100 elettriche a listino, ma non ci siamo ancora…

100 elettriche a listino, ma non ci siamo ancora…L’offerta è troppo sbilanciata sui modelli di fascia alta. Quelli abbordabili li conti sulle dita di una mano.

100 elettriche a listino
La MG 4 è l’elettrica cinese più venduta in Italia, al 5° posto assoluto.

100 elettriche a listino: le cinesi all’attacco, ma senza low-cost

L’offerta non è più ristretta come un tempo: 100 modelli, con le relative versioni, cominciano ad essere un bel punto di partenza. E il numero è destinato ad aumentare considerevolmente in questa seconda parte del 2023, grazie anche all’arrivo in forze delle marche cinesi. Già ora i modelli sono 13, a cui vanno aggiunte le tante auto di brand occidentali costruite in Cina, dalla Dacia Spring alla Tesla Model 3. Ma per il momento anche i marchi del grande Paese asiatico portano da noi soprattutto costosi Suv e berline. L’eccezione più significativa è la MG4, che non a caso sta scalando la classifica delle EV più vendute anche in Italia, salendo al quinto posto nel 2023. Stiamo parlando comunque di un’auto che ha un prezzo d’attacco a 30.790 euro. Mancano le cinesine sotto i 20 mila euro, che in patria impazzano, con una richiesta così forte da assorbire tutta la produzione.

100 elettriche a listino
I prezzi sono al lordo degli eventuali incentivi statali o locali.

Solo 4 modelli su 100 sotto i 30 mila euro

Le elettriche sotto i 30 mila euro sono pochissime. E una di queste, la Smart EQ ForTwo, (parte da 25.210) è destinata ad uscire di scena nel 2024. La più economica resta la Dacia Spring, a 21.450, seguita da un altro modello del gruppo Renault, la Twingo, da 23.050. La stessa 500e ha la versione d’attacco, con solo 190 km di autonomia, a 29.950 euro. È vero che da questi prezzi devi togliere incentivi e sconti, ma siamo comunque lontani dai budget dell’italiano medio. Tanto più per modelli che spesso sono la seconda auto di casa. All’estremo opposto c’è un bel gruppone di macchine, soprattutto tedesche, con prezzi d’attacco sopra i 100 mila euro. Roba da miliardari, che dà all’elettrico un’immagine da privilegiati. E in mezzo decine e decine di Suv da 40-50 mila euro. Serve un riequilibrio verso il basso. Se non ci penseranno i marchi di casa nostra, prima o poi provvederanno i cinesi.

Visualizza commenti (54)
  1. Rientro ora da un periodo di 1 anno negli usa, con mia grande sorpresa nonostante il costo della vita sia quasi il doppio rispetto all’italia i prezzi delle auto sono di circa 8-9 mila euro inferiori per gli stessi modelli (vi invito ad andare sui listini usa e fare dei confronti con quelli italiani). Inoltre anche la manutenzione e la ricambistica avevano un costo notevolmente inferiore (esempio solo per citarne uno: cambio olio e filtro 40$ tutto incluso). Da questo ho capito che i prezzi delle auto in Italia sono completamente ingiustificati così come quelli dei tagliandi, usati so per continuare a spennare soldi dopo l’acquisto.
    Sono anni che sono stufo di svenarmi comprando benzina e voglio passare all’elettrico, nonostante non abbia un garage, ma purtroppo non ho 30-40-50k che mi avanzano e mi terrò il mio 1.2 benzina del 09 ancora per un po’, consuma molto specialmente in autostrada ma è ancora presentabile ed è molto economico su manutenzione e assicurazione 😞

  2. In Europa si è fatto scientemente cartello per tenere alti i prezzi delle autovetture negli ultimi 20 anni almeno.

    Non crediate alla frottola che ciò sdarebbe dipeso dalle normative sulla sicurezza etc.. Nel marzo 2007 comprai una Honda Accord 2.0 vti da 155 cv che, di serie, aveva tutte le dotazioni di sicurezza attive e passive di una buona auto d’oggi, oltre ad una dinamica di guida di ottimo livello. Prezzo di listino 25.000 Euro, pagata cash 22.000. Se l’aumento avesse seguito l’inflazione generale, adesso con 29.744 Euro si dovrebbe poter acquistare una berlina equivalente di un marchio se non premium, quanto meno di qualità. Così ovviamente non è e ce ne vorrebbero almeno 40.000.

    Nel frattempo i compensi dei supermanager si sono almeno decuplicati.

    E’ vero che con le elettriche se ne stanno approfittando ancora di più, ma la tendenza era quella.

    Per ora nelle Bev, anche se solo nel segmento della Model 3, l’unica a dare battaglia sul prezzo è Tesla, mentre gli altri sperano ancora di spennare qualche pollo.

  3. Paolo Rossi. Kia E Niro style 2020

    Secondo me manca anche un vero mercato dell’usato, magari con la certificazione dello stato delle batterie. Io sto cercando una seconda e in famiglia dopo la mia Niro ptesa con incentivi e sconti nel 2020, non si trova quasi niente sotto i 20.000. nemmeno le Zoe con batteria di proprietà

    1. Ciao, si ci vorrebbe un pò più di usato,
      come per le termiche, soluzione più sensata per chi ci deve fare pochi km in un anno e non sfrutterebbe / ammortizzerebbe un’auto nuova

      ho visto nei video software per smarphone che si collegano alle auto e forniscono dati molto dettagliati sullo stato della batteria ( usura/capacità, voltaggi, resistenza, addirittura i dati cella per cella, oltre ai classici dati tipo e numero di ricariche e km percorsi), con questi dati si riduce parecchio l’incertezza con l’usato,
      però il software / “app” che ho visto così dettagliato era per i modeli Tesla

      non so se esistono simili “app” esterne (che non richiedono l’utilizzo della diagnostica del costruttore a cui magari non si ha accesso in fase di compravendita) cosi dettagliate per tutte le varie utilitarie elettriche, ma su forumelettrico.it ci sezioni specifiche per ogni modello, per provare chiedere info di questo genere ai possessori di un modello preciso

      1. Luca Dell'Oca

        Esiste PKC (https://www.powercruisecontrol.com/power-check-control.html), con un dongle OBD è possibile fare un test su tantissimi modelli di auto in pochi minuti, e i risultati vengono caricati sui loro server. Non sono modificabili/alterabili, hanno validità di 6 mesi e si può condividere il link dove consultarli.
        L’ho comprato e lo uso ogni 3-4 mesi per verificare lo stato della mia batteria.

    2. Luca Dell'Oca

      La Zoe con batteria di proprietà è un unicorno, sarebbe la soluzione più ovvia ma Renault ha convinto praticamente tutti i suoi clienti che noleggiarla sarebbe stata la soluzione più conveniente, nessuno che ha mai fatto un calcolo su 5 anni per capire quanti soldi gli hanno spillato in realtà.

