La start up canadese Beachman ridefinisce i confini tra le tipologie delle due ruote elettriche. La sua cafè racer “ ’64 ” è un po’ e-Bike, un po’ ciclomotore e un po’ motocicletta, adattandosi alle diverse esigenze e normative. Innovativa sì, ma a prova di legge?
Abbinare il fascino nostalgico delle moto retrò degli anni ’60-‘70 con le tecnologie delle due ruote elettriche di ultimissima generazione è un esperimento non certo nuovo di questi tempi. Saper però aggiungere a questa ricetta – che funziona – ingredienti innovativi è il vero passo rivoluzionario.
E’ quello che ha provato a fare Beachman, start up di Toronto che ha da poco svelato la sua ultima creazione. E’ una cafè racer dal sapore antico – non a caso si chiama ’64 – che dietro al design vintage nasconde un’anima green e, soprattutto, una versatilità di utilizzo urbano invidiabile.
Questo grazie alle sue tre modalità di guida che la trasformano in un ibrido di tipologie: a scegliere e-Bike, ciclomotore o motocicletta, con conseguenti diverse prestazioni e sensazioni alla guida.
Bici, ciclomotore o moto?
La Beachman ’64 nella sua prima modalità (E-Bike Mode) si comporta effettivamente come una bici elettrica. La velocità è limitata infatti a 32 km/h e, laddove la normativa lo permetta, le verrebbe garantito l’accesso a piste ciclabili o a spazi regolamentati.
Salendo di un gradino si passa al Moped Mode, che eleva il limite di velocità a 48 km/h, avvicinando così la Beachman ’64 alla definizione legale di ciclomotore. Infine, il terzo ed ultimo step, l’Off-Road Mode, in cui il mezzo può finalmente sprigionare tutto il suo potenziale, arrivando a toccare i 72 km/h e trasformandosi di fatto in un motociclo elettrico vero e proprio.
Va da sé che questa versatilità in certe giurisdizioni potrebbe portare ad un problema di classificazione del mezzo. Quantomeno il rischio di andare incontro nei fatti ad “ostacoli” alla circolazione. Pensiamo alla modalità E-Bike, per cui è previsto un utilizzo in contesti, come le piste ciclabili, che per un mezzo con prestazioni simili in molti Stati diventerebbe quantomeno discutibile se non illegale.
Sì al vintage, no al digitale
C’è da dire, che funzionalità d’uso a parte, la Beachman 64 ha molto altro da offrire. Non solo il piacere di un design classico intramontabile, ma anche una serie di dotazioni tecniche interessanti.
Il cuore del veicolo è un motore da 3 kW (limitato a 750W in E-bike Mode), abbinato ad una batteria rimovibile da 2,88 kWh, disponibile anche in versione potenziata da 3,6 kWh. Il tutto garantirebbe autonomie da 80 a 110 km a seconda della modalità selezionata, distanze più che adeguate per non rovinarsi le gite fuori porta.
In più la ricarica 0-80% avviene in circa 3 ore e c’è anche la frenata rigenerativa per assorbire un po’ di energia extra in movimento.
L’aspetto più intrigante, però, è che la Beachman 64 non adotta alcun tipo di tecnologia digitale. Niente display, niente app, nessuna connettività o interfaccia moderna di cui sono piene le due ruote elettriche di ultima generazione. Una scelta controcorrente, che accentua ulteriormente il carattere vintage del mezzo, in un tentativo di ritorno ad un’elegante, e per certi versi perduta, semplicità. Pur senza esagerare con la nostalgia.
A livello di prezzi, la Beachman ’64 si attesta sui 4.800 dollari (poco più di 4.100 euro), posizionandosi come moto di fascia comunque accessibile a un pubblico di appassionati. Anche perchè sono previsti diversi livelli di personalizzazione interessanti.
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guardando le foto, sotto al forcellone posteriore ha una piccola pedaliera simil-bicicletta, 2 pedali su pedivella corta, piccola corona dentata e catena che va alla ruota posteriore, con cui millantare l’uso in pedalata assistita e senza targa, almeno finché la legge non pone per es. limiti di peso per la e-bike
su strada da noi ho visto un piccolo scooter elettrico smilzo (un nome non ricordo bene tipo “veve” qualcosa) che usa lo stesso principio, ha anche una pedaliera da bici, con cui giustifica di girare senza targa, almeno finché le norme non chiariscono, e qui su vailettrico avevo visto anche la trasformazione in e.bike dei vecchi ciclomotori Ciao dotati di pedali, cosi d non dover essere ri-omologati come ciclomotori, mentre non ricordo come risolvevano nel caso di retrofit elettrico sulle Vespe piaggio, che la pedaliera da bici non la hanno
Dove sarebbe la catena che collega i pedali alla ruota posteriore ?
Secondo me la Beachman ha una trasmissione “ibrida seriale” senza catena o cinghia come il sistema Free Drive ideato da Schaeffler e Heinzmann https://www.vaielettrico.it/e-bike-senza-catena/
Il veicolo non mi dispiace esteticamente (e non costa neanche molto..) Peró che senso ha proporlo in una configurazione “multiruolo” che rischia di non soddisfare nessuno ? Per non parlare della difficoltá (o impossibilitá) di omologazione..
Non male, la moto di “Fonzie”
la moto in se è carina, col suo aspetto vintage, ed utilizzabile da tutti visto peso e dimensioni… ma resta… una moto.
altrimenti anche la mia BEV da 218CV a 25kmh diventa “e-bike”….
la ” classificazione ” la fa soprattutto la massa, perché scontrandosi con un ciclista su una pista riservata farebbe danni “da automobile” anche a velocità consentita.
Trovo meritevole di approfondimento l’osservazione sulla massa, è un parametro da valutare con attenzione quando si parla di aumentare la potenza delle e-bike..