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2022 elettrico: solo 49mila auto vendute

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La 500e è l'auto elettrica più venduta in Italia nel 2022, ma con numeri modestissimi.

2022 elettrico: solo 49 mila auto vendute, rispetto alle 67 mila dell’anno precedente. La 500e si conferma la più richiesta, poi Smart e Model Y. A fondo articolo il video-parere di Paolo Mariano: perché l’auto elettrica non decolla?

2022 elettrico: quota di mercato al 3,7%, che tonfo!

2022 elettrico
La top ten delle auto elettriche più vendute in dicembre e nell’intero 2022. Fonte: Unrae.
2022 elettrico.
La Smart EQ, al secondo posto nel 2022.

In un mercato dell’auto positivo anche a dicembre (+21%), la vendita di veicoli elettrici non è decollata neppure a fine anno. A nulla è servito il maxi-incentivo da 7.500 euro entrato in vigore il 2 novembre  e destinato a chi ha un ISEE inferiore a 30 mila euro. E la quota di mercato dell’intero 2022 è rimasta inchiodata a un misero 3,7%, rispetto al 20% di grandi mercati come la Germania. In dicembre nessun modello è arrivato a 500 immatricolazioni, mentre nel totale dell’anno la sola 500e supera le 6 mila auto vendute, guidando la classifica 2022 davanti a Smart ForTwo e Tesla Model Y. Ma sono numeri ben lontani rispetto a quelli che la piccola Fiat elettrica realizza nei più importanti mercati europei. Nella classifica dell’anno seguono al 4° e 5° posto altre due citycar, la Dacia Spring e la Renault Zoe, segno che i clienti italiani non si sono fatti sedurre dalla copiosa offerta di Suv elettrici che c’è sul mercato.

Solo in Italia si vendono più plug-in che elettriche pure

2022 elettrico
La top ten delle auto ibride plug-in più vendute in Italia, in dicembre e nell’intero 2022.
2022 elettrico
La Jeep Compass, la più venduta tra le  plug-in.

L’Italia è anche l’unico tra i grandi mercati continentali in cui si vendono più ibride plug-in che elettriche. Di auto con il doppio motore e  ricaricabili con la spina se ne sono immatricolate quasi 68 mila, con le due Jeep (Compass e Renegade) nettamente davanti a tutte. Evidentemente l’ansia da autonomia colpisce ancora. Ma soprattutto gli italiani sembrano tornare alle alimentazioni tradizionali, dato che le vendite di auto a benzina e diesel segnano una crescita a doppia cifra in dicembre. Pur perdendo nel totale 2022, chiuso rispettivamente al 27,5% e al 20% di quota. Tengono bene le vendite di vetture a Gpl, l’8,9% delle preferenze nell’anno, mentre crolla la vendita di auto a metano, allo 0,8%. Sempre molto richieste le ibride, che chiudono il 2022 guadagnando oltre 5 punti di quota, al 34,1%, con un 9,1% per le full hybrid e il 25,0% per le mild hybrid. Tutte le statistiche cliccando qui, sul sito Unrae.

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63 COMMENTI

  1. L’ultimo anno è stato troppo particolare per fare bilanci secondo me, tra la guerra e, a cascata, un importante aumento dei prezzi in generale il mercato dell’auto ha subito aumenti in alcuni casi anche del 20%, chi è che acquista un auto a queste condizioni se non è strettamente necessario? Consideriamo poi che il prezzo dell’elettrico è assai elevato, che c’è preoccupazione per i costi dell’energia ecc… Forse sarebbe il caso di attendere una normalizzazione per fare delle statistiche attendibili….vogliamo dirlo poi che in molti paesi europei i prezzi di listino sono più bassi e gli stipendi più alti? Anche le auto italiane spesso costano meno all’estero

  2. Vorrei invitare tutti, soprattutto quelli che commentano tirando fuori le solite possibili spiegazioni intrinseche nella tecnologia elettrica, a guardare semplicemente quello che succede nel resto del mondo (Europa almeno) e a chiedersi “Come mai siamo l’unico paese al mondo dove le elettriche sono andate in flessione quest’anno?”.
    Cioè invece di cercare di dare spiegazioni universali, diamole locali. Cosa cambia così tanto in Italia rispetto al resto d’Europa dove invece si sta ingranando per bene? Davvero tutte le cose che si pensano istintivamente sulle elettriche (senza conoscerle) ci crediamo che non esistano negli altri paesi (più freddi fra l’altro)? Davvero, chessò, in Spagna guadagnano più di noi (non dico in Norvegia/Olanda)?
    Interroghiamoci su questo, perché la tecnologia, autonomia e tempi di ricarica ecc., sono gli stessi dappertutto, eh

    • Infatti in Spagna le vendite di BEV so inferiori al 5% come in Italia, Grecia, Cipro, etcc.. Si il motivo è proprio il reddito pro capite del paese e se non lo capite è perchè non lo volete capire.

