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Perché tanto odio contro l’auto elettrica?

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Perché tanto odio nei confronti dell’auto elettrica?  Lo chiedono due lettori che non si capacitano di tutta questa avversione. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i vostri quesiti vanno inviati all’indirizzo mail info@vaielettrico.it .

perché tanto odioPerché tanto odio? /  Nessuno ti obbliga a comprarla una EV, eppure…

“Vi scrivo perché da molto tempo una domanda mi frulla per la testa, specialmente ogni volta che leggo sul Vostro giornale lettori critici verso l’elettrico.  Non capisco cosa rende così divisivo l’argomento AUTO ELETTRICA. Io stesso non posseggo un’auto elettrica, ma la avrò senz’altro. Ma il fatto che ci sia una nuova tecnologia suscita in tante persone un’ avversione . Perché?? Nessuno impone a nessun’altra persona l’acquisto contro la propria volontà e la tecnologia è ormai più che testata“. Michelangelo.
perché tanto odio
“La paura della modernità” libretto scritto da Piero Melograno nel 1987.

Perché tanto odio? Gli italiani hanno paura del nuovo, da sempre

Risponde Mauro Tedeschini.  È vero, un odio piuttosto diffuso nei confronti dell’auto elettrica traspare anche da tanti commenti agli articoli pubblicati su Vaielettrico. I motivi? Sono tanti. Il primo è l’atavica avversione degli italiani nei confronti della modernità. Spesso esorcizzata insinuando il sospetto che ogni innovazione tecnologica nasconda la macchinazione di qualche malintenzionato. Macchinazione che oggi è più facile evocare grazie ai social, che dei presunti complotti  sono una cassa di risonanza formidabile. Scrivi che c’è chi vuol costringerti a cambiare abitudini consolidate per spillarti un sacco di soldi e il gioco è fatto. Ma anche prima dei social gli italiani erano diffidenti, poco propensi al cambiamento. Correva il 1987 quando lo storico Piero Melograni scrisse un libretto intitolato “La paura della modernità“, in cui si raccontavano episodi che oggi appaiono incredibili. Esempi? Quando i primi televisori entrarono nelle case, molti italiani la notte coprivano lo schermo con un panno, temendo che da lì potessero spiarti in casa. “

perché tanto odioI nemici delle auto elettriche? Nostalgici del rumore e del nitrito del cavallo…

“Continuo a seguire i vostri articoli e i commenti dei lettori. É innegabile che, oltre a limiti oggettivi esistenti, esistono alcune perplessità nella visione della mobilità futura. É vero, le colonnine di ricarica non sono diffuse come i distributori. Ma proviamo a fermarci e pensare un attimo. Per costruire un distributore di carburante serve uno spazio apposito scavo di cisterne e tutta la struttura. La posa di una colonnina è eseguibile più o meno ovunque, richiede meno impegno e tempi più rapidi. Inoltre trasportare l’energia che viaggia su cavi è molto più semplice e meno dispendioso rispetto ai carburanti che richiedono navi cisterna, oleodotti e camion. Con quel che ne consegue per traffico e impatto ambientale. Siamo ad una svolta epocale. Come agli inizi del 900, quando arrivarono le prime auto. Considerate inutili dagli scettici di allora, che vedevano il cavallo come nei secoli precedenti unica possibilità di forza motrice. Oggi si guarda con paura a un orizzonte che non è nuovo, é collaudato da decenni e tra poco anche l’unico ostacolo, l’autonomia, sarà risolto. Ai nostalgici del rumore dei motori a combustione rispondo: i loro  simili erano quelli che rimpiangevano il nitrito del cavallo“. Carlo

perché tanto odioMolti italiani vogliono schierarsi, non capire

Risponde Mauro Tedeschini. Valgono le considerazioni fatte sopra, con un’aggiunta: la politica, purtroppo, ha convinto gli italiani che occorre sempre schierarsi da una parte o dall’altra. Su tutto. Ti iscrivi a una fazione e ti risparmi la fatica di pensare per capire di volta in volta chi ha ragione e chi ha torto. Abbiamo detto mille volte che la mobilità elettrica è per molti, ma non per tutti. E che prima di acquistare un’auto a batterie occorre verificare di avere le condizioni giuste per farlo. Ci possono essere argomenti a favore o contro le auto termiche. E così per le elettriche. Ma spesso si preferisce non entrare nel merito: si sceglie una posizione preconcetta e a quella ci si attiene. Un po’ per pigriza, un po’ per altro su cui è meglio sorvolare.

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310 COMMENTI

  1. Dove sta la libera scelta di scegliere dove sta la vera ragione per obbligarci dal 2035 a prendere solo una tecnologia quando la abbiamo da 150 è funziona sempre meglio, dove sta il green se devono bruciare carburanti per dare l’energia o dobbiamo installare centrali nucleari con le maledette scorie, come I paesi sotto sviluppati ricicleranno le batterie piene di materiali pesanti non andranno alla fine a buttarli al mare.. come sempre qualcuno ci magia solo si pensa hai profitti e basta. Che mondo schifoso 🤮 hanno fatto dei test dei campi magnetici dei motori elettrici e come influisce sulle nostre cellule, perché devono pesare il doppio di una a carburante quindi vuol dire che ci saranno più morti sulla strada.. tutto non ritorna.. io mi compro una bella termica prima del 2025 e me la tengo 30 anni poi gli rifarò il motore e morirò con lei.

    • Niente, è più forte di voi, dovete per forza aprire la bocca per confermare a tutto la vostra ignoranza.

      Nel 2055 ti vorrei vedere a comprare benzina a 10€ al litro per farci girare il catorcio termico del 2025.

  2. Nel mio caso con uno stipendio di 1500 con due figli mi pare impossibile prendere una city car green a 20000 o piu’… poi nella piccola cittadina dove vivo ci sono solo 6 postazioni per ricaricare e tutte distanti km.. vado a perdere tempo e prendermi gratis un nuovo problema… poi non sono sicuro che il riciclo averra come si deve i paesi corrotti le seppelliranno e poi faranno coltivazione e le materie prime arriveranno da noi insieme al cibo.. poi se si incendia un’ auto elettrica non la spegne nessuno… e non penso che dentro ci sia del green.. non lo so ma poi non ascoltero il rombo del mio motore, se davanti a me una persona attraversa vedendo il cellulare e non sente nulla la faro furi, se faro un incidente a 80km/h diciamo quello legale con un’altra auto elettrica e tutte e due pesano 2 tonellate la cosa sara nefasta e se poi rimango intrappolato e le celle cominciano a uscire come razzi… cosa gia accaduta da sotto il mio sedile.. poi i km dichiarati di autonomia non sono reali se vado a 130Km/h in autostrada scende di parecchio un 40 %.. boo continuo a pensare queste cose.. e poi tutta l’energia da dove la prenderano tutto dal rinovabile o continueranno a bruciare, carbone, gas petrolio e altro… penso a mio figlio e quelli che verrano se efettivamente lo faro’ una causa buona acquistare una elettrica… o poi saro meledette dalle generazioni future perche il mondo continuera a essere contaminato non da CO2 ma da materiali pesanti e la razza umana non potra piu procreare… boo continuo a pensare… e vi dico che continuo a tenere la mia auto termica cosi saro’ piu tranquillo…

    • ok, ma vogliamo elencare anche tutti i disastri e le devastazioni dovute all’estrazione e all’utilizzo del petrolio o su quello sorvoliamo?

  3. Io non “odio” nessuno, ma un certo fastidio verso l’auto elettrica lo provo. Perchè è, in una certa misura, non una scelta, ma un’imposizione. L’auto elettrica, è evidente, non piace alla maggioranza delle persone. E non è perchè sono contro il progresso. Quando le tv a schermo piatto sono diventate economicamente e tecnicamente convenienti, la gente ha smesso di acquistare quelle a tubo catodico, senza bisogno di campagne di stampa, di incentivi governativi, obblighi, ecc. Allo stesso modo siamo passati dai vecchi cellulari agli smartphone, dalle mappe cartacee ai navigatori, ecc. La gente non è stupida e quando una novità è valida, l’adotta in massa: evidentemente non è il caso dell’auto elettrica, a cui, presto o tardi saremo tutti COSTRETTI a passare, viste le decisione dell’ Unione Europea. E’ chiaro che il discorso potrebbe cambiare se, e quando, il prezzo delle elettriche dovesse diminuire significativamente, il numero di postazioni di ricarica aumentasse, migliorasse l’autonomia, ecc. Poi c’è il discorso ecologico: se prendiamo per buono che il passaggio all’elettrico avrà benefici sostanziali per l’ambiente, allora il sacrificio (di passare contro voglia ad un’ auto elettrica) diventerebbe giustificato. Però sempre di “sacrificio” si tratta, non di una libera preferenza per una certa tecnologia. Il punto in fondo è questo: se serve veramente a salvare il pianeta (cosa su cui non tutti concordano…) facciamolo, costi quel che costi. Ma non raccontiamoci la barzelletta che le elettriche siano più belle, convenienti, ecc. perchè. se così fosse, non servirebbero gli incentivi fiscali e i diktat dell UE per convincerci a cambiare….