  4. Non ci siamo perché il costo medio delle auto è cresciuto di 10000 euro in 10 anni (chissà perché, vero?) e le persone normali che vedono una Zoe a 28000 euro a listino nella migliore delle ipotesi se la ridono. Sono auto che 10 anni fa sarebbero costate meno della metà.
    Per fortuna il prossimo anno si vota in Europa vah

    1. Ti sei perso giusto una pandemia e una guerra (buon per te!)

      con paralisi logistica e produttiva delle merci e poi a completare per l’industria costo spropositato energia elettrica e gas

      bolla inflazionistica che ha colpito ogni bene, non solo le auto, e che in europa non è ancora rientrata , forse il prossimo anno

      Poi nel caso delle auto ci sono montagne crescenti di sistemi di sicurezza, antiinquinamento, e optional e finiture considerati indispensabili dal cliente medio, che se realizzati con sistemi costruttivi barocchi, costosi, figli di decenni di vacche grasse, contribuiscono al costo

      perchè il cliente europeo checché se ne dica, spesso ha possibilità di spesa o si indebita per l’auto, come status symbol, ti snobba l’utilitaria o l’auto con finiture low cost, meglio un suv da 2 tonnellate come arma/scudo negli incidenti, non importa se termico o elettrico, e voilà il iistino è servito, prima saturano il vendibile di queste categorie, mia opinione

      Senza negare che i costruttori europei ci stiano anche marciando sopra, fintanto che non arriva più concorrenza

      sulle auto grandi lo sappiamo, una mazzata su costi produttivi e listino la hanno presa da Tesla, ora vediamo sulle piccole se entro un annetto ci riusciranno i cinesi ad importare di più

      PS: vedo scrivere spesso questa allusione non spiegata
      “a ma tra poco ci sono le elezioni europee”
      cos’è ? sembra ideologia propagandata da un area politica?

      Provo a interpretare liberamente, mi scuso se sbaglio:

      1) dopo le elezioni torneranno a regnare i Savoia,
      2) batteremo di nuovo moneta italica autarchica
      3) produrremo solo auto a carburatori e naftoni a scarico libero

      per la moneta italica c’è indecisione tra lo Scudo fiorentino, o il Banano pisano, vedremo

      invece non vedo con che bacchetta magica o schiocco di dita i nuovi Regnanti, nella loro magneficenza e arguzia, potranno cancellare i problemi di costo elencati sopra, a partire dalla botta di inflazione che comunque c’è stata, senza invece aspettare che la concorrenza del mercato faccia il suo corso

      penso che rivoluzioni industriali e tecnologiche come le rinnovabili e le auto elettriche non le fermi con la politica, buona o cattiva, al massimo puoi aiutarle o rallentarle

      vedi Cingolani e compagnia bella al governo che rallentano le autorizzazioni per le rinnovaili in italia, ormai smaccatamente, da republica delle banane (intervista a Report dell’altro giorno è stata la ciliegina sulla torta, vista su yuotube), bel regalo ad Eni , e bollette energia più care per noi e nostra industria, con minore competitività e meno attrazione di investimenti, per altri anni.. non possono bloccare la transizione, allora fanno melina, fanno perdere tempo, c’è spazio per un altro giro di mazzette

      il resto del mondo industrializzato ha scelto di facilitare la transizione, ed hanno già prezzi più bassi di energia e dei prodotti, auto comprese

      sono più avanti di noi, io proprio non ci riesco a dargli degli stolti e dire che in italia saremmo più furbi se tifassimo per i politici che vogliono frenare, in italia o in europa

      In My Humble Opinion, comunque buona fine settimana

      1. Vai sereno, non mi metto a rispondere a tutto.
        Solo sulle elezioni rispondo che spero si ritorni ad una logica di mercato senza imposizioni. Perché è proprio il fatto che il mercato viene drogato da imposizioni che porta un aumento sconsiderato dei prezzi, altro che covid.
        Non c’è nessuna rivoluzione industriale in atto, c’è una imposizione industriale.

        1. Buongiorno Simone.
          Il problema è che su tutti i tipi di auto stanno solo cercando margini e non numeri.
          Ma al di là di queste considerazioni, il vero problema è che non c’è più tempo.
          È una imposizione politica? Si, e per fortuna! Meglio tardi che mai, visto che l’umanità non è in grado di capire cosa ha fatto all’unica casa che abbiamo.
          Per tutti vale godersi le comodità attuali e per quello che accade al pianeta a causa delle nostre comodità (sempre che ci si renda conto dei fatti, visto che i negazionisti negano anche che l’acqua sia bagnata se indottrinati adeguatamente), ci pensino i posteri. La novità (neanche tanto nuova visto che sono decenni che gli scienziati ci dicono dove siamo diretti) è che siamo quasi ad un punto di non ritorno. I posteri, anche se decideranno di andare tutti a piedi, non potranno più invertire il processo di riscaldamento globale.
          Il permafrost si sta sciogliendo. Contiene metano, gas più climalterante della CO2.
          Quando inizierà massivamente l’emissione, la palla passerà dai nostri piedi a quelli del… diciamo destino. Che a quel punto sarà più che meritato, perché saremo la razza intelligente più stupida dell’universo.
          Non piace l’imposizione?
          Non piace neppure farsi levare un dente cariato o, più attinente, farsi togliere un organo interno affetto dal cancro. Ciononostante, per sopravvivere va fatto.
          Se è così speranzoso nelle elezioni, visto il risultato quasi scontato vista la miopia e gli egoismi imperanti (si spendono milioni per cercare di salvare 5 milionari adulti, giusto, ogni vita va salvaguardata, anche se ti vai a cercare rogne, e non si interviene per salvare oltre 700 persone tra cui centinaia di bambini), cerchi di considerare cosa viene proposto e quali saranno le conseguenze.
          Certo, uno è libero di non farsi espiantare il cancro, ma non si può per legge impedire l’espianto al resto del mondo. Anche se, in realtà, in Italia nei fatti è già così, visto com’è stata ridotta la sanità pubblica per favorire un passaggio al privato. Direzione ben chiara. Purtroppo, non addebitabile solo ad una parte politica. È questo che è desolante: nei fatti non esiste un’alternativa.
          Non che ci speri molto, ma magari “la gente” potrebbe iniziare a guardare cosa accade al clima senza farsi indottrinare. Ed avere un po’ di memoria di com’era il clima qualche decina di anni fa.
          Buona domenica.

        2. Ah! Ho dimenticato: non c’è nulla di più impositivo della “logica di mercato”, con bisogni di cose inutili creati ad arte dal marketing, di cui, ahimè, ho fatto parte come analista. Infatti, viene chiamato fucketing!
          Hai bisogno di aria pulita? Comprati un bel suvvone diesel euro 38, che emette solo 118 g/Km di CO2. E quando ti fermi, in 3 minuti puoi ricominciare ad emettere immediatamente CO2.
          Vuoi mettere la comodità!