      • stipendi bassi – vendite BEV ridotte
        è una correlazione non dimostrabile.
        per esempio
        in Spagna, Grecia, Italia e Cipro si producono anche tante olive: possiamo allora affermare che la vendita di olive è correlabile alla scarsa vendita di auto elettriche?

        semmai: Spagna, Grecia e Italia erano 3 dei cosiddetti PIIGS, durante la crisi dei muri subprime, a causa
        di redditi bassi
        corruzione imbarazzante
        debito pubblico inguardabile
        classe politica fatta di arruffoni
        tessuto produttivo arretrato
        scolarizzazione superiore scarsa
        numero di laureati meno della metà della.media UE
        indici di innovazione insufficienti anche nella pianura padana
        (se vuole vado avanti)
        e in quegli stessi Paesi si vendono poche BEV.
        Ma dai!
        non so a lei, a me sembra che questo secondo aspetto correli meglio con la difficoltà che ha il mercato elettrico in Italia,
        del tipo (e generalizzo, ma parlando di grandi numeri…):
        non so farmi i conti,
        mi piacciono le macchine grosse e potenti meglio se tamarre,
        non ho idea di quanto mi costi l’auto a km
        e nemmeno so calcolarlo,
        adoro lamentarmi del governo
        QUINDI
        non prendo in considerazione il cambiamento
        vedo l’elettrico come una cosa costosissima
        e mi lamento per il sopruso che subirò nel 2035.

        perché vede, sig. Carlo, io sono un povero insegnante con 15 anni di anzianità contrattuale (quindi può tranquillamente conoscere il mio stipendio, è pubblico), un mutuo per il fotovoltaico estinto 2 anni fa, un mutuo per l’auto diesel estinto 3 anni fa, un affitto da pagare…
        e incredibilmente ho comprato una Zoe due anni fa.
        ci sto risparmiando uno stipendio all’anno ai prezzi attuali della benzina
        e in base ai calcoli fatti tra 12 mesi me la sono ripagata (rispetto a tenere la Fiesta diesel con 120mila km che avevo prima, con le manutenzioni annesse).

        secondo il suo ragionamento io non potevo comprare una BEV.

        o son bravo io
        o son menate quelle di chi lamenta i costi senza sapersi fare i conti.
        son per la seconda.

        • Forse non è solo questione di potersi o non potersi permettere auto elettriche con stipendi da insegnante ma è anche una questione di logica economica. Prendiamo la Renault Zoe, poco più di un’utilitaria con prezzo di partenza di 33500 euro e la “corrispettiva” Clio termica con un prezzo di partenza di 17200 euro. Sono auto identiche, le uniche differenze sono nell’alimentazione e una costa il doppio dell’altra. Quindi, o gli italiani e spagnoli sono più intelligenti degli altri o gli altri sono dei fessi. In realtà, tralasciando discorsi su governi, infrastrutture, corruzione, co2 e quant’altro, nei Paesi dove il reddito pro-capite è più alto si vendono più BEV in quanto si tratta di auto di livello Model Y e simili che sono superiori in “quasi” tutto rispetto alle corrispettive termiche oppure piccole seconde auto, non acquistano BEV sicuramente per spirito green.

          • ti rispondo per la mia esperienza:
            gli italiani sono dei fessi (e gli spagnoli forse a ruota).
            se hai una idea, un obiettivo e un desiderio di cambiamento
            poi l’occasione arrivare, il mercato si forma
            e la macchina la compri e ne trai vantaggi.

            la Zoe costa il doppio della Clio….ma lungo l’intero ciclo di vita come la mettiamo?
            occorre farsi i conti e poi valutare, caso per caso.

            quindi torniamo all’aspetto sia culturale sia di indole umana.
            quindi l’italiano in generale ora come ora è fesso.

        • Non per farle i conti in tasca, per carità, ma se lei vivesse solo del suo stipendio da insegnante, e avesse due o tre figli in piena crescita, quando devi ricambiare continuamente il loro abbigliamento (soprattutto le loro scarpe!), e pagare le centomila rette per mensa/calcio/pallavolo/musica/inglese ecc ecc ecc, non solo non avrebbe potuto permettersi la Zoe, ma non l’avrebbe potuta prendere nemmeno in considerazione, così come una Clio nuova, per quanto costi la metà della Zoe. E poi la storia del mutuo per fotovoltaico installato su una casa vissuta in affitto, appare sinceramente anomala, ma tutto può essere. Però le continue offese (e quella di ignorante è la più leggera) lanciate dagli elettronauti verso l’italiano medio che non si vuole ulteriormente indebitare per affrontare la transizione, stanno diventando veramente stucchevoli.

          • certo che è anomala! è casa dei miei, i quali mi hanno permesso nel 2011 di installare 9,2 kWp di fotovoltaico, che mi sono pagato di tasca mia.
            poi, certamente non ho figli e il mio caso non è IL CASO, ma UN caso,
            e testimonia che è possibile una BEV anche dove apparentemente non si può,
            e che è importante farsi i conti con determinazione.

            quando ho preso la Zoe, 2 anni fa,
            inizialmente era l’ultima cosa che avessi interesse a fare, ricominciare con un altro mutuo…ma conti alla mano era sia sensato che doveroso rispetto alle mie finanze (l’altra auto era relativamente nuova, 4 anni, 120mila km, quindi anche vicina alle manutenzioni costose).

            se si è sentito offeso
            mi dispiace per davvero:
            non è mia intenzione indicare la mia esperienza come l’unica possibile.

            circa l’ignoranza dell’italiano medio…
            assolutamente sì, va ribadita e sottolineata e stigmatizzata e svergognata
            perché è una ignoranza voluta, testarda, non di chi è vittima ma di chi è causa della propria situazione.
            l’italiano medio non è una categoria economica
            ma una categoria culturale.
            ed è ignorante per definizione.

