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10 mila km in 500e (dopo la Panda a metano)

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I primi 10 mila km in 500 elettrica raccontati nei dettagli da un lettore bresciano.

10 mila km in 500e, dopo avere guidato a lungo una Panda a metano. Li racconta Paolo, lettore di Brescia, tra molte note positive e qualche critica. “Vi faccio i miei complimenti per il sito e soprattutto per le vostre posizioni sempre ponderate e oggettive”, scrive. Ricordiamo che chi volesse raccontare le sue esperienze in elettrico può scrivere alla mail info@vaielettrico.it .

10 mila km in 500e
Sostituita la Panda a metano.

“Lo scorso anno mi sono trovato a vole  sostituire la vecchia Panda Natural Power con 200.000Km (grande auto!). E, avendo una vecchia auto da rottamare, ho approfittato degli incentivi statali più quelli della regione Lombardia e con poco più di 13.000 euro (accessori compresi) mi sono portato a casa una 500e Passion. Oltre all’ottimo prezzo, lavorando mia moglie in centro, abbiamo l’accesso alle ZTL ed ai parcheggi gratuitamente. Un affare!“.

10 mila km in 500e10 mila km in 500e / Auto bella e ben rifinita, solo…

L’auto è molto bella, ottimamente rifinita e ben dotata. Ha di serie diversi ADAS importanti: line assist, sensore crepuscolare, cruise control (non adattivo), ma soprattutto l’utilissima frenata automatica d’emergenza. E il riconoscimento automatico dei segnali, che si può abbinare al Cruise Control e molto altro. Assurdo invece che un auto da 30.000 euro non abbia i sensori di parcheggio compresi (li ho pagati come optional). Altra piccola mancanza difficile da accettare su un auto tanto dotata (e costosa) è il sedile-guidatore regolabile in altezza. Per la conformazione dell’auto (con il taglio portiere piuttosto alto), sarebbe utile per aumentare la scarsa visibilità in parcheggio di chi è basso di statura. Tra le dotazioni, lodevole invece il cruscotto TFT ben organizzato e di facile lettura, completato dall’ampio display centrale touch screen. Che, coadiuvato da un’infinità di tasti ben posizionati,  indispensabili per un “analogico” come me, gestisce la parte audio/clima/connettività. Senza bisogno di collegare cavi di Android auto (o Apple car play)… Insomma, tanti accessori e funzionalità (fin troppe!)“.

10 mila km in 500e10 mila km in 500e Viaggi comodi in 4, a patto di non essere spilungoni

L’interno è piacevole e curato, lo spazio sia davanti che dietro non manca e puoi fare viaggi lunghi, a patto di non essere troppo alti. Noi siamo piccoletti e viaggiamo in 4 tranquillamente. Peccato solo per l’accesso ai sedili posteriori un po’ scomodo, non tanto per il passaggio ridotto (come è logico su una tre porte compatta). Ma soprattutto per il meccanismo di ribaltamento/traslazione dei sedili, piuttosto duro e scomodo da azionare. Il bagagliaio invece, pur avendo una volumetria ridotta, risulta pratico e ben sfruttabile, grazie alla superficie di appoggio ampia. Soprattutto se si “celano” i voluminosi cavi di ricarica Tipo 2 (optional quasi obbligatorio da portarsi) e tutto quanto va a occupare spazio: triangolo, kit pronto soccorso… Riponendoli sotto il pianale nel vano ruota di scorta che ha un volume apprezzabile: basta rimuovere l’inutile polistirolo e posizionare tutto. Ottima la climatizzazione estiva, meno quella invernale, comunque sufficiente per potenza e omogeneità. Ma qui non c’è un motore a scoppio che disperde migliaia di Joule, c’è una resistenza che scalda e deve preservare anche l’autonomia.

