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A Cagliari pieno di ebus: sono 114, entro il 2026 l’80% a batteria

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A Cagliari il trasporto pubblico è sempre più elettrico

A Cagliari il trasporto pubblico è sempre più pulito e conferma la possibilità della sua completa decarbonizzazione. Al deposito del Ctm – l’azienda metropolitana  dedicata al servizio – sono parcheggiati 45 nuovi autobus elettrici. Sommati ai 69 mezzi già in servizio si arriva a 114 ebus totali. Ma ne sono stati acquistati altri 112. «Entro il 2026 puntiamo ad una flotta per l’80% a emissioni zero». Parole del presidente di Ctm Carlo Andrea Arba. 

La presentazione dei nuovi autobus elettrici a Cagliari

Ben 38 bus dei nuovi 45 acquistati si ricaricano con il pantografo

Ogni sosta, anche minima, è buona per ricaricare le batterie. Poco alla volta ma di continuo per assicurare l’energia al servizio quotidiano.

Merito del sistema a pantografo che permette il biberonaggio durante il servizio. Il dispositivo è montato su 38 mezzi elettrici Solaris Urbino da 12 metri.

A questi si sommano 7 autobus Otokar da 6,6 metri: dotati di un sistema di ricarica alla colonnina.

Il presidente di Ctm Carlo Andrea Arba durante la presentazione, insieme al vice sindaco Francesco Lilliu, ha sottolineato come i 45 nuovi mezzi elettrici si sommano ai 69 già in servizio.

I nuovi autobus sulle strade del capoluogo sardo

Entro il 2026 la flotta sarà elettrica al 80% con 226 ebus sulle strade di Cagliari

Oggi nel capoluogo sardo sono a disposizione di Ctm 114 autobus elettrici che verranno integrati, entro il 2026, con altri 112 ebus. Sono veicoli già acquistati grazie ai 108 milioni di risorse europee messe a disposizione dal Pnrr. Tra due anni in totale saranno 226 veicoli a batteria.

«L’obiettivo – sottolinea il presidente Ctm Carlo Andrea Arbaè quello, entro il 2026, di avere una flotta che per l’80% sia formata da da mezzi a emissioni zero».

Le specifiche tecniche 
I dati tecnici dei due modelli di ebus
Cagliari a tutto elettrico

Cagliari sulla buona strada: oggi elettrificazione al 40%

«Grazie ai finanziamenti del Pnrr  che il Comune di Cagliari ha destinato alla nostra società – spiega il presidente Arba – abbiamo potuto acquistare ben 157 nuovi autobus elettrici e oggi presentiamo altri 38 autobus da 12 metri e 7 autobus da 6,6 metri. Siamo circa a metà dell’opera, quasi al 40% della flotta elettrica».

Entro il 2026 si punta ad un nuovo forte obiettivo. «L’80% della nostra flotta sarà a emissioni zero, portando benefici tangibili all’ambiente, ai nostri passeggeri e alla comunità. Stiamo per affidare la gara da circa 10,5 milioni per le infrastrutture di ricarica nei punti strategici della città, come Viale La Plaia, Brotzu, Policlinico e Via Brigata Sassari, che garantiranno un servizio efficiente e all’altezza delle esigenze dei cittadini».

Si guarda anche all’idrogeno conclude il presidente che sottolinea come «completare l’investimento di ben 146 milioni renderà Cagliari e l’area metropolitana un esempio virtuoso di transizione energetica nel panorama italiano ed europeo».

rampini
Autobus Rampini con pantografo a Cagliari

Per ottimizzare il servizio elettrico si punta sulla formazione continua dei dipendenti

La transizione energetica del trasporto pubblico vede il sostegno sia della Regione che del sindaco Massimo Zedda impegnato per una «mobilità urbana più sostenibile, efficiente e innovativa». Il vice Francesco Lilliu ricorda che «sono ben 431 mila i cittadini metropolitani che usufruiscono dei servizi Ctm».

Da Cagliari al vicino Comune di Quartu Sant’Elena: «Anche noi stiamo puntando ai mezzi di questo tipo». Parole dell’assessore Elisabetta Atzori.

«La transizione energetica che stiamo affrontando – secondo il direttore generale Ctm Bruno Uselirappresenta una sfida complessa. Stiamo lavorando per adattare le nostre infrastrutture, sviluppando un sistema integrato di ricarica che risponda alle esigenze operative di una flotta sempre più diversificata».

