100mila km con la Leaf: li ha percorsi Stefano in soli 30 mesi. E qui traccia un bilancio di che cosa ha funzionato e che cosa non l’ha convinto (le ricariche…).
di Stefano Paniccia
“Dopo poco più di due anni e mezzo, ho raggiunto il traguardo dei 100.000 km a bordo di una Nissan Leaf 62 kWh ed è tempo di un primo bilancio. La mia è stata una avventura che non si può definire semplice, anche a causa di una rete di ricarica che è cresciuta tanto, ma che deve ancora crescere e migliorare“.
100mila km con la Leaf, con tante promesse non mantenute
“In questi due anni e mezzo ho visto installare le colonnine di Be Charge al Carrefour… Una vera manna dal cielo, ma ho anche visto togliere la CHAdeMO in virtù di una seconda CCS. Ho visto installare colonnine, ma non le ho viste attivare. Ho letto promesse elettorali di colonnine a destra e manca… ma niente di niente. Concessionari che dovevamo mettere colonnine e non l’hanno anche fatto. Ho aspettato un 110 mai arrivato. Durante i viaggi lunghi ho sfruttato PCC, una app per il cellulare che mi ha consentito di fare gli spostamenti con maggior serenità. Portandomi a destinazione sempre con una carica sufficiente, senza sprecare tempo per ricaricare più del necessario. Poi le tessere e le app di ricarica… Duferco è stata la prima, con le continue telefonate per attivare la colonnina. Telepass, con una ricarica gratuita al giorno e poi sistemi di incentivazione sempre più cervellotici. Enel X, con le sue tariffe e il regalo di compleanno (ora non c’è più). Be Charge, con i suoi abbonamenti e gli sconti Tesla club“.
Nelle ricariche mi è successo di tutto. E poi c’è il problema della CHAdeMO…
“Le avventure alla colonnina… tantissime. Colonnine che non funzionavano con un gestore, ma con un altro sì (nonostante un roaming dichiarato). Colonnine che continuavano la carica anche se la volevo interrompere. Prese CHAdeMO che si staccavano a fatica. Colonnine che erogavano (fortunatamente) gratis, ecc. E poi le problematiche lato macchina… La Leaf è una macchina comoda, spaziosa e ban accessoriata, con la possibilità di ricaricare a 100 kW... Purtroppo la batteria tende a surriscaldarsi e, durante le estati più calde e i lunghi viaggi autostradali, la velocità di ricarica scende a 20 kW già alla seconda ricarica. Infine la CHAdeMO… Non ce ne sono tantissime e molte non superano i 50kW di potenza… Ci sono città capoluoghi di provincia che hanno visto sparire l’unica CHAdeMO che c’era“.
100mila km con la Leaf, che cosa mi è piaciuto, che cosa no
“Cosa mi piace dell’auto elettrica? Velocità, ripresa, accelerazione senza strappi, facilità delle partenze in salita, possibilità di ricaricare a casa, efficienza, minore manutenzione. E l’assenza di vibrazioni, il silenzio…. Cosa mi manca? La spensieratezza: in un raggio di 10 km da casa mia, ci si può rifornire di benzina, diesel, GPL, metano, GNL. Ma non ci sono ricariche ad alta potenza e c’è solo una colonnina in corrente alternata. Trovo cervellotico dover fare tanti ragionamenti quando devo fare i viaggi più lunghi (non è detto che a destinazione ci sia un punto di ricarica disponibile). Nonostante tutto….Il mio futuro automobilistico continuerà ad essere elettrico, ho installato una wallbox a casa e imparato a gestire gli imprevisti che possono capitare. Inoltre questa tecnologia matura sempre più velocemente sia nella sua infrastruttura, che nelle automobili…E la prossima macchina avrà sicuramente meno problemi, rispetto a questa“.
– Leggi anche: il taxista deluso torna indietro dall’elettrico, una Nissan Leaf. E se vuoi seguirci con continuità, iscriviti a newsletter e canale YouTube di Vaielettrico
Chademo e’ piu’ rapido del obsoleto europeo ccs, si e arrivati in Cina al chademo/800. Pero’, le statistiche dicono che e’ mennekes lo standard industriale vincente.