          1. Mi trovi d’accordo su tutte le tue osservazioni.
            Io aggiungerei che l’UE ha solo programmato una politica industriale fissando degli obiettivi e per me questo è buono. Si poteva fare meglio, sicuramente. Ma da qui a cancellare tutto con le prossime elezioni, questa la definirei miopia visto che da anni si recrimina alla politica europea una mancanza di progettualità a lungo termine ed ora che è stata fatta la si vuole demolire! Un’assurdità.
            Ma visto che il messaggio non passa forse guardare un reportage di Rai 2 può essere utile (https://www.rai.it/ufficiostampa/assets/template/us-articolo.html?ssiPath=/articoli/2023/06/Tg2-Dossier—-Clima-punto-di-non-ritorno-282ea716-4216-43aa-a863-a08feb5f4914-ssi.html)

          2. Ah ok niente allora. Se siete convinti che arrivi l’Apocalisse allora non parliamo nemmeno. Ci vediamo nell’altro mondo, visto che 7 miliardi di persone se ne fregano di ciò che dite voi. Saluti

          3. La saluto cordialmente.
            Le ricordo solo che non lo diciamo noi, lo dicono, da decenni, gli scienziati che si occupano di variazioni climatiche.
            Lo dicessimo solo noi sarebbe una sinecura…
            Vede, se lei dovesse attraversare un precipizio con un ponte di liane da una riva all’altra. Attraversarlo le fa impiegare 20 minuti, scendere a valle e risalire 3 ore.
            Davanti al ponte, due persone: la prima, che produce carciofi, le dice: “il ponte è Ok, attraversi pure””.
            La seconda, che cura liane, le dice: “non attraversi, ho riscontrato che la liana principale all’interno è marcia”.
            Sta a lei scegliere se attraversare o meno! Ma si ricordi: se fa cosa le dice il secondo, fa un po’ di fatica ma sopravvive. Se fa cosa le dice il primo… come ho detto, sta a lei.
            E non credo che ci siano proprio 7 miliardi di ciechi. Lo spero, almeno.
            Per quel che mi riguarda forse (spero) non vedrò l’avvio dell’Apocalisse, come la chiama lei. E non ho figli e, quindi, nemmeno nipoti. In fondo, a me frega relativamente. Il mio è più un pensiero etico che un pensiero pratico. Forse ho sempre la speranza che l’uomo sia un essere intelligente. Ma dopo tutti gli anni che ho vissuto, la convinzione mi sta abbandonando.
            Se non ricordo male, anche i troiani non dettero ascolto a Cassandra. Non mi pare che sia finita bene…
            Anche per il batiscafo Titan mi risulta che un ingegnere avesse avvertito che non era sicuro. Ma il CEO l’aveva licenziato ed ha proseguito ad usarlo per scendere dove la pressione sfiora la mezza tonnellata per cm quadrato. E’ morto dentro il Titan!
            Però, gli uomini sono perlopiù una razza pigra: tra non fare nulla anche se può esserci un pericolo, e dover cambiare le proprie abitudini, purtroppo, la scelta sarà sempre di “essere padroni a casa propria” e negare l’evidenza. Non mi dica che non si è mai accorto che in Italia qualcosa sia cambiato climaticamente. L’Adriatico che entra nel Po non lo avevamo mai visto. L’agricoltura in ginocchio per la siccità non l’avevamo mai vista. I ghiacciai stanno sparendo.
            Ed in Inghilterra stanno piantando vitigni che una volta si potevano coltivare solo qui al sud.
            Però, se lei non lo ha visto o non lo ritiene cogente per il suo prossimo voto europeo, beh! Auguri!

        3. Sono d’accordo. Questa imposizione quasi ideologica del dibattito è secondo me controproducente per la causa ambientalista. Non è cosi che si convince un cittadino a comprare la BEV oppure a sostituire la caldaia comprata appena 4 anni fa. Inutile ripetere fino alla nausee che il modo finirà fra trent’anni se non facciamo questo e quello. Il popolo se ne infischia. E come ho già scritto è la maggioranza silenziosa che fa i governi e questa maggioranza non può permettersi e non vuole rivoluzionare la propria vita. Questo è la ragione pe cui si guarda alle prossime elezioni europee. E continuando su questa china tecnocratica ed ideologico si allontana sempre di più la gente che correrà nelle braccia di quelli che voi tanto disprezzate. Ed è una sconfitta per tutti. CI vuole moderazione e proposte rivoluzionarie a livello globale. Non siamo solo noi europei a doverci castrare.

          1. Vero: meglio che cominci a pensarci qualcun altro!
            Stiamo tutti nella nostra “comfort zone” aspettando che qualche altro cittadino (non europeo) cominci e poi si vedrà.
            Mi chiedo cosa non capisca il “popolo che se ne infischia” del fatto che il permafrost si stia sciogliendo. Non è un’ipotesi. Lo sta già facendo. Ed emette metano. Centinaia di volte più climalterante della CO2.
            Quando sarà abbastanza, non potremo più fare nulla. Più temperatura, più metano, più temperatura, più metano, sempre più accelerato.
            E non capisco come il “popolo che se ne infischia” non veda come sta cambiando il clima. Sarà che io sono vecchio e ricordo inverni a -12, pieni di neve (quest’anno non è mai nevicato!). Ricordo primavere piovose, ma rarissimamente con alluvioni. E ricordo il Po bello pieno che non si faceva “rimontare” dall’Adriatico. E ricordo ghiacciai molto grandi. Eh, si! Ricordi da vecchio! Ma non è passato un milione di anni, come accade talvolta al clima naturalmente. Sono passati 50 anni, 30, 20… e nessuno nota nulla. Sarà un caso!
            A me sembra che non facendo nulla ci si stia castrando molto di più rispetto al tentare di fare qualcosa. Ma è l’opinione di un vecchio. La cosa non dovrebbe preoccupare me… anzi, più conosco l’umanità col passare degli anni e delle esperienze, più mi viene voglia di fare il tifo per il metano.
            Del resto, “il metano ti dà una mano” (vecchia pubblicità).
            Ma forse se ne uscirà prima: l’intelligenza umana è capace di iniziare una guerra dopo una pandemia (ovviamente negata: 7.000.000 di morti dalle risate, immagino) e magari Putin & C. ci risolvono il problema di colpo schiacciando un bottone. Meglio così che quello che attende l’umanità col riscaldamento globale.
            Se ha meno di 70 anni, auguri! E mi raccomando: voti per chi non ci castrerà… tutte balle con ‘sto clima!

          2. Ah! Una piccola correzione: è tutto fuorché la maggioranza (silenziosa o meno) che fa i governi, almeno qui in Italia. La maggioranza vera, purtroppo, non ha chi votare. Ed infatti non va a votare.

          3. Signor Ivano forse lei non ha capito. Se l’apocalisse che lei prospetta fosse vera siamo già morti. Vada a raccontare delle liane e dei ponti a quei 7 miliardi di persone che vivono e vivranno di carbone e petrolio per i prossimi decenni finché noi in Europa crediamo di salvareilpianeta con le batterie al litio. Saluti

          4. L’apocalisse che gli scienziati prospettano (non io), ad oggi può essere evitata. Ma se non inizia nessuno…
            Comunque, sono così tante le cose che non capisco, che una più o una meno, fa poca differenza.
            Ma una cosa credo di saperla: non avete idea di come sarà, o sareste un pelo più preoccupati.
            Ripeto: auguri!

