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500 elettrica “canta” Amarcord, scoppia la guerra del suono

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Ne sentiremo delle belle. La 500 elettrica “canterà” Amarcord, la nuova BMW i4 Concept una traccia d’autore ispirata al rumore delle onde, Volvo il frusciare della foresta, Nissan una ninna nanna che concilia anche il sonno dei bambini. E Tesla ha in serbo sorprese che svelerà quando in America, da settembre, scatterà per tutte le auto elettriche il “rumore per legge”. In Europa l’obbligo  è in vigore da luglio scorso limitatamente i veicolo di nuova immatricolazione. Ma dal 1° gennaio 2021 si estenderà anche agli Ev già in circolazione.  Tra i costruttori di auto elettriche infuria così la “battaglia del suono”. E anche sviluppatori  indipendenti si preparano a sfornare dispositivi after market (dai 100 ai 150 euro il costo) con le proposte più stravaganti.

Ora le elettriche “suonano” per legge

Le regole da rispettare sono poche. L’obiettivo è la sicurezza: avvertire pedoni, ciclisti e ipovedenti del mezzo in arrivo. Perciò le auto elettriche devono emettere un suono, in gergo AVAS (Acoustic Vehicle Alert System), da 0 a 20 km/h e uno, diverso, in retromarcia.  L’intensità deve essere di almeno 56 decibel e al massimo di 75 e deve aumentare via via che il veicolo accelera.  L’ Unione europea aveva lanciato anche il progetto eVader, finanziato per 1,8 milioni di euro, per sviluppare suoni “direzionali”, udibili solo a  livello strada, senza inquinamento acustico nell’insieme delle città. Il progetto si è arenato, ma è servito a raccogliere dati interessanti. Si è scoperto per esempio che un pedone è in grado di rilevare un’automobile diesel a una distanza compresa tra i quindici e i venti metri, mentre un’auto elettrica è percepita da una distanza di soli cinque metri: una differenza che può risultare letale se proiettata in un contesto cittadino. Ma ancora più interessante è la conclusione dei ricercatori: i benefici di un segnale acustico non sono legati al suo volume, bensì al suo ritmo: questi possono avere un volume basso, purché siano variabili.

Un suono che identifica il brand

Liscia, gasata o Ferrarelle quindi?  Poiché non esistono vincoli tecnici (i suoni sono prodotti da sintetizzatori) le possibilità sono infinite.  Dipenderanno dagli strateghi del marketing che dovranno trovare quello che meglio esprime l’identità del brand. O lo spirito del Paese d’origine. Questo lo si nota già oggi, ascoltando cantare i diversi EV. Le tedesche puntano sull’aggressività, le giapponesi sulla funzionalità, le italiane, pare, sull’emotività.

La 500 elettrica fa sentire l’Italian style

Chi non riconoscerebbe l’Italian style sentendo arrivare la nuova 500 elettrica avvolta dalle note di Amarcord del maestro Nino Rota? Geniale. Tanto che Oliver Francios, presidente del brand Fiat, ne ha fatto uno degli “hit” della sua video presentazione ufficiale. La riproduciamo qui sotto (dal minuto 8 in poi) per farvele sentire e anche per sottolineare come l’aria felliniana della 500 elettrica sia messa a confronto con il tecno-ringhio di due concorrenti tedesche, il simil-rombo di una francese e il fischio di una coreana. «Il nostro è l’unico motore che canta», dice François. E ha ragione.

Jaguar bada al sodo, Volvo pensa alla natura

Mercedes Benz si è rivolta a un laboratorio di prove acustiche del Technology Center (MTC) di Sindelfingen per dare a ogni auto della sua gamma elettrica un suono diverso, ma tutti ispirati alla rielaborazione dei più classici motori termici, appena appena  addolciti. Jaguar ha badato al sodo e ha sintetizzato il suono della sua i-Pace in collaborazione con un gruppo di non vedenti.  Volvo si è affidata alla natura: per creare l’AVAS della sua nuova XC40 Recharge si è ispirata al fruscio di un ramoscello.

