5 pregi e 3 difetti della 500 elettrica. In risposta a due lettori, facciamo brevemente il punto su come va la Ev più venduta in Italia, secondo le vostre segnalazioni. Sempre pronti ad aggiornarci: potete scriverci raccontando la vostra esperienza alla mail info@vaielettrico.it.
5 pregi e 3 difetti della 500 elettrica. In montagna va bene?
“Sono intenzionato ad acquistare una 500e, ma volevo togliermi dei dubbi. Vado spesso in montagna nel weekend, è un’auto adatta a quel tipo di percorsi? Come si comporta sulle salite? E in discesa come si comporta il freno rigenerativo?“. Danilo Colombo.
“Mi sembra che parliate poco della 500 elettrica, forse per la solita esterofilia che affligge noi italiani. Io invece ci sto pensando su: devo cambiare la mia vecchia Smart e come seconda auto per il casa-ufficio potrebbe fare al caso mio. Soprattutto se, come continuate a scrivere, lo Stato rinnoverà gli incentivi. Mi dite pregi e difetti di questa macchina? Grazie“. L. Di Blasio.
5 pregi e 5 difetti della 500 Nessun problema particolare a salire
Risposta. La 500 non teme particolarmente la montagna: i consumi aumentano parecchio, ma esattamente come accade a tutte le auto elettriche. E in discesa la batteria si “rigenera” e c’è modo di recuperare parte dell’energia perduta nell’ascesa. Anzi, tra le piccole è l’auto che può affrontate viaggi in montagna più impegnativi, avendo la batteria più capace, 42 kWh. Come si diceva, quando la strada sale l’autonomia è ben lontana dai 320 km dell’omologazione WLTP: se l’ascesa è impegnativa si può scendere anche sotto i 200 km e di questo va tenuto conto. Quanto a pregi e difetti, proviamo ad elencare in pillole quelli che sono, secondo noi, 5 “più” e 3 “meno”.
5 cose che ci piacciono…
- l’autonomia: 320 km ufficiali, che corrispondono a circa 250 km su strada, sono un best in class tra le citycar elettriche.
- la velocità di ricarica: il fast charger da 85 kW consente di ricaricare la batteria in tempi brevi: 5 minuti per immettere l’energia con cui fare 50 km.
- i consumi sono contenuti, anche per una citycar, e con quel che costa l’energia…
- l’abitabilità interna: nonostante le dimensioni siano simili alla versione a benzina (è lunga 6 cm in più), dentro la 500e è più spaziosa. Anche se è sempre una 500…
- le prestazioni non sono niente male: accelerazione 0-100 km/h in 9 secondi netti (4 secondi meno della versione a benzina) e velocità di punta di 150 km/h.
… e 3 cose che ci piacciono molto meno
- Il prezzo è decisamente impegnativo: si parte da 27 mila euro, ma per la versione Action, con batteria più piccola (23 kWh) e meno autonomia (190 km).
- Qualche fruscio aerodinamico si avverte alle velocità più sostenute, anche se questa non è un’auto nata per vivere in autostrada…
- Il freno di stazionamento non si può disinserire manualmente, dopo che si è attivato automaticamente. Il problema c’è stato segnalato dal presidente di Aci Milano, Geronimo La Russa, che guida una 500e. E crea parecchie complicazioni, per esempio, quando porti l’auto al lavaggio.
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Io Fiat 500 Action salgo spesso in alta montagna sale che è un piacere e anche se arrivo con un 20% poi rientro a casa senza problemi, naturalmente non ho pianura da fare per il rientro quindi scendo senza toccare acceleratore, è un bel giocattolino, anche se la batteria da 23kwh ( utili 21,7kwh) mi permette di fare tutto quello che mi serve, compreso i giri dei famigliari al mio rientro.
La esterofilia nel settore auto se l’è conquistata FIAT con le sue auto che ha venduto per 50 anni agli italiani.
Da possessore di una 500e posso dire che guidarla sui tornanti con tutta la coppia sempre pronta e una goduria, e se non si esagera con le accelerare devo dire che non consuma neanche eccessivamente, poi una volta che si scende ho provato a fare anche qualche chilometro e recuperare il 4%. per uso cittadino e piccole scampagnate io mi trovo benissimo
Forse è un dettaglio da poco ma – se ho capito bene – anche la 500e con batteria piccola da 24kwh non ha la ruota di scorta, solo il kit di riparazione/gonfiaggio… In tal caso significherebbe che da questo punto di vista si fá “battere” dalla entry level Spring che dispone di ruotino nonostante la batteria un pó piú grande.
Buongiorno. Mi permetto di segnalare che il freno di stazionamento automatico è disinseribile secondo la procedura indicata nel libretto d’uso e manutenzione, con procedura un po’ macchinosa ma non difficile:
Prima di entrare in un autolavaggio, per assicurare il movimentazione del veicolo all’interno dell’autolavaggio, adottare la seguente procedura:
– aprire la porta guidatore e lasciarla aperta;
– portare il dispositivo di avviamento su ENGINE;
– premere pedale del freno;
– portare il cambio monomarcia in N;
– disinserire il freno di stazionamento elettrico;
– rilasciare il pedale del freno;
– lasciare il dispositivo di avviamento su ENGINE, uscire dalla vettura e chiudere la porta lato guidatore
-con procedura un po’ macchinosa-
In effetti ci manca solo:
-guarda in sù
-guarda in giù
-dai un bacio a chi vuoi tu
e poi c’è tutto.
Quanto era s(comodo)🌚 il freno a mano manuale
Tenendo conto che 80% non usa auto con cambio automatico è una buona mossa per non vedere partire l’auto da sola.
Comunque non vedo dove sia il problema io sull’altra c’era e non mi son mai fatto tanti problemi.
Lo scoperto facendo le prove quando mi sono trovato al lavaggio, quella del freno di stazionamento non lo sapevo perché rimango sempre in auto.