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110mila km in taxi elettrico: l’esperienza (e i consigli) di Fabio

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110mila km in taxi elettrico: li ha percorsi Fabio, un lettore torinese, in meno di 3 anni. Guida Nissan Leaf (ora la 64 kWh). E condivide qui la sua esperienza. 
                                         di Fabio Montalto
“Da una decina di anni guardavo il nuovo sviluppo e commercio di veicoli completamente elettrici. E non appena l’autonomia di questi mezzi ha superato la soglia dei 200 km,  nell’inverno 2018 ordino la mia prima Nissan Leaf, come Taxi in TorinoPotevo solo guardare con ammirazione i primi Model S che già circolavano, ma fuori dal mio range“.

110 mila km in taxi elettrico110 mila km in tax elettrico: “Mi servivano 250-300 km di autonomia e nel 2018…”

Ero quasi il primo. Arrivavo pochi mesi dopo un collega che in quel periodo amministrava la Cooperativa taxi, più che fare il  conducente. Quindi con pochi km giornalieri da percorrere. Aveva preso un Mercedes Classe B usato, prima generazione completamente elettrica, con batteria poco superiore ai 30 kWh. E con consumi notevoli, che portavano ad una scarsa autonomia per sopportare il nostro lavoro. Ma, appunto, per lui non fu un problema, una scelta diversa da chi faceva il tassista a tutti gli effetti. Il solo annuncio di partenza nella produzione della seconda generazione di Nissan Leaf, con 40 kWh di batterie e 250/300 km di autonomia, non mi ha permesso di ragionare neanche un secondo. Questo grazie all’offerta che la Casa automo offriva ai Taxi, anticipando di fatto l’impegno che sarebbe arrivato l’anno successivo con contributi e incentivi statali e locali”.

110mila km in taxi elettrico110mila km in taxi elettrico: “L’acquisto ideale per il doppio uso”

“Con un prezzo davvero imbattibile, ho acquistato e consumato per quattro anni esatti percorrendo 110mila km il, mio primo veicolo elettrico. Ora sostituito, sempre con grandi agevolazioni ed incentivi, per l’upgrade con la versione da 62 kWh e 400 e oltre km d’autonomia, prodotta dall’anno successivo. Il mio acquisto ideale per la mia percorrenza, con ampio margine per rari eventuali servizi a lungo raggio o gite fuori porta nell’uso promiscuo che abbiamo del mezzo. In questi anni di possesso di veicoli elettrici ne ho sentite e lette di tutti i colori: sui tempi di ricarica, sulla velocità o meno degli impianti pubblici o privati.. E anche su un argomento connesso alla ricarica come il V2G. Leggo ancora discorsi in contrasto tra loro e con il mio pensiero, dato dall’ esperienza”.

110mila km in taxi elettrico“Con 30 euro di energia faccio 2 mila km al mese”

“Certamente ognuno ha un uso diverso del mezzo. Nel mio caso, diciamo intensivo, si tratta di utilizzarlo per molte ore al giorno e prevalentemente per brevi spostamenti urbani. L’uso ideale, che porta ad avere un forte ritorno economico (io, da cliente della “prima ora”, ho  la tariffa flat a 30 euro mensili per 300 kWh/2.000 km circa. E con il tempo lavorativo da gestire in autonomia. Utilizzando le occasioni di servizi Taxi in direzione di punti di ricarica Fast in DC, che negli ultimi anni circondano la prima cintura della città in cui lavoro. Quando non ho occasione di rabboccare durante una breve spesa al centro commerciale, da poco più di un anno ho a disposizione una stazione di ricarica in corrente alternata. Grazie alla scelta di Nissan sulla Leaf, assorbo 6,6 kW all’ora. Permettendomi una sosta lunga senza dover spostare l’auto una volta conclusa la ricarica (sarebbe troppo presto per le normali abitudini e orari di utilizzo dell’auto)”.
100mila km con un taxi elettrico
Il computer di bordo della nuova Nissan Leaf 62 kWh di Fabio, tassista torinese, indica 439 km di autonomia con la batteria carica  al 100%.

“L’ansia da autonomia è durata poco, con la 62 kWh poi…”

“Tutto questo mi ha portato, dopo il breve periodo iniziale di ansia da autonomia (va ancora meglio ora con la 62 kWh) a dismettere il box, la ricarica privata. A favore dell’utilizzo esclusivo della ricarica pubblica, almeno finché continuerà il forte vantaggio economico data l’imbattibile, ma temporanea, offerta. E grazie anche al rapporto tra stalli di ricarica e mezzi presenti, tutto a favore del trovare sempre disponibile gli spazi in ogni occasione. Cambiassero le cose dopo questi primi anni, saprei come tornare a gestire con wall-box la ricarica privata data la mia necessità di utilizzo intensivo del mezzo.
Tutto questo vale per me. E  tutti gli altri? Come scrivevo sopra, ognuno fa un uso diverso dell’auto, ma sappiamo per statistica qual è l’utilizzo medio…. In percorrenza tra i 20 e 50 km giornalieri (10/15 mila l’anno), per poi lasciare il veicolo in sosta, che sia in area pubblica o privata, il 90% della giornata.

