8 ricariche per fare 768 km: le reti Mediaset di nuovo all’attacco dell’elettrico, con uno sconcertante servizio per “Dritto e Rovescio” di Paolo De Debbio. Lo segnala un lettore. Vaielettrico risponde, anche con il VIDEO qui sotto, in cui abbiamo sentito l’autore del servizio. Per scriverci: info@vaielettrico.it
8 ricariche e 15 ore per fare 768 km: “Un servizio osceno, è tutto falso”
“Buonasera, mi sono imbattuto su questo articolo osceno: ‘Viaggio da Milano a Caserta in 15 ore e 8 ricariche‘. Naturalmente è scritto in malafede, anche un ignorante in materia può capire che è tutto falso: non si dice che auto usa,con quale percentuale di ricarica è partito ed altro. Mi piacerebbe sentire un vostro intervento in merito sul vostro canale Youtube. Grazie“. Antonio Bertanzetti
Da Forza Italia a Forza Diesel: la filosofia è questa
Risposta. In realtà l’articolo non fa che rilanciare uno psuedo-test realizzato dal programma di Del Debbio, riassunto anche sui social. Vi si racconta appunto di un viaggio da Milano a Caserta, con la bellezza di 8 soste alla colonnina, quindi una ogni 96 km. Non siamo riusciti a capire su che macchina viaggiasse il brillante inviato di Mediaset, ma basta poco a capire che tutto è stato costruito in modo di ridicolizzare l’auto elettrica. È ovvio che viaggi del genere si affrontano con modelli che si ricaricano in corrente continua (quasi tutti, ormai). E chele soste alla colonnina sono metà della metà di quelle enunciate. Con alcuni modelli (Tesla Model 3 Long Range, per esempio), partendo ovviamente con batteria piena, te la puoi cavare con un’unica sosta. Ma è tutto costruito per dimostrare che è molto meglio restare alle auto tradizionali, meglio se a gasolio. E infatti il giornalista conclude il viaggio così: “Se avessimo fatto lo stesso percorso con la stessa auto, ma ad alimentazione diesel, avremmo impiegato la metà del tempo e speso quasi 50 euro in meno”. Contenti loro…
E anche questo molto interessante con una comparativa dell’effetto su fumatori, ex fumatori e non fumatori:
An Association Between Long-Term Exposure to Ambient Air Pollution and Mortality From Lung Cancer and Respiratory Diseases in Japan (Kota Katanoda, Tomotaka Sobue, 2011)
Anch’io farei 8 ricariche da Milano a Caserta se fossi così fesso da decidere di partire con la mia smart ev, ma siccome non devo fare scoop giornalistici per boccaloni, non farei quel percorso nemmeno con una smart a benzina.
Già che c’era avrebbe potuto usare un monopattino elettrico e metterci 6 mesi così per un po’ non avrebbe detto boiate in tv.
Lascio anche io il mio piccolo contributo: guido elettrico da 5 anni e sono alla seconda auto.
Sono in una situazione privilegiata perchè ho il box e ricarico al lavoro.
A chi mi chede consigli sull’auto elettrica dico sempre di non prenderla per tagliare corto, perchè tanto puoi stare un’ora a parlare ma si arriva sempre alla affermazione ‘ma io a Natale vado da mia zia che abita a 800km e come faccio’. Che è assolutamente una domanda legittima e lecita, e infatti l’auto elettrica è più scomoda.
Nel mio caso, al 99% dei km che faccio, non ho alcun problema, ho l’auto sempre carica; quando giro per lavoro non ho problemi a fermarmi per ricaricare, alcune volte mi sarei fermato comunque, altre lo devo fare apposta.
Ma quando giro con la famiglia o peggio con amici con auto termiche è scomodo, devi conoscere bene il tragitto, sapere dove sono le colonnine, è una rottura di scatole, non so come si faccia in onestà a non affermarlo.
E’ come quando uno compra una sportiva: è più scomoda rispetto ad un Doblò, consuma di più, costa di più di una panda, ma c’è chi le compra lo stesso.
The Lancet Oncology
Volume 14, Issue 9, August 2013, Pages 813-822
The Lancet Oncology
Articles
Air pollution and lung cancer incidence in 17 European cohorts: prospective analyses from the European Study of Cohorts for Air Pollution Effects (ESCAPE)
Findings
The 312 944 cohort members contributed 4 013 131 person-years at risk. During follow-up (mean 12·8 years), 2095 incident lung cancer cases were diagnosed. The meta-analyses showed a statistically significant association between risk for lung cancer and PM10 (hazard ratio [HR] 1·22 [95% CI 1·03–1·45] per 10 μg/m3). For PM2·5 the HR was 1·18 (0·96–1·46) per 5 μg/m3. The same increments of PM10 and PM2·5 were associated with HRs for adenocarcinomas of the lung of 1·51 (1·10–2·08) and 1·55 (1·05–2·29), respectively. An increase in road traffic of 4000 vehicle-km per day within 100 m of the residence was associated with an HR for lung cancer of 1·09 (0·99–1·21). The results showed no association between lung cancer and nitrogen oxides concentration (HR 1·01 [0·95–1·07] per 20 μg/m3) or traffic intensity on the nearest street (HR 1·00 [0·97–1·04] per 5000 vehicles per day).
Interpretation
Particulate matter air pollution contributes to lung cancer incidence in Europe.
Funding
European Community’s Seventh Framework Programme.
Partendo dal presupposto che Mediaset è una TV fatta da ignoranti prezzolati per un pubblico di analfabeti funzionali, qui sono riusciti a scendere ad un livello inferiore ai fantastici servizi di Piazzasporca su La7.
Se lì si prendeva una che non ha idea di come si attacchi la spina, qui si prende un soggetto che rientra in quelli che pensano che nel telecomando del loro cancello, ci sia una centrale geotermica collegata ad un geyser che lo fa funzionare, invece di una batteria e gli si dà in mano una vettura elettrica. Io con una Kia eNiro, l’estate scorsa ho fatto Novara – Otranto con tre ricariche (più una spot ad una colonnina da 11 kWh durante una visita di circa un’ora ad un castello). Circa 1100 km. Per riuscire a fare come questo “giornalaio” bisogna per forza lavorare a Mediaset…
almeno 10 nick-name degli intenventi alienati in questa discussione sono dello stesso solito signore, barare non fa statistica 🙂
Il massimo è Marcello Adelfio dalla Sicilia ….
Mi ricordo che nel lontano autunno del 1988 con una Panda 30 tutta rugginosa feci insieme a mio padre Firenze – Francoforte sul Meno (1.000 Km) in circa 12 ore praticamente senza fermarmi. Adesso dopo 36 anni, con tutta l’evoluzione tecnologica che c’è stata, non si riesce ad arrivare a questi risultati.
E il bello è che qui si parla di macchine di lusso mentre quella era proprio l’utilitaria minima di quei tempi.
… già, le trasformazioni immediate esistono solo nello storytelling e nei film americani
invece qui una evoluzione c’è stata eccome:
carico a casa e non emetto NULLA.
puoi dire lo stesso della Panda 30 del 1988?
e se questa evoluzione è stata miserrima o superflua (…prevedo la tua obiezione)
perché non l’han fatta prima e meglio?
così, per sapere
Ignoranti e/o in mala fede, diretti ad una platea di ignoranti che credono a queste balle,non mi viene in mente altro. Sono proprietario di una id.4 da quasi tre anni, ho percorso circa 140.000 con piena soddisfazione….
Ma se l’auto elettrica non inquina(l’ energia per ricaricarla dove la prendiamo?) se e’ fantastica, se con un pieno fai mille km, se per riparare i guasti non aspetti settimane o mesi e se sempre per i guasti non devi accendere un nuovo mutuo , se non perde molto più valore, rispetto un diesel quando la devi rivendere, se non perde autonomia con il passare del tempo, se non devi impazzire a trovare una colonnina libera quando sei in vacanza in una località medio piccola se per comprarla paghi lo stesso prezzo di un equivalente benzina se in caso di emergenza e la macchina è in ricarica ti conviene avere tanti amici disponibili a passare anche di notte: mi chiedo come mai non ne vendono più? Come mai chi le ha provate vuole tornare indietro? Come mai le fabbriche chiudono e gli operai stanno vivendo una tragedia?
Chi l’ha detto che vogliono tornare indietro? E chi l’ha detto che le fabbriche chiudono perché non si vendono auto elettriche? Le fabbriche chiudono perché le auto ‘normali’ costano troppo e un sacco di gente può permettersi solo l’usato…
Perdoni direttore, non le sarà sfuggito che le termiche costano “troppo” perché le case sono obbligate a investire in una tecnologia estremamente costosa e non redditizia…e sottolineo obbligate punto.
strano, Tesla vende, ha sede nel mondo occidentale, e il proprietario è il più ricco al mondo. e non è nemmeno obbligato a vendere elettrico.
intanto i dividendi negli ultimi 3 anni sono aumentati per tutte le case automobilistiche, anche triplicati, curioso vero?
quindi: più dividendi, prezzi più alti, ricerca e sviluppo in calo: cosa mai vorrà dire?
boh,
strano ragionamento il suo, sul serio.