          5. Concordo molto su un punto che hai scritto (mentre su altro poi vedi ho idee diverse):

            e’ vero che i motivi “alti” ( l’elettrificazione per ridurre i consumi primari e specialmente quelli da fonti fossili, e la dipendenza economica da fossili dello Stato dall’esterno) non interessano a tutti

            che il mare si sia già alzato ora nel 2023 di 10cm rispetto 1990 (dati elaborati NASA), e le temperature già ora di 1 grado, con prospettiva di altri gradi in futuro con più guerre e migrazioni per l’acqua e il cibo nel mondo, per molti comprendo perfettamente che sono argomenti lontani nel tempo e nelle priorità quotidiane, ci può stare, come esseri umani ragioniamo e viviamo anche alla giornata

            smuove di più un’auto che “oggi” costi poco al km e sia facile da rifornire,
            e su questo per fortuna si può argomentare, perche c’è sostanza nell’auto elettrica, se era un “pacco” non si starebbe diffondendo neanche a regalarla, altro che i listini ricchi europei;

            questo blog ho notato ad esempio dedica molto spazio a parlare dei progressi della rete di ricarica, è un argomento molto pratico, un fattore discriminante per quella fetta di guidatori che fa anche lunghe percorrrenze fuori città, tipicamente a gasolio

            puntare solo sulle argomentazioni etiche/alte, cioè per il bene futuro dei nostri nipoti, si rischia una comunicazione onestamente difficile, e soprattutto di faclitare la strumentalizzare dell’argomento con fake varie da varie forze politiche, sempre in cerca di capri espiatori per i diffusi malcontenti dell’elettrorato, malcontenti che però vengono da altri motivi (cattiva gestione pubblica di finanze, servizi, diritti in Italia);

            il pane o il gasolio rincarano? è colpa dell’auto elettrica, dei cinesi, dell’europa etero-diretta, etc, un nemico esterno con cui arrabbiarsi.. magari hai letto il libro di Pennac sulla figura del capro espiatorio bersaglio della rabbia..

            mica mica per caso i nostri casini sono incvece dovuti a eventuali cialtroni corruttibili che eleggiamo a gestire il nostro stato e non facilitano transiozini strutturali che ad es.abbasserebbero il costo dell’energia (come stanno facendo ad es U.S.A. e altri paesi europei, piùì avanti di noi e con costi energia già in caduta libera)?

            creare capri espiatori permette di distrarre, dirottare il malcontento, e continuare a far eleggere gli stessi cattivi/corrotti gestori della cosa pubblica che questi malcontenti e sovraccosti li creano,
            è un problema vecchio come il mondo, è il populismo, il marketing applicato alla comunicazione politica, con tanto pelo sullo stomaco

            personalmente quando discuto di auto elettriche, preferisco restare sui vantaggi pratici, quotidiani, che porta come tecnologia nuova,
            che un po’ alla volta si impone da sola perchè migliora la precedente, come i computer hanno fatto sulle macchine da scrivere, e le automobili sulle carrozze;

            per i paesi che prendono questa strada non è una “castrazione”, ma un “potenziamento”, anche del comparto industriale per le sinergie e l’indotto notevole perchi vuole cogliere il treno in corsa;
            e a dispetto di tante parole che dipingono come più “macho” da guidare le auto a pistoni, basta provare qualche elettrica, reattive e precise, per ribaltare il preconcetto, per me sono oggetti già diventati anche fin troppo “potenti” e troppo rifiniti per l’uso normale

            che sia una tecnologia più vantaggiosa è il motivo principale (credo più delle preoccupazioni per la CO2) per cui si sta imponendo in tutto il mondo industrializzato e talora anche nei paesi meno avanzati:

            1) auto elettrica è per il guidatore spesso percepita più piacevole e meno affaticante da usare delle termiche (chi la prova davvero) ed è meno costosa da alimentare (in modo più smaccato fuori dall’italia, dove la corrente già ora costa meno) e molto meno costosa da manutenzionare, è l’argomento principe per chi deve cercare un’auto nuova e fari i conti in tasca su 5-10 anni, è il “portafoglio”
            (tra l’altro valido anche per i furgoni elettrici commerciali)

            al momento frena investimento iniziale di un’auto nuova, la mancanza di usati, la gamma scarna sui modelli di auto piccoli, la paura di poche colonnine; vediamo se entro un anno anche questi punti vanno a posto; la transizione comunque sarà lunga,
            è normale che ad oggi molti non siano elettrocompatibili,
            le due alimentazioni coesisteranno a lungo, è inutile creare “guerre” tramite “polarizzazione” da tifo calcistico, è proprio il giochino del caprio espiatorio

            – vantaggi amministrativi (portafoglio+praticità) per il proprietari nei centri delle grosse città (costi ingresso e parcheggio facilitati)

            – ha anche nuove funzioni che possono essere utili (V2G) e un domani anche fonte guadagno (con “app” automatiche che abilitino la partecipazione alla “borsa dell’energia eletrrica” , in america già ora queste app esistono per le tesla, ci ripaghi i costi di gestione dell’auto)

            – per le città aiuta a ridurre inquinamento aria (e costi malattie annesse) e rumore

            C’è poi un punto che è a metà strada tra argomenti bassi, quotidiniani, e argomenti alti, chè è difficile da discutere,
            di solito è meglio fermasri a discutere solo sui punti citati sopra;
            questo ultimo punto lo accenno solo per completezza

            – per lo Stato (cioè noi tutti) è un buon risparmio per il bilancio generale perchè porta un immediata riduzione delle importazioni di greggio

            anche producendo la corrente non dico da fonti rinnovabili, ma con banali centrali turbogas a ciclo combinato (rendimento attuale 60-63%), si risparmia più di metà carburante in tonnellate equivalenti di greggio (!) e quasi il 70% (!) della CO2 rispetto usare il carburante distilato da greggio messo nei serbatoi motori a pistoni; è una bufala che l’inquinamento venga solo spostato; ho questi conti energetici un po tecnici più volte,
            e prima di me tanti altri tecnici

            questo risparmio si ha da subito, ancora prima che le fonti di energia rinnovabili aumentino di numero di impianti installati

            in definitica aumentare le elettriche aiuta a ridurre la fiscalità generale, a prescindere da come verrà poi scelto di distribuirla sul costo di elettricità o del gasolio o di altre tasse

            purtroppo questo punto diventa a sfavore in caso di politici corruttibili (e poco controllati dal proprio elettorato), che preferiscono ritardare la transizione perché sull’aquisto di greggio c’è un filiera storica ben radicata, ci girano fior di mazzette e interessi

            e secondo me sono gli stessi politici che poi montano le campagne d’odio/polarizzazione e di fake su auto elettriche e fonti rinnovabili, cercano capri espiatori per non far notare le loro mancanze e cattiva/corrotta gestione della cosa pubblica