BMW viaggia sulla cesta dell’onda

BMW ha fatto le cose in grande. Ha assoldato il musicista Hans Zimmer che, insieme al sound designer della BMW, Renzo Vitale, ha composto un brano griffato “Bmw IconicSounds Electric”. Sembra un’onda che arriva sul bagnasciuga in un crescendo che si conclude  con lo schianto contro gli scogli, un istante prima di spegnersi per raggiunto limite di velocità. Spetta poi al pilota modulare il segnale; più dolce nella modalità Experience “Core” o più intenso in quella “Sport”. Un avvertimento acustico  particolare accompagna anche  l’apertura di uno sportello e l’avvio della vettura. Ecco il BMW sound nel video di presentazione della i4 Concept.

E Nissan aggiunge una ninna  nanna

La giapponese Nissan ha mobilitato una equipe di tecnici del suono ed esperti di acustica per dotare i nuovi modelli elettrici di un AVAS il più “funzionale” possibile. Si chiama “Canto” ma è lontano anni luce da 500 elettrica.  infatti è un suono abbastanza agghiacciante, tipo astronave di Guerre Stellari. Mettendolo a punto, il team ha scoperto che i motori a combustione trasmettono una frequenza sonora che combina i rumori bianco, rosa e marrone con tonalità diverse; il risultato è un ambiente sonoro particolarmente rilassante per i più piccoli. Alle auto elettriche mancano invece le frequenze basse, che sono le migliori per far addormentare i bambini. Nissan ha così chiesto aiuto a un ingegnere del suono, che le ha studiate e riprodotte artificialmente. Sono raccolte nell’album Nissan Leaf Dream Drive  disponibile gratuitamente su tutti i principali servizi di streaming musicale, inclusi SpotifyApple Music e Amazon Music.

Un’altra casa che ha dichiarato di volersi fortemente differenziare con il suono delle sue future elettriche è la Maserati. Per la Granturismo elettrica che uscirà il prossimo anno  il Tridente sta mettendo a punto una tonalità iconica e distintiva presso il suo centro di sviluppo Innovation Lab a Modena. Sarà probabilmente qualcosa di simile a ciò che si può sentire in questo video tratto dal sito ufficiale.

Per il suo debutto nell’elettrico con Taycan, Porsche ha scelto di far scegliere al cliente. L’acquirente può infatti decidere di dotare la vettura dell’Electric Sport Sound (optional da 500 dollari) che aggiunge, riproducendo sia all’interno che all’esterno, una vera e propria colonna sonora in grado di aumentare il coinvolgimento alla guida. Qui un assaggio.

Dai Bus elettrici rossi arriva il nuovo “suono di Londra”

Nonostante la Brexit, perfino l’azienda dei trasporti londinese “Transport for London”  è alle prese con il dilemma del suono per i nuovi bus elettrici che rimpiazzeranno presto i tradizionali due piani rossi. I primi cento automezzi entreranno in flotta fra qualche mese e non si è ancora deciso come suoneranno.  L’azienda incaricata dell’impresa, Zelig Sound, ha elaborato due tracce, una per quando il bus è fermo (una specie di pulsazione in Fa) una seconda per l’avanzamento, con l’aggiunta di una nota in Do. Nel complesso è un suono rilassante, ipnotico e quasi psichedelico. Le nuove colonne sonore saranno testate per un periodo di sei mesi su tre delle linee elettrificate dei bus londinesi. Vista la forte concentrazione di bus in alcune aree della metropoli, tutti si chiedono se i loro suoni cumulati diventeranno una sorta di nuova colonna sonora della capitale britannica. 