Guardi lasci perdere, non si avventuri in terreni a lei completamente sconosciuti.
@Donato
ah ma guardi lei
a me piace imparare,
basta che non sia fuffa ma materiale dimostrabile,
quindi son qui, pronto a vedermi contestare con dati e documenti quel che ho scritto e rispetto al quale mi ha invitato a lasciar perdere.
Allora guardi la voglio aiutare, si vada a vedere il market share delle EV, e non faccia il furbetto mettendo dentro le ibride, vedrà numeri che, se è del settore (ma dai suoi commenti pare più un informatico) le faranno capire che non sono in nessun modo redditizio.
Buono studio, se qualcosa non le è chiaro chieda pure.
Quale market share? Quello italiano, quello europeo oppure mondiale? Oppure lo vuole paese per paese, magari relazionandolo alla competitività industriale…
Mi sento buono e aiuto anche Leonardo, prenda il market share che vuole, a fronte degli investimenti sostenuti il ritorno dal mercato è ridicolo. Le compagnie operano a livello globale, e tutte stanno prendendo sonori schiaffi in faccia (sulle BEV cinesi compresi nonostante il mercato interno, infatti arriveranno in Europa con le ibride).
Anche lei faccia sapere se serve comprendere altro
A me pare che abbia le fette di salame sugli occhi: non sta considerando cosa sta succedendo a livello globale nel campo automotive.
Intanto, anche se mi rendo conto che non siani un termometro troppo affidabile, le azioni Tesla non smettono di salire, nonostante tutti i gufi che da anni spargono letame sul marchio (ed era iniziata con le Tesla che prendevano fuoco ogni momento e i giornali stupidi che rilanciavano gongolanti)
Infatti negli ultimi anni hanno fatto utili da capogiro
https://www.editorialedomani.it/economia/stellantis-utili-italia-francia-lavoratori-y6wu13c6
Ovviamente ai costruttori non piacciono le auto elettriche, perché non gli dà gli stessi margini delle termiche, visto la semplicità costruttiva e minor componentistica, però sono costretti a farle
Guardi lorenzo, io ci ho provato, ma se lei valuta il successo delle ev nell’industria automotive dalle azioni di tesla mi arrendo.
Le auguro buone feste 🎉
Quindi Lei non vede relazione, ad esempio, fra norme anti-inquinamento e crisi industriale dell’auto? A me risulta che la produzione della 500 Hybrid è stata bloccata in Italia e trasferita in Algeria dove la produzione non riesce a coprire gli ordini ed ha permesso l’assunzione di quasi 18000 operai, il tutto mentre Mirafiori è praticamente ferma e gli operai in cassa integrazione e a rischio licenziamento, ed il motivo di tutto questo sarebbero le pesanti multe in cui Stellantis incorrerebbe se proseguisse a commercializzare e produrre le sue auto termiche in Europa. I prezzi sono alti, certo, ma forse il mercato non mancherebbe se non fosse alterato da norme antiindustriali che stanno creando effetti devastanti a catena in tutto il comparto dell’automotive.
@Marcello Adelfio
sei simpatico!
spero che tu venga finanziato a scrivere di domenica direttamente da Big Oil,
perché Tavares e soci e simili non hanno bisogno, loro spostano la produzione dove costa meno e staccano dividendi crescenti,
invece
qui stiamo a discutere delle norme anti-inquinamento che affosserebbe la produzione….
ah, ma allora l’inquinamento c’è!?!! oooops!
e tavares e big oil e big Pharma ringraziano grazie anche al tuo impegno domenicale,
genio!
alla faccia dei complottisti!
Mi dispiace ma non ho bisogno di incentivi. Mi basta guardare i dati e ragionarci su. L’inquinamento esiste, e allora? Cambia qualcosa se le stesse auto le costruiamo e le vendiamo in un altro paese e non Italia? Per l’inquinamento assolutamente no. Per gli operai italiani, si, tantissimo!
@Marcello Adelfio
ecchettifrega dell’inquinamento
se, come dici tu, non esiste correlazione tra questo inquinamento e le malattie polmonari?
perché ti poni il problema?
e poi, per quanto riguarda gli operai
tu OVVIAMENTE possiedi solo auto del gruppo Fiat (Fiat, non Stellantis) prodotte in Italia, vero? VERO?
Non è una polemica pelosa fatta sulla pelle degli operai di cui ti frega nulla, VERO?
circa i dati che dici di leggere:
il problema non è leggere,
il problema è capire.
Come mai la Cina non compra più auto premium europee? È questa la domanda che devi porti per la crisi nel settore automobilistico in Europa
Hai visto i prezzi e che auto propongono in Cina?
Poi vedi le nostre e capisci
Gli europei hanno perso anni a prendere per il culo Elon Musk,adesso cercano di rincorrerlo,proponendo auto di m-erda
Io ne ho 2 di auto elettriche e non torno più indietro
Secondo me è per quanto ne so è un po’ più complesso e non legato al solo discorso prezzo. Per scelta politica stanno incentivando l’elettrico mettendo paletti di registrazione ai nuovi mezzi. Come vorrebbe fare l’Europa ma con la differenza di incentivare la produzione interna. Noi, cretini, facciamo l’opposto. Loro hanno messo le basi 15 20 anni fa e non si fanno problemi a tirare giù interi quartieri, bloccare strade o fare nuove miniere per poter disporre delle risorse energivore della mobilità elettrica. Noi pensiamo di farlo rispettando tutti e tutto, questa è la differenza. Se vedi bene la massa di produttori cinesi ci sta in e dando con auto Ice o Ibride, le elettriche sono marginali come numeri e servono solo a fare scena. A fronte di tutto questo ci invadono con tecnologie non efficienti come Tesla per l’elettrico che è ancora la miglior scelta se vuoi un auto elettrica con i costi di gestione migliori e con una qualità costruttiva pari alle cinesi.
Scusa ma da quanti anni è che anche in Europa gli stati membri danno incentivi per cambiare l’auto sempre meno inquinanti, e questo, pensala come vuoi, ma è un aiuto bello e buono ai costruttori di auto, solo che da noi, sono serviti solo a migliorare gli utili e a distribuire più dividenti, in Cina probabilmente, li hanno usati e li usano in maniera migliore
Mammamia,hai concentrato una quantità di discorsi da bar in maniera allucinante, ascolta,vuoi saperne di più sulla mobilità elettrica,spegni l ignoranza e accendi il cervello….
L’auto elettrica inquina, in produzione (sempre di meno) e in quota parte per la produzione di energia (ma viene da chiedersi perché nel “paese del sole” si continua a legiferare pro gas, che non abbiamo, a differenza del sole, del vento e delle maree), ma non inquina mentre la usi. E se le capita di dover camminare in città, soprattutto negli “orari di punta”, si rende subito conto del perché le termiche sono dei killer ed una sostituzione sarebbe importante.
Non fanno (ancora) 1000 Km, ed alcune delle cose che segnala possono accadere, soprattutto in un paese che continua a combatterle più della pandemia. In un settore in evoluzione, avere chi decide che rema contro non aiuta di certo a risolvere i problemi, che tutti sappiamo esserci.
Quanto alle perdite da ferma, non è vero per tutte e, comunque, basta avere dove caricarle in casa e lasciarle attaccate alla rete.
E, essendo attaccata, le emergenze sono affrontabili. Nell’immediato avviando la ricarica da remoto, per caricare quel che basta per arrivare ad una DC veloce (ma sei improvvido se ti riduci ad avere poca carica), in viaggio alle molte DC presenti sul percorso.
Ed anche qui, chiediamoci perché nel paese del sole al sud e nei posti di vacanza nessuno provveda a migliorare la situazione.
Non è che è voluto?
Nessuno si nasconde dietro un dito, i problemi ci sono. Ma le termiche, anche se nessuno lo evidenzia, be creeranno di più.
Siamo come la rana viva nella pentola sul fuoco: non facciamo nulla finché l’acqua è fredda o tiepida. Quando ti accorgi che inizia a bollire, non puoi più fare nulla! Ormai sei cotto.