Scusate, ma non esiste un adattatore Chademo – CCS 2? O alternativamente non si può modificare la presa dell’auto? Le Chademo sono destinate a sparire…
Impossibile per una serie di fattori tecnici insormontabili (protocolli di comunicazione, blocco del connettore lato auto o lato colonnina, ecc) Porca miseria….
Greta: la realtà è che il connettore CHAdeMO in UE ormai è obsoleto ed i veicoli che la impiegano sono sempre di meno.
Quindi i gestori di colonnine non avendo ricariche cambiano i connettori.
Quindi che fare:
Semplice costringere il produttore (Nissan) e i venditori a tutelare i clienti che hanno pagato i veicoli:
-Istallando ad esempio una colonnina CHAdeMO (accessibile 24/7) presso ogni punto vendita;
oppure
-Offrendo un retrofit da CHAdeMO a CCS Combo2.
Purtroppo a loro non iteressa tutelare il cliente finale : preferiscono vendere nuovi veicoli
Ho scritto a Nissan Italia facendo presente che Muxsan per 3,5K installa CCS2. E non capisco perchè loro non lo facciano. Anche allo stesso folle prezzo, poi uno decide se ne vale la pena….
Il suo è un ottimo suggerimento ma le assicuro che, per motivi con cui non sto a tediarla, mi piacesse o meno io i viaggi lunghi li devo fare in altra maniera. Per viaggi, trasporti i materiali pesanti o oggetti voluminosi e trasferte più impegnative comunque rimane l’imprescindibile Transit.
I 200 km minimi che mi dovrebbe dare la Leaf sarebbero più che sufficienti per l’utilizzo preventivato, peraltro di per sè non trascurabile (anche 50 km al dì, minimo 800 km al mese se giro poco).
Il posto più lontano dove prevedo di andarci (80+80 km di autostrada a.r. circa 2 volte al mese) a destinazione dispone di una presa interbliccata da 32 ampere “pieni”, da cui mi è dato di attingere.
Stringendo all’essenziale, la ratio è piuttosto semplice: con 20 mila euro circa oggi si compra una Spring nuova. Se per la stessa cifra mi si palesa una leaf praticamente nuova, uno il pensierino ce lo fa…
Scusate rispondevo a Ivone che ringrazio anche qui.
La Leaf è una buona vettura, ma non so cosa gli è venuto in mente a Nissan di montarci la “cià de mò”, mi sembra di essere tornato ai tempi del betamax e del video 2000.
Purtroppo questo governo (che tramite il ministero delle finanze ha la maggioranza di ENEL, ENI ed Autostrade) é in guerra contro l’elettrico ed a mio avviso i prezzi delle colonnine diventeranno sempre più alti finché le immatricolazioni di elettrico non scenderanno a percentuali insignificanti.
Poi secondo me un gestore che toglie una tipologia tecnica di presa con ancora le vetture in circolazione e assimilare a coloro che accoltellano alle spalle la clientela dopo che la stessa è stata fedele consumatrice da anni.
L’unica cosa che ti posso consigliare è di acquistare come prossima vettura una Tesla, almeno (per ora) quando fai i viaggi andando ai supercharger non sei schiavo di questo governo.
Le case automobilistiche stanno abbandonando ogni investimento e ricerca sulle auto termiche, il governo italiano può fare quello che ritiene più opportuno ma la vendita di veicoli elettrici è destinata ad aumentare nei prossimi anni. Una volta che il prezzo sarà allineato con le termiche, si stima molto prima del 2030, la diffusione aumenterà anche qui in Italia.
Il prezzo della corrente alle colonnine è spropositato rispetto alla ricarica casalinga, spero che con il tempo grazie al rientro degli investimenti e all’aumentare delle vendite di energia i prezzi si possano abbassare con un po’ di concorrenza.
Non credo che il mercato dell’elettrico aumenterà nei prossimi anni.. L’unica cosa che aumenterà sarà la l’età media del parco auto italiano che da 12 anni arriverà a 15/20 anni..