    • “L’auto elettrica, è evidente, non piace alla maggioranza delle persone. ”

      Fonte del sondaggio?

      Ah, la UE non costringe proprio nessuno a passare all’auto elettrica, dice solo che tra 13 anni (non dopodomani) si potranno vendere auto nuove solo elettriche. Compra una termica nel 2034? Ottimo, la potrà usare finchè dura. Compra nel 2050 una termica usata? Stesso ragionamento. Avessero voluto fare un’azione veramente coercitiva, avrebbero vietato la circolazione, non l’acquisto.

      • Non c’è bisogno di un sondaggio, basta guardare i dati di vendita…. In Italia siamo sotto il 10%, vuol dire che il restante 90% ancora preferisce le termiche. E una delle ragioni è sicuramente il costo. D’accordo, si spenderà meno di manutenzione, mentre la ricarica potrebbe costare meno per alcuni, per esempio se uno ha la possibilità di installare i pannelli solari. Ma intanto, per acquistare un’elettrica, occorre spendere il doppio che per un equivalente modello a benzina o diesel e non tutti se lo possono permettere. E qui sta il problema con la decisione UE: hanno messo il carro davanti ai buoi. Cioè, PRIMA dovevano assicurrasi che l’auto elettrica fosse davvero abbordabile economicamente per la maggior parte delle persone, POI potevano mettere il bando alle endotermiche. Ora possimao solo sperare che, da qui al 2035, la tecnologia permettrà di ridurre i costi, altrimenti l’auto sarà un lusso per i ricchi.

        • Per moltissime auto non è il doppio, e per i segmenti premium non è nemmeno di più. Perchè una persona che può comprare un’auto da 50k o 75k (e ce ne sono, dato che il 12% del parco circolante appartiene a questa fascia) prende una termica tedesca piuttosto che un’elettrica? Tolto il problema del prezzo di acquisto, la scelta dell’elettrico dovrebbe essere immediata. E perchè allora queste persone non lo fanno?

          Il TCA calerà, come qualsiasi nuova tecnologia appena introdotta. Il TCO è già più basso ma vedo che tanto è un argomento che viene sempre sorvolato (ed esistono i finanziamenti per superare il TCA).
          Si iniziano già a vedere i primi modelli a prezzi molto concorrenziali (tipo le ultime MG) e ne arriveranno sempre di più, e permetteranno di passare in pochi anni dalla fase di early adopters a quella di early majority (visto che la fase dei pioneers l’abbiamo passata da anni). Poi resteranno solo i conservativi e gli scettici, ed è a questi che la regolamentazione si rivolge.

          La UE non ha proprio messo il carro davanti ai buoi, anzi secondo l’opinione di diverse persone ha messo anche tempistiche troppo lasche. Diciamo che hanno pianificato una migrazione epocale ma assolutamente necessaria, dando tempi sufficienti per l’obiettivo che tutti abbiamo in mente. Che è arrestare il riscaldamento globale, non spendere meno per girare in auto.

          • Il progresso tecnologico, quando è tale, non lo ferma nessuno. Nessuno mi ha obbligato a passare dal cellulare Nokia ad un smartphone: semplicemente, ad un certo punto, era la scelta più ovvia da fare. Sono d’accordo che l’elettrico, per alcuni, possa essere una scelta conveniente (sopratutto se si ha la possibilità di ricaricare da casa), ma, per la maggioranza delle persone, evidentemente, ancora non lo è. Lo sarà prima del 2035? Speriamo!

          • Sig.Luca , in parte d’accordo e in parte no …dissento in special modo sull’ultima frase perché l’aspetto economico per tanti è primario…mi spiego meglio , se ho solo un’auto e pure vecchia ma ancora funzionante e devo decidere tra cambiare auto (magari pure indebitandomi in aggiunta es. al mutuo della casa) oppure tenerla così e riempire il frigo e far studiare i miei figli , scelgo di tenermi la vecchia auto…si chiamano semplicemente priorità…e queste scelte le devono fare tante famiglie anzi più di quelle che immaginiamo !
            Per questo reputo che spendere meno nell’utilizzo dell’auto sia anch’esso di primaria importanza…

          • @Lele non discuto che ci siano delle priorità nella vita. Da padre di due bambini, per me è prioritario anche garantirgli un ambiente sano e non inquinato in cui vivere, tanto quanto dargli da mangiare e farli studiare. Non mi piacciono queste priorità assolute, perchè allora se dovesse scegliere preferisce mandarli a scuola o sfamarli, se potesse fare solo una delle due cose? Sono “tutte” priorità, di pari livello (secondo me).

          • @Luca Dell’Oca, il problema delle.priorità è un argomento fantoccio.
            In realtà il motore a.combustione interna è una specie di dogma, alla.stessa stregua dei telefoni senza tastiera: la flame war durò a lungo e da una parte c’erano i fanboy di Apple.
            Ovvio che oggi come allora gli ICE diventeranno obsoleti come i cellulari senza App, la resistenza è culturale da una parte ma questa volta è fomentata dall’industria petrolifera che ha miliardi di dollari da perdere nel cambiamento. Il resto è solo una questione di tempo, ma dodici anni su prodotti ad alto contenuto tecnologico sono tantissimi, per dire 15 anni fa in pochi avevano già capito che uno smartphone dieci volte meglio del primo iPhone potesse essere comprato per 100-150 €
            Questa volta non sarà diverso.

          • Secondo me che il TCA calerà è una previsione ottimistica. Il costo di un auto elettrica dipende sopratutto dalle batterie, che sono costosissime (oltre che pesanti, con lunghi tempi di ricarica, ecc.) . E la fabbricazione impiega materiali rari e costosi, per molti dei quali la Cina ha il monopolio. Magari tra qualche anno avremo le batterie a stato solido, meno costose e più efficienti, ma è una speranza, non una sicurezza. Quindi la UE ha effettivamente messo il carro davanti ai buoi.

          • @ Luca dell’Oca. Il fatto che un materiale sia diffusissimo non significa che sia facile, economico ed ecologico estrarlo e utilizzarlo industrialmente. Comunque, se veramente le batterie sono fatte di materiali così comuni, perchè costano tanto?

          • @Luca :
            riguardo le priorità , se fossi costretto a scegliere per i miei figli tra dargli da mangiare e istruirli ovviamente la prima…perché (come dicono dalle mie parti) meglio un asino vivo che un dottore morto !
            Poi , e perdoni il mio pragmatismo , riguardo al domani possiamo prevedere o immaginare come sarà (del doman non vi è certezza…che di per certo non è una mia citazione) ma quel che è certo è che senza un oggi non ci sarà un domani…voglio dire che per tanti (e spero non per me e lei) il problema è oggi in quanto “strozzati” da mutui per la casa , rate, figli , tasse e spese varie e non mi stupisco se cambiare l’auto sia all’ultima e se obbligati…non solo non li accuso o semplicemente mi arrovello a chiedermi il perché ma li capisco 😉

          • @Dario adesso inizia il girafrittata. L’ha detto lei che usano materiali scarsi, suggerendo che fosse quello il problema. E dice lei ancora che “le batterie costano tanto”. Tanto rispetto a cosa?

            Per me costano quello che la tecnologia odierna consente di fare, e costano un decimo di dieci anni fa:
            https://www.statista.com/chart/7713/electric-car-battery-prices/
            C’è stato un rallentamento nell’ultimo anno per la nota crisi delle materie prime, ma appunto si studiano sempre nuove combinazioni. Da qui a tredici anni…

          • Rispondo al suo ultimo post. Innanzitutto l’articolo che mi ha girato conferma che il costo delle batterie è il principale fattore (main driver) dei costi di un auto elettrica. I prezzi sono scesi di parecchio rispetto al 2010 (un’ era geologica fa), ma negli ultimi tre o quattro anni tale decrescita si è praticamente fermata. Ripartirà? Speriamo! L’articolo definisce la roadmap di Elon Musk per produrre un’auto elettrica a basso costo come forse troppo ambiziosa… Insomma, grazie per avermi citato un articolo che mi dà sostanzialmente ragione…

          • @Dario guardi, prego, a me serviva mostarle il calo enorme che hanno avuto. E’ ovvio che più una tecnologia matura, meno gli incrementi che ha sono giganteschi ma più marginali, ma ciò non toglie che ci siano. Lei ci vede l’aver ragione, se la tenga. Eravamo partiti dal fatto che lei era contro l’imposizione dell’auto elettrica, a me la cosa non fa ne caldo ne freddo visto che già la possiedo. Si goda questi 13 anni di attesa.

          • Vedremo… Il problema centrale dell’auto elettrica sono le batterie. L’elevato costo delle elettriche dipende da quello, visto che un motore elettrico non dovrebbe costare più di uno termico, anzi… E le batterie sono costosissime, aache perchè usano materie prime scarse, di cui i cinesi hanno il quasi monopolio. Chi mi assicura che il problema sarà risolto entro il 2035?