10 mila km in 500eAl semaforo “bruci” molte auto sportive, solo parcheggiare…

La guida è piacevole in ogni situazione. Dalla città, dove sfrutti la fluidità di marcia e la frenata rigenerativa ben calibrata (si guida per ore senza usare il pedale del freno). Fino a fuori città e in tangenziale, dove dai sfogo alla notevole (per il mezzo) cavalleria, che permette accelerazioni immediate, superiori anche ad alcune sportive. Difficile trovare in città auto che competano nelle partenze al semaforo (a meno di non “tirare” a 6.000 giri). Coadiuvata da buona tenuta, grazie al baricentro basso dato dal posizionamento delle batterie. Ma che forse, per essere sfruttata a pieno, meriterebbe qualcosa più delle gomme di serie  (185/65 15 su cerchi in acciaio, ma optional ci sono 195 e 205 su cerchi in lega da 16 e 17). Comunque, nonostante la potenza, l’auto non invita a correre, ma a godersi una guida rilassata. Sfruttando la dolcezza del motore e della frenata rigenerativa e l’ottima manovrabilità dello sterzo. Solo i parcheggi sono difficoltosi, per la conformazione che impedisce di avere le reali misure e per la scarsa visibilità dietro. La telecamera, al posto dei sensori di parcheggio, oggi la prenderei in considerazione“.

L’autonomia? Bene, anche se con il freddo e in autostrada…

“Sicuramente per l’uso cittadino questa elettrica è davvero metri sopra le termiche anche le migliori con cambi automatici, CVT o a doppia frizione. Se con l’auto classica si usano tre pedali, con quella automatica due, qui se ne usa praticamente solo uno ed in città, un grandissimo passo avanti. Riguardo a autonomia e i consumi, sono veramente soddisfatto. In estate, superi tranquillamente i 300Km8.5Km/Kwh), con punte vicine ai 400. In extraurbano tranquillo, senza clima acceso, sono arrivato a leggere oltre 10Km al KWh, quindi circa 440Km di autonomia teorica. In inverno raramente scendi sotto i 250 (6.5 km/kwh). Forse non mi aspettavo questa differenza estate-inverno, dovuta, oltre al riscaldamento, alla minor capacità di accumulo della batteria col freddo. Come non mi aspettavo consumi così elevati in autostrada: viaggi bene, ma se schiacci un po’ l’autonomia “crolla” sotto i 200Km. Comunque,  per l’uso che faccio, l’autonomia rimane valida (sempre superiore alla vecchia Panda a metano) e non ci ha mai messi in difficoltà“.

10 mila km in 500eRicarico quasi sempre a casa, con fotovoltaico

La ricarico per ora sempre e solo a casa, con il piccolo trasformatore in dotazione. È lento ma, regolando dal cruscotto tempi e intensità della caric,a permette con semplicità di “curare” la batteria, mantenendola entro la carica ottimale. E allo stesso tempo consente di sfruttare al 100% il piccolo impianto fotovoltaico, grazie al quale oltre la metà di questi 10.000Km li ho fatti a emissioni e costi zero. Ed ora, ampliandolo con accumulo, spero di fare i prossimi 200.000 tutti a emissioni zero! Leggo che molti si fanno problemi ad acquistare auto elettriche per la ricarica, altri che vogliono wall-box e colonnine ad alta potenza ovunque. Hanno idea di quanto costa ricaricare dalle colonnine ultra rapide? Io, col chilometraggio e l’uso che faccio, da utilitaria (oltre 15.000Km annui prevalentemente in città), non ne sento la necessità. Anzi: settando la ricarica, quando gli altri elettrodomestici sono spenti, bastano i 3kW di cui dispone qualunque appartamento (io ho 4.5, avendo anche piano a induzione). Certo, bisogna avere un garage con impianto elettrico standard (16A) e e pianificazione se si prevedono tappe lunghe, ma niente di più.