            Mia umile opinione, non pretendo di convincere, ormai ho capito che ci sono tante mentalità e situazioni personali diverse, scrivo più per il piacere di cazzeggio e di condividere spunti vari tra utenti appassionati dell’argomento, buona settimana

  5. Se Byd vendesse in Europa un auto da 3,80 MT con batteria da 40-50 senza guida assistita ne sensori ne telecamere ne sfonzoli per un costo di 15-18k stravolgerebbe il mercato auto europeo

    1. Peccato che molti fronzoli saranno obbligatori da questo luglio su tutte le auto nuove di qualsivoglia motorizzazione termica o elettrica

  6. Questo era il tasto dolente lamentato da tempo da diversi utenti, me compreso, prima di “scomparire” perché solo a parlarne siamo stati bacchettati (da altri utenti) come ignoranti / odiatori delle bev, che a dire di qualcuno andrebbero acquistate anche accollandosi 10 anni di rate. Il problema che ora pone il direttore ha una conseguenza molto concreta: il comune cittadino che deve tirare avanti una famiglia con redditi medi, stanco di aspettare alternative realmente valide nel campo delle EV (io osservo il mercato da oramai 4 anni) attingerà a vetture più pratiche ed economiche come una Dacia Sandero, o una Jogger, e con 16-18mila euro di spesa andrà avanti per i prossimi 15 anni, tutto questo perché le case costruttrici di bev puntano esclusivamente al mercato premium, c’è poco da fare, ed allora così sia

    1. Alessandro D.

      Eh sì…
      Anche perché grazie a internet ormai il mondo in queste cose è diventato veramente molto piccolo, e sapere che in Cina la stessa vettura costa l’equivalente di 15.000, quando qui nella migliore delle ipotesi ce la propongono al doppio… (un esempio su tutti: la BYD Dolphin di imminente commercializzazione)
      Insomma, non è questione di essere a favore o contro l’auto elettrica. È una questione puramente contabile. Perché va bene il trasporto, Il dazio, gli annessi e i connessi… ma non può costare il doppio. Semplicemente non si può proporla al doppio di ciò che è risaputo che si deve spendere in Cina e pretendere che qui partono le salve di Osanna e Alleluia e la gente se le strappi dalle mani.
      Ormai dovrebbe essere abbastanza manifesto che in questo frangente c’è qualcuno che sta palesemente facendo della grassa e palese speculazione sulla vendita delle auto elettriche, specie quelle che provengono dalla Cina.
      E se il trend dovesse confermarsi sinceramente la vedo dura. Perché così l’impressione in tutta onestà è quella della truffa legalizzata.

      1. Tesla e BYD che producono su larga scala forse hanno già raggiunto quest’anno la parità di costo di produzione tra elettrica e termica, e altri brand cinesi/coreani ci sono vicini

        Sono i costruttori europei e altri americani che sembrano indietro, anche i per sistemi produttivi meno efficenti, stanno abbassando i costi produttivi ma hanno un ritardo

        e se la batteria e alcuni componenti non sono pronti a produrli in casa in quantità, intanto li comprano da terzi, non si sa se a buon prezzo o meno

        nelle interviste di un anno fa Stellantis , VW e soci piangevano dicendo che non potevano produrre e vendere a meno di così, che il margine su ogni vettura era minimo

        non so se in un solo anno hanno già fatto progressi e ora ci stanno marciando anche loro sui listini, o se gli servirà almeno un altro anno per poter abbassare i listini

        PS: la Dolphin versione Cinese mi pare avesse due tagli di capacità batteria più piccoli di quelli europei,
        (es 25 e 40 contro 40 e 60)

        questo limerebbe la differnza di costo, che comunque resta importante; considera anche la spesa per mantenere una rete di vendita e ricambi carrozzeria e assitenza cosi distante dalla Cina, le loro vetture costeranno sempre un po’ di più qui da noi

        o qualcuno ipotizzava che non entrino già da subito in europa a prezzi più aggressivi per non provocare clamore e misure protezionistiche, cioè potrebbe essere un pò di apprezzabile stategia, tatto e savoir faire 😉

        1. Alessandro D.

          -le loro vetture costeranno sempre un po’ di più qui da noi-

          Amico mio, “un po’ di più” ha senso”. Ci sta. Non è automatico, mi creda, sarebbe lungo discutere i particolari, ma “un po’ di più” si può comprendere ed accettare.
          Il doppio no, se vuole credermi sulla parola… il doppio no.
          Il doppio è semplicemente speculazione.
          Ho passato troppo tempo in mezzo alle moto giapponesi (che pure loro vengono da lontano e devono mantenere una rete di vendita e ricambi e assitenza cosi distante) e troppo ho avuto a che fare con relativi importatori e filiali ufficiali, per far finta di non sapere che se qui costa il doppio che là c’è qualcosa che non torna.

          O per lo meno che andrebbe spiegato molto bene

        2. Tesla forse .. ma BYD stocca migliaia di auto elettriche in distese.. cosi come altri marchi cinesi. Cosi i loro dati sono totalmente FALSI. Contribuendo così all’inquinamento e non di certo a migliorare il mondo…
          https://youtu.be/1SEfwoqKRU8

          1. Perdonami ma partendo da un video vero, anche interessante,
            hai argomentato in modo illogico, forse per ideologia / malizia

            stiamo facendo un ragiomento sui listini europei, non buttiamola in caciara con le trollate

            perchè se ti informi un minimo, ad oggi il calcolo LCA, cioè l’impatto calcolato su vari parametri, di una elettrica, è sempre minore di (produzione + uso + smaltimento) di un’auto termica, e il divario aumenta ogni anno, per questo si stanno diffondendo,

            banalmente fanno risparmiare risorse, e la Cina è un classico stato che sta cercando di efficentare e risparmiare il più possibile, ma persino gli USA, che sono più ricchi, non schifano questa occasione

            il video del mega parcheggio è uno e gira in rete da un po’, centinaia (non saprei se migliaia) di auto sembra (?) abbandonate

            lo youtuber che lo ha diffuso ha ipotizzato un caso perverso di programmazione o incentivi cinesi per arrivare a certi obiettivi di produzione a scadenza precisa (mi pare strano ma potrebbe anche essere)

            oppure banalmente è un lotto di auto (sembrano utilitarie) a rischio di essere difettate o superate nella batteria utilizzata e non gli conviene modificarle o commercializzarle; BYD ha cambiato e unificato di recente i tipi di batteria usati su tutti i modelli

            o un lotto destinato in blocco a qualche partner commerciale ma poi non pagato dall’aquirente, e cosi via, la palla di vetro non c’è l’ho

            in ogni caso se non recuparate, quando sarà il momento verranno riciclate, perchè persino come “rottami” contengono migliaia di euro in valore in metalli

            BYD produce oltre 2 milioni di vetture all’anno,
            capisci nell’insieme gli fa un baffo questo possibile spreco

            ma tu, no, argomenti che per BYD, anzi per tutti marchi,
            sia la normalità, che diabolicamente lavorino in perdita pagati dallo stato per il gusto di inquinare e riempire chissa quanti parcheggi, come i cattivi dei fumetti, capisci lo scollamento dalla realta?
            ..dai pensaci un momento..

