anche una delle persone con meno filtri, se c’era da recriminare sull’auto elettrica, da me praticamente “imposta” l’avrebbe fatto!). Quindi non mi stupisce che con un minimo di organizzazione si possa arrivare a capo nord in e-up. Complimenti comunque!

  3. Io viaggi del genere li ho fatti e i più lunghi con la primissima versione di Twingo. Nel mio caso ricordo che il problema principale erano le performance: il motore arrivava facile a 150 km/h (per essere un 1.2 8 valvole, eh!) ma ai tempi si viaggiava di più e in Autobahn dovevo spesso spostarmi in prima corsia per far passare i tedeschi più veloci di me (peraltro educatissimi alla guida).

    Oggi non li ripeterei: all’estero c’hanno il vizietto della multa facile al turista (da quanto leggo, io non le ho prese) e i loro limiti di velocità sono talmente bassi che se non sei del posto e non li conosci a memoria rischi. Leggo su siti tedeschi di auto (e la Germania è quel paese che ha gli autovelox più feroci di tutti, invisibili e pure in auto in borghese … !!!) i suggerimenti che danno ai loro lettori quando viaggiano in paesi con norme ancora più rigide (a memoria mi pare l’Olanda). Io se avessi preso la multa con la Up per essere andato a 73 km/h anziché a 60 non so come avrei reagito ma sarebbe stato difficile mantenere la calma, molto difficile …

    E comunque, nel caso della e-Up, oltre allo stress delle multe, dovrei aggiungere lo stress delle ricariche e delle performance e quindi no, grazie, apprezzo sinceramente l’impresa ma non la invidio. Dovessi fare 10000 km li farei in giro per l’Italia in lungo e in largo, ma andare a prendere multe in Norvegia anche no anche perché 10.944 km pagati 640 euro fanno circa 400 euro di risparmio rispetto alle ibride/diesel, poi becchi una multa da 483 euro e tutto il risparmio va in fumo. Limiti di velocità a cavolo …

    1. “…all’estero c’hanno il vizietto della multa facile al turista…”

      Io, per fortuna, posso portare un esempio positivo di clemenza verso i turisti… e una lezione da imparare quando si noleggia un’auto! 😅

      Luglio 2023, tour del nord-est della Scozia (circa 900 km) con Renault Zoe noleggiata ad Edimburgo e, ovviamente, targa inglese.
      Ad Aberdeen, complice una segnaletica non chiarissima, attraverso senza assolutamente accorgercene un tratto di ~200 m riservato agli autobus lungo una delle vie centrali della città.

      Dopo una quindicina di giorni, il noleggiatore manda una mail per informarci che l’auto, mentre era noleggiata a me, aveva ricevuto una multa di 30 GBP ad Aberdeen 😓, a cui il noleggiatore aggiungeve 35 GBP per loro “spese amministrative” 😳🤬.

      Dopo aver provato a pagare online i 30 GBP di multa sul sito del comune di Aberdeen (pagamento sistematicamente rifiutato), scrivo una mail all’apposito ufficio del comune di Aberdeen chiedendo come pagare online dall’Italia.

      Risposta del comune di Aberdeen: verificato che non sono residente in UK, e dato che l’infrazione che avevo commesso è molto frequente tra i turisti (eh, ti credo, vista la segnaletica…), la multa è automaticamente cancellata. Si sono anzi meravigliati che li abbia contattati direttamente, perché – ecco la parte interessante in caso di noleggio di un’auto – di solito le cose vanno diversamente:
      • Il comune di Aberdeen manda ai noleggiatori la multa relativa a quella infrazione.
      • I noleggiatori rispondono con i dati di chi aveva l’auto a noleggio alla data della violazione – e per loro la faccenda finisce qui.
      • Il comune, preso atto dei dati del guidatore, invia la multa direttamente a lui MA SOLO SE È RESIDENTE IN UK. Se non lo è, la multa viene cancellata e fine.