          • @Dario, è vero che ora l’Europa ha scarsita di litio e altre materie prime per le batterie, ma poi quei materiali rari saranno proprio nelle batterie esauste, col ricilco verrano estratti e create nelle fabbriche di batterie qua da noi (esempio la Italvot a Scarmagno)

            Il petrolio o il metano (importati anche loro) una volta bruciati non li puoi piu riportare allo stato originale

          • @Dario se non mi sono perso qualcosa la Cina non ha il quasi monopolio sui materiali delle batterie.
            Insoltre vuole assicurazioni sul fatto che questo “problema” sia risolto, eppure non si preoccupa del fatto che anche il petrolio e il gas sono stati estratti a lungo e ora iniziano a scarseggiare, e la cosa è anche peggio del litio e del nickel necessari per le batterie. Perché non si preoccupa su chi le assicurerà che questo “piccolo” problema verrà risolto? Le do un suggerimento: non verrà risolto.

          • @Dario io spero che quel “materie prime scarse’ non si riferisca alle terre rare, perché il termine non è relativo alla loro diffusione sulla Terra, ha un significato differente che la invito a controllare.
            Le batterie usano ultimamente LFP = Litio (le han già detto che c’è n’è più del necessario) Ferro e Fosfato (P in inglese). Tutti materiali comunissimi. E stanno arrivando altre combinazioni chimiche, senza nemmeno dover tirare.in ballo le stato solido. Non serve sempre il “magic bullet”, basta un’evoluzione costante.

            Le terre rare al massimo stanno proprio nei motori per costruire leghe in grado di ruotare alle alte velocità necessarie e a gestire i campi magnetici. Quindi si, i motori costano.
            È vero che molti denigratori descrivono un’auto elettrica come una lavatrice con le ruote, ma un motore di una BEV è un filo più complicato. Ma anche qui, la ricerca prosegue, e si vedono novità continue.

  4. Il problema non è chi “odia” le auto elettriche. A me non interessa assolutamente nulla di che auto comprano gli altri: mi dà invece molto fastidio che mi si imponga per forza di comprare quel tipo di auto per motivi che reputo assolutamente ideologici. Lasciatemi la possibilità di scegliere e non giudicherò nessuno: se poi invece mi si impedisce di fare quello che voglio è ovvio che non vedrò di buon occhio i prepotenti che vogliono impormi il loro modo di pensare.
    Io sono una bruttissima persona che ama guidare auto fuori moda senza nessuna tecnologia elettronica, rigorosamente a benzina e con cambio manuale. Non me ne importa nulla né della convenienza economica, né dell’inquinamento né di qualsiasi altro discorso: mi piace guidare, mi piacciono i motori e visto che passo la maggior parte della mia giornata a fare un lavoro che preferirei non fare pretendo di spendere i miei soldi come mi pare. Se questa condizione è soddisfatta e se vengo lasciato in pace non giudico proprio nessuno, se viceversa qualcuno ha l’arroganza di decidere cosa sia meglio per me diventa automaticamente mio nemico. credo che il concetto sia chiaro

    • Personalmente condivido gran parte del tuo contenuto e aggiungo due note :
      1. Qualsiasi automobile con ogni tipo di propulsione è stata acquistata con i singoli proventi di ogni consumatore (nessuno l’ha regalata) e quindi è diabolico che a qualcuno venga fatto divieto di usare magari l’unica macchina che possiede per recarsi al lavoro e mantenere la sua Famiglia (mi riferisco ai blocchi del traffico odierni senza precorrere il futuro)
      2. Non deve essere una legge a sancire un blocco di questo o di quest’altro (qualsiasi) prodotto ma sarà semplicemente il mercato libero e competitivo unitamente alla bontà di un prodotto a far propendere il consumatore in una direzione piuttosto che un’altra…intendo che nessuno ha fatto divieto negli Anni scorsi di vendere i telefoni cellulari tradizionali che in qualche Anno sono stati soppiantati dagli smartphone…è stato un decorso sancito dalla tecnologia e non dai burocrati di turno.
      un saluto
      Lele

      • Vuole un breve elenco di tutti i prodotti proibiti per legge, o pensa di poterci arrivare da solo?

        • L’Eternit per esempio ha delle proprietà eccezionali e un basso costo di produzione.
          Sarà per questo che è stato vietato, per puri motivi ideologici!?

        • Non mi piace di natura far polemiche però posso dirle che anche Lei Sig.Massimo potrebbe avere autonomia nell’essere meno provocatorio e più cortese (dire a qualcuno che ci arriva o meno , senza neppure sapere chi ha davanti o di cosa si occupa nella vita penso sia se non da maleducati per lo meno scortese)…se non vuole sentire opinioni discordanti , pur educate come la mia di cui sopra , fondi un club privato con tanto di tessera di ammissione dopo comprovato possesso di questa auto piuttosto che un’altra…dopo di chè avrà musica e cantanti in modo unificato anche se noiosa a mio parere.
          Ad ogni modo , pensavo fosse intrinseco che il mio discorso riguardava un qualsiasi oggetto di larghissima diffusione (auto , bicicletta, telefono , frigo , scarpe e chi più ne ha più ne metta) comprato regolarmente in uno store e non su mercati illegittimi…

          • Rilegga il suo commento e consideri i suoi toni, prima di criticare i miei. Chi è lei non mi interessa, visto che si qualifica perfettamente con quel che scrive

          • La benzina con aggiunta di piombo tetraetile, cosiddetta benzina rossa è un altro esempio.
            Ma anche i termometri senza il mercurio.
            Che differenza c’è con le auto senza il tubo di scarico?

  5. Vi leggo da tempo ma è la prima volta che scrivo. Chiaramente gli estremismi non sono mai adeguati, ma leggo spesso critiche non solo rivolte all’elettrico, ma anche verso chi dall’altra parte pone legittimi dubbi. Premesso che ho provato un’elettrica con un car sharing e mi è piaciuta talmente tanto, che spero vivamente si possano superare le attuali criticità, vorrei sottoporvi una casistica.

    Abito in provincia provincia di Palermo in una villetta a schiera con box di proprietà; per il 95% i miei spostamenti sono dalla provincia alla città, e quindi sarei uno di quelli che secondo il pensiero comune potrebbe passare subito a una elettrica. Eppure non credo che sia così. Mi capita di dover ogni tanto andare a Catania: praticamente tutta autostrada per 190km. Prendendo a riferimento quanto letto in rete sull’autonomia di una ID 3 in autostrada (261km), una volta arrivato a Catania dovrei cercare una colonnina per poter intraprendere poi il viaggio di ritorno, se non fosse che non è detto che le colonnine siano in centro città e vicino alla mia destinazione, anzi mi sembra il contrario. Ciò comporta dover pianificare anche la permanenza in città e rinunciare alla libertà tipica dell’auto, essere disponibile in qualunque momento.

    Spesso si obietta che nei lunghi viaggi si deve comunque fare una pausa di guida, può anche essere vero ma non sempre, non nella casistica che ho riportato nella quale 190km si possono fare tranquillamente senza alcuna sosta. Se questa deve essere forzata, anche qui si perde la tipica libertà dell’auto.

    Senza polemica, credo che denigrare sia sbagliato da una parte e dall’altra. Non si possono pretendere a riferimento casistiche medie di possibilità di ricarica casalinga, per identificare una platea di pubblico che pur avendo possibilità di passare all’elettrico, si ritrova in situazioni personali per cui invece il passaggio è sconsigliato.

    • Ancora con questi commenti (seppur il tuo sia il primo). Il riassunto di tutto è che l’auto elettrica ad oggi è una tecnologia abbastanza matura ma che deve risolvere i punti critici della rete del prezzo e di una maggiore autonomia (dato che la gran parte hanno paura di fare anche 5 km in bicicletta), ha superiorità in tutto quindi non serve a nulla denigrarla od altre cose. Rappresenta un grosso passo in avanti per TUTTI e fra qualche anno con un po’ di tempo si risolveranno queste criticità se non attutirle di molto quindi bisognerebbe remare verso questa direzione per migliorare quanto più e velocemente in questa direzione non continuando a guardare dietro. Basta continuare con queste fazioni, l’elettrico è superiore in tutto già oggi con le limitazioni del caso fra qualche anno non ci sarà più da discutere ma quando la finiremo noi italici!!

      • Leandro, mi piace il tuo ottimismo.
        In ogni caso a conti fatti non posso darti torto. Ci sono alcune criticità che saranno superate abbastanza in fretta.
        L’ostacolo maggiore resta la testa di alcuni, come dimostra ampiamente il capitolo dell’idrogeno. Soluzione tecnica che si porta dietro moltissime problematiche in più rispetto all’elettrico, ma più amato da alcuni proprio per la sensazione che dà di non dover cambiare abitudini. Che ci vuoi fare, la mente umana non è perfetta e spesso ci induce a ragionamenti non proprio razionali.

