400 milioni per i trattori elettrici, quelli a biometano e per tutti i veicoli e i dispositivi dell’agricoltura 4.0. A iniziare dai droni.
Risorse del Pnrr fino al 80% a fondo perduto
Sono le risorse europee del Pnrr destinate all’ammodernamento delle macchine agricole, ma anche a quegli interventi che permettono, grazie alla tecnologia, risparmio idrico, razionalizzazione dell’uso della chimica e tutte le azioni per un’agricoltura sostenibile.

Il ministero dell’agricoltura ha approvato il decreto che stabilisce le modalità e i tempi per la pubblicazione dei bandi regionali a cui potranno partecipare gli imprenditori agricoli italiani. Un aiuto generoso. Parlano i numeri. Un contributo in conto capitale che equivale al 65 per cento della spesa dei costi di investimento ammissibili. Si sale al 80% di contributo per i giovani agricoltori. La spesa massima ammissibile varia a seconda dell’investimento dai 35 ai 70mila euro.
Macchine elettriche o a biometano, e anche i droni
I veicoli e le macchine finanziabili devono essere a emissioni zero. In concreto o unità elettriche o con alimentazione esclusiva a biometano (conforme alla direttiva RED II).

Il beneficiario deve chiedere al fornitore\distributore una dichiarazione certificata da un ente autorizzato che “il veicolo o la macchina acquistata ha emissioni dirette di CO2 pari a zero o può essere alimentato con biometano“. E’ richiesta sia l’indicazione del veicolo che si sostituisce che la dichiarazione sul corretto smaltimento/recupero della batteria.
Il catalogo delle macchine che si possono acquistare è abbastanza ampio. Ecco l’elenco che abbiamo estratto dal bando: “Macchine, motrici e operatrici, dispositivi e macchine di supporto quali, ad esempio,sistemi di sensori in campo, stazioni meteo e APR (droni), strumenti e dispositivi per il carico e lo scarico, la movimentazione, la pesatura e la cernita automatica dei pezzi, dispositivi di sollevamento e manipolazione automatizzati, ma anche a guida autonoma ovvero automated guided vehicles (AGV)“.
Riduzione dell’inquinamento chimico
Questo bando mira a ridurre l’inquinamento generato dalla mobilità agricola – dai trattori agli altri veicoli utilizzati nella conduzione aziendale – quindi le emissioni di C02 e quelle locali che colpiscono lavoratori e imprenditori in campo. Ma non solo.

C’è una forte attenzione alla riduzione dell’impiego della chimica e alla riduzione di tutti i consumi: dall’acqua ai fertilizzanti. Ecco cosa prevede il bando sugli acquisti: “Macchine ed attrezzature di precisione per ridurre l’utilizzo dei fitofarmaci ed ottimizzare l’utilizzo dei fertilizzanti, per migliorare la sostenibilità dei processi produttivi e proteggere l’ambiente“.
Destinatari, interventi ammessi, intensità dell’aiuto
1) Imprese agro-meccaniche;
2) Micro, piccole medie imprese agricole, cooperative e associazioni.
a) Supporto all’investimento in macchine e attrezzature per l’agricoltura di precisione;
b) Sostituzione di veicoli fuoristrada per agricoltura e zootecnia;
c) Supporto all’investimento per l’innovazione dei sistemi di irrigazione e gestione delle acque
La spesa massima ammissibile è pari a 35.000 euro per i punti a) e c) e a 70.000 euro per il punto b).
I tempi per il finanziamento

Il contributo deve essere erogato al beneficiario non oltre giugno 2026 come per tutti i progetti del Pnrr. Ma per studiare e preparare al meglio la domanda bisogna stare attenti al cronoprogramma ministeriale. Le regioni devono pubblicare i bandi entro dicembre 2023 ed entro il 31 maggio 2024 devono essere selezionate le domande ammissibili e stilata la graduatoria.
Ci sono macchine agricole a emissioni zero?
Ma ci sono sul mercato trattori e macchine elettriche per l’agricoltura? Il fenomeno sta prendendo piede. Tra i pionieri la storica azienda toscana Del Morino, una prima pre serie è stata prodotta dalla mitica Goldoni di Carpi ora passato di mano alla multinazionale belga Keestrack. Per i vigneti c’è il francese ora italiano Vitibot. Ci sono gli investimenti di New Holland e di Carraro. Si importano i piccoli trattori indiani Famtrac e c’è un’ampia disponibilità sui droni, sulle macchine elettriche per le stalle e la zootecnia. Più diverse aziende italiane che offrono carri e macchine per la raccolta della frutta più i robot che abbiamo visto in campo: da Farmdroid a Dino.
Ci lavoro su sta roba, solo prototipi molti dei quali neanche funzionanti
Ci lavorano e bene anche tutte le cantine nei vigneti californiani, dello champagne in Francia e del prosecco in Italia. E stanno per entrare in commercio diversi trattori. Siamo indietro? Certo, ma avanti tutta con l’elettrico
non so dove li hai visti circolare tutti questi trattori elettrici; dove lavoro produciamo 25 trattori frutteto/vigneto specializzati al giorno per Claas , JD , MF, Valtra ed altri minori , motori stage V da 75 a 150 kw per mercato europeo e nord America mentre per sud Africa, Africa, sud america motori 3B ad oltranza (senza catalizzatore); gamma full elettrico 0 (3 prototipi tutti mock up portati alle fiere ma marcianti neanche uno ,mix di legno/plastica, polistirolo con un motore elettrico vero e batterie finte, portati negli stand a spinta ); ibridi invece funzionavano motore diesel stage V o metano e motore elettrico per l’uso delle attrezzature quindi non una presa di forza alimentata direttamente dal motore a combustione (e questi sono in produzione). Altrimenti si parla di muletti /telehandler /furgoncini 4×4 /pale gommate/miscelatori/specifici per lavorare dentro serre e capannoni ma non sono da confondere con il trattore agricolo che corre avanti ed indietro per il campo un’intera giornata….
https://www.trattoriweb.com/trattori/
Per il trattore agricolo di mezzi valido prodotti e circolanti c’è il nulla. Lasciamo da parte i prodotti far East come il famtrac assolutamente inadeguati alle esigenze nostre. Non oso pensare cosa verranno a costare questo mezzi se una macchina base 75kw adesso costa a partire dai 60k€ iva esclusa
Quasi tutti i marchi sono sul pezzo, per alcune funzioni vanno bene anche i primi presenti in commercio o che stanno per arrivare.