500e negli Usa: primo stock esaurito

500e negli USA: il primo stock di produzione è già esaurito. Le auto, prodotte a Mirafiori, sono partite via nave per gli Stati Uniti, con consegna da fine marzo.

500e negli USA500e negli USA: già venduti 185 mila pezzi nel resto del mondo

Dopo un 2023 opaco, dovuto soprattutto alla flessione delle vendite sul mercato italiano, il Cinquino elettrico conta di prendersi una rivincita nel 2024. Grazie soprattutto a due fronti. Da un lato c’è l’arrivo dei super-incentivi per l’elettrico proprio sul mercato domestico, sui cui Stellantis ha fatto sapere di contare molto proprio per la 500e.

Dall’altro c’è l’atteso sbarco nel mercato nord-americano, da cui arrivano avvisaglie di buona accoglienza a un’auto che punta soprattutto sulle grandi città, New York in testa.  In una nota Stellantis North America ricorda che “la Fiat 500e è già la city car elettrica più venduta in Europa, al primo posto in Germania, Italia, Spagna, Belgio e Francia.

Dal lancio ha venduto oltre 185.000 unità in tutto il mondo. Ora la piccola auto elettrica sta per conquistare il Nord America“. Le prenotazioni negli USA sono aperte da dicembre, dopo il debuttto ufficiale al salone di Los Angeles, il LA Auto Show.

500e negli USAPrezzo di 32.500 dollari più tassa: si punta sulle grandi città

La prima versione presentata oltre Oceano è la Fiat 500e ROSSA, con batteria da 42 kWh, autonomia stimata fino a 149 miglia e ricarica fino a 85 kW. La versione meno costosa venduta in Europa, la Berlina con batteria da 23 kWh, non è stata ritenuta adatta per le distanze del mercato americano. Il prezzo parte da 32.500 dollari, poco più di 30 mila euro (esclusa una tassa di destinazione di 1.595 dollari). Con la possibilità di fruire dei generosi incentivi che molti Stati americani concedono a chi acquista auto elettriche.

Il lancio della 500e fa parte del progetto che mira a a far sì che il 50% delle vendite Stellantis negli Stati Uniti sia elettrico entro fine decennio. Jeep ha appena presentato in anteprima il secondo veicolo elettrico, il Wagoneer S, a cui seguirà la Recon, ispirata al Wrangler. Dodge presenterà la Charger, mentre Ram metterà in vendita il suo primo pick-up a batterie.

Visualizza commenti (15)
  1. Bella e iconica nulla da dire, fa lavorare operai italiani e anche lì nulla da dire, i contro prezzi folli soprattutto per quello che ti offre.
    L’ho da 38.000 km soddisfatto versione con batteria da 23 kWh, molto parsimoniosa , a mio avviso peccato che non ha PDC e un aggiornamento OTA

  2. Edoardo Scortese

    L’ho guidata ed è un bel giocattolino, però rimane sempre un veicolo da cortissimo raggio. Decisamente non vale quello che costa, soprattutto considerato che tra le 20 e le 25.000€ sono in uscita modelli con maggiore autonomia e più alta sfruttabilità. Per essere un oggetto interessante dovrebbe costare la metà (15-20k incentivi esclusi) non credo che negli States farà strage di vendite.

  3. L’auto è valida pe il nostro mercato, ma Il prezzo di listino in Italia è di 34mila euro. se la vendessero a 10mila euro in meno, a cui sottrarre gli incentivi, ne venderebbero molte di più e Stellantis non ci perderebbe comunque.
    Però, visto che ci sono gli incentivi, perché non tenere alti i prezzi e intascare la differenza?
    Penso che gli incentivi debbano essere ripensati, mettendo un tetto massimo di prezzo di acquisto per categoria di auto, p.es. una city car non può costare più di 25mila euro per accedere agli incentivi.

