500 nuovi taxi elettrici. Il Comune di Milano li vuole in strada quanto prima e l’ha comunicato alle associazioni di categoria. E ora inizia una trattativa non facile.
Nuove licenze in gara a 100-130 mila euro?
L’assessore alla mobilità, Marco Granelli (qui la nota, con altre misure), ha in mente due obiettivi. Arricchire l’offerta, in una città che si sta scoprendo sempre più turistica. E iniziare la riconversione della flotta milanese dei taxi verso motorizzazioni sostenibili, soprattutto elettriche. Non a caso è stato annunciato che l’introito delle nuove licenze verrà utilizzato per misure come il passaggio all’elettrico dei 4.800 mezzi che attualmente circolano a Milano.
Secondo il Corriere della Sera, le nuove licenze dovrebbero essere messe a gara a un prezzo compreso tra i 100 e i 130 mila euro. Mentre attualmente sul mercato le licenze già esistenti passano di mano a circa 170 mila euro. Le prevedibili resistenze sono di due tipi. Da un lato il timore di una maggiore concorrenza, soprattutto nei periodi di minore lavoro. Dall’altro il maggior costo delle auto elettriche rispetto ai veicoli a benzina. E alle stesse ibride, attualmente ben presenti in flotta con i taxi Toyota.
I precedenti di Firenze e Bologna
Se andrà in porto, con 500 nuovi taxi elettrici, sarà la più importante manovra mai fatta in Italia sulla sostenibilità delle flotte cittadine. Ci sono precedenti sui taxi in città come Firenze e Bologna, ma si tratta di numeri più contenuti, viste anche le dimensioni diverse si questi due capoluoghi. A Bologna (qui l’articolo) l’amministrazione ha lanciato una gara per 30 licenze solo per vetture elettriche, raccogliendo 51 domande. La gara è in fase di aggiudicazione.
Firenze è stata la prima a muoversi, con 71 taxi elettrici, pari a circa il 10% del totale. E ora vuole che anche le consegne in centro, con furgoni e camioncini, avvengano solo in elettrico (leggi qui). Ma Milano, chiaramente, è un’altra storia. E il sindaco Beppe Sala vuole taxi non solo a emissioni zero, ma anche a contanti zero: : “Una delle questioni da risolvere è quella del pagamento elettronico poco accettato dai taxi, abbiamo tante segnalazioni sulle carte di credito“.