        • Non è questione d’ottimismo ma cercare di guardare cosa succede. Io è da diversi anni che seguo e leggo di questo mondo, diversi anni fa ci si lamentava che non c’erano (quasi per nulla colonnine) e che le autonomie erano di 100/150 km con la c0 ad esempio e non erano nemmeno reali con costi di 30k euro circa. Quindi già sono stati fatti passi in avanti enormi e non c’erano gli investimenti (impressionanti) che ci sono oggi nel settore con una progressione di miglioramento spaventosa, oggi si parla di batterie al sodio per fare un esempio. Quindi discutere, ancora oggi, del termico è davvero assurdo, questa tecnologia ormai è nella fase del tramonto che non si sa bene quanto tempo avrà ancora avanti ma tutti dovrebbero accettare ed approcciarsi verso l’elettrico, che sia più veloce o meno dipende dalla propria condizione personale. Io a coloro che dicono diesel tutta la vita li manderei a piedi invece a vita non tanto per la scelta personale ma per la chiusura mentale e la voglia di capire che forse cambiando si migliora.

          • Sono d’accordo Leandro, in particolare sul fatto che con questo ritmo di investimenti sulla trazione elettrica e sulle batterie e i disinvestimenti sullo sviluppo dei termici è evidente che nel giro di una manciata di anni non ci saranno più opportunità per i motori termici (per ragioni tecnologiche, regolatorie e anche di disponibilità dei carburanti a prezzi decenti).
            Parlare oggi di motori termici è simile alle discussioni sui telefoni Nokia a qualche anno dall’uscita dell’iPhone.

      • Non so dove hai letto una denigrazione dell’auto elettrica nel mio commento, volevo solo sottolineare che ci sono estremismi da entrambe le parti che non fanno bene al dibattito. Non è sufficiente dire che chi ha un box auto deve passare subito all’elettrico, o che basta pianificare il viaggio. Se si riusciranno a superare le attuali criticità sarò felicissimo di acquistare una auto elettrica, credo però che ci vorranno più che un paio di anni ipotizzati da te.

      • Quindi l’auto elettrica è superiore in tutto a parte il fatto che nella realtà non lo è. Interessante ragionamento.

        • La realtà è quella, voi fate i furbi paragando il termico che è ben radicato società attuale rispetto all’elettrico ma già oggi si vede la grande superiorità. Infatti ragionare al mondo d’oggi è difficile se non impossibile con poche persone ci si riesce

          • non ti dice niente il fatto che riesci a ragionare con poche persone?
            😉

        • Sono da manicomio,al momento acquistare un automobile a pile è una cazzata planetaria….. naturalmente il discorso non finisce qui

    • @Fabio per i viaggi di questo tipo esistono le colonnine FAST che seppur poco diffuse, sono presenti sia a Catania che Palermo. proprio recentemente a Catania è stata attivata una colonnina da 150kW.. in venti minuti circa rabboccheresti il necessario per proseguire. nel dubbio potresti passare pure da Agira o Enna.
      chiaro che se questi viaggi sono così frequenti allora una id.3 non è adatta e serve qualcosa che dia più tranquillità, andando su altro cifre meno abbordabili.
      e per questo lo staff dice che l’auto elettrica è per molti ma NON PER TUTTI.
      io personalmente vado a Palermo (sto a Catania) una o due volte l’anno quindi se la ricarica lenta non mi è possibile quando sosto a Palermo mi sacrifico quei 20/30minuti alla FAST anziché i 2/3 minuti alla pompa di benzina. compromesso fattibile direi data la frequenza della cosa.

  6. Come prevedibile, questo tema ha scatenato una specie di guerra di religione tra i sostenitori e i denigratori dell’auto elettrica. Eppure, a pensarci bene, c’è una spiegazione abbastanza semplice e ovvia all’ostilità (non voglio parlare di “odio”) verso l’auto elettrica: OGGI NON E’ UNA SOLUZIONE PER TUTTI. Mi pare che sia stato detto più volte, anche su questo stesso sito, che, senza alcuni prerequisiti (il più importante dei quali è avere la possibilità di ricaricare in un box di proprietà), non è una soluzione praticabile. E, a fronte di questo c’è l’annuncio (ora in parte ritrattato, mi pare) dell’Unione Europea di mettere al bando i motori termici dal 2035 (lontano, ma non troppo…). Ora, mi sembra comprensibile che un cittadino si senta un pò spiazzato, visto che l’auto è spesso una necessità e uno teme (a torto o a ragione) di non potersela più permettere in futuro. Questa è la situazione ad OGGI. Poi, magari, in FUTURO, le batterie (e, di conseguenza, le auto) costeranno meno, si caricheranno più in fretta, ci saranno colonnine di ricarica in abbondanza e a prezzi ragionevoli, ecc. Se sarà così, sempre più persone passeranno dal motore termico a quello elettrico, così come siamo passati dai cellulari Nokia agli smartphone, senza nessuna legge che ce lo imponesse! Quindi, secondo me, il fastidio verso le auto elettriche è comprensibile ed è una reazione al fatto che si vuole quasi imporre una soluzione che ancora non è alla portata di moltissima gente, anche per i costi (sento da tempo parlare di auto elettriche a basso costo, ma chi le ha viste?)

    • quel che Lei scrive è tutto ragionevole, che bello sarebbe se ci si potesse sempre confrontare in questo modo e con questi toni. Ma resta inspiegabile, invece, l’aggressività di certi post, tutto qui.

    • Dario, condivido in pieno il suo ragionamento. Però continuo a non capire l’ostilità di molti automobilisti che pure avrebbero tutti i requisiti per passare all’ auto elettrica e invece la rifiutano a priori. Infatti è vero che l’auto elettrica non è per tutti, ma è già per molti di più di quel 3-4% che l’ha adottata. Lei cita per esempio la possibilità di caricare in garage; bene oltre il 40% degli italiani abita in edifici uni o bifamiliari di proprietà o dispone di garage, box e spazi condominiali adeguati ad ospitare dispositivi di ricarica. Non voglio dire che tutti costoro dovrebbero passare all’elettrico da oggi, ma almeno potrebbero serenamente informarsi, valutare, esercitare quella grande virtù che è la curiosità.

      • In effetti io sono uno di quelli che potrebbero passare all’auto elettrica, visto che ho un garage di proprietà. Anzi, è un’opzione che sto considerando, visto che spero di riuscire a dotare la mia casa (villetta a schiera) di pannelli solari e visto che, essendo pensionato e usando poco l’auto, non ho problemi di “ansia da ricarica”. Quello che ancora mi frena è il costo elevato (anche se poi risparmierò parecchio sul carburante) e il fatto che non sono mai stato un “early adopter”, preferisco cioè acquistare tecnologia già consolidata, nella speranza che anche i costi scendano. Mi ricordo che i primi schermi LCD e plasma costavano uno sproposito, adesso sono economici. Spero che qualcosa di simile avvenga per l’auto elettrica…

        • Infatti, lei è di quelli che ci pensano e si informano. E forse, prima o poi, si convinceranno a fare il gran passo. Ha 13 anni di tempo, quindi nessuna fretta

    • Buongiorno, per adesso non si vuole imporre niente a nessuno. Il 2035 non è ancora detto sia l’anno dell’addio del termico e comunque mancano ancora 13 anni, c’è tutto il tempo.
      Attualmente è vero che l’auto elettrica non è per tutti, però ci prova difficilmente tornerà indietro. Per certi uso il mezzo elettrico è assolutamente concorrenziale,noi abbiamo una Twingo ZE e uno scooter NIU per gli spostamenti quotidiani che sono il 95% dei nostri viaggi e ci troviamo benissimo, sono mesi che non compriamo una goccia di benzina. Ho ancora un’auto ibrida che mi tengo perché non voglio svenderla ma credo che quando i prezzi saranno più abbordabili e la rete di ricarica sarà migliorata passeremo definitivamente all’elettrico, attualmente visto che ho ancora un’auto a benzina ormai ne la tengo ( siamo in 4 patentati in famiglia). Il mondo va avanti, i treni a vapore e le carrozze col cavallo non esistono più da tempo, arriverà il giorno che andremo a vedere un auto a benzina nel museo

      • Ha detto bene: “per certi usi il mezzo elettrico è concorrenziale”. Ma non per tutti. Chi non ha la possibilità di ricaricare a casa ed è costretto a usare la macchina tutti i giorni è chiaramente tagliato fuori.

      • Come il CD nei confronti del vinile,o come le valvole nei confronti dei modernissimi ipertecnologici MOSFET… è deprimente non capire…

  7. Buongiorno,

    Un’automobile è solo uno strumento e come tale si dovrebbe scegliere in base al lavoro che si vuole svolgere. Per fare una buca in giardino si compra una pala, non un escavatore (salvo serie e motivate eccezioni come, ad esempio, occultare la suocera).
    Tanto premesso, debbo confessare di aver sempre avuto, fin da bambino, una fissa per le auto elettriche. Ho indagato su questa mia passione e ho trovato due possibili motivazioni:
    1 – da appassionato lettore di topolino sono rimasto colpito dal macinino elettrico con il quale si spostava nonna papera.
    2 – fu un’auto elettrica che, nella storia delle automobili, raggiunse per prima i 100 km/h. Accadde il 29 aprile del 1899 ed il record fu realizzato da Camille Jenatzy con la sua auto elettrica (Jamais Contente) che toccò i 105,88 km/h.
    Questo evento prova ancora oggi e senza ombra di dubbio la superiorità sia di efficenza che costruttiva del motore elettrico su quello a combustione.
    Confesso che fra le due succitate motivazioni debbo ancora decidere quale sia la predominante.