    1. Gli incentivi dovrebbero essere totalmente rimossi! Ed utilizzati quei fondi invece per rendere piu’ allettanti le ricariche. Chesso’, rendendo gratuite le ricariche pubbliche. Con dei limiti naturalmente, di tempo (quotidiano, mensile…) o di kWh (idem), con un tetto ISEE o con altri correttivi per limitare gli abusi. E dando la gratuita’ (sempre limitata) anche quelle fatte a casa tramite wallbox in grado di dialogare con sistemi di controllo e contabilizzazione. Magari solo per forniture di energia verde.
      In tal modo si sottrarrebbe all’industria automobilistica il gioco dell’adeguamento dei listini agli incentivi, pur rendendo allettante l’acquisto dell’elettrica (rifornimento gratuito!!!)

      1. Gli incentivi servono, sono sempre serviti e serviranno sempre, non tutti hanno la fortuna di guadagnare 3000€ al mese e avere casa di propietà, di fatti hanno messo un tetto massimo, anche se molto inferiore alle plug-in o ibride , e più vecchia è l’auto e più incentivo aumenta, e lo trovo corretto.
        Per quanto riguarda le colonnine ci sono già fondi stanziati per infrastruttura, per quanto riguarda i prezzi, ecco lì e un incognita e comunque il gratis non serve soprattutto per chi non ha usufruito degli incentivi perché non aveva i requisiti.

        1. In effetti credo che la spesa iniziale per l’acquisto dell’auto sia un ostacolo maggiore del costo delle ricariche (non che quest’ultimo sia un aspetto da sottovalutare, beninteso..) E credo anche che rendere gratuita la ricarica per un lungo periodo sia piú oneroso per le casse dello Stato (o quantomeno macchinoso in caso di limitazioni anti-abuso) rispetto al concedere incentivi via via decrescenti per qualche anno..

    2. penso anche io, tecnicamente la trovo molto equilibrata… giusto il prezzo è un pugno in un occhio

      è un’auto segmento A, ma con un taglio batteria decente (42 kwh), come peso è piazzata il giusto, 1290 kg, di cui 295 kg sono batterie

      a somigliargli in questa taglia c’era giusto la WV E-UP ( una sola taglia di peso in meno, ma abitacolo squadrato con più spazio dietro )

      comunque un costruttore più dinamico avrebbe magari anche già ritoccato la batteria NCM della E-500 per mantenere ancora più al vertice il modello

      il pacco batteria ha già un po’ di anni, la sua densità di energia è 142 wh/kg; ad oggi un pacco batteria NCM anche economico arriverebbe almeno a 165 wh/kg, e anche un pacco LPF arriverebbe tra 140 ( CATL) e 148 wh/kg ( BYD)

      la batteria NMC della E-500 mi pare è stata comprata da fornitori Koreani ( Samsung o LG); anche solo con lo sforzo minimo, ovvero tenere lo stesso pacco batteria ma sostituire le celle con altre aggiornate nello stesso formato, ad oggi passerebbe da 42 a 48 kwh mantenendo lo stesso peso; mentre ridisegnando il pacco batteria, anche più Kwh

      però anche solo cambiare le celle sono spese in test, calibrazioni e certificazioni, e pare che siano considerate spese non necessarie, la vendono così com’è finche va (finché non arrivano competitor, magari qualche utilitaria asiatica)

      vediamo se finiti gli incentivi almeno la ribassano di prezzo, per fare questo non servono tecnici in ganba, bastano le valutazioni commerciali; oppure se preferiscono lasciarla sostituire dai modelli nuovi segmento B ( e poi l’anno dopo anche A), peccato perchè anche come disegno e progettazione scocca (abbastanza massiccia e robusta per una segmento A) anche a me piaceva, oltre al fatto che la fanno in italia, per quel che vale il campanilismo ormai in questo settore

  4. Non ne venderanno mezza. Lo stock è esaurito, la nave è salpata e le 500 giaceranno sui piazzali. Non gode neanche degli incentivi statali, costa praticamente quanto una Ford Mustang Mach-e RWD …

    1. “Stock esaurito.”
      Di cosa stiamo parlando, 10, 50, 100, 2000 pezzi? Senza la dimensione di questo stock è solo propaganda.

      1. Forse il motivo è questo: “Fiat 500e vince il suo primo premio americano: Urban Green Car of the Year™ 2024 dal Green Car Journal”

  5. Personalmente sono contento. La producono a 3 km da casa mia. Sono felice per tutte le persone che ci lavorano!

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