Forti gli investimenti in formazione continua dei dipendenti per ottimizzare l’efficienza e l’efficacia dei mezzi elettrici.  Il direttore ricorda  che «partiamo già da una flotta filoviaria di 32 filobus, 5 autobus da 18 metri ibridi, 11 autobus elettrici da 6 metri, 21 autobus elettrici da 12 metri».

Gli altri 112 autobus in arrivo entro il 2026 sono così composti: «12 autobus medi da 9,5 metri, 40 autobus standard da 10,7 metri, 42 ulteriori autobus da 12 metri con ricarica tramite pantografo e plug-in e 18 autobus snodati da 18 metri, anch’essi con doppia modalità di ricarica».

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11 COMMENTI

  1. Il paradosso del trasporto pubblico su gomma e via nave (e le banchine elettrificate nei porti) è notevole… “chi ha pane non ha denti” … e viceversa.

    Comunque è importante far conoscere a gran parte della popolazione il vantaggio di flotte di bus e navi elettriche, così comprendono la grande differenza anche non usandole ma vedendole passare (silenziosamente e senza emettere fumi tossici).

    Pian piano comprenderanno la grande opportunità di passare alla produzione di energia pulita, pur con i giusti “paletti” per non farsi tappezzare il territorio di pale e pannelli. I connazionali sardi con più fondi potranno magari iniziare attrezzandosi casa o azienda con sistemi FV ed, eventualmente, pure l’auto elettrica (o almeno le ultime plug-in da oltre 80/100km a batteria) così da rendere sempre più pulito e silenzioso il traffico nelle loro città.
    Tra qualche anno mi sa che i sardi non accetteranno più tanto volentieri dei “forestieri” con auto inquinanti sulla loro bella isola…

  2. Basilio sicuro che il Solaris consumi così tanto?
    Un semi, pepsi dice, che fa quasi un km con un kWh questo fa i 0.7 pesa meno della metà

    • Buongiorno e buon anno Massimo, i dati sono quelli delle schede tecniche fornite dall’azienda di trasporto.

    • Visto che lavoro nel settore dei trasporti pubblici, provo ad ipotizzare due motivi:
      1. sarebbe da verificare che ciclo di riferimento o se il dato è inteso come autonomia “reale” (che poi reale cosa significa?, cambia un sacco se un bus fa servizio urbano o regionale, ecc.). mentre per il SEMI che ciclo è stato usato?
      2. in Svizzera si calcola che la climatizzazione in può incidere in certi casi oltre al 50% dei consumi (immaginiamo giornate particolarmente calde o fredde su bus urbani che fanno pochi km all’ora di media, in città molto dense è un sogno arrivare a 15 km/h di media). Ora non so se la climatizzazione è calcolata nell’autonomia della scheda o no…

    • Giusta osservazione, ma non possiamo che lodare l’impegno verso l’elettrificazione del Comune di Cagliari. Ctm inoltre ha in progetto un deposito con autoproduzione energetica. Poi oltre la dismissione delle centrali a carbone auspichiamo anche meno investimenti in gas e più in rinnovabili

      • Gin Basilio ci mancherebbe pure che critichiamo un’idea piú che ottima.

        Però bisogna fare pace, almeno con sé stessi. Non puoi ostacolare deliberatamente le FER, attaccandosi a cose come il panorama e poi elettrificare.
        Dobbiamo essere chiari su una cosa, dietro l’interruttore della corrente c’è la produzione, non c’è fata Elettra con la bacchetta, sistema tutto ed in fretta.

        O hai turbogas, o hai centrali a carbone, o hai un reattore nucleare, ho hai le FER.
        E quale territorio migliore della Sardegna? Il Mediterraneo del sud è pieno di vento, stai in fascia clima C/D per cui le PdC fanno COP 4-5 senza problemi, hai sole a fiumi…

        E fai il gasdotto? Ahahahaha
        E usi il carbone? ahahahah

        Ma come può venire in mente una cosa simile?

        A proposito per gli amici sardi, sappiate che da OGGI al Tarvisio non arriva piú gas russo, si stima un +18% di costi.

        Io, in alto nord Italia, 198KWh prodotti a Dicembre. Ma fate bene ad aspettare il gas, arrivate giusti giusti per gli aumenti.

  3. È obbiettivamente un bel passo avanti. In città si può andare tutti tranquillamente al 100% full elettric e l’esempio lo devono dare proprio i mezzi pubblici!

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