    I detrattori dell’auto elettrica non li capisco. Nessuno li vuole convincere a cambiare le loro abitudini ma pretendono di forzare noi a seguire i loro consigli. Ho vissuto la mia vita seguendo il motto NON DATEMI CONSIGLI PERCHÉ SO SBAGLIARE DA SOLO, il che significa informarsi, informarsi ancora, pensare, ripensare e arrivare ad una conclusione ponderata. Processo molto difficile e defaticante perché implica usare molto il cervello e mettere sempre in discussione le possibili conclusioni raggiunte.

    Quando ho deciso di acquistare un’auto elettrica sapevo che l’avrei usata per tragitti non superiori ai 100 km e che principalmente avrei ricaricato in garage. In previsione di percorsi per i quali sarebbe stato necessario fare delle ricariche su strada ho deciso di scegliere un’auto che accettava una carica fino a 20kw. Sono soddisfatto della mia scelta e mi diverto un sacco spendendo per fare 100 km (in assoluto e rilassante silenzio) la iperbolica cifra di 3 euro (per tacer del resto).

    Tutto ciò che possono dire o non dire i detrattori dell’elettrico non mi interessa.
    Saluti a tutti

    • Non voglio discutere sui comportamenti o gusti personali ma affermare che l’auto è solo un mezzo per andare da A a B lo reputo un po’ riduttivo…specie per chi non lo considera solo tale !
      Potremmo fare una miriade di esempi di cose superflue o meglio oltre il necessario …a cosa serve una casa da 200 mq abitandoci in 2 quando concettualmente un’abitazione serve “solo” ad avere un tetto sopra la testa ? O a cosa serve avere un orologio da 5K€ quando un casio da 20€ segna l’ora in modo egregio ? O uno smartphone da 1500€ quando ci sono device da 200€ che svolgono lo stesso lavoro in modo ottimale ? Per non parlare di abbigliamento, scarpe , etc…il Mondo è pieno di queste (se vogliamo) contraddizioni e penso lo sarà sempre…fortunatamente si vive anche di emozioni futili e non solo per il necessario 😉

      • Lei Sig. Lele ha perfettamente ragione. Io non sono un amante delle auto, non mi piace guidare e quindi considero l’auto un mero strumento per spostarmi da A a B quando strettamente necessario.
        Le sue argomentazioni sono valide e formulate in modo che meritano una educata risposta.
        Ognuno ha le sue passioni e acquista ciò che soddisfa tali passioni, dalle case spaziose seppur non necessarie agli orologi di pregio.
        L’importante è non considerarsi depositari della verità assoluta da imporre agli altri.
        Cordiali saluti

  8. Da parte mia mai odiato nessuno e tanto meno chi usa auto elettriche…scrivi poco ma vi leggo spesso perché sono un curioso a livello tecnologico ma , personalmente, sono un appassionato di motori endotermici (specialmente a 2 ruote) e per me il sound di un pompone di Borgo Panigale o di un V60 di Noale piuttosto che un 3 cilindri di Schiranna non è rumore ma musica…senza disdegnare (parlando di 4 ruote) anzi apprezzandoli un V8 di Maranello o un V10 di Sant’Agata…nato nella MotorValley e cresciuto da ragazzino a pane e miscela con olio di ricino , fa parte del mio dna come mangiare un panino con la mortadella e un bicchiere di lambrusco o un filetto con un bicchiere di Cabernet …con buona pace dei green che rispetto ma da cui non mi faccio offendere per i miei gusti o stili di vita…come tassativamente non offendo o schifo chi la pensa diversamente !
    È semplicemente questione di rispettare chi è diverso da ognuno di noi…vivo e lascio vivere…non mi pare poi così difficile no ?!?

    • abbi pazienza: ok, non critico i tuoi gusti, sono gusti.

      ma rispetto al tema ambientale,
      al cambiamento climatico devastante in atto
      che è dimostrabilmente e dimostrato
      figlio ANCHE e in maniera sostanziale
      di una mobilità a motore endotermico folle, fatta di “un utente, un mezzo”

      ecco, rispetto a questo e all’inevitabilità del cambiamento RAPIDO
      pena l’estinzione, e non si sta scherzando o esagerando, dati alla mano,

      ecco, rispetto a questo
      come ti poni?

      come vedi
      NON sto dicendo che l’auto elettrica salverà il pianeta e che gli appassionati sono degli str..nzi
      sto dicendo che il motore endotermico aiuterà a seppellirlo.

      • Osservazione la tua che accetto e a cui rispondo volentieri…premesso che la perfezione non è di questo Mondo e quindi nemmeno del sottoscritto 🙂, penso che l’inquinamento derivi da un insieme di tante cose negative…io contribuisco sicuramente ad inquinare andando a fare ogni tanto una sgroppata con i miei “cavalli” rumorosi ed emozionandomi a mio modo , come contraltare non butto un mozzicone in giro (anzi spesso raccolgo la mexda di altri) , non inquino sversando alcunché , faccio la differenziata, vado nelle isole ecologiche,etc… (sia inteso niente di eccezionale perché solo dovere civico)…solo per dire che, rifacendomi al discorso “perfezione”, ho questa passione che coltivo ma che per il resto penso di comportarmi in modo positivo…e non mi sento particolarmente in colpa perché ,come diceva Totò , è la somma che fa il totale !
        Magari nella moltitudine ci sarà l’opposto ossia chi usa l’auto elettrica ma per il resto fa guano…insomma trovarla pari del tutto e , cosa ancora più difficile, per TUTTI dove per tutti intendo tutta la popolazione Mondiale (Bombay , Dehli , Manila , Shanghai , Città del Messico o San Paolo) la vedo dura…anzi durissima…perché sarà ardua far migliorare la situazione pur anche , noi 4 gatti Europei , girando full elettric quando ci sono popolazioni 10-20 volte piu numerose che inquinano enormemente più di noi e senza regole (ps. ho girato tanto per lavoro e assicuro che attualmente, a Roma o a Milano in confronto alle metropoli citate, si respira aria di Cortina) …e quindi considerato che la “stanza” condivisa è la medesima (vedi Pianeta) mi sa tanto di contromisure purtroppo inutili 🙁

        • ascolta: qui non è questione di sensi di colpa o di misurare chi inquina di più o chi inquina di meno.

          peraltro: parlare di “inquinamento” da CO2 può essere fraintendibile
          la CO2 in sè non è un inquinante nel senso stretto.

          qui la questione è che abbiamo un decennio, grosso modo, per raddrizzare un po’ la situazione e invertire DRASTICAMENTE le emissioni
          altrimenti non ci sarà il decennio successivo,
          e non alla maniera dei film catastrofisti hollywoodiani
          ma alla maniera della siccità del Nord Italia di questo anno,
          solamente 10 – 20 volte peggio.

          non è catastrofismo: è scienza.

          capisci che di fronte a simili eventualità
          la questione del giretto con i “cavalli” rumorosi
          non significa nulla,
          qui si tratta proprio di svoltare del tutto,
          ciascuno nel suo piccolo, e i Paesi nel loro grande,
          radicalmente, pena la fine della civiltà come la conosciamo:
          rispetto a questo…i “cavalli rumorosi” sono una scorreggia rumorosa al cinema
          qualcosa che non si fa perchè non si fa.

          • Ripeto in tutta sincerità solo che complessivamente non mi sento perfettamente lindo ma nemmeno particolarmente in colpa…e a chi viene a dire che si guarda in casa d’altri per lavarsi la coscienza , do solo questo dato a supporto …(Europa = 750 mio di abitanti) vs (Asia = 4,5 miliardi di abitanti di cui 2,7 miliardi nelle sole Cina-India)…6 volte tanto…quindi , visto che il Pianeta è una sorta di condominio , chi glielo va a dire a tutti questi o meglio chi gli va a imporre che devono adeguarsi ed essere virtuosi a livello ambientale ?!?
            Altrimenti , e semplifico, se 1 dovesse tener pulito il suo appartamento e altri 6 condomini lo tengono lercio , rimane sempre un palazzo di m… altro che bev e compagnia cantanti !

          • Lele, intanto mentre noi discutiamo di comodità, in Cina quasi il 30% delle nuove auto è plug-in.
            Ma non è soltanto questo il punto, perché non è solo una questione di CO2, lo sporco vero il particolato e gli ossidi di azoto, quelli fanno male a chi li respira perché è vicino al luogo di emissione.
            Ma il punto fondamentale non è neppure questo quando si parla di azioni individuali contro azioni collettive. Il punto reale e principalmente egoistico che dovrebbe fare riflettere è che d’ora in avanti utilizzare petrolio e gas è una scommessa sia per quanto riguarda gli approvvigionamenti che soprattutto i prezzi.
            Oggi in Italia l’elettricità costa cara perché il 45% è prodotta utilizzando il gas e non possiamo fare nulla nel breve periodo per porre rimedio a questo problema. 🙁

        • Buon pomeriggio,
          Lei ha nuovamente centrato il problema! Quello che facciamo noi conta ormai molto poco.
          Tutto quello che faremo per l’ambiente sarà del tutto inutile perché se anche l’intera Europa vivesse da DOMANI ad emissioni zero (cosa praticamente impossibile anche fra 20 anni) il pianeta è ormai in fase irreversibile per ciò che attiene la sopravvivenza dell’uomo almeno ai livelli attuali.
          Abbiamo passato il punto di non ritorno perché il nostro modo di vivere è basato sulla crescita infinita mentre dovremmo sapere che L’ESPANSIONE INFINITA IN UN INSIEME FINITO È IMPOSSIBILE. Non è solo una questione di inquinamento, ma di SFRUTTAMENTO di risorse in senso lato.
          Le generazioni future, temo, se la vedranno molto grigia, con tendenza al nero…
          Queste nostre discussioni sulle auto elettriche sono del tutto inutili, non salveranno il pianeta.
          Buona giornata.