“Chi le ha provate è tornato indietro” mi domando perchè e a chi/osa giova rilanciare frasi fatte false e menzognere, pappagallo a servizio di lor signori? libero pensante dopo aver frequentato il bar sport? Un pò di dignità non guasterebbe… Se persona assennata e dotata di un minimo di spirito critico e con voglia di approfondire seriamente l’argomento consiglio diversi studi e pubblicazioni in merito al mondo dell’elettrico e diverse statistiche sugli utenti BEV. Se in malafede per pigrizia mentale o interessi di parte auguri …
Vedo che ognuno porta esempio personali, il che, come si sa, non fa statistica, ma tant’è! Allora riporto anch’io il mio caso personale. Torno a casa dopo sei giorni all’estero e prendo la mia auto diesel, comprata nel 2012 usata di 18 mesi ad un prezzo equivalente di una punto base nuova,lasciata parcheggiata in strada, non avendo altra possibilità, trovandola con la stessa quantità di gasolio che aveva sei giorni prima. Devo recarmi urgentemente da mia suocera insieme a mia moglie che abita a 200 km di distanza. Controllo l’indicatore del carburante che segna metà serbatoio. Breve calcolo mentale, posso arrivare tranquillamente senza necessità di sosta. Domande. Potrei fare la stessa cosa con un’auto elettrica? Troverei la stessa carica di quando l’avevo lasciata, considerando che comunque mai dovrei lasciare ferma un’auto elettrica per un tempo prolungato con più dell’80% di carica? E quanto dovrebbe essermi venuta a costare un’auto elettrica, nuova o seminuova, la mia l’ho acquistata di 18 mesi con 30000 km, per garantirmi un viaggio rapido e senza angoscia? Preferirei che a rispondermi fossero persone che abbiano situazioni analoghe alle mie. Gli insulti del Sig. Massimo Degli Esposti sono molto coreografici, ma molto poco pratici per chi, magari, ha i miei stessi problemi. Grazie
I tuoi dubbi erano i miei e quelli di tutti gli altri interessati, una volta che l’hai ti rendi conto che cambia poco o nulla, anche nel caso da te descritto nella peggiore delle ipotesi per andare dalla suocera a 200km di distanza e batteria scarica ti fermi alla prima colonnina veloce e con una sosta di 5/10min hai fatto dato che appunto hai batteria bassa e quindi ricarica più velocemente, il tutto incide poco o nulla su l’effettiva usabilità dell’auto.. con la differenza che arrivi sempre molto più rilassato data la grossa differenza di comfort.
Grazie della risposta. Quindi dovrò rimandare l’eventuale acquisto di un’auto elettrica a quando anche nella mia regione, la Sicilia, ci sarà disponibilità di colonnine veloci. E per rispondere anche a qualcuno altro, no, non è tutta autostrada.
@Marcello Adelfio
1. la Sicilia è regione a statuto speciale, vuol dire delle cose, come mai ti lamenti qui di colonnine assenti invece di scrivere a chi di dovere?
2. le colonnina ad alta potenza (P>100kW) ci sono eccome, ho controllato su Nextcharge, solo Agrigento e dintorni ne è sprovvista.
riprova con obiezioni più serie e documentate, qui il metodo Porro- Del Debbio non attacca
Diciamo che simili macchine diesel euro 4 , in tutte le regioni della pianura padana hanno grosse limitazioni nel periodo invernale, a meno di abitare in paesi semi collinari/montani dove non sono ancora arrivati i divieti di circolazione per limitare l’inquinamento. In Lombardia quest’ anno c’è il blocco fino agli euro 4 diesel, mentre in Piemonte fino agli euro 5 (Lombardia euro 5 dal prossimo anno). Con questi blocchi, se abiti nelle principali città della pianura padana, potrai andare a trovare la suocera con il tuo bel diesel euro 4, solo partendo prima delle 7.30 e rientrando obbligatoriamente dopo le 19.30, durante i giorni feriali mentre non ci sono blocchi nei festivi. Quindi vedi tu perché i diesel euro 4 adesso te li tirano dietro a poco.
200 km quindi autostrada. Autostrada quindi colonnine ad alta e altissima potenza, ce ne sono 6.000 in Italia. Con 15 minuti ricarica 200 km (almeno) su auto elettriche di segmento medio tipo Hyundai Kona.
La mia Kia eNiro fa 300 km effettivi in autostrada a 130 km col 100% di carica, quindi almeno 240 km se lasciata parcheggiata all’80% di carica.
Quando mi sono ammalato di COVID è rimasta parcheggiata 15 giorni in strada e non ha perso neppure un punto percentuale di carica.
Alle volte ho il sospetto che i difetti delle auto elettriche ne escano enormemente ingigantiti, vuoi perché la madre del cretino (che non ha l’auto elettrica) è sempre incinta, vuoi perché nei forum c’è chi spacca il capello in due ai problemi della mobilità elettrica, e chi legge troppo spesso si fa idee errate sulla dimensione reale dei problemi.
Quanto costa la sua Kia e-niro? Se me la vende con un età di non più di due anni e meno di 30000 km al costo di una Sandero base nuova possiamo fare l’affare.
La mia Kia eNiro è costata parecchio, ma l’ho acquistata nel 2021 e ho usufruito di generosi incentivi. Ho dato indietro la mia termica Nissan che non mi aveva soddisfatto per consumi, prestazioni e soprattutto affidabilità. In cambio ho ricevuto un’auto full optional che non paga bollo (qui in Piemonte anche dopo i 5 anni), ha 7 tagliandi (minimali, all’estremo) inclusi nel prezzo, ha un motore da 150 kW con ottime prestazioni e che in città, dove vivo, consuma pochissimo.
Mi dicono che se volessi venderla dovrei fare attenzione ad una forte svalutazione, eppure tra gli annunci vedo auto simili alla mia eNiro ma più vecchie e con più chilometri della mia vendute a 20.000 € (https://www.vaielettrico.it/hyundai-kona-64-kwh-4/).
Vuole spendere meno? Si tenga stretta la sua termica e speri che le forniture di petrolio non siano affette da problemi geopolitici nel prossimo futuro. Il fatto che le auto elettriche costino care non è un gran motivo per mettere la testa sotto la sabbia sperando che il petrolio che non è infinito arrivi sempre a buon mercato nei serbatoi delle auto termiche.
Perdoni Leonardo, lei crede che se ci fosse una stretta alle forniture di petrolio il problema sarebbe fare il pieno alle automobili?
Se crede questo le auguro buone feste 🎉
@Donato beh per prima cosa mi preoccuperei di far arrivare le verdure in tavola, poi di come produrre i beni di seconda necessità.
Non cambiare le carte in tavola, Marcello Adelfio dalla Sicilia: tu hai messo in dubbio un aspetto pratico dell’auto elettrica e sei stato smentito. Non hai parlato di prezzi.
@Marcello Adelfio
ho co.e il sospetto che le sue domande
non vogliano risposta
perché lei è già certo di quelle che si dà da solo.
complottismo, supponenza, rabbia, frustrazione: questo Paese sta marcendo, imbruttito a forza di guardarsi i piedi e ascoltare chi racconta in continuazione del pericolo del babau.
non finirà bene, mi chiedo se ci sarà mai un momento di confronto con i fomentatori di bruttezza.
Se qualcuno mi dà del cretino perché non ho comprato una Kia e-niro che sicuramente non mi costerebbe l’equivalente di una normale utilitaria cioè la cifra oltre la quale non intendo spendere che si parli di nuovo o di usato, quale risposta pensa io possa dare?
CHI
DOVE
e QUANDO
qui in questa discussione
ti ha dato del “cretino perché non ho comprato una Kia e-niro” ?
mi è sfuggito
o te lo stai inventando?
Ottime osservazioni. L’elettrico è un BIDONE megagallatico. e…..ti possono spegnere l’auto a distanza, se non fai il bravo!….dici poco? L’elettrico è un attacco alla libertà personale. è uno Strumento POLITICO di CONTROLLO!
…e poi le cavallette!
e Bibbiano?
e cmq il PD?
Pensa al vantaggio di non poter andare dalla suocera perchè hai una BEV, e questo è l’ennesimo punto a favore delle BEV.
Questo non l’avevo considerato. Per sicurezza mi oriento su una Dacia spring e mia suocera si rassegni
in questo caso auto elettrica tutta la vita !!!!! :))
La faziosità a mio parere è su entrambi i fronti, loro che cavalcano i difetti veri o presunti delle EV e vostra che ne fate una questione green. A mio modesto parere sembra più una crociata di comunisti green radical chic, e a tal proposito lascio un link su uno studio fatto in Norvegia dove il 90% delle auto sono elettriche e non è cambiato nulla nella domanda di petrolio.
Ma la domanda di petrolio in Norvegia, non è per il mercato interno, ovviamente. Con il blocco delle importazioni dalla Russia la Norvegia è diventata uno dei più grossi fornitori per tutta l’Europa, se non il principale (erano quelli che non volevano il price cap perché ci avrebbero perso soldi, per intenderci), quindi anche questi studi sono di parte per screditare ulteriormente le scelte sull’auto elettrica, prendendo come riferimento nientemeno che il paese con più auto elettriche
Eh, vaglielo a spiegare, si fanno prendere per il naso dal primo venditore di lampade a petrolio che passa. Che poi bastava rifletterci un momento…
Non c’entra nulla la Russia e non si parla di esportazione, si parla di domanda interna di petrolio per autotrazione. Cito perché il link non me lo fa mettere: “La domanda di carburante per autotrazione in Norvegia è rimasta relativamente stabile, anche in presenza di un’impennata nell’adozione di veicoli elettrici, sollevando dubbi sul fatto che i veicoli elettrici abbiano davvero un impatto materiale sulle vendite di diesel e benzina, ha affermato Rystad Energy lo scorso anno.” Lo studio non era di parte, ma intendeva prevedere quanto sarebbe calata nell’immediato la domanda di petrolio a causa dell’aumento delle vendite di EV. Poi se volete credere alle favole, che con le auto elettriche il petrolio non servirà più e vivremo tutti in un pianeta green fate pure.