10 mila km in 500e / Giudizio finale: molto soddisfatto, per ora

Per fare un esempio realistico, senza andare a sovraccaricare il contatore, ma impostando l’intensità 4 su 5 che assorbe poco più di 2KW. In una notte passi dal 30% a oltre l’80%, con autonomia di oltre 200Km, mantenendo la batteria nei parametri ottimali. E questo lo fai un paio di volte a settimana con i miei chilometraggi, comunque non bassissimi. Una prassi banale più semplice che far benzina (o metano). In conclusione, sono per ora molto soddisfatto:

  • della guida, che è quanto di più piacevole si possa immaginare
  • dell’autonomia e della macchina nel suo complesso
  • della flessibilità di ricarica, che va dal trasformatorino agli 85KW delle ultra rapide e permette di ampliare molto il campo di utilizzo.
  • come unico vero “contro”, metto solo il costo dell’auto davvero importante, difficile da recuperare senza incentivi e/o senza un impianto fotovoltaico da sfruttare
  • migliorabili la mancanza di serie di alcuni accessori, il meccanismo di ribaltamento dei sedili e la visibilità in particolare posteriore.

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22 COMMENTI

  1. Se non altro gli interni sono curati, francamente mi sorprende dalla casa, ma si vede si stan impegnando a cambiare la loro percezione sul pubblico e mi fa piacere (ho sempre escluso acquisto di Fiat a prescindere ora non più), ahimè la concorrenza su parità di cifre se non più alte spesso lascia molto a desiderare da questo punto di vista, almeno se compro un auto di 30k vorrei sentirmi a bordo come tale e non su una auto da 10k..sorprende anche a me i sensori di parcheggio, quantomeno posteriori se ha una visibilità così scarsa (peggiorata dal sedile fisso probabilmente)
    Ahhh il giorno che le batterie costeranno la metà.. Che rivoluzione che sarà!

  2. “Ma qui non c’è un motore a scoppio che disperde migliaia di Joule …”

    Il discorso dell’efficienza ha senso solo se usato in questo modo: oggi ho un elettrodomestico di classe G, lo sostituisco con uno di classe A più efficiente. Allora ha senso, perché in effetti si sta consumando meno energia a parità di variabili. Qui invece si sta facendo una scelta diversa: si decide di non usare una fonte primaria per la produzione di energia (cinetica), il petrolio, perché il processo di trasformazione è inquinante (e non perché è inefficiente! Se le auto emettessero pochissima co2 nessuno si sarebbe posto il problema!). Anche la trasformazione di energia solare in energia elettrica è inefficiente (il tasso di conversione dei migliori pannelli non arriva al 40%, il resto dell’energia è sprecata), ma chi se ne importa, è energia pulita, se non riusciamo a convertirla tutta pace, ce ne faremo una ragione!

    Propongo sommessamente in futuro di usare al posto della frase “ma qui non c’è un motore a scoppio che disperde migliaia di Joule …” la frase “ma qui non c’è un motore a scoppio che produce tonnellate di CO2 …”. Si sta esprimendo un concetto simile evitando di apparire ingegneri con la laurea presa su Google.

    • Io preferirei dei motori che consumano la metà dell’energia anche se efficienti solo al 80% hehe, oramai con i motori elettrici non è pensabile di puntare solo alla densità e peso migliorati di continuo, che ok aver la fissa della autonomia ma una volta che hai batterie da 10kg che ti danno 6/700km di autonomia non è che hai necessità di migliorare ancora e ancora, piuttosto ci deve essere l’obiettivo parallelo di abbattere drasticamente i consumi, il riscaldamento e condizionamento stessi dovranno essere migliorati se non rivoluzionati, tutto va in quella direzione alla fine, frigoriferi progettati per usare sempre meno corrente, elettronica di consumo per lavorare a voltaggi più bassi etc etc, consumare meno è comunque il miglior modo di non inquinare, anche se l’energia è pulita sprecarla non è positivo

      non essere così cattivo, non ha sbagliato così clamorosamente, i joule si usano anche per indicare dispersione di calore, nelle resistenze elettriche è vero ma il senso era quello su 😂

      • xardus non ce l’ho con l’unità di misura, ce l’ho col concetto di piramide. Cosa c’è alla base, qual è la cosa più importante di tutte? Inquinare meno. E allora dici quello! Lascia perdere ottimizzazioni e rendimenti.