            Sprechi per i motivi più vari capitano da sempre, anche con le auto, ogni anno ci sono ritiri di interi lotti di vetture (termiche), per gli stessi motivi ipotizzati sopra, normalmente non fanno notizia

            Ti aspetto a pubblicare i video delle arance schiacciate o dei pomodori non raccolti nei campi quando (purtroppo) non è conveniente raccoglierli in certo casi,

            o delle tonnellate di cibi buttate dai supermercati per motivi commerciali (e non parlo solo di cibi vicini alla scadenza, ed è un segreto di pulcinella, a volte vengono donati a enti benefici, ma spesso sono costretti per a distruggerli di nascosto)

            ciao

          2. A parte il fatto che c’è sicuramente alla base uno spreco di materiali e di energia a puro scopo di lucro e non di certo il “gusto” di inquinare.. Poi i video delle arance buttate sono comunque frutto delle speculazioni di grosse aziende a scapito dei piccoli produttori (ti invito al riguardo ad informarti più approfonditamente). Comunque parlare di poche auto di BYD, lo youtuber spiega che ci sono anche altri due marchi coinvolti, mi sembra riduttivo e continuamo a fare finta che certe cose non succedano. Il fatto che poi ci siano altrettanti cimiteri di auto “termiche” non rende la cosa meno grave se non la peggiora. La mia non è di certo un attacco alla tecnologia elettrica, non vedo come possa essere interpretata così, ma a certe pratiche economiche che vengono sempre meno prese in considerazione. Comunque si dice che di questi campi di auto ce ne siano diversi (da verificare ovviamente) ma non mi stupisce più di tanto. Quindi questo numenro di auto IMMATRICOLATE , hanno la targa contribuisce di sicuro a rendere falsi i numeri cinesi, che alla luce di questa pratica non posso non credere che ritocchinomanche altri numeri

  7. Sembrerebbe che i costi alti siano un mix:

    – adas obbligatori + adas facoltativi aggiunti
    – batteria (questo però è già tornato in calo)
    – optional non indispensabili (es. Dolphin con sedili regolabili elettronicamente)
    – costruttori europei che cercano di fare cassa finché non arriva concorrrenza
    (propongono prima auto grandi/suv/piene di optional, con più margine)
    – invece pompa di calore e raffreddamento batteria ormai credo costino poco

    Prodotti con caratteristiche low cost/essenziali per chi li usa in città sembra che siano stati vietati, a parte Dacia Spring, e i tanti quadricicli leggeri, che comunque ormai sono quasi automobili, alcuni con aria condizionata per esempio, e prezzi sui 12-15.000e

    A me sembravano razionali queste elettriche da città:

    WV e-UP / Seat Mii / Skoda Citigo
    europee e fatte bene, perchè pesanti soli 1150kg,
    misure classiche da città 3,60/3,75m x 1,65/1,70m x 1,40/1,44m;
    l’altezza normale di “soli” 1,4 m aiuta l’autonomia in autostrada

    “idealmente” bastava aggiornarle ma mano con batterie più recenti e pompa di calore,
    offrire sia allestimento base che uno più accessoriato, prezzo al ribasso ogni anno,
    il pianale non era a skateboard, costava un po’, ma ormai era stato ammortizzato

    Con pandemia e crisi russa, costi materiali ed energia alle stelle sono state tolte dal listino, probabilmente gli sarebbe costate un botto produrle o sarebbe stato impossibile

    Ma ora che le materie prime e l’energia sono scese non le ripropongono,
    da capire se ci marciano o se lo fanno per “necessità” di incamerare utili;

    mandano avanti auto più grandi, più prezzate, e più facili da produrre (pianale a skateboard, cioè auto più alte, sono quasi tutte dei cross-over o mezzi-suv, altezza da 1.55-1.60 in su )

    Altre auto da città razionali e belline per me:
    peugeot e-208 / e-corsa, peso entro 1400kg, altezza bassa 1,4m;

    anche le loro versioni b-suv rialzate, Avenger – Modka, non fanno troppo scandalo a 1500kg
    (per chi non può rinunciare alla guida alta in città)

    idem le cugine più grandi (e-308 e similli) ma qui siamo già a 1600kg,
    auto non più da città (come peso se la giocano con MG4 e Megane)

    queste chè ho citato sono pianali vecchio stile, non skateboard, simili alle auto termiche (con cui magari è anche più facile abituare i nostalgici dei pistoni, poi essendo basse sono scorrevoli in autostrada), anche la e-golf era di questo tipo, batterie stipate solo sotto ai sedili e nel tunnel centrale, non nelle zone di appoggio dei piedi, per questo l’auto rimane bassa

    purtroppo, se non arrivano in fretta batterie ancora più dense, verranno sostituite in futuro da pianali skateboard (più economici da produrre con la densità energetica attuale delle batterie),
    e Stellantis non sembra (?) in grado di abbassare i prezzi di queste sue vetture;
    e se li abbassasse vendendone parecchie, ad oggi non avrebbe abbastanza motori e batterie, forse l’anno prossimo sarà pronta?

    menzione di onore alla e-500 per i “soli” 1.300kg, ma prezzo alto per una city car

    PS: sul prezzo della Spring, autentica low cost nell’impostazione, invece penso che ci marciano, da noi potrebbe costare 16.000e e avere margine, in cina dove viene prodotta ad oggi costa 10.000e in versione full optional

    peccato perchè essendo larga solo 1,5metri ( e peso 1000kg) andrebbe bene nei box-garage vecchi, quelli stretti dove un’auto più larga apre a fatica le portiere, credo sia una “nicchia” di mercato bella ampia

    Tra i quadricicli, low cost da città (cioè 8.000 invece di 15.000) c’è ad es. l’Ami citroen, ma è pensata anche per car-sharing gli hanno messo sedili antivandalo praticamente non imbottitti spacca schiena, leggevo chi la compra deve farli modificare con imbottiture

    Il tutto senza aver calcolato gl incentivi, che ancora sono ùtili ma allo stesso tempo praticamente drogano i prezzi

    ci vorrebbe più concorrenza ma non so in quanto tempo i quando i marchi cinesi riusciranno a portarla da noi, portare una rete di vendita, assistenza in europa, più dazi e trasporto;
    mentre Tesla anche se uscisse una Model 2 mi aspetto comunque 4,3 metri di auto,
    l’effetto concorrenza sui prezzi ci sarebbe ma non del tutto sulle auto più piccole

    Alla fine i costi alti di auto nuove stanno facendo se non altro pensare a togliersi lo sfizio di una e-bike, modelli cargo, oppure MTB che sono quasi motociclette, e allora l’auto la si usa qualche volta in meno, solo quando è necessaria, magari il trend vero per chi vive in città è questo ?