          • Abbia pazienza Mario ma il suo ragionamento non è comprensibile. È come se fossimo su un aereo che ha un’avaria, e ragionando con la stessa “logica” il pilota dovrebbe dire che è inutile provare a fare qualcosa tanto in un modo o nell’altro presto saremo a terra.
            Al contrario è il momento per attingere alle nostre capacità di trovare soluzioni alternative per evitare il peggio.
            L’auto elettrica non salverà certamente il mondo ma fa parte di quelle cose che possono evitare che il mondo sia ancora peggio. Non è cosa da poco, a mio modesto parere.

          • “…il pianeta è ormai in fase irreversibile …”
            dal punto di vista scientifico questa affermazione è falsa, ad oggi.
            tra 10 anni forse diventerà vera e DIPENDE DA NOI tutti qui e ora.

            certamente diventerà vera se,
            con la scusa che tanto non si può far nulla, peraltro falsa,
            non ci muoveremo con determinazione
            e poi ci atteggeremo, da buoni italiani, a dar la colpa agli altri e ad altre entità e al destino cinico e baro.

            alla fine credo lei non abbia ben chiaro che questa catastrofe incombente non riguarderà le future generazioni, ma riguarderà la mia e la sua QUALE CHE SIA LA SUA ETA’
            e penso che non abbia ben chiaro di quale catastrofe si parla: l’italiano medio pensa sempre che in qualche modo si arrangerà

          • mario, una cosa che ho imparato bene qui, è l’inutilità di fare discorsi sensati: non puoi affermare che se anche tutta europa -con la sua popolazione di 750 milioni scarsi- da domani fosse fotovoltaicata ed eolizzata (con ovviamente tutta la circolazione ev) dovrebbe comunque compensare il restante mondo.. tra cui india (1400 milioni) e cina (1500) che funzionano ancora a carbone.
            l’india in particolare già quest’anno pensa di tenere -a turnazione- intere regioni al buio causa mancanza di approvvigionamento.
            evidentemente i vari che rispondono a lei e lele, pensano di essere sotto una cupola (terrapiattisti) e che se qui siamo a zero emissioni l’effetto serra non ci colpisce..
            cosa si può obbiettare a chi ti dice che la cina intanto ha venduto quest’anno il 30% di ev (che è come se fossero a carbone, visto la provenienza dell’elettricità) e quindi siamo a posto? niente
            il problema è tutto quello che viene sprecato, energia compresa

          • @Chupa se non ha ancora capito cosa stanno facendo India e Cina e l’importanza di quel 30% di vendite in Cina probabilmente è inutile che lo spieghi ulteriormente in un commento. Temo, non posso esserne certo visto che non ci conosciamo, che stia abboccando alla favoletta che ci raccontano che visto che siamo pochi impattiamo poco. Ci sarebbero tante considerazioni da fare contro il suo argomento ma non sono ancora le 8 del mattino e visto che dopo i fiumi di articoli scritti su Vaielettrico e gli interventi degli esperti che evidentemente non ha seguito il messaggio non è ancora arrivato, mi arrendo e la lascio con il suo alibi.
            Si ricordi però che il tema non è soltanto la CO2 ma come europei abbiamo anche i problemi sanitari e il problema della sicurezza energetica da dipanare. Dimenticare questi due temi fondamentali non aiuterà certo a venire a capo della questione. Continui pure a credere che sia una buona cosa insistere con i motori termici ormai divenuti insostenibil e presto obsoleti, vedrà che alla fine le idee le si chiariranno soltanto con il tempo. Gli inglesi dicono “learning the hard way”.

          • leonardo: le orde di “professoroni” cosa dicono? basta una piccola parte che si comporti bene per salvare il pianeta?
            o che lo devono fare TUTTI?
            se è la seconda, non sono io a non aver capito..

            ps: se la norvegia, il miglior paese ecologico con l’85% di ev in circolazione, continua ad estrarre petrolio e gas (ma non sono impattanti?) qualcosa non mi torna..

          • @Leonardo e Chupa :
            io non credo a nessuna favoletta ma credo a quello che ho visto con i miei occhi (e non di rimando) …pertanto L’unica cosa che chiedo è che non mi si venga a prendere ad “esempio” I cinesi solo perché hanno il 30% elettrico del parco circolante…lasciate stare vi prego…ho avuto la fortuna (sì fortuna…perché conoscere diversi posti e diversi popoli tale è) di stare là un po’ di tempo per motivi professionali e devo dire che ho conosciuto tanta gente per bene ma non elogiamoli per le loro scelte ecologiche o ambientali perché ho visto cose che voi umani …è una battuta ma non impropriamente…che in confronto nella terra dei Fuochi ,ai cui abitanti e nostri connazionali va la massima solidarietà , si sono comportati da verginelle !
            Pensate solo che mi trovavo in una piccola-media metropoli (media per loro…visto fa 5 volte gli abitanti di Milano) tutta sfavillante e in un Hotel 5 stelle extra ma nello sfarzosissimo bagno vi erano sempre le apposite bottigliette di acqua minerale chiuse per lavarsi i denti…le fabbriche produttive con dei reparti degni del (non lo dico) anzi tali bagni che in confronto i bagni della Folgore negli Anni 80’ parevano quelli dell’Hilton…al di fuori ,anzi di fianco allo stabile della ditta, un mucchio di polveri di metalli pesanti che un bobcat caricava ogni 2-3 giorni su un camion fatiscente con destinazione boh … e pensate infine che avevano applicato di recente leggi più stringenti sull’inquinamento e quindi possiamo immaginare lo stato di prima (anzi non importa immaginarlo…si vede bene eccome) …insomma se li prendiamo come “paladini” del green, possiamo allora eleggere Cicciolina come rappresentante del club “Santa Maria Goretti” di turno !
            Dimenticavo…in India idem (anzi forse addirittura peggio) e nelle Filippine pure !

          • @Lele ok capisco tutto ma che i cinesi viaggino quasi al 30% è un fatto.
            E poi se per il resto si buttano giù dal ponte non è il caso di farlo anche noi.
            Non ha senso ignorare gli altri aspetti positivi altrimenti diventa semplicemente un alibi.

          • @Leonardo
            Credimi e lo ripeto…30% o meno è un fatto che non contesto ma (e non è un ‘alibi) penso sia riduttivo far bastare ciò per prenderli a clichè…è come se etichetti una persona come pulita e in ordine solo perché indossa la t-shirt fresca di bucato e poi ti avvicini un attimo e intuisci (anzi…annusi !) che non si fa la doccia da 1 Mese…lasciali stare che è meglio…e stiamo in Italia finchè possiamo pur con i nostri difetti che è mooolto meglio (non c’è proprio paragone e anzi dirò di più ossia che sono loro che invidiano e ammirano noi e il nostro stile di vita…e questa è una certezza , auto elettriche in più o in meno ) !

  9. “Massimo Degli Esposti: Visto che mi chiama in causa, mi dimostri che ho la lodevole abitudine di insultare.” No, lei non insulta mai, semplicemente impedisce la difesa di alcuni cancellandone i commenti.

    • Infatti. Ho avvertito più volte che non accettiamo link ad articoli di pubblicazioni nostre concorrente. Figuriamoci ad abbonarsi…

      • Ottimo, mi ida un siggerimento su come rispondere ad un tizia che meno che velatamente mi da del bugiardo (o dell’asino, come ho appena letto) visto che non mi da la possibilità di dimostrare quanto dico, mentre al tizio da la possibilità di insultarmi. Veda lei come modera questa sito.

  10. Vi dico la mia:
    personalmente a darmi fastidio sono i toni da guerra santa, l’atteggiamento da “illuminati” di chi ha compiuto il grande passo verso l’elettrone con toni che appaiono anche in questo articolo del tipo “hanno paura del nuovo”, “i loro simili erano quelli nostalgici del nitrito del cavallo”…

    e lo dice uno che ha deciso che la sua prossima auto sarà un’elettrica (non oggi però, solo tra qualche anno, attendo ancora almeno una generazione).

    • Un consiglio: scriva commenti quando l’avrà acquistata e guidata per alcuni mesi. Magari, a quel punto, le argomentazioni degli irriducibili nowatt da poltrona daranno fastidio anche a lei.

