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Ecco ReVolt, replica Ev del sidecar di Sturmtruppen

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Una replica, ma full electric, del leggendario sidecar BMW R71 utilizzato dall’esercito tedesco durante la Seconda Guerra Mondiale e diventato una vera e propria icona grazie a film come «La grande fuga» interpretato nel 1963 da Steve MCQuenn.

E’ il progetto di un ex ufficiale dei marines, Randell Torno, che a Dallas ha fondato e guida ReVolt Electric Motorbikes con l’obiettivo di creare il primo produttore al mondo di mezzi a due ruote elettrici con prezzi accessibili e un mercato globale. Il debutto con il prototipo della replica del sidecar militare tedesco che si chiamerà ReVolt Classic Electric Motorbikes, è previsto per fine estate (già oggi, però, sono aperte le prevendite) ma a questo primo modello dovrebbero seguirne molti altri, fra vere e proprie moto, scooter e biciclette a pedalata assistita.

Una BMW R71 originale
La versione cinese CJ750

Il fondatore di ReVolt, infatti, dice esplicitamente di ispirarsi a Tesla, facendo, in un mercato di nicchia che vale “solo” 130 milioni di pezzi e 120 miliardi di dollari a livello globale, quello che Elon Musk sta cercando di fare nel mercato dell’auto che ne vale oltre duemila per 80 milioni di unità prodotte. Alle due ruote, in realtà, Randall Torno è arrivato indirettamente, partendo dalle batterie al litio. ReVolt infatti è nata come uno spin off di un’altra società guidata dal manager texano, Alternet System inc., che recentemente ha rilevato la LItium IP Holding con in portafoglio una decina di brevetti su avanzati accumulatori al litio e già fornitore di importanti produttori di pacchi batteria per auto. Alternet System pensa di poter sviluppare prodotti specificamente progettati per le due ruote, in questo modo ottimizzando ingombri, pesi e costi. Batterie innovative saranno il valore aggiunto della moto che rinverdirà i fasti della BMW R71, mentre nulla si sa ancora del produttore che realizzerà la ciclistica e del fornitore dei motori. Tutto fa pensare che si tratti di un cinese poiché proprio in Cina è sul mercato la Chang Jiang CJ750, una fedelissima replica della BMW R71, pare derivata da progetti trafugati ai tedeschi dall’Armata Rossa poco dopo la caduta del Terzo Reich. Progetti che permisero ai russi di realizzare un loro modello, la M72, e poi condivisa con gli alleati del blocco comunista, fra cui Pechino.

E quella russa M72

Fatto sta che BMW non ne ha mai rivendicato il copyright e oggi la CJ750 con il suo classico bicilindrico boxer, circola tranquillamente sulle strade del Celeste Impero. Se tutto andrà secondo i piani di Randall Torno i primi prototipi saranno esibiti nelle fiere di settore dell’autunno e l’anno prossimo inizieranno le consegne al pubblico. Come si legge nel sito di Alternet System le due ruote della linea ReVolt, in prospettiva, non puntano a restare un omaggio agli amanti del retrò. Si rivolgono invece alle popolazioni dei Paesi in via di sviluppo per i quali moto e scooter rappresentano il primo step verso la mobilità di massa. Per questo il primo obiettivo è contenere i costi con mezzi semplici e robusti. ReVolt Classic, per esempio, dovrebbe arrivare sul mercato a un prezzo non superiore ai 10 mila dollari.

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