Tutte le statistiche dicono il contrario, molte persone dichiarano di aspettare il calo di prezzo o un usato abbordabile per passare alle auto elettriche.
Quando le case automobilistiche produrranno i nuovi modelli solo elettrici il passaggio sarà poi obbligato, basta pensare alle flotte aziendali che contano migliaia di veicoli l’anno..
Ringrazio Stefano per il suo racconto che potrebbe anche essermi piuttosto utile.
Chiedo per un amico: ma se uno che stava pensando di acquistare una citycar elettrica senza particolari ambizioni avesse l’opportunità di acquistare da concessionario ufficiale una Leaf praticamente nuova a €20.000 suscettibili di trattativa?
Se il suo orizzonte di utilizzo non fosse praticamente mai più largo della durata della batteria e in aggiunta potesse ricaricare a casa? E se tra l’altro nell’unica destinazione un po’ al di fuori della batteria potesse disporre di una presa di ricarica?
Voi come la vedreste?
Io ho avuto una Leaf per 3 anni e 60000 km. Mi sono trovato benissimo, caricando quasi sempre a casa. Effettivamente la presa Chademo è un handicap, ma se la ricarica fuori casa è solo saltuaria, si può affrontare tranquillamente. 20000 euro sono ragionevoli per la 62kWh. La batteria senza controllo di temperatura mi ha creato problemi relativi un paio di volte su viaggio lungo in montagna e oltre 30 gradi di temperatura ambiente. Problemi solo nella velocità di ricarica
La ringrazio molto. Io sono capitato su una acenta 40 kilowatt, ex aziendale, fa due anni a novembre e ha percorso 6500 km. In pratica stiamo parlando di una macchina praticamente nuova. In vendita presso un concessionario ufficiale (anche questo purtroppo ha un suo prezzo), è fuori a €19900 sicuramente suscettibili di feroce trattativa😂
Dice che è davvero troppo il prezzo richiesto?
Io ho usato una Leaf per un paio fi mesi come auto sostitutiva (avuta gratuitamente) durante il fermo della mia Kona per attendere la nuova batteria ad alta tensione. Durante quei due mesi, ho sempre gasato viaggi per i quali è stato sufficiente caricare l’auto a casa. Non ho avuto alcun problema e alcuni aspetti (guida con un solo pedale, volume del bagagliaio e spazio per i passeggeri sul sedile posteriore) è migliore della mia Kona.
Quindi per chi non ha necessità di fare viaggi che richiedono uno o più rabbocchi HPC, direi che va benissimo.
Ma, personalmente raccomando di pensarci bene ed essere sicuri dei limiti descritti sopra.
Un paio di miei amici hanno acquistato la Zoe pensando di usarla solo come citycar. Poi, incentivati dal basso costo/km dei viaggi in elettrico (i miei amici caricano l’auto a casa) hanno progressivamente allargato il raggio di utilizzo della Zoe, che è passata da citycar ad auto principale. Si sono così resi conto che sarebbe stato utile (anche in termini di costo totale di possesso) spendere di più ed acquistate un’auto adatta a viaggi più lunghi di quelli previsti per una citycar.
Tra una citycar ed una Leaf, sceglierei sicuramente la LEAF, proprio perchè è più comoda e spaziosa, soprattutto se si può ricaricare a casa o a destinazione. Il problema sono i viaggi più lunghi d’estate (es. Lucca-Foggia) ma si possono comunque fare, soprattutto se si trova una buona offerta e non si ha la pretesa di fare questi viaggi tutti i weekend.
Ti lascio anche un link con un confronto tra la 40 e la 62: https://www.vaielettrico.it/nissan-leaf-40-e-62-kw-a-confronto-cambia-poco-ma-in-autostrada/
Letto e riletto.
grazie mille!
Io rientro perfettamente in questa descrizione.
Ho da tre anni una Leaf 40kWh, 100km al giorno, ricarica casalinga, ho appena superato gli 80’000km.