Sono abbastanza certo che le auto elettriche non consumino petrolio, magari il dubbio potrebbe venire con il famoso “rimbalzo del gatto morto”, ovvero la ripresa dei consumi da parte delle auto termiche in seguito al periodo COVID.
In Norvegia, quest’ anno le auto elettriche in circolazione hanno superato le auto a benzina, ma non le auto diesel (che puntano a superare solo nel 2026) e soprattutto i mezzi pesanti, quindi in Norvegia, dove molto probabilmente hanno spiegato meglio i pregi e difetti delle auto elettriche, hanno sostituito auto a benzina, che non facevano abitualmente già molti km, quindi ecco spiegato il motivo del calo della domanda interna (che comunque poco, ma c’è stato) non proporzionato alle auto a benzina sostituite con le elettriche
Heisenberg presidente di 1/3 degli italiani.
Più che Forza Diesel bisogna dire Forza Tumori ai Polmoni
Mi porti un solo studio che confronta indipendentemente fumo di tabacco e inquinamento riguardo all’incidenza dei tumori polmonari. Non lo troverà. Infatti mentre ci sono studi che risalgono agli anni 50 del secolo scorso che mostrano una chiara correlazione, nell’80% dei casi, fra fumo e tumore polmonare, studi che dimostrano la stretta correlazione fra aumento dei tumori polmonari nel sesso femminile con la maggiore diffusione, oggi anche il superamento rispetto al sesso maschile, del tabagismo nella donna, studi che dimostrano il calo percentuale dei tumori polmonari e non in chi abbandona il vizio del fumo senza cambiare altre variabili come luogo di lavoro o residenza che potrebbero indurre a pensare ad una minore esposizione a inquinanti, non esiste nessuno studio che dimostra effetti separati del fumo e dell’inquinamento sulla crescita statistica dei tumori polmonari. Ciò che semmai è risultato evidente è che gli inquinanti possono costituire una concausa nei soggetti a rischio in quanto fumatori. È chiaro che qui si sta parlando di soggetti non esposti per causa di lavoro ad inquinanti industriali, che richiedono un altro metodo di campionamento. Con questo non si mette in discussione la correlazione, più indiretta che diretta, fra inquinanti ambientali e patologie respiratorie nei soggetti più fragili, ma se debbo concentrare i miei sforzi sarebbe più utile eliminare in primis i fattori diretti come il fumo attivo e passivo. Fumarsi una sigaretta dentro un’auto elettrica non cambia i termini della questione di una virgola.
In effetti tra i soggetti più colpiti da malattie, sia acute che croniche, da inquinamento atmosferico ci sono i bambini, notoriamente tabagisti fin dalla nascita…
Tumori polmonari? Non confondiamo le cose. Le patologie di tipo asmatico sono direttamente collegate agli allergeni, e questi ultimi possono combinarsi con microparticelle collegate all’inquinamento atmosferico potenziandone l’effetto. Nei bambini tutte le patologie acute respiratorie possono essere riacutizzare in ambienti carichi di microparticelle a causa di una relativa immaturità del sistema immunitario. Ma stiamo parlando di altro
Ho chiesto a ChatGPT che ha risposto, tra le altre cose, che la IARC, parte dell’OMS, ha classificato l’inquinamento atmosferico come un cancerogeno del gruppo 1, il che significa che ci sono evidenze sufficienti per suggerire una relazione causale con il cancro polmonare.
E ha trovato anche altre cose molto interessanti…
Un po’ come il fatto che le problematiche in pianura padana vi sono solo d’inverno, è noto che le autovetture non circolano in primavera estate.
Lei sicuramente conosce la differenza tra particolato primario e secondario, e quali sono le reazioni chimiche che contribuiscono a produrre gran parte del particolato secondario che avvengono maggiormente in certe condizioni di temperatura e umidità tipiche del periodo invernale.
Ottimo Leonardo sono d’accordo con lei, dunque le condizioni dipendono dalla stagione.
Grazie per il contributo
@Donato, non soltanto dalla stagione, ma con un grosso contributo dovuto a condizioni atmosferiche, ovvero in determinati range di temperatura e umidità.
Redazione, che ne dite di cestinare anche i negazionisti degli effetti cancerogeni dell’inquinamento?
Siamo ai livelli del terrapiattismo.
Peccato che il sottoscritto ha 40 di carriera medica sulle spalle, una specializzazione in chirurgia generale e 20 anni di chirurgia toracica. Magari ne capisco più di lei che non capisce nemmeno quello che ho scritto, e parla di negazionismo a vanvera
pensa te, c’erano anche medici no vax
e ci sono ingegneri aerospaziali che negano lo sbarco sulla Luna…
visto che dici di essere medico
(e parrebbe esser vero, ma…in pensione)
dovresti essere a conoscenza dei mille mila articoli che una banale ricerca su Google fornisce alla ricerca di “PM10 pollution lung cancer”, per dirne una…
ma magari tu sei medico più di chi pubblica su riviste scientifiche di settore.
in tal caso siamo fortunati,
abbiamo un scoop tra i commenti e non lo sapevamo,
abbiamo un premio Nobel potenziale e stiamo a trastullarci di macchine elettriche, pensa te che pirla!
Avere esperienza non preclude quello che ho scritto.
Forse è lei a non capire quello che legge.
PS: la sigaretta posso non fumarla e non esserne esposto. L’inquinamento è onnipresente e non posso non respirare aria inquinata. Capisce la differenza?
Ma resta un discorso sterile. Continui con le sue idee.
Direi che con 1000 tumori al gg diagnosticati non ci sono molti dubbi con emissioni altamente cancerogene Ricordo che di tumori al polmone si muore soffocati si muore proprio male.
concordo:
è talmente cretina la sparata di Adelfio,
ma talmente cretina (e falsa, falsissima)
che batte 10 a 0 le putt.ate di Del Debbio che fa 8 soste per 768km in elettrico
talmente facile da smentire
che manco mi ci metto.
basta chiedere al suddetto personaggio:
cosa intendi per “inquinamento”? PM10? PM2.5? Benzene? ossidi di azoto? anidridi assortite?
niente, per lui è “inquinamento”,
e non è la causa di tumori polmonari, ma solo concausa.
nel magico mondo di Big Oil
il tumore al polmone ti viene se guardi una trasmissione TV intelligente priva di tette e culi.
@Adelfio
“…non esiste nessuno studio che dimostra effetti separati del fumo e dell’inquinamento sulla crescita statistica dei tumori polmonari….”
ma
sei
cretino?
Il cretino è lei. Io gli studi li conosco bene. La selezione non viene fatta su gruppi separati, e le prove dicono che il fattore di rischio maggiore in assoluto è il fumo. Non si inventi cose che non ci sono e la smetta di insultare parlando di cose che non conosce e che non è nemmeno in grado di capire dal basso della sua immensa ignoranza.
Chiediamo a tutto di moderare i toni, grazie. Ovviamente l’invito è rivolto in primis a chi ha iniziato a offendere altri utenti: cancelleremo qualsiasi post contenente insulti. Grazie.
@mauro tedeschi i
mi scuso (anche con il sig. Adelfio) per le frasi utilizzate,
dettate da stupore e usate come intercalare senza velleità offensive,
ma al tempo stesso offensive.
Leggere un articolo scientifico non è la stessa cosa di chiedere ad una astratta IA o a Google. La prima cosa da fare è sapere la metodologia usata. Si tratta di un campione random? Si è fatta una sperimentazione in doppio cieco? Quali sono i criteri di scelta? Sesso, età, stato sociale? Più è definito il campione e più è credibile la conclusione dello studio. Purtroppo oggi si pubblica sul web senza passare da una seria revisione scientifica, spesso con sponsor occulti. Io ho semplicemente detto che in nessuno studio pubblicato su riviste scientifiche è stato effettuato uno studio comparativo che potesse escludere la componente del fumo in gruppi ad alta morbilità per il tumore polmonare. Gli unici studi pubblicati sono fra gruppi di fumatori v/s non fumatori, poi studi prospettici sull’aumento dei tumori polmonari nel sesso femminile in rapporto al contemporaneo aumento del tabagismo nella donna nel corso di quasi un secolo di rilevazioni scientifiche, studi nei soggetti non fumatori esposti al fumo passivo, infine studi su soggetti ex fumatori. In tutti i casi la relazione fra esposizione al fumo ed insorgenza di tumore polmonare è stata chiara e incontrovertibile. E basta leggere cosa c’è scritto sui pacchetti di sigarette per rendersene conto. Questo non esclude una componente legata all’inquinamento, ma come fattore coadiuvante visto che il semplice atto di smettere di fumare riporta la casistica di tumore polmonare vicina a quella dei non fumatori nell’arco di 8-10 anni. Quindi il fumo è il fattore principale, e su questo non ci possono essere dubbi. Se poi passiamo all’esperienza personale, io nell’arco della mia carriera ho visto centinaia di casi di tumore polmonare, e di questi i soggetti non fumatori non saranno stati più di una decina, quasi tutti microcitomi che fanno storia a se.