      Nel mio caso, invece, il noleggiatore non aveva risposto al comune – dove la pratica era in sospeso in attesa di tale risposta – e aveva girato direttamente a me la multa MAGGIORATA delle fantomatiche “spese amministrative” (una mail???) addirittura maggiori rispetto alla multa stessa. Furbi, eh? 😉

      Con in mano la mail del comune di Aberdeen di cancellazione della multa, quindi, ho informato il noleggiatore che, a quel punto, consideravo nulla la loro richiesta di “spese amministrative”, e il noleggiatore, pur se mugugnando, non ha potuto fare altro che abbozzare.

  4. È vero Damiano che al sud vi sono poche colonnine ma devo informarti che sono appena tornato da Otranto, dove peraltro ho caricato in albergo, e da Venezia a/r sono circa 2000 km… Da tenere presente che ho una Nissan Leaf e le colonnine Cha-de-mo non si trovano sempre…

  5. Antonio hai tutta la mia stima ho avuto anch’io una e-up diciamo non troppo adatta per giretti del genere ma devo dire ,macchinetta non comodissima ma piuttosto efficace e con consumi veramente interessanti .
    Come altri anch’io non sono amante della programmazione intensiva ma non critico anzi apprezzo molto chi come te ci riesce , io non lo farei,ma il mondo e bello perché vario . Ancora tanti complimenti 👏👏👏

  6. Antonio Dancelli

    Buon giorno ! Ha ragione Damiano , ho evitato per quanto possibile le autostrade e ho quasi sempre tenuto velocità normali tra i 70 e i 90 km/h. E comunque , soprattutto in Norvegia ,non sempre si può andare più veloci , ci sono molti limiti di velocità che è meglio rispettare. Può sembrare ridicolo , ma ho preso una multa di “5650 corone” per eccesso di velocità non lontano da Tromso : andavo a 73 km/h in un tratto a 60km/h !! Grazie per gli apprezzamenti … anche per il sarcasmo di Goffredo. ( comunque non sono mai stato 2 ore a un SuC ) 🙂

  7. “…con un minimo di programmazione giornaliera, si può fare!”

    Ecco la parola chiave: programmazione. Quella pratica tanto odiata dagli italiani in generale, e particolarmente dai moderni profeti dello “zero sbatti” che porta ad affrontare la vita a cervello spento e a non capire cosa si perdono, perché ci scommetto che Antonio e signora si sono anche divertiti un sacco a pianificare spostamenti e ricariche giornaliere.

    Ci scommetto perché anche per me i viaggi si fanno due volte: prima sulla carta – dove andare, che strada fare, cosa vedere, che storia, notizie, usi, costumi, gastronomia e curiosità offrono i paesi e i luoghi che si visitano, dove dormire, mangiare, ricaricare… – e poi durante il viaggio vero e proprio.

    Complimenti vivissimi!!! 👏👏👏

    1. “Scommetto che Antonio e signora si sono anche divertiti un sacco a pianificare spostamenti e ricariche giornaliere.”
      Ma certo!
      Sai che libidine passare 2 ore in visita al SuC di Copenaghen o assaggiare il panino con la renna alla colonnina di Oslo!
      Ma per favore!

    2. Eugenio ma per carità… già un Cristiano deve programmare, organizzare, incastrare per le attività di lavoro e famiglia adesso pure per la macchina…sai che divertimento….

      1. Ma soprattutto avere un intero mese a disposizione in estate! Nel mio personalissimo caso, oltre alle due settimane canoniche di ferie, si tratta di fare ogni giorno 8/18 in ufficio e poi 18/01 servizio taxi per gli spostamenti dei giovanotti, un andirivieni pazzesco, altro che tempo per programmare. Onestamente il mondo BEV appare sempre un pò fuori da quello reale

    3. Eugenio Davolio

      @Goffredo, @Flavio, @Luigi DL
      Mi spiace che siate così presi dal dito da non riuscire più a vedere la luna, ma nessun problema. Buona vita! 😊

      1. @Eugenio Davolio, il ricorso, anzi, l’abuso della metafora trita e ritrita del dito e la luna, non muta la sostanza del discorso, sul quale si preferisce comodamente soprassedere. Buona vita a lei, che immagino riesca a regalarle tutto il tempo possibile per organizzarsi come l’autore dell’articolo 🙂

        1. Caro @Luigi, nemmeno a me la vita ha mai regalato niente.
          È semplicemente che la passione ti porta a fare cose come queste (= la luna!) NONOSTANTE una vita che non ti regala niente. 😊

  8. Luca Montebugnoli

    Media strabiliante soprattutto riferita all’ energia acquistata. Ma con un rendimento così perché è andata fuori produzione la Eup?