        Proviamo così, forse mi spiego, questo lo lessi su Topolino quando avevo 8 anni. Immaginiamo che domani Elon Musk crei l’auto a co2, ovvero un motore che si alimenti con l’anidride carbonica e che emetta vapore acquo dalla marmitta e profumo di lavanda. Ipotizziamo che il rendimento di questo motore sia del 10%, ovvero la sua capacità di trasformare l’energia contenuta nella miscela ossigeno – co2 sia bassa. Ecchissenefrega! Se guidi un’auto che, camminando per la città, anziché consumare corrente o petrolio aspira da una presa d’aria anteriore la co2, la trasforma in energia (anche con un processo poco efficace) e poi emette ossigeno e profumo di lavanda, questa sarebbe la migliore auto dell’universo nonostante abbia il motore meno “efficiente”.

        Anzi, guarda, esempio migliore: te lo ricordi il Mr Fusion della DeLorean di ritorno al futuro? Ecco, magari quel motore ha un’efficienza ancora minore (non direi, ma facciamo finta), ma andava a scarti alimentari, in pratica anziché buttare il cibo nella spazzatura lo davi a lui e ti faceva volare l’auto. Se alla fine la co2 prodotta è bassa, non sarebbe comunque una gran figata di motore?

        Che si fa, se un domani creano un motore a bioetanolo con efficienza 97% rottamiamo le elettriche e passiamo in massa al bioetanolo?

        Vedi che non ce ne frega poi così tanto dell’efficienza del motore ma ci interessa solamente mettere sul piatto della bilancia il totale delle emissioni climalteranti? Perciò mi vien da ridere quando chi compra elettrico inizia a parlare di Joule …

    • @Enzo : non si tratta solo di inquinamento ma fra le altre cose anche di dipendenza energetica da paesi stranieri e – piú in lá nel tempo – esaurimento del “famigerato” petrolio. A parte questo è innegabile la differenza di rendimento fra motore elettrico e a scoppio (https://www.aspoitalia.it/documenti/fanelli/veicoli.html) In ogni caso non capisco perché i pannelli solari sarebbero cosí inefficienti…

      • Luigi tu aggiungi ancora un altro tema, ovvero la dipendenza dai paesi stranieri. Concordo con te, ricordiamoci entrambe che le terre rare che servono solo alle auto elettriche vengono tutte da paesi del terzo mondo.

        Per i pannelli solari, il rendimento dei pannelli si aggira sui 19-21% per i moduli in silicio monocristallino e 16-18% per i moduli in silicio policristallino. Tradotto in parole povere, siamo più bravi a trasformare il petrolio in energia che il sole in energia, solo che il primo processo è enormemente più inquinante del secondo.

        “è innegabile la differenza di rendimento fra motore elettrico e a scoppio”: aribomba! E daje! O non hai letto quello che ho scritto oppure con gli anni sono diventato pessimo io a spiegarmi. Non significa nulla!!! Come si fa a spiegarlo? Boh, lascia perdere, il rendimento, sì, il rendimento, è l’unica cosa che dobbiamo guardare … vabbeh …

      • Il problema che quando si fa questo ragionamento, si confronta due cose non confrontabili, il motore termico, genera la sua energia in loco, quella elettrica la genera qualcun altro altrove e l’auto lo consuma e basta,
        In pratica quando si dice che il termico è efficiente al 30% e quello elettrico al 97, si sta paragonando l’efficienza di conversione da chimica a termica sommata a da termica a meccanica, con la semplice conversione di energia elettrica in meccanica, in pratica è come se per un auto termica ci fosse una forza esterna che muove i pistoni su e giù, ma viene completamente tralasciato la conversione di altre forme di energia in elettrica(che ahimè non è presente in natura), se nel termico lenergia chimica lha prodotta il tempo in miliardi di anni e noi semplicemente la puliamo un attimo dalle cose che non servono ma in sostanza è già lì pronta, l’energia elettrica va prodotta, e al momento lo facciamo in decine di modi diversi, trasformiamo energia cinetica (idroelettrico moto ondoso etc), chimica (derivati del petrolio gas biocombustibili) termica (quasi sempre come fase di mezzo di trasformazione, vedi nucleare chimici detti prima, ma anche geotermico) solare, eolico, volendo pure collegando in serie tutte le patate del mondo e fare un matrix di Mr potatoes, ma tutte queste fonti.. Tutte dalla prima all’ultima han efficienza enormemente basse, quelle a derivati del petrolio van dal 20 al 40% in base all’età tecnologica, geotermico tra il 10 e 23%, centrale a gas massimo 40%, eolico addirittura a un 60%,idroelettrico è il top arriva anche al 90%.. solare…teoricamente si arriva al 23/27% ma quelli installati soprattutto in Italia sono in grandissima parte frutto del vecchio conto energia e le tecnologie di dieci anni fa erano decisamente meno efficaci i ritmi di installazione attuali non sono nemmeno paragonabili a quelli avuti in quegli anni.

