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Geely in Daimler. Obiettivo: l’auto elettrica

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Mercedes Emblem Auto Car Mercedes-benz Benz

E’ l’auto elettrica l’obiettivo finale dell’operazione che ha portato il colosso automobilistico cinese Geely ad acquisire sul mercato una quota vicina al 10% del gruppo Daimler AG.

In particolare i cinesi sarebbero interessati alle tecnologie delle batterie sviluppate dal costruttore tedesco e ai possibili intrecci commerciali per produrre vetture elettrice con tecnologia tedesca in Cina ed introdurre in Europa i nuovi brand elettrici della casa cinese. La conferma ufficiale dell’operazione è arrivata ieri quando Geely, controllata dal miliardario Li Shufu attraverso Zheijang Geely Holding Group, ha annunciato di avere acquisito sul mercato una quota del 9,7% di Daimler AG per una cifra che si aggira attorno ai 7,5 miliardi di euro. Si tratta della maggior partecipazione singola nel capitale della società di Stoccarda e certamente in grado di condizionarne le scelte, pur non essendo sufficiente a costituire una vera e propria quota di controllo.

Il miliardario cinese Li Shufu

In una nota diffusa ieri gli acquirenti specificano che  “per il momento né Geely Group né altre società del gruppo Zheijang Geely Holding intendono acquistare ulteriori azioni”. “Daimler è un’azienda eccezionale con un management di prim’ordine e sarà un onore sostenere in futuro questa squadra”, sottolinea Li Shufu, che si dice “particolarmente lieto di accompagnare Daimler nel suo cammino per diventare il principale fornitore mondiale di mobilità elettrica“. Confermando a sua volta la notizia il gruppo tedesco definisce Geely  “un nuovo azionista impegnato sul lungo termine, convinto dalla forza innovativa di Daimler, dalla sua strategia e del potenziale futuro”. Daimler sottolinea di “conoscere e apprezzare Li Shufu come un imprenditore cinese particolarmente preparato con una chiara visione per il futuro”, un interlocutore “con il quale sarà possibile discutere in maniera costruttiva sui cambiamenti nel settore”. Peraltro, quasi mettendo le mani avanti, Daimler ricorda di avere già “un portafoglio e una vasta presenza in Cina e con Baic Motors un partner forte sul posto”.

La “Stella” brilla sempre di più

Dopo Geely, i principali azionisti di Daimler sono il fondo sovrano del Kuwait con il 6,8% e Renault-Nissan con il 3,1. Oltre 60% è deternuto da investitori istituzionali e il 18,9% da altri azionisti privati minori. Nonostante il maxi esborso per l’acquisto della quota di Daimler, per il nuovo azionista si preannuncia comunque un immediato ritorno di quasi 380 milioni di euro – pari a un ritorno del 5% – grazie al dividendo da 3,65 euro (il più alto nella storia del marchio) che verrà messo in pagamento il prossimo 10 aprile.  Daimler infatti ha archiviato un altro anno record a livello finanziario e anche i volumi di vendita a livello globale, toccando i 3,3 milioni di unità (+9%), hanno consentito a Mercedes di mantenere la leadership premium mondiale come singolo marchio. Il fatturato 2017 del colosso di Stoccarda è cresciuto del 7% rispetto all’esercizio precedente a 164,33 miliardi di euro, l’utile netto ha segnato un aumento del 24% a 10,864 miliardi.

I piani di Li Shufu per conquistare il mondo

Con un fatturato che supera i 42,7 miliardi di dollari nel 2017, Zheijang Geely Holding è il più grande gruppo automobilistico privato cinese : fra i suoi asset la maggiore casa cinese Geely Automobile (con una quota del 46 %), Volvo Cars (100 %), Volvo Trucks (8,2 %), Lotus Motor Cars (51%), Proton Cars (49,9%), London Taxi (100%) e Cao Cao (100%), il più grande fornitore cinese di car sharing, che gestisce una flotta di circa 16.000 veicoli elettrici in tutto il mondo.

Secondo gli analisti di mercato Li Shufu  vorrebbe portare in Europa Link&Co., neonato brand per elettrificazione e analogo al brand Polestar che, in seno a Volvo, è passato da linea di prodotto a marchio per vetture elettriche e ibride ad alte prestazioni. Inoltre vorrebbe avviare con Daimler una joint venture per auto elettriche a Wuhan, in Cina.

Cinque Gigafactory alla tedesca

Il gruppo tedesco, del resto, ha annunciato che investirà altri 32 miliardi di euro nel 2018 e nel 2019 per progetti di ricerca e sviluppo nel campo dell’elettrico. E’ previsto anche  un network mondiale di fabbriche per veicoli elettrici che consentirà una produzione flessibile di vetture con motori termici e “verdi”. Quanto alle batterie, Daimler è oggi l’unico costruttore di auto in grado di sfidare Tesla nella produzione interna di dispositivi di accumulo. Recentemente ha annunciato un piano per realizzare 5 mega fabbriche nel mondo a supporto del programma di elettrificazione della sua gamma.  Tre degli impianti avranno sede in Germania: il primo a Nabern, nei pressi  Stoccarda dove ha sede la Deutsche Accumotive GmbH & Co. KG, controllata al 100% da Daimler e dedita alla ricerca, allo sviluppo e alla produzione di batterie con una forza lavoro di 500 persone. Accumotive lavora a stretto contatto con l’affiliata Mercedes-Benz Energy GmbH, specializzata negli accumulatori per uso privato e industriale. E proprio a Kamenz – che dista 50 km da Dresda – sorgerà una seconda linea di produzione di batterie, attiva dal 2018 grazie a un investimento da 500 milioni di euro: l’impianto coprirà un’area di 20 ettari e quadruplicherà la produzione attuale. Entro la fine del 2020 Nabern e Kamez daranno lavoro a 1.000 dipendenti. La fabbrica di Kamez ricalcherà da vicino la Gigafactory di Tesla: la struttura sarà infatti disegnata per essere CO2 neutrale grazie a un approccio industriale di tipo sostenibile, progettato per sfruttare al massimo le rinnovabili come l’energia solare (grazie ai pannelli fotovoltaici installati sul tetto della struttura). Il terzo pilastro tedesco sarà quello di Untertürkheim, vicino Stoccarda, che sfornerà accumulatori dedicati alle Mercedes assemblate a Sindelfingen. In America invece Mercedes investirà 1 miliardo di dollari nell’impianto di Tuscaloosa (Alabama) per ospitare le linee di montaggio di veicoli ibridi e elettrici della stella e relative batterie. I lavori inizieranno nel 2018 per terminare entro la fine di questa decade, con la creazione di 600 nuovi posti di lavoro.

Il numero uno di Daimler Dieter Zetsche

Il quinto tassello sarà proprio in Cina e sarà finanziato dalla Beijing Benz Automotive Co., Ltd. (BBAC), la joint venture fra Daimler e la cinese BAIC Motor: le due compagnie dovrebbero stanziare una cifra di circa 1 miliardo di euro per la costruzione di una fabbrica per vetture elettriche Mercedes e battery-pack. Forse è proprio qui che si vuole inserire, come un cuneo, la mossa di Li Shufu.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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