L’avevo portata a casa a poco più di 20’000€ in pronta consegna. All’epoca non avevo molta scelta. La Kona (l’unica rivale per dimensioni e prezzo di listino) mi sarebbe costata molto di più, così come Corsa e 208 (appena uscite).
L’unico serio difetto è proprio la ChaDeMo: chiaramente sarà sempre meno supportata, e non posso biasimare gli operatori di ricarica, che sicuramente non fanno gran soldi da quelle spine.
Per le mie esigenze quotidiane so che al momento posso contare su almeno cinque spine nel tragitto casa-lavoro. Non le uso praticamente mai, se non in caso di emergenza (tipicamente perché ho sbagliato la ricarica casalinga e parto alla mattina con poca energia). Non potrei però continuare a usare la Leaf se sparissero (per carità, hanno appena installato una quick nel parcheggio del supermercato di fronte a dove lavoro, per cui organizzandomi avrei ancora qualche carta da giocare).
Quando l’ho scelta sapevo benissimo che stavo acquistando Betamax (uso anche io questo paragone quando parlo della Leaf), nel mio caso è stata una scelta consapevole.
Incrocio ancora le dita sperando, ma senza troppe illusioni, che Nissan possa annunciare un kit aftermarket di sostituzione della ChaDeMo con una CCS (che non costerebbe poco, ma soprattutto in ottica ambientale permetterebbe di allungare di parecchio la vita di molte Leaf).
Spero che non l’abbia fatto finora per puro calcolo commerciale/legale (se la rilasciasse con l’auto ancora sul mercato di fatto starebbe ammettendo di vendere una tecnologia già morta distribuendo a pagamento quello che serve per rianimarla).
Non credo che a Nissan costerebbe molto svilupparlo (si tratta sostanzialmente di cavi, di un’elettronica di controllo – non voglio banalizzare troppo ma non riesco a credere che in realtà non l’abbia già non solo sviluppato, ma anche realizzato almeno in qualche prototipo). Mi aspetto invece che l’eventuale prezzo del retrofit non sia irrisorio: considerato che adesso il retrofit aftermarket della Musxan costa oltre 3K€ temo che un eventuale retrofit ufficiale difficilmente possa scendere sotto 1k€.
Per quanto mi riguarda, nel caso in cui la batteria degradasse pesantemente (spero fra più di 5 anni e oltre i 200’000km), sarei anche intenzionato a spendere qualche migliaio di € per rimetterla a posto se il resto dell’auto fosse ancora in buone condizioni e mi permettesse altri anni di strada (sarebbe la scelta ambientalmente più intelligente rispetto al cambio auto), ma temo che quando arriverà quel momento, se non potrò installare una CCS dovrò separarmi dalla Leaf. Mi spiacerebbe, non sarà la più “fancy” delle elettriche ma è una onesta segmento C che mi permette di caricare senza troppe sofferenze tutta la famiglia quando serve (siamo in 5) e che mi porta comodamente tutti i giorni al lavoro, con il ProPilot di Nissan che guida da solo per più di metà del percorso (sui tornanti di montagna non posso pretendere nulla).
Trovo sconcertante la sostituzione così repentina messa in atto della chademo nei punti di ricarica già istallati…posso comprendere nelle nuove installazioni ma che non ci sia una norma che garantisca l’utilizzo di un bene acquistato ,con relativa iva versata,a distanza di così pochi anni…la leaf l’ho provata nel 2018 con 40kwh ..comodissima,un tappeto su strada ,peccato per la climatizzazione batteria poco efficente ed un formato di ricarica che già all’epoca era singolare.. però regolarmente venduta in Europa e quindi vorrei vedere il diritto di utilizzo per queste persone che si sono mosse nella direzione green…e invece🫣
Grazie Stefano, bel racconto di vita e di esperienze fatte, e complimenti per lo spirito sempre positivo con cui le hai attraversate imparando a gestirle al meglio possibile.
Grazie mille,
devo ammettere che non è stato facile fare certi viaggi…. ma con un po’ di testardaggine, di pazienza e di spirito positivo, si può fare 🙂