        Questa è l’efficienza da paragonare col 30% (che se non ricordo male è cmq minore), soprattutto una volta che ho paragonato l’efficienza cosa ne ricavo? Assolutamente nulla a noi interessa non inquinare e non aggiungere co2, il motore termico anche fosse efficiente al 99% al massimo triplica autonomia ma emette cmq un terzo della co2.. Se fossimo in grado di pigliare co2 dall’aria e condensarla ci potrebbe anche stare bene ed essere in grado di compensare.. Ma cmq il petrolio finisce per cui.. Giù di pannelli ed eolico, l’efficienza va solo pretesa dalle centrali elettriche per non sprecare risorse utilizzabili per altro

    • Non tiriamo fuori l’efficienza dei pannelli solari, però.
      Perchè diversamente, per equità, allora dovremmo calcolare quanto sole è servito per creare il petrolio dalla decomposizione di plancton che sono dovuti crescere nutrendosi di microalghe che sono cresciute grazie al sole e sarebbe mostruosamente a favore del fotovoltaico, che spreca “solo” l’80% (ho preso il rendimento dei pannelli commerciali), dato che non usa l’energia solare “anche” per respirare (cioè processo di ossidazione-riduzione continuo), crescere, riprodursi, invecchiare, morire e decomporsi.

      • Bravo Guido. Ennesima dimostrazione in base alla quale dovremmo proprio non parlare di efficienza, mai più … anche perché altrimenti vince il nucleare, visto che è milioni di volte più efficiente di qualunque altro tipo di centrale. Giusto? 😀 😀 😀

      • Anche se son d’accordo sul senso, non son d’accordo sul dover contare quanto il sole è servito per generare tutto ciò, ovviamente è servito senza non ci saremmo nemmeno noi con le auto, ma in gran parte è stato il tempo, con abbastanza tempo certi processi sarebbero potuti comunque avvenire in periodi estremamente più lunghi, alla fine è il calore che è servito, ma in ogni caso l’utilizzo di queste risorse non è replicabile da noi a meno di usare grandissime energie e risorse per sostituire il tempo, per cui è un utilizzo parassitario delle risorse, mentre quello che si aspira ad ottenere è una integrazione simbiotica e quindi positiva per il ciclo ambientale nelle sua complessità, son consapevole che è soprattutto una questione di punto di vista, ma credo che vederla così aiuti molto a dare le giuste prospettive su dove dobbiamo lavorare e come possiamo riuscirci.

        Banalmente se tra dieci anni scopriamo una serie di asteroidi da miliardi di tonnellate di plutonio.. Sviluppare una mineraria e far evolvere il nucleare a livelli mai pensati…sarebbe comunque una soluzione per il mantenimento del nostro equilibrio dato che prendiamo fonti esterne e che non avrebbero comunque influenza su di noi (la luna ad esempio ha eccome influenza su di noi) le scorie le rimandiamo tranquillamente in mezzo agli asteroidi e così eviteremo anche di alterare troppo gli equilibri di masse, ci son cmq radiazioni ben peggiori la fuori non penso sarebbe un grosso problema per niente e nessuno, forse i telescopi non sarebbero felici hehe ma già ci pensa musk 😂

    • Lettura frettolosa, Enzo. L’auto termica converte in movimento fra il 20 e il 30% dell’energia contenuta nel serbatoio e il 15% circa di quella primaria (il petrolio). Petrolio che è un bene non rinnovabile, quindi finito ed effettivamente in procinto di finire. Il fotovoltaico è inefficiente? Si, molto più di quel che pensi tu (converte in energia elettrica il 25% al massimo, non il 40%) ma di un bene gratuito, rinnovabile, infinito e presente ovunque (soprattutto il Italia): l’irraggiamento solare. Non sarai mica tu lo scienziato laureato alla Google University?