    1. condivido in pieno quello che hai scritto,oggi questo ragionamento l’ho sentito da pochi….
      vedremo tra qualche mese/anno

  8. Io non voglio “cinesine” o “tedeschine” o “americanine” o qualsiasi altra cosa che finisca in “ine” da contrapporre ad assurdi SUV o mega auto! Ed in mezzo?
    Io voglio auto normali (ad esempio una SW da 4,5/4,7 metri, come ho sempre avuto negli ultimi 25 anni), elettriche, con buona autonomia e veloci nella carica, ad un prezzo umano. Magari con tecnologia più “indietro” di un paio d’anni rispetto al marchio più elitario.
    Mi riferisco a quello che faceva la Skoda, ad esempio con l’Octavia, che costava 6 o 7.000 € in meno della Golf, e che un paio d’anni dopo ne ereditava la tecnologia più innovativa, e le finiture, e così via di versione in versione (buona abitudine che Skoda sta perdendo, purtroppo!).
    Io delle “ine”, ad oggi, non saprei che farmene. Ma certo le “normali” non a 60.000 o 40.000 euro, e nemmeno a 30.000 e neanche a 25.000. A meno che non mi raddoppino seduta stante la pensione (ed a chi lavora come dipendente, lo stipendio). Gli altri, spesso si “aggiustano” da soli.
    Ma è diventato così impossibile guadagnare sui “numeri” invece che sui “maledetti margini”?
    Ma perché devo andare su un’utilitaria (o, Dio mi scampi, su un SUV) se mi serve una station?

      1. Non lo so! Mai piaciute le VW e sempre considerate assurdamente care. Da qui Skoda!
        Quello che credo di sapere è che un’auto elettrica è fondamentalmente più semplice di una termica. Tolte tutte le scusanti su terre rare che rare non sono e compagnia bella, perché dovrebbero costare come una termica? Per avere margini maggiori, non certo per motivi produttivi. Risolti i problemi dovuti alla miopia pianificatrice di aver lasciato tecnologia e territori alla Cina (sempre che si voglia davvero vendere elettriche “al popolo”), fatti investimenti sullo sviluppo di tecnologie e procedure più efficaci/efficienti, io credo che se i costruttori volessero davvero fare numeri, e quindi economie di scala, un’elettrica “auto normale” dovrebbe costare molto meno di una termica equivalente. Un’auto che di manutenzione costa un terzo rispetto ad una termica (se non meno) perché mai dovrebbe costare ugualmente ad una termica?
        Io mi aspetto da marchi non d’élite auto “normali” a 18/20.000 €. Che è già un’enormità! Se, invece, vogliono solo margini alti… qualche allocco che pagherà un’auto un’enormità lo trovano di sicuro, c’è sempre chi ha i “dané”. D’altra parte, nel tempo, ci hanno abituato a fare noi clienti i collaudi, per cui… ci “ingoiamo” qualunque cosa…

        1. “Un’auto che di manutenzione costa un terzo rispetto ad una termica (se non meno) perché mai dovrebbe costare ugualmente ad una termica?”
          Perché la manutenzione non la pagano loro ma la paghi tu a loro….. Quindi devono caricare sul prezzo di vendita dell’auto anche i mancati introiti sulla manutenzione.
          Ahimè……

          1. Ammettiamo che sia vero.
            (Non lo è in assoluto: case e concessionarie sono entità diverse, e nemmeno troppo amiche, soprattutto alle “chiusure” trimestrali. E’ un mondo complicato).
            Ma anche se fosse vero, io di tagliandi e cambi olio ho pagato in 30 mesi 804 €. Poi, da perfetto idiota quale sono, uscendo dal garage di fretta mi sono “tranciato” lo sportellino della ricarica per ben due volte (la mia non è un’elettrica pura, ma la termica adattata, e lo sportellino o lo chiudi tu o… te lo tranci via uscendo dal garage). In totale, di manutenzione ordinaria e straordinaria, ho speso 1.044 €. Che diamine di ricariche per mancati introiti di manutenzione fanno sul prezzo d’acquisto? Moltiplicano per dieci per “stare sul sicuro”?
            Resta il fatto che dal punto di vista prettamente “industriale”, se solo avessero procedure specifiche e non “il solito” adattato alle elettriche, avere un prezzo di 2/3 rispetto ad una termica sarebbe già un ladrocinio. Da questo punto di vista le nuove “marche”, vedi Tesla, sono favorite sulle “storiche”: hanno dovuto partire da zero, con procedure mirate, e non adattare l’esistente.
            Perché il SW e gli “strumenti” di sicurezza sono gli stessi, per termiche ed elettriche, sedili, volante e carrozzeria pure, fari anche. Resta “la ferraglia”, che in un’elettrica è infinitamente minore e meno problematica.
            I prezzi alti (fatte salve le batterie, comunque destinate, se avverranno i giusti investimenti, a calare di molto) non sono frutto né di produzione industriale né di manutenzione minore da “scaricare” sul prezzo. Sono ben precisi, calcolati e voluti extra-guadagli sui margini. E saranno sempre in crescita, se i dirigenti continueranno a guadagnare 100 volte quello che guadagna un dipendente, e se i dividendi agli azionisti devono aumentare ogni anno.
            Non perseguono le quantità, troppo “fastidioso”, ma i margini. Tutto qui. Ad esempio, nel settore della moda far produrre in asia riduce i costi di produzione di varie decine di volte, ma qui i prezzi di vendita restano identici a prima, anzi, aumentano pure = margini eticamente illeciti! Nulla sfugge a questo paradigma concesso dal cosiddetto “libero mercato” che consente delocalizzazioni.
            Quindi se davvero ci fosse una volontà politica di avere auto “per tutto il popolo”, da ottenere con apposite misure e tassazioni, anche sulle rendite da questi “furti”, le auto elettriche potrebbero tranquillamente costare almeno un terzo di meno di una corrispondente termica.
            Però so benissimo che parlare di tasse su rendite fa rizzare i capelli.
            Ma non se ne esce: se non vengono colpiti i comportamenti lesivi della società e della democrazia… e se si continua a comperare le borsette griffate che la Ferragni indica come indispensabili (ed è così per qualunque cosa, auto comprese), continuando a dargli ciò che vogliono senza bacchettarli per ciò che rubano, allora il prezzo doppio delle elettriche in fondo va benissimo: ci danno quello che siamo disposti a pagare. Di che ci lamentiamo?