            finché non decideremo che essere tamarri, ignoranti, grezzi e gretti
            è un dis-valore
            non ne usciremo e resteremo terzo mondo d’Europa
            a cantarcela e suonarcela.
            e a votare i personaggi orgogliosamente ignoranti che come italiani votiamo.

            ah, per capirci e completare il ragionamento:
            io sono figlio di agricoltori,
            quinta elementare,
            che hanno spinto sempre i figli a imparare, a studiare, a provare strade diverse

            l’ignoranza/la cultura non è quanto de “la montagna incantata” di Thomas Mann hai letto,
            ma un atteggiamento mentale.

            spero di aver chiarito

          • Non mi sono sentito offeso direttamente, ci mancherebbe, ma in generale il conducente bev mantiene un atteggiamento particolarmente prevenuto verso tutto il resto: verso gli altri automobilisti, verso l’industria italiana, verso il governo di turno. Possibile che il fattore “potere d’acquisto”, più che il reddito, sia così sottovalutato? Restando al “nostro” esempio, il mio reddito familiare è probabilmente 3 volte il suo, ma con tre figli non arrivo. È una spesa continua, bisogna veramente stare attenti a come ci si muove (vogliamo parlare solo delle spese odontoiatriche? Quando vuole, rimarrà incredulo, mi creda), e d’altronde è stato stimato che un figlio porta via oltre 150mila euro tra 0 e 18 anni. Secondo me è addirittura una sottostima. In questi ultimi 20 anni ho dovuto fare ricorso ad auto familiari o monovolumi, prese sempre d’occasione e poi tenute anche oltre i 300mila km. Probabilmente il mio potere d’acquisto è più basso del suo, ed è un ottimo motivo, mi creda, per farmi ancora preferire una dacia Jogger 7 posti a 20mila euro piuttosto che una spaziosa Model Y a 50mila minimo, che resta una 5 posti. Nonostante ciò, sto sempre attento alle occasioni bev che si potrebbero presentarsi, serve il giusto compromesso.

          • -un figlio porta via oltre 150mila euro tra 0 e 18 anni. –

            Quanto le sono vicino.
            Partendo dal presupposto empirico che un individuo raggiunge una reale autonomia più verso i 21 anni che i 18, e riferendomi alla nostra giurisprudenza che in caso di buona condotta concede al reo i benefici di legge tipo la semilibertà a partire dai 21 anni di pena, sono da tempo arrivato alla conclusione che ogni figlio è un ergastolo. 😂😂😂

            (Si scherza nè… 🤭😉)

          • A.d. 4 Gennaio 2023 at 22:38
            #-un figlio porta via oltre 150mila euro tra 0 e 18 anni
            sono da tempo arrivato alla conclusione che ogni figlio è un ergastolo. 😂😂😂#

            Sinceramente da figlio e da genitore non ho mai pensato neanche scherzosamente a una cosa del genere.
            Come dico sempre i figli non arrivano a caso e soprattutto nessuno ti obbliga a farli, quindi quando decidi di avere un figlio sai che resterà un figlio per tutta la vita, uno due tre o anche quattro, non cambia perché ai deciso di averli , e le spese sono una consegna intrinseca, ma nessuno ti ha puntato la pistola alla tempia, quindi se te la senti di fare il genitore devo mettere in conto tutto e se sai che ci stai stretto magari fermarsi a uno non sarebbe male.
            Poi tutte queste attività alternative per non averli in mezzo ai piedi le trovo assurde, soprattutto per il carico che comporta a loro, poi ovviamente nessuno o pochi fanno il budget familiare, sforna e basta e poi si lamenta , come pochi fanno il TCO per l’acquisto di beni, però poi si lamenta che non ce la fa ad arrivare a fine mese, ma non rinuncia a nulla o quasi.
            Anche io avrei voluto due tre figli , ma non me li potevo permettere e piuttosto di fare fare la fame a tutta la famiglia mi sono accontentato di uno, e questo grazie alle politiche familiari che ci sono in Italia, ma di questo non mi pento, soprattutto vedendo ora come gira il mondo.
            E l’auto elettrica l’ho acquistata da operaio e famiglia monoreddito in affitto.
            Ma i calcoli me li son fatti bene e più volte.
            E come dice mario milanesio in Italia siamo ignoranti e non è un offesa.

        • Addirittura anche se fai vedere i conti e chi ti sta di fronte capisce che sono corretti, non c’è niente da fare, una volta in concessionario quando si deve fare il bonifico, non ce la fa, non si fida neanche di se stesso e la BEV non la compra e opta per la termica.
          E così succede anche per la Bioedilizia, hai voglia di dimostrare i vantaggi di una casa di legno, ma non ce niente da fare, ti dico si si hai ragione e poi alla fine optano per il tradizionale.
          Più che una questione tecnica è una questione di forma mentale, infatti prima mi accerto che il mio interlocutore abbia questa apertura e poi passo ai calcoli

          • Ho provato 15 anni fa a costruire una casa in bioedilizia, avevamo già trovato il terreno e visto le prime case, peccato che le banche al tempo non permettevano il mutuo per comprare il terreno, ma solo per costruire casa, quindi il progetto è stato accantonato.
            Mi piacerebbe tanto possedere una ecocasa sinceramente.

