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A Bergamo via alla prima linea di autobus elettrici

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Pronto a partire

A Bergamo da oggi è attiva una linea degli autobus completamente elettrica. La prima in Italia dicono orgogliosi i responsabili della mobilità cittadina.

Stiamo parlando della Linea C dove sono entrati in servizio 12 nuovi autobus elettrici Urbino Solaris. Il percorso, questa volta, non è limitato al centro storico, ma collega il cuore di Bergamo con i quartieri periferici. I mezzi sono lunghi 12 metri, pesano 13,5 tonnellate e possono ospitare fino a 77 persone, di cui 23 sedute e soprattutto sono alimentati elettricamente come fanno sapere da ATB, l’azienda locale dei trasporti: hanno un’autonomia di carica giornaliera di circa 180 km,  garantita da un set di batterie da 240 kWh e da un sistema di ricarica con tecnologia plug-in per cicli completi – circa sette ore – durante le soste in deposito. Sono costruiti in Polonia.

Alla fermata dell'autobus

I nuovi autobus sono costati  7 milioni di euro 

Il progetto è stato firmato e realizzato da ATB  per il Comune di Bergamo e, secondo i dati forniti dall’azienda, per tagliare il traguardo si sono impiegati 18 mesi tra progettazione, appalti, cantieri e forniture. E i costi? “Un investimento da 7 milioni di euro: 5,4 milioni da ATB, 1,3 da Regione Lombardia e 300 mila euro dal Comune“. Un’innovazione importante, incorporata in questo progetto, sono le 16 pensiline “smart” ovvero si offre la connessione wifi gratuita, un ingresso USB per la ricarica di smartphone e tablet, un monitor con la programmazione degli autobus in transito e di un tasto che riproduce un messaggio vocale con l’orario delle prime tre corse in arrivo. Ma non è finita qui c’è pure il  “Calcola percorso”, consente di visualizzare i punti di interesse più vicini alla fermata ATB e il percorso più veloce per raggiungerli,  le news giornalistiche e quelle di servizio.

Il direttore aziendale: il futuro è elettrico

Gianni Scarfone
Il direttore Gianni Scarfone

I punti di forza del progetto sono stati illustrati, nella cerimonia di inaugurazione del servizio,  da Gianni Scarfone, direttore generale ATB: “La Linea C abbraccia le zone centrali, ha un’elevata frequenza e molte fermate sono connesse con altre linee ATB, funicolari, tram e bike sharing: 101 fermate, di cui 39 condivise con 7 altre importanti linee della rete, una frequenza media di 15 minuti ed un arco di servizio programmato dalle 6 alle 24″. Parole importanti perchè spiegano che l’intervento non è, come spesso si legge e si vede, una sperimentazione, ma il passaggio alla mobilità elettrica per un pezzo, ma importante, del sistema di mobilità cittadino.

Il direttore generale ha speso buone parole sulla mobilità elettrica: “Si tratta di mezzi totalmente elettrici, il futuro dell’autobus – e della mobilità in generale – è l’alimentazione elettrica”.  L’elettrico fa bene ai polmoni, ma bisogna comunicarlo, a Bergamo lo hanno fatto con dovizia di dati: “Significativo, in positivo, è l’impatto della nuova Linea C sull’aria e la salute dei cittadini. Se effettuassimo i 600.000 bus/km della Linea C con autobus a gasolio e a metano, in un anno i fattori di emissione potrebbero essere quantificati in 1,3 tonnellate di monossido di carbonio, 4,84 di ossido di azoto, 0,60 di anidride carbonica; e, rispetto alle PM, 234 kilogrammi, di cui 128 di PM10 e 106 di PM2,5“. Veleno risparmiato.

Nella città lombarda si vede una svolta elettrica decisa come hanno rimarcato il sindaco Giorgio Gori sottolineando la scelta di “introdurre nuovi mezzi ecologici per ridurre le emissioni inquinanti nell’aria della città”, mentre per Alessandro Redondi, presidente ATB: “La Linea C fa fare all’azienda e alla città un salto di qualità: autobus belli, silenziosi, accoglienti, frequenti e ad emissione zero”.

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