“110mila km in taxi elettrico: Si ricarica nei tempi morti, quando l’auto non la usi”

Vuol dire usare l’auto per 2 ore e 40 di spostamenti vari, mentre nelle altre 21 e 20 minuti dove si trova l’auto?Se lo spazio di sosta coincide con l’opportunità di rabboccare (anche senza necessità) la batteria tra 20 e 80% nel tempo in cui l’auto sarebbe stata ferma, ottimizziamo i tempi. Non solo diminuendoli, ma azzerarandoli, per poter dire tranquillamente che si sprecava più tempo prima per fare rifornimento alla petroliera piuttosto che ora con l’auto elettrica. Il conducente urbano medio si ritrova il parcheggio esclusivo per la ricarica lenta (in alcune grandi città fanno e faranno le soste esclusive senza ricarica). E lo si fa mentre sei in ufficio o comunque sul posto di lavoro. O rientrando a casa, al supermercato, o nella sosta notturna, mentre ceni o dormi. Insomma, la ricarica veloce serve? In rari casi, troppo pochi per parlare di difficoltà di ricaricare le auto elettriche, almeno per la maggioranza dei possessori.
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10 COMMENTI

  1. I taxi hanno il loro spazio apposito riservato, dove poter parcheggiare io ho inteso questo quindi sosta senza dover caricare, quindi la carica che ha è più che sufficiente senza dover caricare ad ogni sosta.
    Per uso pendolare non serve scriverlo un miliardo di volte io faccio 60km al giorno e ho preso un auto con 190km di autonomia, il primo giro al limite autonomia avevo qualche timore perché non avevo ne cavo ne nessun contratto per ricarica fuori casa, e pure lo fatto senza tanti problemi, e avanzando più della simulazione fatta, da un paio di mesi ho preso il cavo e ho fatto contratto con telepass usato due volte ma ero oltre autonomia e sapevo di esserlo, ma anche in questo caso nessun problema arrivato a destinazione attaccata la spina e fatto tutto quello che avevo da fare quindi ricarica effettuata a tempo zero con una colonnina da 7,5kwh.
    Il problema è entrare nel ottica del organizzazione poi con i vantaggi economici che ha per 10/15 minuti di pianificazione piano A e B e se dovesse servire un C non vedo dove sia il problema, lo fa tutt’ora chi ha un auto a metano che di distributori ce ne sono ancora meno e lo fa anche chi va a GPL visto che non tutti lo hanno e non esiste il self-service.

    • Beh si lo fanno già, ma di norma hi ha metano o Gpl ha il suo riferimento dove va sempre tornando o uscendo di casa, che se anche è a 5 minuti di auto non ti pesa, al contrario mi peserebbe molto dover lasciare l’auto a dieci minuti a piedi per caricarla di notte quando rientro perché la colonnina più vicina a casa era già occupata, in pratica tutto ciò che fai durante la giornata con una autonomia di 190 (immagino sia quella tra 20 e 80%)necessità di una carica a giorni alternati, a patto di non avere altri posti dove andare prima di tornare a casa, in pratica sei passato dal fare un pieno ogni due settimane a ogni volta che scendi dall’auto più di 10 minuti a tirar fuori cavi attaccare il tutto e poi staccare quando hai finito, lo fai perché hai voluto l’elettrica e ti sta bene quel sacrificio, ma non sei la norma almeno questo lo vuoi concedere? Chissà poi in inverno pieno quel 190 che diventa 120/130…magari ricordiamoci di risentirci tra un paio di anni per vedere la batteria quanto ha degradato con quel tipo di uso ,se così facendo la hai ancora a più del 95% chiederò venia.. Ma se l’amico tassista lha cambiata solo dopo 110k km e nemmeno tre anni un motivo ci sarà, e non è una autonomia di 150km in più che ti fa comprare un’auto nuova quando la tua è sostanzialmente nuova (visto che han meno usura di una termica che cmq per un tassista 110k km sono niente per cambiare auto) … Più ci metti che i tassisti in quanto categoria deducono l’auto al 100% capisci bene che non è la situazione di un cittadino? Non è nemmeno la situazione di un agente che può portare in deduzione molto meno essendo a uso promiscuo.