      • La matematica questa sconosciuta. 5% su 40 milioni di abitanti? Dei non male avendo qui alle Canarie paghe da 900 euro ,Italia 60 mili9ni 3.7% ? Ecco …. in Ungheria paese fortemente contrario a tutto compreso transizione ecologica energetica 12% di vendite elettriche e 50% importate dalla Germania come usate . Povera Italia in tutti i sensi .

    • Vero, sarebbe stato molto meglio fare un video senza leggere un copione e improvvisando, guidando ai 137 km/h, in puro relax.

      • Il Sig. Mariano è troppo intelligente per avere un’idea stupida come quella di leggere mentre guida, a 40 come a 137 km/h.

        • Credevo fosse evidente l’ironia in quello che ho scritto…
          Magari sono io che non ho colto la sua.

          Riformuliamo.
          Il Sig. Mariano non legge, improvvisa. E farlo ai 137 non sarebbe da persona intelligente, quale è.

  3. Ancora oggi, 3 gennaio, su Il FOGLIO c’ è un articolo che commenta questa forte riduzione delle vendite delle auto elettriche fornendo, oltre ad alcune informazioni certamente corrette, anche dati e commenti triti e ritriti, sempre quelli riferiti alla solita poca o nulla convenienza, rispetto addirittura alla benzina e al gasolio, dell’elettrico rispetto alle trazioni “tradizionali”. Io credo che, oltre certamente alla particolare congiuntura e all’aumento dei prezzi, incida notevolmente una sorta di pubblicità negativa che si trova un po’ su tutti i giornali e nei media e che ritroviamo spesso anche nei commenti, assolutamente gratuiti e sopra le righe, di chi si infiltra nei nostri gruppi social di riferimento. Non sarebbe forse il caso che Vaielettrico, che ha capacità e serietà, prenda ufficialmente posizione, intervenendo direttamente nelle discussioni sui giornali e riportando il dibattito sui giusti binari? Ci sarà una ragione, che nessuno dice o evidenzia, per la quale solo in Italia l’auto elettrica stenta a decollare, mentre altrove è il contrario, oltre al fatto, come si deduce nell’articolo citato, che le case automobilistiche, al di là dei proclami, comunque tendano ad investire sempre di più nella trazione elettrica …

  4. Ho deciso di passare ad un’elettrica,
    Il motivo principale è di contribuire a migliorare il nostro pianeta.
    Spero che nel 2023 finalmente le ricariche in autostrada
    abbiano una distribuzione capillare,specialmente nel meridione.
    Quando il futuro chiama bisogna farsi trovare pronti.
    Vedi passaggio dalle calcolatrici ai copmputer.

    • Che per essere realmente utili ed utilizzabili dalle persone in modo facile come una calcolatrice, han impiegato 40 anni dalla loro nascita per essere di dimensioni utilizzabili da piccole aziende e privati, e altri 30 anni per arrivare ai prezzi attuali di un portatile basic qualunque. Le auto elettriche seppur qualche esperimento ci sia stato, son in giro da meno di 10 anni, di strada (letteralmente anche lol) da fare perché siano realmente per tutti e a prezzi per tutti cenè ancora assai

    • Grz, bravo.
      Finalmente qualcuno che antepone il pianeta e di conseguenza anche gli animali (pseudo umani compresi) a qualsiasi altra argomentazione.

    • Bravo. Ottima scelta. Aspettati le risposte dei troll lobbisti antielettrico pagati profumatamente per frequentare questo forum …

  5. L’unica spiegazione per me rimangono gli stipendi Italiani da fame. Ovvio che se guadagnassi 1500 euro al mese, al massimo potrei permettermi una panda

    • esatto, la gente non ha soldi, molte aziende hanno chiuso i battenti lasciando moltissime famiglie a sperare che quest’inverno non si vada ad accendere il riscaldamento come minimo; ise sotto i 30kEur praticamente sei monoreddito, stipendio dal quale per moltissimi bisogna togliere canone d’affitto della casa ed eventualmente anche quello del garage o posto auto bollette varie gestire due figli………poi sappiamo tutti che ci sono flotte di dichiarazioni farlocche di ISEE bassissimi per poi vedere gli stessi richiedenti le agevolazioni a girare con macchinoni ben sopra il 70k euro a lamentarsi in comune per non pagare la mensa della scuola!!!, e trovarli tutte le sere dopo le 17 al bar a sfondarsi di spritz, ciccetti e gratta e vinci (boh forse vincono sempre). Secondo me andrebbe rivisto il modus operandi del rilascio di queste agevolazioni in modo veramente di dare l’opportunità a quelli che , non potendo intaccare le esigue finanze famigliari, sono costretti a girare con veicoli spesso trentennali ma fanno i salti mortali per far quadrare i conti.
      Parlo dal lato dei fortunati (preciso che sono operaio dipendente e non imprenditore)che potendo spendere poco mi interessa dell’incentivo che tanto non prendo essendo abbondantemente sopra il target massimo ISEE anzi il farlo mi è una fastidiosa rottura di scatole e ho sempre spuntato buoni sconti con il pagamento diretto dell’intero importo.

        • Isee sotto i 30000 e puoi anche essere un evasore totale. É una regola sbagliata che penalizza i lavoratori dipendenti mentre chi non paga le tasse é addirittura premiato con extra incentivi.

          • Si stupisce? Gli evasori sono sempre premiati; l’ecobonus è nulla se pensa a condoni, rette scolastiche, assegnazioni degli alluggi pubblici e via dicendo.

