5 maxi ricariche per camion Milence in Germania


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5 maxi ricariche per camion Milence in Germania. Ed è solo l’inizio: l’azienda olandese vuole mettere in funzione 1.700 truck charging points in Europa entro 5 anni.

5 maxi ricariche, le prime di una rete di 1.700 in tutta Europa

5 maxi ricariche

Milence è nata tra anni fa come joint venture tra Daimler Truck, TRATON GROUP e Volvo Group, con uno scopo ben preciso: creare una capillare rete europea di rifornimento per mezzi pesanti elettrici. Naturale partire dalla Germania, il Paese in cui in questi primi anni si sono venduti più mezzi pesanti a batterie. Ma si sta lavorando anche sugli altri principali mercati: Olanda, Belgio, Francia, Italia, Svezia, Regno Unito, Damimarca, Polonia e Spagna. In Italia si è partiti nel mese di febbraio scorso a Bagnolo San Vito, in provincia di Mantova. L’hub è situato strategicamente a 40 km a sud di Verona, lungo la tratta Bologna-Bolzano, sull’Autostrada del Brennero (A22) ed il corridoio Scandinavo-Mediterraneo, che rivestono un ruolo chiave per l’economia europea.

Via a Milence, primo hub di ricarica per camion in Italia

I primi due sul mercato tedesco sono stati aperti alla fine del 2024 sull’autostrada A9 a Vockerode, in Sassonia, e allo svincolo di Hermsdorfer Kreuz in Turingia. I tre appena inaugurati sono a Recklinghausen, vicino all’autostrada A2, a Coblenza (vicino all’autostrada A61) e a Kirchberg an der Jagst nel Baden-Württemberg (vicino all’autostrada A6). Tutti hanno almeno 8 punti di ricarica da 400 kW, forniti dall’Alpitronic di Bolzano, sempre più protagonista sul mercato tedesco. Ma anche in Italia dove poche settimane fa ha inaugurato la stazione di ricarica con colonnina da un megawatt dedicata ai mezzi pesanti al parcheggio Firmian vicino all’uscita autostradale di Bolzano Sud.

Anche nel trasporto pesante si punta sull’elettrico più che sull’idrogeno

5 maxi ricariche
L’area di ristoro, con toilette e distributore automatico di vivande.

Altro Paese in cui Milence sta già operando è la Francia: un primo hub è stato aperto a Dunkerque, un altro è in costruzione a Saint-Witz, vicino a Parigi. L’Italia dovrebbe seguire a breve, dato che il budget prevede di arrivare a 71 locations in 10 Paesi entro il 2027. Con l’intenzione di introdurre caricatori megawatt, quindi con potenze più che doppie rispetto a quelle installate finora. E anche su questo, come sappiamo, Alpitronic può essere un interlocutore privilegiato. Quel che è chiaro è che Milence ragiona considerando l’Europa un mercato unico, con i corridoi elettrici per il trasporto merci. E rotte a lunga percorrenza come Barcellona-Lione, Parigi-Hannover e Anversa-Stoccolma. E altre, che interessano l’Italia, nella direttrice Nord-Sud. L’enormità dell’investimento è un altro indizio del fatto che i grandi gruppi (in questo caso Daimler e Volvo) anche nel trasporto pesante si stanno orientando sull’elettrico e non sull’idrogeno, Dopo la decisione di Stellantis di cancellare la programmata produzione di veicoli commerciali.

 

Visualizza commenti (1)
  1. Luca Marcuzzi

    Produrre idrogeno usando energia elettrica, comprimerlo a 700 bar, trasportarlo ai distributori e convertirlo di nuovo in energia elettrica sul veicolo costa il triplo rispetto all’utilizzo diretto dell’energia elettrica. Utilizza l’idrogeno su auto, camion e autobus non ha senso, costerebbe il triplo solo per un rifornimento più veloce. Si capisce che con l’evoluzione delle batterie in pochi anni aumentrà l’automia e la potenza di ricarica e quindi l’unico vantaggio dell’idrogeno verrà meno, ma resterà sempre l’enorme differenza di costo.

  2. Non c’erano dubbi che anche nel trasporto pesante la tecnologia idrogeno fallirà, per il semplice fatto che non esiste una rete di distribuzione ne di produzione di idrogeno verde.
    E senza non puoi vendere neanche 1 solo camion

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