Abbia pazienza, però Palermo non è in Pianura Padana.
Guarderei ai numeri e soprattutto cosa dicono IARC e OMS.
Non mi pare che qui nessuno abbia tirato fuori la tesi che il fumo non sia la principale causa di tumore ai polmoni, al contrario mi pare che lei stia utilizzando questa tesi per cercare di dimostrare che l’inquinamento non sia un fattore determinante, pertanto sembra che stia sostenendo tesi opposte a quelle riconosciute dalla maggioranza dei suoi colleghi, portandoci a fare una discussione basata sul nulla.
Qui uno dei vari articoli sul cancro ai polmoni. Ricordo che oltre al cancro ci sono parecchie altre patologie correlate all’esposizione a inquinamento atmosferico. Probabilmente con gli ultimi euro 6 e via dicendo l’inquinamento cittadino si è ridotto, ma sicuramente l’unico modo per azzerarlo è tramite mobilità elettrica, a idorgeno e (credo) metano.
The Lancet Oncology
Volume 14, Issue 9, August 2013, Pages 813-822
The Lancet Oncology
Articles
Air pollution and lung cancer incidence in 17 European cohorts: prospective analyses from the European Study of Cohorts for Air Pollution Effects (ESCAPE)
Segnalo anche:
Lung cancers attributable to environmental tobacco smoke and air pollution in non-smokers in different European countries: a prospective study ( P.Vineis · 2007)
We have also estimated that 5-7% of lung cancers in European never smokers and ex-smokers are attributable to high levels of air pollution, as expressed by NO2 or proximity to heavy traffic roads. NO2 is the expression of a mixture of combustion (traffic-related) particles and gases, and is also related to power plants and waste incinerator emissions.
Ho già scritto che l’80% dei tumori polmonari è attribuibile come causa primaria al fumo? Mi pare di sì! Dunque resta un 20% scoperto, che mi pare che copra ampiamente quel 5/7% di cui sopra. Tra l’altro si tratta di cohorti, cioè gruppi in aree delimitate. Cioè sono numeri che hanno valore in quei specifici contesti, ma non è questo il punto. Quel 20% esiste e ne dobbiamo tenere conto. Non si contesta il dato, ma, appunto, è il 20%. Se qualcuno tira fuori il motto “forza Italia, forza tumori polmonari” crea la falsa idea che la principale causa dei tumori polmonari sia l’inquinamento di cui poi l’auto termica è responsabile forse per il 10/15%. No si tratta nel peggiore dei casi del 10/15% del 20% dei tumori polmonari. Sempre troppi per carità, ma non certo la priorità nella lotta contro questa malattia. Questo significa che possiamo continuare ad inquinare senza problemi. ASSOLUTAMENTE NO! Lo scrivo maiuscolo così spero non mi si faccia dire il contrario. Sono io per primo a sperare che la tecnologia arrivi a permettere l’abbandono definitivo dei carburanti fossili, spero solo che lo si faccia con raziocinio senza buttare il bambino con l’acqua sporca. La delocalizzazione di fabbriche in paesi extra UE non ha una base razionale nella lotta all’inquinamento è solo un modo per aggirare le multe previste per il 2025, ma anche una minaccia mortale per tutti gli operatori dell’automotive in Italia che potrebbe riflettersi molto negativamente sull’economia e quindi su tutti noi.
“Il gas radon, classificato come sostanza cancerogena, è causa in Lombardia a Bergamo ed in Provincia di Bergamo di circa il 15% di tumori al polmone, secondo i dati dell’Istituto Superiore della Sanità”…
Il gas radon non è emesso dalle auto termiche. La causa principale del tumore al polmone è il fumo di sigaretta.
e quindi?
se fumo rischio il tumore al polmone, se non fumo non rischio il tumore al polmone causa sigarette.
se invece vivo in pianura padana
rischio il tumore al polmone
sia che guidi elettrico, sia che che guidi termico.
e la causa è il termico.
subiamo tutti.
e poi: ci sarebbe il cambiamento climatico, tra le altre questioni.
ovviamente secondaria, ovvio, no?….
Rischi il tumore al polmone anche se non fumi e vivi magari in montagna in una villetta ben piantata su un terreno che emette importanti quantità di gas radon, specialmente se passi tanto tempo in taverna…
Il cambiamento climatico non credo c’entri col tumore al polmone…
Ennò Mario! Se non fumi viene un tizio e ti fuma in faccia! Non puoi sottrarti, capito? 😀
Certo che arrivare a sottovalutare l’inquinamento usando un argomento fantoccio come le sigarette è davvero avvilente.
Non ne usciremo mai da questa cosa…. questi vivono tranquilli e si moltiplicano pure. Chi ce lo fa fare? Mah.
Anche secondo me l’auto è una Peugeot e-2008 e all’inizio della prova si vede che parte con il pieno e una stima di autonomia di 280km, poi la prima ricarica era sicuramente in AC avendo usato il cavo in dotazione alla macchina. La seconda in coda alla tesla era sicuramente una HPC. Una certa faziosità si vede anche dall’atteggiamento di viaggiare al freddo perché il riscaldamento consuma 🤦. Certo che la terza ricarica con la colonnina HPC che si spegneva perché saltava la corrente bisognerebbe prendere pesantemente a sberloni quelli che hanno fatto l’installazione, è inconcepibile un comportamento del genere.
Queste sparate giornalistiche (e tante altre simili idiozie che si leggono su LinkedIn e simili) saranno da tener da conto. Poi, tra 20 o 30 anni, quando i nostri figli ormai scappati all’estero ci chiederanno “ma come mai l’Italia è messa in mutante ed è così arretrata?”, si faran vedere loro tutte le baggianate che venivano diffuse oggi da ogni mezzo di informazione e social.
E il bello è che già ora puoi farlo prendendo programmi tevelivisi anni 90.
Ma tanto non importa a nessuno.
Not in my garden. Don’t look up!
Attento che la criminalità organizzata ha fior di avvocati, invocherà il diritto UE all’oblio e ti querelerà se farai vedere ai tuoi figli quanta cacca sparavano dai social network, dalle TV, e dai giornali oggi.
Purtroppo l’auto elettrica in Italia è ancora una grande sconosciuta, se poi aggiungi che in Italia, fa più notizia sparlare di qualcosa o qualcuno, alimentando ancora di più l’ignoranza della gente, e allora ecco questi bei servizi. Sembrerebbe una Peugeot 3008e, dovrebbe avere una batteria da 70 kWh e comincia ad allarmarsi quando vede la batteria appena sotto la metà e si ferma spendendo solo 20 euro a 1euro al kWh (quindi 20 kWh), sfido che si è fermato 8 volte. Se avesse fatto un servizio in cui faceva vedere che con una termica in autostrada viaggiava in 4a marcia a 140 orari con il motore a 5/6000 giri, gli avrebbero dato del buffone.
Comunque se qualcuno ha il numero di telefono di questo “giornalista”, io lo chiamerei volentieri, perché chiude il servizio volendo regalare l’auto….. io la prendo volentieri se è così voglioso di liberarsene 😂😂
Che pagliacci! L’anno scorso con una Kia ev6 AWD, sono andato ad Aachen da Como ( circa 900 km), partito col pieno ho fatto tre soste per un totale di 54 minuti e sono arrivato col 40% di batteria. Velocità a seconda del traffico e dei limiti da 100 a 120.
Ho visto il servizio. Posso dire che è stato semplicemente ridicolo. È vergognoso che un canale televisivo del genere permetta la trasmissione di un servizio così. Non hanno parlato di che marca è la macchina, non hanno parlato della velocità, dell’autonomia della macchina. Hanno preso in giro un marchio come Ewwiva che sta investendo sulla sua infrastruttura di ricarica. Non hanno fatto un contraddittorio permettendo una replica. Questi fanno solo disinformazione gratuita.
Sono estremamente contento che si facciano spesso articoli come questi. Finché le auto elettriche saranno poche i vantaggi economici rimarranno (zero bollo zero costo parcheggi basso costo assicurazione etc…) se la percentuale dei veicoli elettrici circolanti si dovesse alzare perderemmo tutti i benefici.