  6. Dopo il referendum di Salvini per continuare a farci respirare gas e particolato ancora per qualche anno, partiranno le campagne di sensibilizzazione “Carbone Pulito”, “Elettrone cattivissimo” e “La marmitta del vicino è sempre più rumorosa”.

    Coraggio! Nel 2023, scaviamo tutti e non alziamo mai la testa: il futuro è dietro a noi.

    • “Dietro a noi” e più o meno all’altezza dei glutei, con questi politici al governo. (e ce li metto tutti, destra e sinistra, i populisti sono dannosi a prescindere a quale movimento appartengano).

  7. C’è anche il problema del valore nel tempo dell’auto, adesso acquistare una termica o una tecnologia mista non potrebbe esporre nei prossimi anni ad una svalutazione del valore dell’auto? Cosa accadrà quando anche il mercato italiano delle BEV raggiungerà il 20% facciamo nel 2028, chi avrà voglia per allora acquistare una termica con data immatricolazione 2023 termica?

    • Questo discorso vale forse più per le elettriche secondo me, una elettrica qualunque non iper premium, diciamo sotto i 40k, tra 5 anni sarà stata sorpassata sotto tutti i punti di vista dai nuovi modelli, se oggi al di là della classe euro quando cambia, le differenze dei modelli son per lo più rivisitazione di infotainment strumentazione, luci più moderne etc ok qualche miglioria ai motori c’è ma spesso usano gli stessi rimappati, sulle elettriche nei prossimi 15 anni sarà una rivoluzione o quasi ogni lustro di tutto, in primis le batterie che sono oramai la parte più importante e costosa dell’auto elettrica, standard di ricarica e tecnologie tipo v2g v2h, cx, motori finalmente nati espressamente per le auto anziché motori industriali modificati (l’unica fin ora è tesla ma anche lei non starà ferma e migliorerà), tecnologie come l’induzione autostradale, identificazione e pagamento della carica direttamente dal mezzo senza app.
      Cioè se oggi vai a prenderti una termica usata di 6 o 7 anni, al massimo ti puoi aspettare di non avere android auto e dover usare la staffa per cellulari, non ti leggera i cartelli stradali e al massimo avrai sensori posteriori se sei fortunato col modello.. Nel 2030, hai voglia di cose a cui rinunciare che saranno basilari comprando una id3 immatricolata oggi, batteria a stato solido senza grosse perdite invernali e per surriscaldamento con durate indipendenti dai cicli molto più alte, v2h o v2g per remunerare le tue soste prolungate e pagarci magari il parcheggio, non escluderei un domani le strisce blu in città anziché essere per chi paga saranno per chi mette a disposizione la batteria per stabilizzare la rete cittadina o cmq altre forme di agevolazioni da cui sarai tagliato fuori.

      Immagina oggi un telefono senza nfc a quante cose ti obbliga a rinunciare? Pos dal cellulare, biglietti di treni e metro, trasferimento dati quando cambi il telefono, piccole cose ma quanto son comode quando devi utilizzarle?
      Tutto questo si rifletterà sulle quotazioni degli usati che oggi son nuovi nel giro di massimo un paio di generazioni di elettriche.

      • @xardus, ti ringrazio per avermi dato qualche spunto di riflessione….in effetti l’incognita di queste auto elettriche è la loro obsolescenza tecnologia….. Un po’ come gli smartphone compri quello nuovo a prezzo pieno, il modello prima con 30/50% di sconto, due modelli prima te li tirano dietro nei black Friday o negli svuota tutto…..
        Continuo a pensare al futuro noleggio a breve medio e lungo termine……oppure come ha proposto la Citroen 100€ al mese per 15 anni….

        • Ma se una BEV attuale soddisfa le esigenze quotidiane e per i viaggi oltre l’autonomia basta fermarsi di tanto in tanto un 30 min per la ricarica, quale ulteriore miglioria dovrebbe arrivare da svalutare le attuali BEV? Solo perché quando si vogliono fare 1000km non ci si vuole fermare a rifornirsi? Questo aspetto non porterà ad una svalutazione della attuali BEV perché sarebbe trascurabile visto l’attuale maggioranza degli usi, anzi a volte sono anche esagerate in termini di capacità di batteria e velocità rifornimento.
          Poi il panorama dell stazioni di rifornimento sta migliorando sempre più, così uno che si compra oggi una BEV si trova che la sua auto diventa sempre più desiderabile in base al fatto che le stazioni fast son sempre di più, adesso cominciano ad esserci anche in autostrada.

  8. In Norvegia (un undicesimo della popolazione italiana, sono in 5,4 milioni) nel 2022 sono state vendute 138.000 BEV pure e altre 14.000 Plug-in.
    Da noi il 3,7%, da loro il 79,3%.
    Facciamoci due domande, dato che si continua a dire che con il freddo alle BEV crolla l’autonomia.
    Le vendite di ICE non plug-in rappresentano il 6,7% (Benzina + Diesel).
    Ecco perchè Hyundai ha annunciato che quest’anno non venderà più termiche (in Norvegia), gli costa troppo tenere a disposizione dei modelli per venderne “ogni tanto”.

    Dal primo gennaio 2023 NON hanno più l’esenzione IVA se costano più di circa 47.500€ e hanno una tassa commisurata al peso (e mi sembra un criterio estremamente intelligente, dato che l’usura della “cosa pubblica”, cioè la strada, dipende soprattutto da questo). E anche questa è una cosa buona e giusta, visto il successo, via le agevolazioni dalle auto di fascia alta.

