401 bus elettrici da Enel X per la Colombia: la commessa è stata assegnata il 5 gennaio da TransMilenio, società di trasporti pubblici di Bogotà. E in Italia…
401 bus elettrici, costruiti dalla cinese BYD
In Italia Enel X ci sta provando, ma mancano gli interlocutori, le risorse e spesso anche la volontà politica per avere trasporti pubblici più sostenibili. Chissà che col Recovery Plan…Certo riesce difficile credere che qui non ci siano soldi e che invece si trovino in un Paese come la Colombia, che non è certo l’eldorado. 401 bus elettrici sono una bella flotta, Enel X li fornirà attraverso la società Bogotà ZE.
Il gruppo italiano dovrà provvedere anche all’allestimento di due location in cui ricaricare i nuovi mezzi. Location che si aggiungono ai quattro terminal elettrici che l’azienda sta adeguando dal 2019. I bus elettrici saranno prodotti dalla casa automobilistica cinese BYD, già presente con i suoi mezzi anche a Torino. Saranno assemblati in Colombia e avranno telecamere di sicurezza, wi-fi e porte USB. 229 di loro opereranno nell’elettroterminale Usme e gli altri 172 nel cantiere situato a Fontibón.
A Bogotà trasporti sempre più elettrici, ciao Roma…
Lucio Rubio Díaz , direttore di Enel in Colombia, spiega: “Entro la fine del 2021, la capitale disporrà di cinque cantieri di ricarica e uno in più all’inizio del 2022. Consentiranno la gestione di oltre 870 autobus elettrici SITP. Ci impegniamo a fornire alla città un nuovo look e un futuro sostenibile grazie alla transizione energetica”. I due terminali elettrici avranno aree amministrative, di parcheggio, manutenzione e ricarica. Funzioneranno con una potenza installata compresa tra 13 e 18 megavolt-ampere (MVA). Bogotá continua a posizionarsi come una delle città con la più grande flotta di autobus elettrici in America Latina. Il governo colombiano aiuta questi progetti nel piano volto a far sì che entro il 2030 la capitale riduca del 50% le emissioni di gas serra (ciao Roma…). Ma l’entrata in servizio dei nuovi 401 bus elettrici dovrà contribuire anche a ridurre il sovraffollamento dei mezzi pubblici a Bogotà.
Ho portato il sindaco di Palermo un paio di anni fa ( sul mio Taxi elettrico) ed era interessato ai Bus elettrici, però i Byd arrivavano a max 320km di autonomia e su alcune linee a Palermo percorrono anche 360km al giorno.
Io gli dissi che bastava sfruttare le soste per qualche rabbocco..
Però ovviamente va studiata una gestione diversa da quella attuale
Ci sono diverse soluzioni, noi abbiamo documentato questa in Spagna https://www.vaielettrico.it/ricarica-fast-da-terra-con-srs-di-alstom/
I palermitani lo sognano, ma il comune è gestito da cosa nostra che cerca affari con Bombardier
A Roma ci sono le clientele, c’è il piccolo Trump in mascherina i cui amici non hanno in simpatia l’elettrico, e poi c’è pure Shish che qualche anno fa ha sbloccato (o tentato lo sblocco) le trivellazioni ed ora vuol far cadere (forse) il governo.