Mi rispondo da solo…
PERICOLOSA non è il termine corretto, che di per sè esprime solamente un rischio…
E’ veramente DANNOSA e genera patologie che poi facciamo pagare alla collettività…
parlo di pianura padana, perché vivo qui, ma penso che a Roma in una strada percorsa da migliaia di ICE, l’aerosol sia simile…
Quello che non riesco a capire perché solo l’ UE si dà così da fare per l’inquinamento dato che partecipa solo per 8%. A l’altro 92% non gliene importa nulla? E via a bruciare plastica, carbone, petrolio, ecc
Ci sono migliaia di aerei in volo
Gli stupidi siamo solo noi
La cupola protettiva non esiste
I cambiamenti climatici ci sono sempre stati (10k anni fa c’era il mummut): non dipendono dall’insignificante uomo rispetto alla Terra e al suo sistema
Ci vedo solo pratiche fraudolente
L’avverto: non accettiamo i commenti dei negazionisti climatici.
caro amico, al di là dei cambiamenti climatici (ognuno la pensi come vuole) …..dove abiti? se vivi nell’hinterland di Milano o in brianza fatti una bella radiografia ai polmoni. Ho amici in quelle zone a cui hanno chiesto “quante sigarette fuma? risposta “nemmeno una, però vivo a Milano”. Ti basta?
In Italia vengono diagnosticati 1000 tumori al gg un motivo ci sarà
Sei un mammuth?
Che l’altro 92% non faccia nulla lo dice lei.
Acquistano milioni di auto elettriche, installano Gw di fotovoltaico ed eolico.
A me le sue paiono le solite finte lamentele di chi ha interessi diversi e vede nella transazione elettrica/ecologica un nemico.
Sì informi meglio: un andamento climatico così repentino non è mai stato registrato, anche in passato e tutti i modelli scientifici disponibili correlano l’aumento delle temperature alla concentrazione di anidride carbonica. Lei sta divulgando informazioni parziali e false.
Perchè l’inquinamento della nostra auto è quasi irrisorio,( pensate alle navi al traffico aereo all’industria pesante ecc..) ma è il pretesto per Politiche Vessatorie, devono contenere e ridurre la libertà individuale. Questo l’obiettivo. Il Controllo . Il Controllo. Il mantenimento del POTERE
…e tu scrivi qui utilizzando i servizi di un provider e di una rete di cui non hai il controllo.
genio!
Comunque la cupola protettiva è di serie su alcuni modelli di BEV.
Se si parla di qualità e imparzialità dell’informazione non ci vedo grande differenza tra i vostri articoli e certi servizi. Sicuramente sbagliato non citare il modello utilizzato, ma nemmeno si può trascurare il fatto che con una qualsiasi auto termica non sarebbe importante citare il modello: da una Fiat Panda del 98 a una classe S moderna tutte sarebbero capaci di fare 700km senza problemi (al massimo fermandosi 1 volta 4 minuti compreso il tempo di pagare).
Ah dimenticavo: nemmeno sarebbe così importante partire col pieno!!
Se la vostra risposta è “se avessero usato un’auto da almeno 50k e fossero partiti col pieno, non avrebbero avuto tutti questi problemi” non vi stupite se la gente “normale” fa due conti e continua a comprare gasolio (magari un bell’usato euro 4 con più di 10 anni di vita. Fantastico e indistruttibile.)
Tutta gente incapace di programmarsi la vita fa questo tipo di contestazioni?
Io a 700 km da casa non ci vado mai senza prepararmi prima, che so faccio una valigia o almeno spazzolino e dentifricio.
È da quando sono nato che ricordo che quando dovevamo partire mio papà si preoccupava di fare il pieno il giorno prima. Poi vabbè se vogliamo cercare il caso limite posso anche aspettare la prossima crisi petrolifera (chissà quanto è imminente) per vedere l’effetto che fa.
Mi permetta, ma lei di auto elettriche sa solo quello che dice Del Debbio. Lo sanno anche i gatti che l’auto elettrica ha dei limiti intrinseci, ma quello che si vuole contestare nel post è che certi giornalisti vogliono mettere nella luce peggiore la mobilitá elettrica e per ottenere cosa? Per radicare nella mente degli automobilisti che l’elettrico è pessimo e non bisogna assolutamente comprarlo.
Quindi se giá la mobilitá elettrica ha degli handicap ci si focalizza solo su quelli e non sui vantaggi che comporta. Poi i diesel euro 4 con oltre 10 anni di vita (vorrei proprio vedere se mantengono gli stessi requisiti di emissione che avena o da nuovi) sono delle autentiche ciminiere inquinanti, c’ha sparano in aria ogni sorta di schifezza, che siamo costretti a respirare anche noi.
Provo diverse auto perché non ho un’auto di proprietà ma un paio di volte all’anno ne noleggio una per tornare in Calabria, nel mio paesino nativo, partendo dalla provincia di Lecco: circa 1100km.
Le ultime 3 auto che ho provato sono state: MG4 LR, Puma Hybrid (se non ricordo male era 1.2cc), Panda Hybrid (idem questa, 1.2cc).
Con la Panda ho impiegato circa 12h e 30m, con la MG4 e con la Puma ho impiegato circa 11h.
Con Puma e MG4 facevo mediamente una sosta da 25 minuti ogni 170km, con la Panda facevo una sosta, sempre ogni 170km, ma da 40 minuti circa perché mi serviva più tempo per sentirmi nuovamente in forma per guidare (è decisamente più scomoda sia della Puma che della MG4).
Questo per dire che, è vero, con una Panda puoi fare un viaggio lungo ma anche in quel caso non lo farai nello stesso tempo con cui lo fai con un’altra auto.
781 km…con ID.3 con 77 kw di batteria appena 11 ore e DUE ricariche…
Esatto!!! io con model 3 highland quest’estate da Roma a Molveno circa 650 km con due ricariche e all’arrivo avevo ancora 70 % di batteria!!! Bisognerebbe segnalare questo alla trasmissione chiedendo di rifare il servizio con un veicolo più adatto!
Servizio giornalistico fazioso e ridicolo, non riescono a produrre di meglio….
È una rete fatta x disinformare la meloni deve difendere L’ eni infatti osteggia le rinnovabili e difende il fossile pensate che la Cina quest’anno monta 300 giga di rinnovabili noi appena 5 infatti costringe noi utenti a pagare l’elettricità il doppio o il triplo degli altri paesi europei così agevola la crescita industriale all’estero invece che in Italia.
Avete delle macchine scomode rendetevene conto… da macchina schiava dell’uomo a uomo schiavo della macchina per voi e un attimo… d’altronde siete abituati ad essere comandati anche a casa…
Benzina e gasolio non sgorgano copiosamente in Europa, e ancora meno in Italia. Dato che non è inesauribile, chi è schiavo e chi no lo si vedrà tra un po’.
Certamente non hanno una velocità di rifornimento di una ICE, per fortuna lei è libero di usare per la sua ICE il carburante che zampilla dalle sorgenti, e a casa scaldarsi con sempre lo stesso liquido magico. che fortunatamente non è nocivo per nessuno, se può indicarci dove trovarlo, che qui in Pianura padana siamo mal messi… l’aria che respiriamo è solamente pericolosa per la nostra salute.
Sig. Troll, pensi lei a casa sua a dimostrare chi comanda, che a casa nostra ci pensiamo noi. Non la obbliga nessuno nè a comprarsi un’auto elettrica nè (soprattutto) a commentare su questo sito dicendo stupidaggini.
Luigi, se fare il pieno comodamente a casa ti sembra scomodo, vai pure al distributore più vicino a casa tua, contento tu …
Hahahahaha schiavo della macchina! Sono 4 mesi che non perdo neanche un secondo per ricaricare, lei negli ultimi 4 mesi quante volte ha dovuto cercare un rifornimento? Chi è lo schiavo?
Buon giorno Sig. Luigi, buona domenica.
Io non ho un’elettrica, non perché non la volessi, ma perché nel 2020 non c’erano BEV Station Wagon, che è il tipo di auto che a me serve, e poi anche per i prezzi delle BEV, che allora erano molto più alti degli attuali. Infatti, la Model 3 di allora costava poco meno di 25.000 € in più di quella odierna.
Facendo i miei soliti calcoli, allora ho ripiegato su una Plug-in Hybrid, che poteva adattarsi bene al mio utilizzo e che costava un terzo rispetto alla Model 3.
Non posso quindi dire di essere un esperto di BEV, non avendone mai guidata una, ma dovendo ricaricare anche la mia, qualche idea me la sono fatta.
La prima considerazione è che io faccio mediamente circa 27 Km al giorno, quest’anno saliti a 33 per alcuni problemi intercorsi (quest’anno farò circa 12.000 Km, normalmente faccio circa 8.500 Km).