    1. dovremmo avere accesso ai dati VW… quanto avevano di margine sul prodotto venduto, se avevano necessità della sua linea assemblaggio per altre produzioni, se ritenevano che avrebbe messo in crisi la vendita di altri modelli più redditizi…

      1. Io con la mia e-Up! per le strade della Versilia ho fatto anche medie (su percorsi di 500/70 km) di 8kW/100km…da questo punto di vista (ma anche da altri…pur mantenendo tutti i limiti di una utilitaria) una auto eccezionale e con un appagamento nel guidarla fantastico…( e prima possedevo un bmw 520 6 cil in linea 272cv etc etc )

    2. sulla media consumo (ottima) non ho letto accenni alla velocità media tenuta ed il tipo di percorso fatto… Se vai tra 70 e 90kmh qualunque BEV consuma veramente poco … Io mi sposto da due anni usando solo SS. SR, SP e comunali (evitando -quando possibile- le autostrade, che per 15 minuti mi fanno spendere il doppio tra kWh e pedaggi per il solito percorso abituale) e con la mia BEV (16Q.LI 60kWh e 218CV sono fisso su media est/inv 11kWh/100 km ..e non tenendo neppure medie da “nonnetto” (anzi !!) quindi se l’ottimo Antonio ha viaggiato tranquillo e rilassato, non preoccupandosi del tempo -perso per alcuni, guadagnato in relax a mio modo di vedere- è una media avvicinabile per tanti elettroguidatori…

    3. ne avrebbero vendute in quantità mostruose se avessero continuato a costruirle.
      Rapporto qualità prezzo inarrivabile, solite manovre economiche per vendere modelli maggiormente redditizi.

  9. complimenti ! mi sentivo un pioniere ad aver portato in 3 anni la mia enyaq 60 a Spalato, Praga, Barcellona, Parigi, Mont Saint Michel, Londra… e da poco a Stoccolma, Berlino e Copenaghen. Ma mi inchino e dico Chapeaux ! Bravo Bravo Bravo.

    1. Daniele Sacilotto

      Non mi sorprende la media dei consumi perché anche la mia 500e col clima spento e temperature estive non torride raggiunge quei consumi (il record su una tratta di 22km è stato di 8,5kWh/100km).
      Complimenti comunque per il coraggio

    2. complimenti anche a te Valerio … per gli interessanti itinerari … e perché comunque rispetto a tre anni fa le infrastrutture di ricarica son sicuramente cresciute ma alcuni elencati son tutt’ora paesi non di punta per la mobilità elettrica …. goditi ugualmente il sentimento di pioniere… ti spetta di diritto!

    1. Ovviamente non sai di cosa stai parlando.
      La e-up, parlo da possessore, ha un’autonomia di circa 330-350km sullo 0-100%, quindi sì, i 10kWh/100km sono normali.
      Ogni tanto si dovrebbe parlare con cognizione di causa.

      1. No la danno per 250km…poi ci si arriva a fare anche 320km in particolari condizioni (la ho avuta) ma il dato ufficiale è 250km

  10. Antonio Dancelli ha dato una lezione a tutti coloro che dicono che l’auto elettrica è solo per brevi viaggi o città, a tutti coloro che senza il SUV o il berlinone a gasolio non sanno come fare…. riportandoci un po’ allo spirito avventuroso di quando si viaggiava negli anni ’60/70 con piccolissime auto e pochissimi distributori in giro (e nei weekend magari erano pure chiusi !).

    Chapeau !! 🎖🏅🥇🏆🏆

    ps. ora lo attendo per una vera “mission impossible” , degna di Tom Cruise: fare un viaggio molto molto più breve ma in Italia… verso il profondo sud … Se ci riesce lui… zitti tutti !! 😉

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