      • esatto.
        enzo, non importa se il concetto che esprimi (o vuoi esprimere) sia giusto, ma solo che i numeri siano esatti..

        poi si lamentano

        • L’appunto di Massimo non è tanto sui numeri ma proprio sul “concetto”.
          Il concetto è che bruciando petrolio produciamo il 25% di energia cinetica e il restante 75% va in “entropia” (grado di incasinamento dell’universo, integrale del…..).
          Il fotovoltaico “cattura” energia prodotta dal sole che andrebbe in ogni caso persa.
          Un conto è produrre per buttare via, un conto è recuperare quello che andrebbe buttato via.

          • consiglierei una rilettura (e se non basta, una seconda) del primo commento di enzo: la risposta di massimo nulla ha a che vedere.
            se non avete capito, il problema non è suo (ne mio)..

          • @Ernesto: il primo a rileggere è stato il buon Enzo
            Enzo 28 Marzo 2022 at 21:42
            Hai ragione, ho riletto ed è come dici tu. Grazie per il ragguaglio.

            In relazione a
            Pietro Bascape 28 Marzo 2022 at 16:15
            Caro Enzo, leggo con interesse i tuoi commenti … Purtroppo questa volta mi pare tu abbia preso le classiche “lucciole per lanterne”.

            A questo punto il problema non è il suo ma mi sembra non sia neanche il nostro.

          • Avrebbe totalmente senso come discorso, se avessimo altri mezzi per ricavarne il 100%,ma il petrolio o lo lasci sotto terra (il che mi starebbe anche bene, sicuramente fa meglio che estrarre e usare) ma per l’industria plastica e chimica servono comunque e quelle nemmeno vengono utilizzate per produrre energia ma oggetti, cioè se domani trovassero il modo di adeguare alla svelta le centrali a idrocarburi per renderle efficienti al 100% direi di correre e smettere di sprecare energia sulle auto, ma considerando che quando la benzina la usi nelle centrali vanno da un 20 a 40% massimo a seconda di quanto son vecchie, la differenza sul totale c’è ma risibile, quello che non so è se le centrali attuali emettono più o meno co2 e altre ribacce di un euro 6d etc… Ho la vaga idea che potremmo scoprire siano simili se non peggiori nelle centrali più datate

      • Pazzesco, lei continua a ripetere all’infinito la storia dell’efficienza i cui numeri (comunque bassi) non sono neppure vicini a quanto lei asserisce cone un fisco rotto. Ma il problema resta la sua i finita maleducazione perché si intromette e da degli ignoranti a tutti senza conoscere l’argomento di cui parla

        • Sono il co fondatore di questo sito e l’amministratore di questo blog. Tra i miei compiti c’è anche quello di proteggerlo dai troll come lei.

    • Caro Enzo, leggo con interesse i tuoi commenti sempre molto critici ma molto tecnici. Purtroppo questa volta mi pare tu abbia preso le classiche “lucciole per lanterne”.
      Paolo stava parlando di climatizzazione, non di efficienza. Il motore a scoppio produce moltissimo calore che in inverno è ottimo per scaldare una macchina. Il motore elettrico non produce altrettanto calore quindi è necessario attivare una “resistenza” (così chiamata da Paolo) che non è altrettanto funzionale come il calore prodotto da un motore termico.

      Con stima.

  3. Grazia Paolo. Ottimo racconto. Diviso tra la descrizione della parte “normale” dell’auto e quella puramente dedicata alla motorizzazione elettrica. Hai centrato esattamente il focus sul fatto che è l’auto che si adatta alle tue esigenze e tu ti adatti ai suoi “limiti” in un rapporto che si può dire “sinergico”. Tu dai a lei, lei da a te…

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