Le statistiche nazionali dicono che l’italiano, con l’auto, percorre circa 12.500 Km all’anno (naturalmente un po’ meno con le auto a benzina, un po’ di più con le diesel). Vengono fatti mediamente uno o due viaggi lunghi all’anno, ed una cinquantina di viaggi a medio raggio.
Ora, se uno non fa il rappresentante di commercio obbligato a 300 km al giorno, la scomodità che lei segnala per le elettriche, qualora ci fosse, sarebbe concentrata, per la media degli italiani, in due viaggi, su mediamente 500 viaggi all’anno.
Ed è una “scomodità” che nasce dal rovesciamento del paradigma delle auto elettriche: con la BEV il “pieno” lo fai quando non la usi, non quando la usi. In un viaggio lungo questo non è possibile, è vero. Non avendone una, tralascio di evidenziare cose che ho letto, e che dicono che non sia poi questo cataclisma fare un viaggio lungo. Certo è che, almeno apparentemente, una diesel in queste (2) situazioni può essere ottimale.
Ma, per il resto di 498 viaggi, la “scomodità” è la seguente:
arrivi da un viaggio normale, attacchi l’auto alla presa, e non ci pensi più fino al mattino dopo. Oppure, come faccio io per avere la carica alle tariffe più basse in fascia F3, avvio la carica dal mio smartphone poco prima di coricarmi per andare a dormire. Il mattino dopo “il pieno” è fatto.
Il paradosso, avendo una Plug-in, quindi con un serbatoio di benzina, è che per me è infinitamente una scocciatura più grande andare dal benzinaio.
Badi bene, col mio utilizzo l’ultimo pieno l’ho fatto quasi tre anni fa (il 15 febbraio del 2022, e questo le dice quanto potrebbe essere utile una BEV per me, oltre che per la salute di tutti), ma sono obbligato, circa ogni sei mesi, ad aggiungere un paio di litri di benzina “fresca” per diluire quella restante nel serbatoio (dopo 25.251 Km percorsi a ieri dall’ultimo pieno, mi resterebbero ancora circa sei litri nel serbatoio da 39,5 litri.
Ora dopo quattro rabbocchi fatti da allora, ce ne sono ancora circa 12 di litri, che faccio fatica ad usare: mercoledì scorso ho dovuto fare un viaggio di 133 Km ed ho consumato 2,2 litri).
Ebbene, abituato a mettere l’auto in garage e ad attaccare la spina, e poi fare tutto dallo smartphone (tempo totale un minuto scarso, per di più a casa), le garantisco che vivo con grande fastidio, soprattutto in piena estate o in pieno inverno, quel passaggio semestrale dalla stazione di servizio a circa un Km da casa.
Per concludere, la scomodità o meno dipende dalle necessità di utilizzo. Nella “normalità” quotidiana, nessun’auto è così comoda come una che puoi “rifornire” a casa.
Certo, occorre un posto certo dove caricarla! Ma qui è sempre stato detto: l’auto elettrica va bene a molti, ma non è per tutti. Come qualunque altra cosa, per altro. Per questo essere “contro a prescindere” è assurdo… o prezzolato per tutelare altri interessi.
Un’ultima cosa.
Trovo molto fuori luogo, paternalistico e venato di “machismo”, il concetto da lei espresso di “comandare in casa”. Direi sgradevole. In un rapporto, che dovrebbe essere d’amore, non si hanno capi e servitori, ma equivalenza di responsabilità, lavori ed attenzioni.
Se qualcuno non le “ubbidisce” in casa, lei che cosa fa?
Buona giornata, a lei ed ai suoi parenti in casa.
I servizi di Mediaset ( mi riferisco a Striscia la notizia) sono per lo più costruiti e fuorvianti. Ho avuto modo di verificarlo su un servizio di Brumotti sullo spaccio di droga nei boschi del mio paese. Ho letto che hanno anche avuto qualche problema giudiziario per dei servizi che hanno causato un danno di immagine a persone poi ritenute estranee ai fatti. E poi, come giustamente scriveva vaielettrico, l’auto elettrica non è per tutti.
Le lobbies del petrolio colpiscono ancora, è vergognoso leggere articoli del genere quando un litro di gasolio in media viene a costare 1,660 euro con un inquinamento atmosferico non indifferente. Un litro di olio 5/30 si vende a 13 euro, è vergognoso ma i giornalisti vengono retribuiti dai petroliere, c’è ancora molto da dire, ma i caproni purtroppo restano.
Non citare l’auto è il maggior difetto di questa “prova”, ma ci sono tante auto poco aereodinamiche e con 350km di autonomia, anche meno andando indietro di qualche anno e con queste piazzarsi in autostrada in inverno con clima e riscaldamento acceso ai 140, ( ricordo che sono legali dato che 134 da tachimetro sono i 130 reali + 5% di tolleranza), significa avere un 35-40% dell’autonomia teorica, quindi fermarsi ogni 100km è del tutto plausibile, come lo è dire che nelle stesse condizioni un diesel potrebbe farcela con 1 pieno… con almeno 50litri però, un serbatoio non piccolo oggi.
Il problema di base è che energeticamente parlando 50litri corrispondono ad una batteria da 500kwh, facendo un bilancio sull’efficienza, diciamo 120kwh…
In pratica finché non vedremo batterie da 100kwh che non pesano più di 200-250kg non c’è oggettivamente confronto.
Sisi hai ragione!!! Se poi vai anche a ricaricare nei parcheggi dei paesi uscendo dall’autostrada e nelle colonnine da 3 kw, ci stai ancora di più, puoi anche starci una settimana per fare 800 km. Chiunque quando affronta un viaggio normalmente tende ad ottimizzare,, il ridicolo servizio di del dubbio ha fatto l’esatto opposto. Questo vuol dire essere faziosi.
Non metto in dubbio la faziosità, ho solo dimostrato la possibile realisticità della prova, con tutte situazioni avverse, dove un’auto elettrica acquistata senza formazione e informazione potrebbe essere un acquisto errato.
Io ho una plug-in viaggio un 80% in ev, con una media di 15,6kwh/100km dall’acquisto (quindi ne ho scelta una efficente nonostante la mancanza della pdc), ma in inverno non supera i i 40-55km dai 69 omologati e non avrei potuto ottenere i risultati suddetti senza una serie di condizioni e di mio impegno.
Peccato che il modello di macchina da voi citato come molto performante costa almeno 50.000 E
È un prezzo popolare o ad uso di qualche elite. ?
Riccardo ma cosa c’entra il tuo discorso? chi ha parlato di elettrico=popolare ? oggi lo sappiamo tutti che sull’elettrico c’è un rincaro, sulle fasce basse, del 30/40%, ma questo significa che bisogna per forza fare servizi faziosi per denigrare una tecnologia? cosa c’entra il prezzo…. poi chi ha la possibilità OGGI di spendere quelle cifre… saranno fatti loro. Io ad esempio oggi non posso, e aspetto tempi migliori verso la parità di prezzo, poi valuterò, ma denigrare a prescindere è inaccettabile
La maggioranza degli automobilisti ( per quanto mi riguarda il 98% dei mie conoscenti…) non sa assolutamente niente della mobilita’ elettrica ( ricariche, costi,tempi, servizi, …..ZERO). Quindi puoi dire quello che vuoi e quasi tutti se la bevono…della serie…”BEATA IGNORANZA”.
La cosa grave che anche persone che per professione dovrebbero essere più informate sull’elettrico (un ingegnere del settore energia di mia conoscenza) sparano a zero sull’elettrico chiamandolo “truffa”, per i soliti motivi (le terre rare, l’inquinamento dell’estrazione etc.) Io chiamerei TRUFFA lo spacciare veicoli termici che costano oltre il doppio degli equivalenti di 10-15 anni fa e rendono il 25-30% (quando va bene) dell’energia utilizzata, e con il resto scaldano l’aria esterna…
È proprio su questa manipolazione dell’informazione per oscuri interessi da parte di chi ha scelto di informare aderendo ad un preciso codice deontologico che vorrei tanto sapere cosa ne pensa l’Ordine dei Giornalisti e come intenda difendere l’onorabilità della professione di giornalista.
Eugenio… “oscuri interessi” …. ma va là !!!! gli interessi sono chiarissimi e questi che manipolano l’informazione sono solo 4 morti di fame a libro paga che si vendono per due spiccioli !!!!
Be’ “ignoranza” certamente, ma “beata” non direi, con tremila miliardi di debito.
Forse ignorano anche quello.
Ma tanto lo passeranno a figli e nipoti, insieme all’inquinamento, alla sovrappopolazione, alla scarsità di cibo e acqua…
Secondo me è solo una questione di ascolti, sanno che con questi servizi fanno audience. Il mio cervello si rifiuta di pensare che qualcuno sia così stupido da pagare un porro…
L’auto dalla foto è una 208e…. può sembrare inverosimile… ovviamente però può anche capitare l’ipotesi del giornalista se le 8 ricariche sono fatte con molte auto attaccate in ricarica sulla stessa linea contemporaneamente…per cui in un ora riusciva a caricare si e no 120 km di autonomia….ed ecco l’incubo si avvera…..