    • io penso che tanta gente non abbia ben chiaro cosa sta accadendo a livello climatico.
      e tanta altra, pur avendo intuito, aspetta “la formula che mondi possa aprirti”,
      la soluzione tecnologica che risolve tutto.

      tra qualche anno saranno qui a piagnucolare del Governo “cinico e baro” che mette le tasse e non difende gli italiani dall’invasione tecnologica straniera: l’italiano medio preferisce lamentarsi piuttosto che anticipare, capire, studiare, prepararsi.
      più semplice correre dietro al barbagianni di turno che dal balcone, reale o virtuale, arringa la folla e dice alla folla quello che folla vuol sentirsi dire: “tranquilli, ci penso io”
      ovviamente poi non funziona, non accade, si rimane indietro. l’elenco di esempi di barbagianni è ormai chilometrico
      ma l’italiano medio non ne vuol sapere
      e questo è sconfortante.

      l’auto elettrica è solo un pezzetto del puzzle, uno dei tanti.
      la favoletta della elettricità prodotta necessariamente emettendo CO2 è smentita ogni santo giorno che viene in terra da Paesi come Spagna, Portogallo, Grecia, per citarne alcuni.

  11. Cara redazione, onestamente sono un po’ stufo di questi articoli che servono esclusivamente a creare polemica. Capisco benissimo che generano traffico sul sito e quindi introiti, ma tolgono un po’ di credibilità ai tanti articoli interessanti e creano “rumore di fondo” anche nelle altre discussioni.

    • Sul sito rispondiamo a decine di domande e cerchiamo di rispondere a tutte, anche a queste. Che, per la verità, generano si molti commenti, ma non un granché di clic.

  12. Ho letto i commenti di questo articolo e sono basita. Come fate a vivere sereni con tanta rabbia repressa in corpo? Da appassionata a sostenitrice di questo mondo, l’articolo forniva uno spunto per parlare e riflettere, non voleva essere il grido di battaglia di una crociata.
    L’auto elettrica fa paura perchè è recente, secondo me. Non si tratta solo di modificare lo stile di guida ma di cambiare, a volte, alcune abitudini di vita. Perciò capisco che spaventi, che non ispiri fiducia e che non sia per tutti. Quello che fatico a capire e ad accettare è questo odio incondizionato e spesso ingiustificato verso questo mondo. Come potete sparare a zero sulle auto e sui loro possessori senza neanche avere provato? E per provare non mi riferisco solo all’avere guidato una di queste auto per un’ora, intendo esservi ed averla messa in gioco veramente accantonando per un attimo i pregiudizi e i luoghi comuni. Ci sono iniziative come queste che possono aiutarvi: https://www.hyundai.com/it/promozioni-offerte/guida-all-acquisto/long-test-drive-electric.html. Un test drive di due giorni con una delle EV migliori, a mio parere, al momento disponibili sul mercato. Tra l’altro la Kona non nasce elettrica ma viene convertita a tale: la dimostrazione che si può cambiare idea.
    Per chi dice che non è vero che nessuno vi obbliga ad acquistare una EV perchè la CE ha già imposto scadenze, lo sapete vero che queste scadenze non sono state scritte perchè qualcuno una mattina si è svegliato e ha detto “abbasso le ICE”, ma per provare a cominciare a risolvere un problema che da generazioni viene ignorato per la stessa ragione per cui odiate incondizionatamente queste auto e i loro possessori: è più facile così.
    Per cui sì, avete ragione: prima o poi sarete costretti in qualche modo a passare a questo mondo. Per allora, io confido, ci saranno molti più modelli sul mercato e ognuno potrà trovare qualcosa proporzionato ai suoi gusti ed esigenze; la ricerca avrà fatto progressi e chissà che avremo sconfitto uno dei vostri argomenti preferiti: l’autonomia!
    Allora vi chiedo, perchè anziché continuare a scrivere commenti caustici (a volte, solo per alcuni, che vi rendono anche ridicoli per il modo in cui vi ponete e le informazioni che riferite) non provate a leggere questo sito e qualunque altro che tratti di questo argomento da una nuova prospettiva e con la curiosità di imparare qualcosa su un mondo che vi è nuovo che è già realtà? Così quando quella bestia cattiva della CE vi obbligherà a convertirvi, saprete come destreggiarvi in questo nuovo mercato.
    Provare a capire questa realtà non significa, per forza, cambiare idea perchè è giusto che ognuno abbia la propria ma barricarsi dietro luoghi comuni e un rifiuto a priori, mi sembra davvero poco produttivo.

    • No…no…no signorina….non fa paura nulla….un acquirente deve guardare alla convenienza su un prodotto ….deve guardare l’impatto ambientale e poco poco la moda che vogliono inculcarle…..il CEO di polestar volvo…il signor ingenthal ha messo nero su bianco parecchie cose che dimostrano ….un auto elettrica non è green….inquina più di una termica in produzione….la xc40 a benzina immette 27 tonnellate di CO2 nell’ambiente….la sua versione elettrica ne immette 35…..prima di uscire dalla fabbrica….cio’vuol dire che per pareggiare l’inquinamento fatto in più l’elettrica deve percorrere almeno 100 Mila km….quindi mi dica perché dovrei come ecologista acquistare la versione elettrica…..senza tenere presente del futuro smaltimento delle batterie esauste….ancora non ben chiaro….le mandiamo in Ghana?….dove inquineranno tutta l’Africa?…..

      • Ha risposto con una discreta serie di luoghi comuni.
        Intanto la invito a guardare il documento completo e a riportare i dati corretti: https://www.volvocars.com/images/v/-/media/project/contentplatform/data/media/my23/xc40-electric-light/volvo-cars-LCA-report-xc40.pdf.
        Dal quale si evince che i km per il punto di pareggio sono 84.000 con la media energetica europea: ovviamente ad ogni punto percentuale di miglioramento del mix energetico, il punto di pareggio si accorcia: se domani costruissero una centrale a fusione, improvvisamente tutte le elettriche smetterebbero di inquinare, di colpo. La guerra in Ucraina cambierà tante cose.
        Non abbiamo conteggiato che per ogni litro di benzina è stato estratto da 1 litro e mezzo di petrolio e che ogni litro di benzina include di avere già emesso un +33% di CO2 per essere prodotto. E lo studio lo ignora (lo trova scritto nel PDF, il metodo usato). Per cui i valori di CO2 per chilometro sono tutti FALSATI (lei conosce il processo di raffinazione dei carburanti? Sa cosa si usa per ottenere la benzina e in che modo e con quale efficienza energetica?). Quindi i km di pareggio scendono a poco più di 50.000. Lei le butta le macchine dopo 50.000 km?
        E non abbiamo considerato il NOX. E gli aromatici. Che non emettono CO2 ma provocano tumori: quasi 70.000 ogni anno nella sola Italia imputabili all’inquinamento, di cui un quarto è dovuto al trasporto. Quanto “costano” 18.000 morti all’anno? E non abbiamo considerato che quella batteria esausta verrà riciclata con la tecnologia ATTUALE al 97% dagli stessi produttori di batterie, figuriamoci tra 20 anni. E che una batteria riciclata ha un impatto molto minore di CO2 rispetto ad una prodotta nuova, ma lo studio non ne tiene conto, considera che si butti tutto.
        E non abbiamo considerato che la Volvo XC40 Recharge è una mediocre bev quanto ad efficienza, 197 Wh/km di WLTP dichiarato.

        Quindi le dico che prima di cadere nella consueta disinformazione è meglio informarsi, studiare, capire.
        Il cambiamento è necessario. Al momento, l’elettrico è la via. Ben venga se si troverà qualcosa di migliore, ma fino a quel momento, rimandare è solo da stupidi.

        • Non convince nessuno. Passare dalla padella russa alla brace cinese è suicidio politico, economico e democratico. La Russia, per tutti i difetti che ha, è gestibile. La dittatura cinese no.

          • WV sta per investire in Spagna una montagna di miliardi in questa direzione.
            Suicidio economico?

          • “È difficile capire quando fermarsi in una gara di resistenza.” Bart Mancuso – Caccia a Ottobre Rosso

      • Veramente lei pretende che qualcuno si metta a confutare le balle che scrive?
        Per favore si informi meglio e non creda troppo ai CEO che si rifanno a studi vecchi e sorpassati. Nel caso di Volvo è un boomerang sull’azienda che non è in grado di utilizzare processi efficienti e a basso impatto. Roba vecchia, insomma.

        • Leonardo, ti rispondo per un tuo post sopra (in risposta a uno mio) dove menzioni ai Cinesi che hanno il 30% delle auto plug-in …ebbene , non ho motivo di non credere alla percentuale che citi ma , pur essendo Italiano e quindi equiparato a una % più bassa di mezzi elettrici , essendo stato in Cina diverse volte per lavoro ti dico che preferisco di GRAN lunga essere Italiano e vivere qui…perchè avranno qualche auto ecologica in più ma rimangono sempre dei gran inquinatori rispetto a noi !
          Ti garantisco che le nostro Aziende , pur più piccole rispetto alle loro e meno moderne se vuoi , ma sembrano degli atelier rispetto a quanto inquinano questi…senza parlare delle loro metropoli che ormai sono divenute della camere a gas con delle discariche a cielo aperto…e prenderli da esempio anche no (al pari degli gli Indiani in quanto a sporco e inquinamento)!