    Se non diminuisce il prezzo di vendita, basterà questo alibi (reale) per giustificare (in Italia) il piagnisteo populista della nostra politica che anzichè cercare di correggere e incentivare, ostacolerà a gran voce.

    Piccolo calcolo: ogni mese di riduzione accise sulla benzina ci è costato un miliardo di €.
    Con un miliardo di € si finanziavano 10.000€ di incentivi su 100.000 macchine, al mese, bastava porre un limite di prezzo iva compresa di 35.000€ per indurre il mercato a sfornare versioni.
    Invece in 12 mesi siamo riusciti a venderne 50.000, di cui il 10% per la solita Tesla (senza agevolazioni).

    C’è un termine che mi viene in mente, poco diffuso, ma rende bene l’idea, anche senza spiegarne il significato nella sua accezione neurologica: micropsia.

    • In Norvegia lo stipendio base è dal doppio al triplo del nostro… Sai quante auto avrebbero cambiato gli italiani raddoppiando la propria ral? Con la tradizione di attaccamento all’auto italiana se potessimo la cambierebbero ogni anno in molti hehe

      • No Xardus, il problema è un altro.

        In Italia, ad esempio, il T-Roc 1.5 Style parte da 28.000€, in Norvegia il T-Roc 1.5 Style parte da 450.000 nok che equivalgono a 42.700€.

        La Model Y RWD in Italia costa quasi il doppio del T-Roc, in Norvegia il 10% in più del T-Roc. E la Model Y in Italia è, in rapporto alle altre BEV di pari caratteristiche e non in assoluto ovviamente, sostanzialmente regalata.

        Questo è il comparatore di indice dei prezzi tra Italia e Norvegia:
        https://it.numbeo.com/costo-della-vita/graduatoria-per-nazione

        Il rapporto Norvegia / Italia è 1,44
        Quindi il T-Roc dovrebbe costare 40.400, ne costa 42.700, direi che ci siamo.
        Tesla Model Y RWD dovrebbe costare 72.200€, in proporzione. Invece ne costa sempre 50.000€…. perchè a Tesla non interessa straguadagnare e sperequare. Il margine per loro è abbastanza costante. E intanto fanno fuori la concorrenza.

        E’ come se in Italia la Model Y RWD costasse 35.000€. Quante ne avrebbero vendute?

        • Peró resta il fatto che il parco auto italiano sia uno dei più vecchi.. Se le auto mediamente hanno più di dieci anni vuol dire che ne circolano molte anche ventennali..quindi penso che di soldi ce ne siano pochi…

  9. Chi cerca di giustificare questi risultati richiamandosi all’infrastruttura carente o alla presunta malfidenza degli Italiani verso l’elettrico secondo me dimentica che il potere di acquisto medio con l’inflazione che galoppa sta scendendo. Ben vengano le nuove “economiche” come MG4 & co, forse il 2023 vedrà un risveglio grazie alle nuove proposte del mercato. Del resto, le auto più vendute (elettriche e non) sono le piccole e non è un caso.

  10. ci sono due spiegazioni: la mancanza di una rete di ricarica pubblica capillare e ben presente (bisognava pensare a parcheggi dotati di piu colonnine e non una o due sin dal inizio per rassicurare l opinione pubblica e invece assistiamo ai peregrinaggi per ricaricare soprattutto sulle Ac) , unita alla endemica maleducazione degli italiani che occupano i posti di ricarica come se fossero loro. A questo si aggiunge il
    fatto che sono stati tolti e poi rimessi gli incentivi e questo ha bloccato la domanda per molti mesi. l auto elettrica costa tanto ( e infatti non va comprata ma noleggiata o finanziata col buy back) e da ancora troppa insicurezza . se poi pensiamo che persino un gruppo come vw è caduto su problemi software a non finire coi prezzi che ha, non mi stupisco che i vincitori siano mg e fiat 500. danno a prezzi ragionevoli quello che promettono. dovrebbe essere il mantra dei costruttori ma
    non lo è ( vedi debacle di molti blasonati) .

  11. Vorrei commentare un fatto interessante sui gusti e le scelte degli italiani. L’unica premium con vendite decenti è Tesla, ma la Model Y, fatta per lo più in Germania. La Model 3, che mi piace di più e che arriva da noi fatta in Cina, non vende, perché nula di premium può venire dalla Cina. Io stesso ho cancellato la prenotazione, non mi interessa una Tesla fatta in Cina, e sicuramente non mi interessa finanziare una nazione orribile. A latere farei notare lo scandalo delle VW ID4 ed ID3 importate di frodo dalla Cina per non pagare le tasse e che sono state sequestrate dalla Guardia di Finanza. Si vendono VW EV solo se sottocosto e di frodo…

    • La 3 non vende più come prima solo perché è arrivata la Y, e molte persone preferiscono il formato suv a quello berlina, non penso proprio che tanti abbiano ragionato sulla localizzazione della produzione.
      Anche moltissimi brand premium tedeschi producono anch’essi in Cina molto più che in Germania, e non da oggi, ma nessuno se ne lamenta.