Ambrogio, mi spieghi come mai l’illuminato giornalista non ha MAI utilizzato una ricarica fast che trovi ormai comunemente in autostrada ? magari per risparmiare? quando viaggi tu esci dall’autostrada per fare carburante ? ma dai…. servizio semplicemente SUPER-ridicolo!
In effetti ne ha usata una sola, ma non si capisce dove…il montaggio del servizio non rendeva assolutamente idea di dove fossero i luoghi di ricaria, sicuramente la prima era su colonnina in AC,
Quasi. L’auto è una E-2008.
La verità sta nel mezzo inverosimile sia la tesi del giornalista sia quella presentata qui
Dice? Io per fare 900km (Roma-Palermo) ho fatto 3 soste e speso circa 50€. In tempi parliamo di circa 12ore ma comprensivi dell’attesa del traghetto…(Model Y RWD)
Io ho la gemellina Mokka-e, stessa inefficiente e poco aerodinamica piattaforma, forse la peggiore elettrica per l’autostrada, ma li farei con 5 ricariche. Nella realtà però sarebbe più conveniente a livello di tempo andare a 110 e risparmiare una ricarica. Il che è un dato abbastanza pessimo e avrebbe messo comunque in cattiva luce l’auto elettrica, ma come si dice qui in Friuli: “a l’è inutil tentà di cirì al mùs, tu piardis timp e s’infastidis la bestie”
Ma poi quando l’auto elettrica sarà diffusa anche in Italia (perché ovviamente accadrà) secondo voi la gente che ora abbocca a certe bugie colossali dette da Porro e Del Debbio si ricorderà di questi servizi?
No, ma non perché avranno capito che questi mezzi giornalisti li avevano presi per il naso per anni.
Anzi, se gli ricorderai come si fanno prendere per il naso oggi, ti quereleranno per diffamazione.
Temo che Nordio voglia allineare la legge sulla diffamazione a quella svedese.
Pare sia una peugeot E-2008 prima serie.
Kona elettrica, io li faccio con una sola ricarica ben 725 km
ah, ho visto il video perchè ero veramente curioso: una sola definizione, ridicolo. In ogni modo a me pare una Peugeot e 3008
8 ricariche per 768 km neppure con la Twingo mi servono, potrei averne bisogno di 5 forse
Per caso, nel frattempo, l’Ordine dei giornalisti tace e acconsente?
Voi di vai elettrico, fate notare che con Tesla, che costa …..€, sapete che la stragrande maggioranza degli italiani non si può permettere di spendere tanto per una macchina. Magari poi con una macchina diesel o benzina, possibilmente usata, comprata 1/10 della Tesla, il percorso del servizio giornalistico, si fa’ appunto con 50 €. Quindi i vs/ servizi, come quelli di Mediaset, sono pressoché inutili.
Quanto costa una Tesla nuova?
Ti aiuto io, la Model 3 circa 40.000 euro. Un diesel usato a 1/10 di una Tesla, vuol dire 4.000 euro.
Che macchina usata puoi comperare con 4.000 euro?
@Massimiliano
ti è mai capitato di vedere un servizio che magari fa notare quanto uno risparmia in un anno…che magari può “spendere” quando fa il lungo viaggio?
Sicuramente più che un problema di auto è un problema “di piede”… Con guida nevrotica tutta sorpassi ed accelerazioni pure la Tesla consuma di più…e non basta la rigenerazione in frenata a recuperare.
Comunque qui su “Vai elettrico” si discute di tecnologia…coi pregi e limiti…e, proprio per la visione “storica” che hanno molti di noi commentatori sappiamo bene che sono fasi di transizione…ma poi ci si arriva tutti.
Quando ho messo le mani sulle prime tastiere da PC costavano più di una FIAT 126 (l’ utilitaria dell’ epoca…che aveva mia madre…e sicuramente non ci saremmo andati in ferie per 800km).
Poi è iniziata l’ era dei cellulari..i primi goffi scatoloni con batteria “verdi” che duravano 6 ore in standby (e mi toccava comprare 1 o 2 batterie aggiuntive per non trovarmi offline).
Dopo è arrivata la “giungla tariffaria” e per capire quanto pagavi, tra “scatto alla risposta”, minutaggio e chiamate tra operatori diversi dovevi risolvere un Sudoku…
A me tutto ciò nel settore auto non spaventa…so che questa fase caotica passerà.
Nei tanti anni di lavoro in concessionarie ho già vissuto le problematiche delle prime auto ad iniezione…dei primi catalizzatori e centraline varie… E soprattutto delle grandi polemiche (uguali alle attuali) all’ apparire delle prime auto a gasolio…che negli anni ’80/90 ancora qualcuno si “infiammava” a definire “da trattore”…
Ciò che dispiace è vedere spaccare in due il paese per ragioni di (loro) opportunità politica… fregandosene della perdita di competitività, di lavoro…e del fatto che una volta se lavoravi normalmente ti compravi una buona auto in 10-12 mesi (e magari pure la moto) e adesso ti fanno sognare una utilitaria…
Stellantis e tutto ciò che “viene alimentato” (l’ indotto..e ciò che fanno gli operai coi loro stipendi) è ad un punto di svolta… o si torna ad essere Leaders della tecnologia Moderna…o si diventa il “Pakistan d’Europa”.
Appunto, il problema delle polemiche sarebbe anche un non problema. Se non fosse che questa mentalità (zerosbatti più zerocambi) si è annientata l’industria che dava da mangiare a tante famiglie. Invece, a meno di un miracolo, stanno radendo al suolo quasi tutto quello che c’era.
Delenda Cartago… e poi spargeranno sale.sulle rovine…vuoi mica che ci cresca un po’ di erba…
La Tesla long range costa senza incentivi € 44.790, che diventerebbero € 41.790 con gli incentivi che ci sono per le termiche ma non per le elettriche, mi piacerebbe vedere quale termica comprerebbe lei con € 4.179 per farci 780 km con 50€ e senza che la macchina la molli per strada, il discorso di quello che si possono permettere gli italiani a me fa proprio ridere, io vivo in provincia siciliana, non certo una zona che si può definire ricca ma guardandomi in giro vedo un sacco di SUV che costano anche più della M3 citata sopra
Ma a dire il vero io questo maggio ho preso in leasing model 3 ma.prima di approdare a Tesla sono passato da altri tre molto noti marchi ma in leasing tesla mi faceva la metà del.prezzo.
Massimiliano, sulla inutilità di questi articoli, hai 1/3 di ragione.
L’OCSE stima che un adulto su tre non capisca quello che legge.
E visto che non lo capisce .. fa prima a “farsi mettere in testa” ciò che deve pensare dai vari Porro, Del Debbio & SOCI (lobbies)… così… Zero sbatti… Troppa fatica pensare..confrontare …
Ah, l’inconsistenza dell’esistenza moderna!
Le teste vuote andranno pur riempite con qualcosa.
Sarebbe stato meglio riempirle con materiale buono, quando attraversavano la scuola, ma abbiamo fallito anche là. 🙁
Dai Vai Elettrico, andiamo oltre diciamo il perché ci sono questi articoli e questi servizi dobbiamo andare nelle motivazioni vere, come mai porro del debbio continuano a fare servizi di questo genere ? io mi sbilancerei , intanto comincio a dirlo io : le lobby del petrolio pagano i giornalisti per fare questi articoli e per far sì che tanta gente ingenua cada in questi tranelli
Il bello è che porro è amico di elon musk,mai che nelle interviste,faccia riferimento alle auto elettriche di cui il buon elon è l indiscusso protagonista,siamo alla follia totale ed i pecoroni ci cascano
Ci sono anche i caproni ancora convinti, in modo del tutto gratuito, che tra dieci o vent’anni il diesel sarà ancora rilevante.
Sono servizi fatti per consentire al popolo (bue?) di restare ancora per un po’ in comfort zone.
Il divertente è che anni fa si erano vantati su diverse testate giornalistiche per aver installato ben 200 punti di ricarica elettrica a Mediaset 😂
Mi sa che hanno la redazione di giornalisti più incapaci d’Italia 🤣..
Scherzi a parte (🤣🤣) ovviamente i servizi “a tesi preconfezionata” oramai li conosciamo…. difatti sono anni e anni che non vedo i loro programmi “giornalistici” (che persino nel concatenamento dei servizi TG capisci “dove vanno a parare”.
Le informazioni vanno cercate, confrontate e meditate… per capire dove sta la probabile realtà.
Poi ovviamente…non c’ è peggior sordo….
Dai!
Andiamo oltre!
Perché ci sono così tanti ingenui in Italia?
Chi è che “sfrutta” questi milioni di ingenui italiani?