      L’ottica dell’organizzazione… Ma prima di averle una elettrica.. Hai mai pianificato le tue attività in base alla tua auto? Ti informavi dove c’erano benzinai quando non esisteva il navigatore e si girava con lo stradario sotto il sedile? Hai mai fatto un abbonamento per la carta di un distributore e andavi sempre da quella “marca” per avere le agevolazioni del contratto che hai fatto? (si per l’auto ce la carta Uta ma non esiste ad oggi un equivalente per l’elettrico)
      L’auto deve essere al mio servizio, non io al suo per far contenta VW o chi per essa che vende prodotti immaturi sull’onda del marketing green? Se si volesse fare realmente la differenza si potrebbe fare, ma cmq il bilancio delle aziende di quelle dimensioni non guarda se è green o meno, guarda se c’è il + davanti e cerca ogni strada per alzare quel margine cercando il bilanciamento tra qualità che non ti fa fallire e creare bisogni che non avevi per poi arrivare a dirti “hey hai un problema, ma non ti preoccupare con solo mille euro in più ti permetto di mitigarlo, vedi come sono bravo a chiedertene solo mille? Lo faccio per l’ambiente”
      Siamo in una società oramai mandata avanti dall’immagine, dal dire la cosa comune e condivisa o sei emarginato, ma è chiaro a tutti che son solo parole e dietro non c’è convinzione? Non parlo di te o di altri con elettrico adesso, chi passa adesso o ci crede veramente o ha i Cash per togliersi lo sfizio della curiosità, se l’elettrica fosse ad oggi pronta per sostituire il termico perché porta grossi vantaggi all’acquirente, non ci sarebbero gli incentivi perché comunque chiunque la comprerebbe, avremmo almeno un buon 70% di auto nuove vendute nell’anno elettriche e non termiche, che gente, per comprare un’auto nuova oggi termica c’è da avere coraggio, nel giro di pochi anni sarà irrivendibile e anche i ricambi scarseggeranno sempre più, con la sicurezza di avere extra bolli tra pochi anni per disincentivare etc etc… Cos’è son tutti stupidi che corrono comunque il rischio? Tolti i terrapiattisti che si bevono qualsiasi cosa gli dici (l’importante che vada contro quello che dicono i governi e la scienza) e pensano che le elettriche fan venire il covid e ti stupra le prese di casa wireless col 5g..gli altri un po di ragionamento lo avranno fatto no? Avranno guardato sotto casa se per sbaglio c’erano colonnine visto che non han garage o han notato che il contatore del garage esterno ha costi inumani e non lo vogliono mettere etc etc… Per tanta gente è normale far 50km tra andata e ritorno per andare a trovare un amico, una fidanzata, magari anche tutti i giorni, sarà follia per chi vive in città o hinterland, ma è la normalità per chi vive fuori, vai già nel comune da parte e ne hai fatti 20 per andare e tornare dal supermercato…boh sembra che tutti pensano che gli altri abbiano la stessa vita che fanno loro, onestamente in dieci anni ad andare a casa della gente io sono uno che non si muove nemmeno troppo, chissà se avessi figli da gestire tra sport scuola amici hobby, 190km di autonomia dovrei caricare tutti i giorni per non rischiare di trovarmi senza la giornata dopo quando regolarmente capiterà che il figlio ha dimenticato a casa qualcosa e ti fai il viaggio doppio rispetto al pianificato… Ma per carità, a tanta gente piace avere qualcosa di cui occuparsi ogni giorno con mille attenzioni, io prenderei un gatto o una pianta ma c’è a chi piace l’auto elettrica e va bene prendersi cura e cambiare abitudini in peggio son scelte e priorità, in fondo anche il matrimonio è un compromesso no? Ti sacrifichi perché il rapporto ti dà più di quello che ti viene a mancare e quindi sei felice, se l’auto elettrica ti dà la stessa motivazione perché no?

      • I conti li ho fatti con un degrado del 50% tra 10 anni e non mi preoccupo perché ci sto comodo, fra 20 non mi servirà tutta quel autonomia, detto questo carico a casa , ma se dovessi fare anche una passeggiata di 20 minuti non mi preoccuperei, visto che è tutta salute, anche ora non parcheggio in centro ma di norma 20/30 minuti da dove devo andare, e sono uno che normalmente fa una ventina di km al giorno.
        Per il resto 🤷🤷

