ll Kilometro è Rosso, ma si percorrerà a bordo di monopattini di color arancione. L’arancione di Circ, nuovo protagonista dei servizi di scooter sharing, già presente a Milano. Cicr ha ora siglato un accordo con il parco tecnologico bergamasco per gestire la micro-mobilità elettrica interna. Kilometro Rosso occupa una vasta area con decine di laboratori di ricerca e centinaia di addetti. Che dai prossimi giorni si sposteranno a emissioni zero e senza intasare viali interni e parcheggi.
Comuni in gara per la sperimentazione
E’ solo l’ultima manifestazione della monopattino-mania. Esplosa nel 2017 in America, arrivata in Europa l’anno scorso, la nuova moda ha ottenuto il diritto di cittadinanza in Italia sabato 27 luglio con l’entrata in vigore del decreto che ne autorizza l’uso, seppur in determinati Comuni, con regole ferree e per il momento solo in via sperimentale.
Ma già il giorno dell’entrata in vigore, Milano, Torino e Cattolica hanno recepito al volo la nuova normativa deliberando il via libera alla circolazione di monopattini, segway e hoverboard elettrici. A Rimini è questione di giorni. Altri Comuni i tutta la Penisola sono pronti ai nastri di partenza (vedi). Sotto la Madonnina sono già scesi in strada (e sui marciapiedi), i mezzi in sharing di Helbiz, Lime, Bird, Dott, Hive oltre a quelli della stessa Circ. Al Kilometro Rosso Innovation District di Bergamo, invece, i monopattini arancio saranno protagonisti in esclusiva. La presentazione del servizio avverrà all’inizio di settembre.
Il monopattino teutonico tinto d’arancio
Nato in Germania dove avviene lo sviluppo del monopattino elettrico, il servizio Circ è disponibile in 11 Paesi e oltre 35 città. Adotta mezzi progettati appositamente per lo sharing, più solidi, difficili da manomettere, con meno manutenzione, adatti a circolare in aree urbane. Tra le caratteristiche, i pneumatici “pieni” ma in grado di ammortizzare buche e sconnessioni della strada.
Il monopattino Circ si sblocca tramite una app e integra una presa Usb per la ricarica del cellulare e un sistema GPS che adatta automaticamente le prestazioni ai limiti di velocità delle strade percorse (6 km/h nelle aree pedinali aperte alla circolazione e 20 km/h sulle piste ciclabili e nelle strade con limite di velocità ai 30 orari). L’utilizzo è riservato ai maggiori di anni 18. Il noleggio costa 1 euro allo sblocco iniziale e 19 centesimi al minuto. Ma verranno introdotti piani speciali e convenzioni.
Milano e Torino aprono le loro strade
A Milano i veicoli di mobilità leggera potranno circolare per il momento solo nelle aree pedonali. Per accedere alla viabilità con limite a 30 km/h e alle piste ciclabili bisognerà attendere la posa della segnaletica; due mesi al massimo, assicura la Giunta, per installare circa 200 cartelli. Esclusi i marciapiedi e le strade con pavimentazione irregolare e rotaia, considerate troppo pericolose, e le corsie preferenziali. La delibera adottata sabato scorso prevede poi che i mezzi siano parcheggiati in aree dedicate (per quelli in sharing) oppure negli stalli riservati alle bici o comunque dove non creino intralcio al passaggio dei pedoni. Con l’avvio della sperimentazione scatteranno anche le prime multe (da 29 a 99 euro) per chi non rispetterà le regole. Palazzo Marino, infine, chiede collaborazione alle società di sharing perché educhino gli utenti all’uso sicuro dei nuovi mezzi di micro-mobilità.
Molto simile la regolamentazione adottata dal Comune di Torino sempre sabato scorso su proposta dell’assessora Maria Lapietra. Ma per vedere in strada monopattini, monoruota hoverboard e Segway (almeno per vederli circolare legalmente) bisognerà attendere anche qui la posa della segnaletica. A Torino non sono ancora attive società di sharing, quindi i primi a circolare saranno i veicoli privati. La Giunta ha però annunciato che a breve pubblicherà una manifestazione di interesse rivolta agli operatori di micro-mobilità elettrica condivisa a flusso libero.