      • Beh c’è stato per un periodo il fatto che dalla Cina arrivavano solo con le litio ferro fosfato a inizio anno e alcuni avran fatto la scelta anche in base a quello, chi la voleva e chi no etc, anche se mi pare però fosse la y hehe cmq di base il problema restano i prezzi se la gente le compra di frodo aggirando tasse etc, ma ricordiamoci anche che siamo in Italia, molti anche se due o tremila euro di tasse in più su un’auto da 40/60k non gli cambiano letteralmente niente fan ste manfrine solo perché devono essere più furbi degli altri ed è per loro abitudine ragionare così su tutto non solo sull’auto.

  12. Io dovrei acquistare un autovettura nuova da tempo macontinuo a tergiversare e resistere.
    Passerei anche a una BEV ma ogni volta che leggo la scheda tecnica di un’ autovettura e vado a leggermi il suo punto Debole ossia Autonomia mi fermo… Rifletto e mi dico: “Resisti… attendi la tanto palesata Seconda Generazione di batterie “.
    Non ho mai pianificato i miei viaggi con app e non intendo darlo.
    Voglio una Bev che mi consenta di fermarmi a ricaricare quando lo decido io in base alle miei esigenze personali e familiari
    Verrà mai prodotta un auto BEV che a 130km/h costanti con 4 persone a bordo abbia almeno 350km di autonomia effettiva?

    • Diciamo che se tutti ragionano come lei, la risposta è no, non ci sarà mai perchè l’elettrico non si sarebbe neanche sviluppato. Se qualcuno non avesse cominciato ad acquistare queste auto conscio di tanti limiti. In pratica si deve augurare che il mondo sia diverso da lei.

      • In realtà veicoli che a 130 km/h con 4 persone a bordo permette una autonomia di 350 km sono piu o meno tutte le versioni con un pacco batteria da 75 kW! il fatto è che la batteria andrebbe acquistata in base al proprio uso quotidiano e non per una vacanza o viaggio di lavoro saltuario!

    • Per percorrere così tanti chilometri servono circa 120 kWh, non impossibile visti i 150 kWh di qualche cinese gia’ presentata. Detto questo, costa certamente più di 100 mila euro, e poi va caricata…

      • Ma assolutamente no, qualsiasi Tesla, esclusa la RWD, lo fa. E non sono certo gli unici a riuscirci e non costano certo 100.000.
        E richiedono 32 minuti per essere ricaricate 10%-80%.

        Però a volte è un po’ una fissazione, questa dei 130 km/h.
        Esempio: fare 411 km ai 130 MEDI (che significa fare dei tratti ai 150 per compensare quelli ai 110…) con una Tesla Model 3 LR (San Benedetto del Tronto – Parma, da casello a casello) richiede 5 minuti di ricarica, per un totale di 3 ore e 29 minuti, consumando 80 kWh.
        Farlo ai 120 richiede…. 3 ore e 30 minuti, senza soste, con un consumo di 73kWh.

    • Esistono già (da 4 anni) ma non sono esattamente popolari (in senso economico, lo sono invece in termini di diffusione essendo la più venduta al mondo)..
      Fortunatamente non tutti hanno le sue riserve e molti acquirenti sono proprio persone da più di 50.000 km anno.
      Per gli altri, l’autonomia è un falso problema limitato esclusivamente alle vacanze estive se fatte in auto.

    • Nell’uso quotidiano non ci sono problemi, basta ricaricarla a casa di notte, anzi è anche più pratica perché la mattina è sempre carica e non ci si deve mai fermare dal benzinaio e arrivare in ritardo al lavoro o più tardi a casa alla sera.
      Per i viaggi più lunghi dell’autonomia, si è meno pratica, bisogna farsi una violenza, ma alla fine il problema è sovradimensionato, si collega la presa e si passa la tessera e voilà la carica parte, poi bisogna aspettare quei 15/30 minuti a seconda del viaggio, non serve arrivare a destinazione carichi, tanto poi nella notte si ricarica.
      I punti di rifornimento sono sempre di più, serve sempre meno pianificare, ci si ferma quando serve, nei viaggi più lunghi si può far coincidere con colazione o pranzo e cena.
      La percentuale dei casi dei viaggi oltre l’autonomia è limitata rispetto al complessivo annuale, quindi eventuali disagi presunti o reali o costi elevati di rifornimento incidono poco sul budget annuale dove conto di più la praticità quotidiana ed il risparmio quotidiano . Per il caro energia elettrica,speriamo che la Guerra finisca,il tempo di svuotare gli arsenali, il tempo che vengano realizzati i rigassificatori e installati nuovi impianti fotovoltaici ed eolici

      • Nell”uso quotidiano i problemi ci sono eccome, basta non avere un posto auto dove ricaricare di notte et voilà l’auto elettrica diventa ingestibile. Voi parlate solamente per la vostra comunità, siete autoreferenziali e felici vhe questa soluzione di mobilità che va bene solamente per voi venga imposta a tutti, dando degli ignoranti a tutti quelli che muovono critiche. Eh ma sono trite e ritrie! Sarà ma non viene mai data una risposta sensata a queste obiezioni se non sarcasmo e menefreghismo dei problemi degli “altri”.

