Dieci modelli elettrici per un totale dei 500 mila pezzi all’anno venduti in tutto il mondo: è l’ambizioso piano iONEX lanciato dal costruttore di scooter taiwanese Kymco all’Hotel Marriot di Tokio, in occasione del Tokyo Motorcycle Show.
Un po’ come ha fatto Piaggio con Vespa, anche Kymco arriva dunque alla tecnologia elettrica con qualche ritardo, ma con l’obiettivo di presentare al mercato qualcosa di veramente rivoluzionario. Il progetto iONEX parte con la versione EV di uno dei cavalli di battaglia della casa, il “cinquantino” Many, piccolo scooter dalle linee retrò già presente nella gamma Kymco a propulsione termica. Per il momento Many EV sarà commercializzato in via sperimentale solo a Taiwan. Il nuovo scooter, infatti, propone soluzioni inedite.
Batterie, formula quattro più uno
Sul fronte tecnologico-costruttivo, un pacco batterie modulare che arriva a un massimo di cinque elementi (quattro dei quali rimovibili) per raggiungere un’autonomia massima di 200 chilometri. Ogni modulo garantisce circa 40 chilometri di percorrenza (velocità massima di 45 kmh) e può essere ricaricato da una presa domestica in meno di due ore. In più Kymco ha intenzione di accompagnare il lancio della sua gamma di scooter elettrici con la creazione di un vero e proprio ecosistema di mobilità elettrica imperniato su una rete di punti di rifornimento. Non solo colonnine di ricarica, però, ma soprattutto stazioni pubbliche di scambio di batterie dove gli utenti, in pochi secondi , possono sostituire gli elementi batteria scarichi con altri a piena carica.
Un cambio al volo, e si riparte
Si tratta di piccoli armadietti, collocati nei punti strategici della città o presso negozi di varie merceologie, dotati di un “intelligenza” che identifica la batteria e l’utente che la deposita, autorizzando poi il prelievo dell’elemento ricaricato. Si va insomma verso una nuova formula di battery sharing, dove ciascun cliente acquisterà, insieme allo scooter, un servizio-batterie. Come ha spiegato il numero uno di Kymco Allen Ko presentando Many EV a Tokio, il nuovo scooter viene venduto equipaggiato con una batteria integrata fissa che garantisce 40 chilometri di autonomia e che funziona anche come “riserva” e altri due moduli amovibili dal peso di 5 chili alloggiati nel pianale del veicolo. Altri due moduli possono essere acquistati a parte, o noleggiati al momento prelevandoli dagli armadietti di ricarica e alloggiati nell’ampio sottosella. Il sistema elettronico di gestione delle batterie decide poi come distribuire il prelievo di energia durante la marcia fra i diversi moduli presenti, o, in loro assenza, dall’accumulatore fisso integrato.
Appuntamento a Eicma

Dopo la fase di sperimentazione a Taiwan il “modello Kymco” sarà esportato nei 20 Paesi del mondo che rappresentano i principali mercati della casa asiatica. Il sistema di sostituzione dei moduli batterie potrà essere messo a disposizione di altri costruttori per essere condiviso e diventare in prospettiva una sorta di standard comune di battery-sharing. Un “game changer” lo ha definito Allen Ko. Già dalla prossima edizione di Eicma, a Milano, vedremo probabilmente i nuovi modelli Kymco con tecnologia iONEX destinati al mercato europeo.