8 ricariche HPC di Enel X in arrivo nei Conad. L’installazione di colonnine ad alta potenza fa parte della seconda fase della partnership tra le due aziende.

8 ricariche HPC e un accordo che dura dal 2017
Grazie all’accordo, siglato una prima volta a fine 2017, anche nel 2021 sono stati installati circa 100 nuovi punti di ricarica Enel X Way. Tutti individuabili e prenotabili con l’app JuicePass, presso la rete dei negozi Conad. A questi si aggiungono appunto 8 punti di ricarica ultrafast (High Power Charging) in corso di installazione, con cui fare il pieno di energia in circa 20 minuti. La sinergia tra le due aziende ha portato ad oggi all’installazione di circa 400 punti di ricarica ad uso pubblico distribuiti su tutto il territorio nazionale. Di cui circa 100 con tecnologia fast, in genere della EVA+ con ricarica a 50 kW. Spiega Federico Caleno, Responsabile Italia di Enel X Way “Il rinnovo della partnership con Conad è un segnale che il mercato della mobilità elettrica sta crescendo esponenzialmente, attirando player di diversi settori. Siamo convinti che stringere accordi con le più importanti aziende sia un aspetto fondamentale per accelerare al passaggio a una mobilità più sostenibile”.

Colonnine al supermercato: chi fa pagare, chi offre col rischio che…
Il Conad non è l’unica realtà della grande distribuzione con cui Enel X ha stretto accordi. Da ultimi ricordiamo l’intesa con Coop Lombardia per mettere le colonnine nei parcheggi di 41 supermercati. Di questi, 19 saranno dotati di ricariche HPC, con potenza compresa tra i 150 e i 300 kW. Altre catene hanno stretto accordi con altri partner: Be Charge opera nella rete Auchan (qui) e Duferco in Coop Liguria. L’idea è sempre la stessa: mentre fai la spesa, l’auto si ricarica. Tutti i marchi citati propongono la ricarica a pagamento, a prezzi di mercato. Altre insegne, come la Lidl, hanno invece preferito utilizzare la ricarica come strumento di marketing, per attirare i clienti. Anche col rischio dell’effetto-scrocconi, come abbiamo raccontato in un cliccatissimo articolo scritto da un nostro lettore. A Enel X e Conad va comunque dato atto di essere stati tra i primissimi mettere le ricariche a fianco del carrello della spesa.
Un’altra cosa che i supermercati potrebbero fare é lo sfruttare i “punti” derivati dagli acquisti come bonus per le ricariche, mantenendo comunque un profilo di abbonamento con carta di credito per evitare abusi. Esselunga potrebbe fare anch’essa un accordo con un provider per le ricariche.
Iniziativa lodevole. Però da fruitore saltuario di punti di ricarica, sono dell’idea che il servizio di ricarica debba essere a pagamento e non gratuito (vedi esempio di Lidl con effetto scrocconi). Ovviamente andrebbe applicato un prezzo “onesto e di favore ” ( che sò 0,30cent magari per i clienti abituali delle catene dei supermercati che possono autenticarsi sui portali delle società installatrici con il codice della carta fedeltà). Non sarebbe complicato, e si otterrebbe un equo compromesso tra prezzo applicato, fruibilità ed effetto anti-scrocconi.