        • Riparloamone quando dovrai svegliarti 20 minuti prima per andare a lavoro per farti la passeggiata salutare fino a dove hai lasciato l’auto… Renditi conto che stai gestendo la tua vita in base alla tua auto… Tutto per? Aver voluto prendere una elettrica di prima progettazione che è impossibile sia anche solo a un terzo della strada che tutto l’elettrico ha da fare… A parte tesla tutte le elettriche oggi non han niente di progettato espressamente per la mobilità elettrica salvo il pianale, i motori son motori già usati industrialmente, i materiali sono gli stessi delle auto termiche, gli interni son uguali alle termiche con giusto assenza di tunnel centrale e qualche cm in più per i piedi (quando tutto questo spazio nuovo si può creare magari qualcosa di diverso), i cerchi son gli stessi delle termiche, le gomme stesse delle termiche (son uscite da pochissimo alcune top gamma espressamente per elettrico costano 20% in più e sono cmq la prima esperienza in fatto di gomme, le auto uscite fino a non troppi mesi fa montavano normali gomme, ora onestamente non so non ne ha mai parlato nessuno) però si… Convinciamoci che avere autonomia risicata giusto per la strada della giornata sia normale comodo… Come i bambini che quando cogli compri il gioco per cui ti han scassato il cazzo mesi e poi scoprono che non è minimamente divertente come era in pubblicità ma ti dicono che è il migliore per non sentirsi dire te lo avevo detto… Gli adulti al contrario han la capacità di convincersi anche di quello che vogliono pur di non ammettere con sé stessi che forse forse non han fatto la genialata e se aspettavano un anno o due anziché scaricare subito la scimmia sarebbero stati realmente più contenti

          • Io non gestisco la mia vita in base all’auto perché sono anni che faccio di tutto per camminare il più possibile, e non me lo impone auto a combustione o EV ma la salute, qui di a ogni risposta scrivere un poema assurdo per dare aria alle trombe, ti fa solo perdere tempo tanto nessuno leggerà più i tuoi poemi.
            Poi continui a dire cose false il non faccio un metro per caricare auto visto che la carico a casa, ho solo detto che anche se dovessi fare una passeggiata non mi farei problemi perché c’è il vantaggio economico e salutare, poi se sei abituato a mangiare e dormire in auto per non dover dare un passo a piedi non è un mio problema.

  2. Non poteva esser che un tassista il porta bandiera del elettrica, con un uso intensivo come il suo ora pochi potranno controbattere.

    • Uso intensivo ma cittadino che è l’ideale di ogni elettrica con corsie preferenziali etc ahimè non mi rassicura molto chi è pendolare hehe
      Sarebbe utile qualche ncc che dica la sua sopratutto lato ottimizzazione tempi e programmazione soste, quello si potrebbe magari rassicurare anche gli str. Zi come me 😂
      Penso che oramai con l’attenzione green diffusa magari c’è qualcuno che la usa per distinguersi dalla massa, ahimè quei due che conosco quando ho chiesto se ci han mai pensato mi han riso in faccia nonostante facciano in un anno i km che la gente normale fa in dieci anni, in casi così estremi mi chiedo perché non considerarlo proprio perché per la categoria il costo al km è la cosa più importante

      Domanda stupida, non ho capito il passaggio sulle soste senza ricarica, in che senso? Che vengono riservati parcheggi per i soli elettrici stile disabili e multano chi mette una termica? Chiedo perché mai viste ne sentito parlare.. Onestamente per una persona media fan poco interesse ma sicuramente può essere utile per coinvolgere chi è più avanzato con l’età e gli fa differenza un a parcheggio più facile e vicino agli ingressi ma non è ne disabile ne donna incinta

      • Si, esatto. Esistono già alcune città e nella mia erano in progetto da tempo ed ora non so quando e se arriveranno, generalmente hanno strisce verdi e segnaletica adeguata ed appunto senza ricarica, proprio ad incentivare la mobilità elettrica che già può accedere dove hanno limitazioni come ztl, a Milano se non sbaglio non pagano la sosta “blu” o l’area c, (ingresso in centro a pagamento) ma per esempio già qualche anno fa a Verona, oltre a ricaricare gratuitamente nelle colonnnine con applicazione del comune, c’era la mappa che ti indicava i parcheggi “verdi”, esclusivi e gratuiti nella stessa area dove invece pagavi se avevi un mezzo tradizionale. Ma so che non è l’unico.

        • Ecco questo è un incentivo vero alla comodità, se mi è più comoda sarò disposto a spendere un po di più o ad essere più limitato in altre cose come ricariche frequenti etc, si sa che non dureranno in eterno queste agevolazioni ma servono a incentivare.
          Basta vedere le auto a gas come son esplose quando han iniziato a poter girare col blocco delle targhe o potevano accedere alle varie ztl senza pagare, oggi non è più così marcato credo che ci siano casi sporadici dove ancora han qualcosa di gratuito ma son rari, come pagano di nuovo le strisce blu etc
          Mi chiedo solo quando penseranno a elettrificare i parcheggi per disabili, ahimè ho paura si accorgeranno tardi di averli dimenticati

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