          • Ioun box per ricaricare ce l’ho ma a dofferenza della maggior parte di voi considero anche quelli che non ce l’hanno. Infatti, non sono contrario all’auto elettrica ma alla sua imposizione e soptattutto sulle semplificazioni sulle elettriche, anche queste trite e ritrite

  13. C’è la statistica che dice quante termiche vendute sono sotto i 20 mila euro di listino e quante le elettriche sotto i 30? Ragazzi che c’è da stupirsi? Son auto che per prezzo si collocano già nella fascia “so ricco benestante / per me l’auto è la cosa più importante del mondo non mangio ma l’auto figa da far vedere agli amici la prendo”
    Su quelle 49 mila, quante son state pagate meno di 18 mila euro? Forse il 5% se va proprio bene, cioè praticamente le spring e le Twingo vendute con incentivo, il resto è parecchio sopra

  14. Troppo care per quello che realmente danno per portare le persone dal punto A al punto B senza patemi! Quando finalmente le autonomie reali saranno nell’ordine di 600/800 km allora le cose cambieranno ma ci vorranno ancora una decina di anni minimo!

  15. Posso dire in modo egoistico che non tutti i mali vengono per nuocere?
    Alla MG mi hanno detto disponibilità della MG4 in 4 mesi.

    Alla fin fine o prima o poi il futuro diventerà presente ma fra incentivi ed il fatto che le elettriche non stanno andando a ruba in Italia, un MG4 incentivata mi costa poca roba in piú di una termica pari categoria.

    Il tempo di riuscire ad installare la colonnina e avanti

    • Forse è anche dovuto al fatto che si trovano solo suv o auto troppo costose oltre alle utilitarie elettriche? Possibile che non si riescano a produrre berline o station wagon con pesi accettabili? Possibile che bisogna per forza andare in giro con furgoni da tre tonnellate oppure optare per city car?

      • Il mercato berline non credo sia fiorente in Italia.
        B e C suv spopolano proprio perché richiestissimi.

        Personalmente sto valutando fortemente il passaggio a BEV per due ragioni il costo dei carburanti ormai arrivati alle stelle.

        Ed il fatto che proprio tenendo conto del costo carburanti, bollo, incentivi, manutenzione in 7/8 anche meno il maggior costo di una BEV viene parifificato da una termica.

        In pratica dopo 10 anni mi troverei a spendere di più e ad inquinare mentre con una elettrica non emetto e risparmio.

        Perché mai dovrei continuare con una ICE? Perché col pieno fa 1000 Km? Troppo, poco vermsnete una misera consolazione.

        Perché non si diffondono? Prezzi alti, INFRASTRUTTURA CARENTE (ci siamo svegliati tardissimo come al solito).
        E mi permetta di aggiungerlo una vision a corto raggio italica.
        Lo devo dire purtroppo ho la sensazione che noi guardiamo massimo a domani, dopodomani é già un mistero. Lo vedo col FV, quando lo menziono c’é sempre qualche utente che dice “ma ti sei fatto I conti”?

        A me ogni tanto mi viene da rispondere certo a scuola ci sono stato. Tu te li dei fatto I conti perché secondo me hai difficoltà con la calcolatrice, altrimenti la domanda non si spiega.

      • Davide
        se mi consente quello del peso è in parte un mito…
        Prendo alcuni modelli (li copio da una risposta che diedi ad Enzo a proposito del fatto che il peso delle BEV limita la frenata), nella versione termica e nella versione elettrica.

        Modello Frenata ai 130 in metri Peso in ordine di marcia
        Twingo 0.9 TCE 66,5 1105
        Twingo R80 63,1 1235

        Fiat 500 1.0 Hybrid 66,2 980
        Fiat 500e 61,7 1290

        Ioniq hybrid 1.6 62,7 1370
        Ioniq Electric (38kWh) 66,2 1739

        Tesla Model 3 SR+ 63,2 1750
        Giulia 2.0 T 63,3 1679

        Come vede, a parte la Kona, le differenze sono nell’ordine dei 150/200 kg.
        E la frenata è spesso MIGLIORE di una BEV, pur montando lo stesso IDENTICO impianto frenante (solo per una migliore distribuzione dei pesi, nessuna magia).

        Il mito delle elettriche da 2 o 3 tonnellate riguarda ESCLUSIVAMENTE i segmenti D oppure E (Mercedes e Audi in primis), non le auto per tutti (e le Tesla, interamente costruite in alluminio, che ricordo rappresentare circa il 15% delle BEV mondiali)

        • Su questo son d’accordo con te e grazie di esserti fatto la sbatta di cercare i pesi e paragonarle, ci pensavo da un po ma zero voglia hehe
          OK che non raddoppiano i pesi come sui giga SUV e affini ma su auto di piccola taglia come la 500 o Twingo si parla cmq di un aumento dal 20 al 30%, dai 2 ai 300kg di differenza sembrano pochi in paragone ma son cmq 3 o 4 persone in auto aggiuntive da portarsi dietro, cioè le elettriche togliendo la batteria han il potenziale di pesare enormemente meno delle controparti termiche, il lavoro che “si chiede” sulle batterie è anche quello, pensa a quanta autonomia in più si otterrebbe se pensassero che neso, il 30% meno della termica? Anche a parità di motore si avrebbe un impennata delle autonomie cittadine, meno autostradale dove il peso influisce ben poco nelle lunghe tratte a velocità costante, ma minori pesi significherebbe poter mettere motori molto meno potenti per ottenere gli stessi risultati, farli lavorare ancora meglio nei regimi di massima efficienza e quindi abbattere ulteriormente i consumi. E magicamente magari quella batteria che oggi basta per 400km cittadini ne farà 550/600..se fa schifo ditelo 😂

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