Per Tesla è già pronto un rombo simil-Lamborgini

Il laboratorio britannico Milltek Sport, però, ha già risolto il problema mettendo a punto un dispositivo che imita i suoni dei motori termici V8 e V12. Chiamato Active Sound Control, il sistema produce suoni all’interno e all’esterno fino a un’ intensità massima di 98 decibel.  Può essere attenuato per rispettare i limiti in vigore e programmato con un’app, scegliendo in repertorio il suono di numerosi motori diversi. Come dimostratore è stata scelta una Tesla Model 3, impreziosita dal rombo di una Lamborghini. I suoni vengono creati utilizzando un altoparlante collegato al sistema di controllo CAN BUS dell’auto, che li modula seguendo l’accelerazione reale della vettura.

McFly imita anche le prestazioni. Su due ruote, per ora

emula One

Sembra una gran trovata, ma in Italia c’è già molto di meglio; anche se per il momento riservato alle due ruote. L’abbiamo visto a Eicma 2019 e ne abbiamo diffusamente parlato. E’ il sistema McFly della start up torinese 2electron. Non si limita ad imitare il suono di quasi tutte le moto termiche del presente e del passato, ma, collegato alla centralina di comando del motore, ne riproduce perfettamente le prestazioni. Cambiate comprese. Tanto che il prototipo di moto elettrica costruito ad hoc per esibirlo  a Fiera Milano,  Emula One, è stato equipaggiato con cambio a pedale e frizione al manubrio. Ovviamente non comandano ingranaggi meccanici, bensì la sofisticata elettronica del bolide. McFly, ci assicurano i creatori, può essere facilmente trasferito dalle due alle quattro ruote. Chissà cosa ne penserebbe Musk

 

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4 COMMENTI

  1. Peccato, si tratta di un notevole passo indietro nello sviluppo tecnologico, il bello dell’auto elettrica è proprio l’assenza di rumore ed oggi per adeguarsi alle cattive abitudini e alla non corretta educazione diffusa, mettiamo l’obbligo di legge di emulare dei mezzi rumorosi che vorremmo aver già sostituito da tempo.
    Cosa dire: speravo in città silenziose.

    • d’accordo al 100%. Educhiamo la gente a guardare a destra e sinistra prima di attraversare invece di sfornare tizi con le cuffie e gli occhiali da sole anche in inverno che non sentirebbero nemmeno un’esplosione nucleare a 100 m

  2. Il problema esiste quando guidi in città. Nelle strade secondarie e a senso unico, rischi continuamente di investire pedoni che di spalle attraversano improvvisamente la strada. Non si girano a guardare per vedere se arrivano auto, in quanto non avvertono nessun rumore.
    Un rischio in agguato. Sempre.

    A mio avviso dovrebbe essere lo smartphone a segnalare al pedone vibrando o suonando, la prossimità della vettura e non solo.

    Un dialogo tra smartphone e vettura, che deve necessariamente evolversi, deve diventare intelligente, deve dialogare con le strade, con i lampioni per accenderli prima del passaggio, con la città, con le vetture consimili e con gli smartphone dei pedoni per interagire scambiando informazioni e posizioni in tempo reale nello spazio.

    Questi sistemi acustici impiegano energia e va ricordato che l’inquinamento acustico non è un dettaglio da sottovalutare, è un problema da risolvere, specie nelle grandi città.

    L’auto EV proceda fluida nel fruscio del vento e degli pneumatici, abbassando l’emissione acustica e risparmiando energia.

    Il rapporto dell’Agenzia Europea dell’Ambiente segnala come circa 741 milioni di europei, risultino esposti per il 20% del suo totale ad livelli di emissioni sonore superiori ai 55 decibel in maniera stabile e continuativa, vivendo in aree circonvicine ad autostrade, aeroporti e linee ferroviarie.

    Il Programma di Azione Ambientale dell’Unione ha in 55 dB il livello sonoro limite in fascia diurna e serale, 50 dB la notte per non incorrere in disturbi del sonno. Ora, provate ad addormentarvi a 50 dB se ci riuscite.

    http://www.euro.who.int/__data/assets/pdf_file/0008/136466/e94888.pdf
    https://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2002:189:0012:0025:IT:PDF

    • Certo 50 db non sono pochi se ti devi addormentare ma non lo devi certo fare sulla caarreggiata stradale!

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