    1. Ivano dobbiamo guardare altri brand: MG, Dacia, Dr, etc. Tra l’altro la sparata di oggi di Blume è di rinunciare ai volumi e pensare ai margini … Chiunque oggi acquista VW foraggia questa mentalità qui è infatti si è visto, è il gruppo che ha aumentato i prezzi più di tutti … A questo punto id2all e id1 saranno mosche bianche in un gruppo sempre più luxury …

      1. Ciao Enzo, buona sera.
        VW e Audi facciano pure le cavolate che vogliono. Qualcuno che le compera lo troveranno di sicuro. Se si comperano a tonnellate (letteralmente!) i SUV per fare al 90% 10 Km in città e 5 volte 900 Km a 130 all’ora in autostrada (una pacchia con quell’aerodinamica) e curve e rotatorie a 20 Km/h per non ribaltarsi, figurati se non comprano roba che costa molto immotivatamente. Ego e ragione non vanno mai insieme.
        Spero che Skoda e Seat, come nel passato, restino auto… simply clever… come dice delle sue auto la Skoda. E lo sono… o, meglio, lo erano…
        Stessa auto a 7.000 euro in meno perché non aveva l’ultima autoradio, il tappino coprivite, la moquette morbida, il pomello e le modanature in radica ed altre stupidate del genere. Ma stessa auto! A 7.000 in meno!
        Se non lo faranno devono attrezzarsi a vendere numeri sempre minori a prezzi sempre più alti. Faranno concorrenza alla Ferrari… ma io non avrei dubbi su cosa comperare nel caso. Fatto salvo che a me serve una SW! Bella ed economica!
        Sono “affezionato” al modello Octavia, le ho prese tutte, dalla “uno” all’attuale. Quando salgo mi sembra di entrare nel salotto di casa.
        Ma se non saranno più simply clever come dico io… beh… qualcuno che sa produrre e vendere a prezzi “giusti” (per l’acquirente, non per i margini) lo si troverà di sicuro.
        Sempre che sia vera la volontà generale di fare questa benedetta transizione.
        Ne sapremo di più, probabilmente, dopo le prossime elezioni europee presumibilmente ad effetto “destrorso” vista l’aria che tira.
        In tal caso… liberi tutti e fine dell’umanità e di (parte) del pianeta (che magari non è poi così tutta ‘sta brutta cosa). Magari la prossima razza “intelligente” saranno le api, o le formiche… chissà… l’evoluzione è una gran cosa!
        Però, visto il corporativismo di chi governa con certe idee di base, magari la transizione non è basata sul dotare tutti di elettriche, ma sul fare andare a piedi quelli delle corporazioni “poveracce” (così imparano!), ed in super SUV milionari le corporazioni di prima fascia.
        Chissà!?
        Buona notte! (in tutti i sensi!).

        1. Non mi sembra che i prezzi di Skoda e Seat siano economiche, oggi, lato endotermico. Oramai una Skoda decente la paghi sui 30.000

          1. Infatti! Sempre meno clever!
            Ma bisogna andare dal concessionario, non solo affidarsi al listino. In particolare in certi periodi dell’anno. La mia, di listino, costa 42.000.
            Ma l’ho pagata 21.700. Caso particolare e difficilmente ripetibile, è vero, ma è meglio non fidarsi solo del listino.
            Comunque, in generale, sempre meno clever.

  9. Non mi sembra che una stupida media termica segmento c con prestazioni e accessori simili a mg4 venga meno di 30 mila, anzi! Arrivera anche zeekr x a 25 mila… Sicuro per ora non vogliono fare auto sui 20 mila euro o poco sotto. Salvo auto che non possono essEre definite tali.

  10. Eh ma rendiamoci conto che a inizio anni ’60 una utilitaria base (Fiat 500 o 600) si comprava con 10 mesi dello stipendio medio di un italiano. Adesso per comprare una EV ci vogliono almeno 18 mesi di uno stipendio italiano medio, cioè quasi il doppio. Alla fine il tenore di vita di noi italiani è peggiorato.

    1. Possiamo affermare che una Fiat 500 è equivalente ad una Dacia Spring
      In base a quanto trovato su internet lo stipendio medio degli italiani è di 1,5k
      Non serviranno 10 mesi ma 13 bastano per la Dacia

    1. Ecco e può tenersela a quel prezzo evitiamo di foraggiare i produttori che applicano questi listini …

      1. Luca Dell'Oca

        Per una volta concordo con Enzo. A 30k mi tengo la mia id.3 finchè non crolla la batteria, pagata 29k (è la 45kwh, presa nel 2021 quando ancora VW non si era ammattita del tutto con gli aumenti di prezzo) ma infinitamente meglio dentro e fuori della BYD, con oltretutto provata affidabilità (già 60.000 km senza il minimo problema). Certo, non ha il software di Tesla, non ha i millemila “mode” e 758 voci del menu, ma non devo abitarci in auto o far la gara a chi si sente più figo ad averla, ci devo solo girare, e questa cosa la mia lo fa alla grande.

        BYD dovrebbe portare la Seagull più che la Dolphin, ma temo che anche questa sarà assorbita dal mercato interno, a meno che anche loro non aprano una fabbrica in Europa. Si parlava mesi fa di trattative per acquisire un ex-stabilimento Ford in Germania, ma poi non ci sono stati più aggiornamenti.
        BYD avrebbe a listino anche la E6, un MPV stile Dacia Lodgy con 600 lt di baule, che sarebbe un’auto utilissima, perfetta per chi cerca spazio e capacità di carico senza fronzoli. Ma anche loro han capito che da noi è meglio spacciare i SUV, visto il successo di Model Y e id.4.

        1. Alessandro D.

          Soprattutto, caro mio, il mio timore è che i cinesi e i loro sodali di casa nostra che si occupano della distribuzione in loco stanno subodorando che comunque qui da noi in Europa c’è un sacco di gente che è convinta di fare un affare comprando a €30.000 delle vetture che laggiù si vendono a €15.000.
          E questo solo perché le europee costano qualcosa di più.

          1. Luca Dell'Oca

            Ragionamento che condivido. Han trovato i polli da spennare. D’altronde, quando l’auto più venduta è la Model Y a 50k, come dargli torto?

            Leggo recensioni entusiaste della MG4 per esempio, quando l’ho vista mi ha dato l’impressione di un’auto che forse forse ne vale 17-18k, altro che 30k. Però tutti ad acclamarla, solo perchè costa meno delle altre, semplicemente perchè queste ultime han prezzi ancora più assurdi.

            Pare folle da dire, ma ci può salvare solo Musk, se butta fuori la “Model2” a 25/30k vedremo improvvisi cali di prezzo di molte auto, e vesti stracciate da parte di tutti gli altri che non riescono a scendere.

          2. Gianni Terragni

            Prezzo Panda 2013 : € 9.000
            Prezzo Panda 2023 : € 16.000
            La panda è ora il doppio più comoda ,il doppio più sicura, consuma la metà, dura il doppio?
            NO!
            Lo stipendio degli italiani è raddoppiato, NO è diminuito.
            Qualcuno ci marcia ? SI
            L’auto elettrica costa troppo? SI
            La batteria costa, SI la metà di dieci anni fa.
            Ci mettono troppe cose che fan pagare tanto e gli costano poco? SI
            Quindi una scusa per marciarci ancora di più!

          3. Fares Brandoli

            Sono d’accordo con voi ed é giusto non farsi spennare.
            Fissato il proprio budget, ci sono sempre auto d’occasione, bisogna solo andare a prenderle e farsele piacere così come sono.
            Per le elettriche invece serviranno ancora diversi anni,, soprattutto in un paese con un tasso di sostituzione che non arriva al 4%.
            Se volete vado in Norvegia e ve le mando giù 😜

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