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200 punti di ricarica Enel X nei McDonald’s italiani

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200 punti ricarica Enel X nei McDonald’s italiani. L’l’installazione entro il 2021 in 100 parcheggi adiacenti ai fast-food in tutta la Penisola.

200 punti di ricarica, a 22 e 50 kW di potenza

Le stazioni di ricarica JuicePole e JuicePump consentiranno il rifornimento di due veicoli contemporaneamente. Potenza erogabile: fino a 22 kW in AC per le JuicePole e di almeno 50 kW in DC per le JuicePump. Con quest’ultima, saranno sufficienti in media circa 30 minuti per un “pieno” di energia elettrica. Ovvero l’equivalente del tempo medio trascorso dai clienti McDonald’s per consumare un pasto.200 punti di ricarica

Le prime stazioni installate sono a Desio, Eboli, Loreto, San Benedetto del Tronto, Ancona e Osimo.  Le ultime tre sono già attive e visibili sulle app come JuicePass. Presto il piano toccherà Piombino, Barberino di Mugello, Alessandria, Quartu Sant’Elena e Firenze“Siamo la maggiore catena di ristorazione nel mondo e sentiamo la responsabilità di intervenire direttamente in alcune delle sfide sociali e ambientali oggi più urgenti”, spiega Tommaso Valle, Corporate Relations and Sustainability Director di McDonald’s Italia.

Enel X a 10.500 ricariche installate in Italia

200 punti di ricarica
Federico Caleno di Enel X

L’accordo con McDonald’s permetta di avvicinarsi in modo facile e consapevole alla mobilità elettrica, l’unica vera opzione per spostarsi nel pieno rispetto dell’ambiente”, aggiunge Federico Caleno, responsabile e-mobility Italia di Enel X – “I 200 punti di ricarica si aggiungono agli oltre 10.500 che abbiamo già installato in tutto il Paese. E  sono parte di un progetto più ampio che ci vede impegnati nella realizzazione di un network europeo”. Enel X ad oggi ha installato oltre 10.500 punti di ricarica in Italia (qui la mappa) e prevede di raggiungere quota 28mila entro il 2022. Grazie all’e-Mobility Emission Saving tool di Enel X, è stato calcolato che le ricariche erogate hanno permesso ai clienti di percorrere oltre 100 milioni di km in elettrico. Risparmiando all’ambiente oltre 12 milioni di kg di CO2, che equivalgono alla quantità assorbita da circa 670 mila alberi in un anno.

— Leggi anche: una stazione di ricarica Ionity  nel McDonald’s di Binasco.

 

 

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14 COMMENTI

  1. ecco allora che arriva anche la botta della Duferco, mi sembrava strano! ma non sará solo per i nuovi arrivati (speranza vana!), “egoistigamente parlando”?, ero appena “scappato” dalle sanguisughe ENEL, mah! si vedrá.

  2. Duferco 60€ al mese. Non 30!
    Lungo le autostrade sarebbe il top magari con il governo, una volta revocata la concessione, che incentiva l’utilizzo in autostrada gratuitamente

    • Adesso l’ offerta è solo per i primi 3 mesi, poi 50 euro più IVA, pure io ho un auto elettrica, se non avessi il fotovoltaico a casa non l’ avrei comprata, i costi alle colonnine sono un furto, Enel x per avere la tessera ricaricabile se non usi l’app sul telefono collegata alla carta di credito ti chiede ancora 16 euro….. abbassate i prezzi!

  3. Sarebbe ORA di installarle lungo la rete AUTOSTRADALE!!! È veramente assurdo che per ricaricare si debba andare in un centro commerciale o al mac donalds!!

  4. Ho una Zoe da 18 mesi mai caricata fuori casa … colonnine sempre fuori uso , un kw costa come un litro di gas sui 50 centesimi il quadruplo del costo casalingo ma stiamo scherzando ????a casa fotovoltaico e accumulatori ….

  5. C’è molto di più.

    Negli Stati Uniti sta verificandosi la transizione di McDonald, diventata solare.

    Il merito è Carol Ross Barney, molto conosciuta tra architetto ed urbanisti per il suo impegno nella rigenerazione urbana. Una carriera iniziata quando fondò Ross Barney Architects nel 1981.

    Carol coordinò la riqualificazione spondale del fiume Chicago progettando un parco urbano progressivo, il Chicago Riverwalk e le infrastrutture e i sistemi urbani con la Chicago Transit Authority (CTA).

    Nel 2018 progettò il McDonald’s Global Flagship a Chicago che conseguì la certificazione LEED Platinum dall’U.S. Green Building Council.

    Ora è la volta del McDonald Net Zero Energy Building del Walt Disney World Resort in Florida, il ristorante che funziona con energia rinnovabile autogenerata pari al suo fabbisogno energetico attraverso celle fotovoltaiche in copertura e nel porticato per una superficie di 745,45 mq.

    Il McDonald del Walt Disney World Resort certificato Net Zero Energy Building (NZEB) e LEED Platinum servirà per testare tecnologie che potranno essere riprodotte altrove, comprese le attrezzature da cucina con funzione standby per ridurre il consumo di energia e congelatori ad elevata efficienza.

    Nella sala da pranzo, dotata di ventilazione passiva, circola l’aria senza ricorrere all’aria condizionata, grazie a finestre che si aprono automaticamente quando temperatura e umidità sono ottimali. Il portico fotovoltaico invita le persone a mangiare all’aperto. Non mancano pareti verdi che assorbono CO2 e giochi che insegnano l’eco-sostenibilità.

    McDonald sta investendo in energia rinnovabile off-site su larga scala. Dal 2019, ha iniziato ad acquistare energia da fonte eolica e solare da impianti in Texas che generano elettricità per alimentare 2.500 ristoranti.

    https://news.mcdonalds.com/mcdonalds-unveils-net-zero-energy-designed-restaurant-walt

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