      • Ogni azienda fa i propri calcoli , non è per difendere nessuno, ma volvo fa i calcoli sui prodotti volvo e fa il conto con le propie emissioni con le loro tipologie, fiat farà le proprie e saranno differenti da volvo idem Audi, Mercede, e via via dicendo, quindi una dichiarazione di una casa costruttrice è fine ai suoi prodotti 🤷
        Per quanto riguarda l’utilizzo dipende dal mix energetico, fino ad arrivare al autoproduzione con fotovoltaico quindi anche qui ognuno di noi può aumentare o ridurre l’inquinamento in base ai vari contratti energetici che ha.

    • Scommetto che lei ricarica a casa e non gliene importa un fico secco di quelli che dovranno ricaricare lentamente alle colonnine. Non è un suo problema, il problema è degli altri che si, lei dice, devono rassegnarsi e non frignare. Peccato che le sfugge che se gli utenti “frignano” si allontana nel tempo lo spettro dell’obbligo del passaggio al 2035 (come confermano le notizie più recenti). Sicuramente lei ha un ottimo piano per città come Firenze, Roma e Milano dove quasi nessuno ha un box auto. Sicuramente lei crede che la giornalista fiorentina che ha dichiarato di voler passare dall’auto alla spina (nel suo caso una plugin, quindi più comoda di una elettrica perché male che va vai a benzina) all’auto normale sia una deficiente, che non ha capito che cosa sta guidando.

      Dopotutto se va bene per lei (3.1% della popolazione) deve andar bene a tutti, per legge. E guai a dire una parola perché questa è acredine ingiustificata

      • La prego Enzo, mi indichi il punto del mio commento in cui parlo di ricariche casalinghe o alle colonnine oppure quello in cui ho dichiarato di avere la soluzione ad ogni male nel mondo compresa la questione delle ricariche.
        Il mio commento voleva solo invitare a riflettere e a prendere in considerazione questa idea senza scartarla a priori con la veemenza con cui lei ha risposto.
        La giornalista è solo una persona e ha parlato della sua scelta, non generalizziamo ora. O sta forse implicitamente dando degli stupidi a tutti gli automobilisti che hanno compiuto la scelta opposta e ne sono così soddisfatti da averne addirittura parlato su questo sito?

        • No, è il contrario. Sono le ragioni di chi non è pro-elettrico a essere scambiate per odio. Chi non vuole l’auto elettrica non va a imporre l’auto termica al resto del mondo, mentre purtroppo è vero il viceversa. Da qui il malinteso: l’astio non è verso chi guida elettrico ma è contro la legge che impone l’obbligo. E davanti a questo obbligo, chiaramente, chi già è passato fa spallucce e guarda gli altri fingendo di non capire. Peggio mi sento, li insulta e chiede: perché hai paura del nuovo? Come se quello fosse un dinosauro conservatore. Questo fa innervosire ancora di più perché magari quello non vuole passare perché non vuole ricaricare in strada. Ti chiedo: ci hai mai pensato?

          • Voi vi lamentate dei box che sembrano mancare a tutti, e questo non è vero dati ISTAT, in compenso avete mezzi pubblici ogni 10 minuti, ho parenti che non hanno neppure l’auto perché vivendo in grosse città non gli serve, noi invece fortunati di periferia in paesini semidispersi non passa un mezzo pubblico neanche comprandolo, e siamo costretti ad avere un auto per ogni membro della famiglia, con relativi costi, ma mi sembra che noi siamo i fortunati perché abbiamo i box e minimo una 50ina di km per andare al lavoro a scuola, per fare la spesa ( si perché farla in paese con un solo negozio, è prendere lo stipendio il 10 e finirlo in 15 ) quindi facciamo due conti e poi vediamo chi si deve scaldare.

      • Strawman fallacy. Fallacia logica dell’argomento fantoccio.
        Di tutte le sue “se a lei va bene” e “non è un suo problema”, non c’è nè una che sia stata scritta da Laura, nè sottintesa, sono tutte parole di Enzo per avallare una propria tesi. Ha letto cosa ha scritto la ragazza? Domanda retorica: no, e se anche avesse letto, ha voluto piegare le parole per potere comunque esprimere le proprie, che è esattamente quello che Laura chiedeva di non fare. Ha stravolto il pensiero e l’ha ribaltato con domande scomode a cui non si può rispondere, ma che nessuno ha sostenuto!!

        Eh, si, questo atteggiamento io lo chiamo acredine e anche disonestà intellettuale.
        Lo dico a lei proprio perchè è un commentatore attento, con cui non concordo necessariamente sempre, ma argomenta, figuriamoci gli altri.

        • Ma se tratta gli altri da idioti! Ma che dici! Diche leggete il sito, informatevi (quindi dando per scontato che chi critica non sia informato!) e poi ancora barricarsi dietro luoghi comuni e rifiuto a priori!Tu hai letto o no? Quindi chi non ha box auto e non vuole ricaricare in strada – chiedo – è un disinformato barricato dietro luoghi comuni che rifiuta a priori l’elettrico oppure ha una critica legittima da esprimere? Ma di che parliamo, siamo seri o siamo qui a insultare gli altri? Chi insulta chi?

          • No. sono serio e non insulto nessuno se non per legittima difesa.
            Dico “informati’ a chi ha appena scritto una tipica frase da disinformato.
            Tratto da idiota chi è arrogante mentre dice cose idiote.
            E non è il tuo caso .
            I toni sono rapidamente saliti dimostrando perfettamente la tesi. Lo scopo dell’articolo è raggiunto: c’è acredine, da ambo le parti.

          • Non siamo idioti. Siamo diversamente moderni. ☝️

            Ciò detto, forse sto convincendo il capo circa l’utilità di vendere la Giulietta e “cambiarla” con una e-up 33kw come quella che ha provaro il signor Paolo per andare a Bologna in giornata dalle montagne del trentino a far ghiottonerie. Così sarò moderno un po’ meno diversamente. ☝️😂

          • Guido la mia prossima auto sarà elettrica, appena la mia invecchia e forse prima, anche perché posso ricaricare dal garage. Sono un convinto sostenitore e alla stessa Laura (che forse sbaglio mi pare sia l’autrice di una bella recensione su una mg elettrica, che mi piace)ho fatto i complimenti per l’acquisto così come li faccio sempre a tutti quelli che raccontano, felici, la loro esperienza con l’auto elettrica (se mi sono sbagliato e non è lei cambia poco). Non capisco però perché qualcuno scivola sull’analisi psicologica di chi non passa all’elettrico scrivendo dabbenaggini al limite dell’offensivo. Ma tu condividi l’assurda concezione che ci sia la paura della modernità? Ma tu credi davvero che siano tutti ignoranti che non leggono e non si informano? Ma tu hai mai sentito un possessore di un’auto a benzina dire a chi compra l’elettrico che è ignorante e si è fatto abbindolare da qualcuno?

            Lasciate le persone libere di scegliere chi sposare, con chi fare sesso, dove andare a vivere, che casa acquistare, che cosa mangiare e che auto è la migliore per le sue esigenze senza trattarlo come un beduino ignorante e cafone. Qui gli insultati sono coloro che acquistano le auto termiche, non chi compra l’elettrico (tranne ripeto qualche assurdo caso, come qualche contadino americano pazzo che insegue le Tesla in autostrada). Ma mettiti 5 minuti nei panni di chi non può ricaricare a casa o in ufficio: saresti sereno con l’appuntamento del 2035?

          • Alessandro mi fai venire voglia di essere un uomo migliore (ctz. Qualcosa è cambiato). Scherzi a parte, dovremmo prenderti come esempio per come ti esprimi e per come sai dialogare con gli altri, per il tuo garbo e per la tua simpatia, dovremmo tutti (io in particolare) imparare da te l’arte del dialogo (io ti assumerei all’ONU). Tua moglie è una donna fortunata, la mia invece ha tanta pazienza 😂😂😂🤗

          • Enzo, sì gli odiatori li riconosci subito dallo sguardo quando gli dici che hai un’auto elettrica. Se ti va bene ti dicono che tanto la usi solo in città se ti va male ti trattano come un povero idiota che non capisce nulla di auto…

          • …e se ti va ancora peggio te li trovi a scrivere nei commenti che l’auto elettrica è immatura.
            Alcuni perché non ce l’hanno, altri perché devono spiegarti che fanno Milano Reggio Calabria senza mai fermarsi e con l’elettrica non possono più farlo.

          • Leitmotiv di Vaielettrico: l’auto elettrica oggi non è per tutti.
            Dal 2035 non se ne potranno più vendere. Diciamo che il mercato decida di anticipare al 2030. Bene, dal 2040 quando compiranno 10 anni le ultime termiche acquistate, cioè fra 18 anni, per chi non ha un garage sarà un problema. E chi lo nega? Vaielettrico no, io nemmeno, neanche Laura: siamo partiti da quello, ci hai messo in bocca parole non scritte, alluse, pensate.

            Ma torniamo alle origini: si è fatta una imposizione per sfizio o c’è un motivo che riguarda TUTTI?
            CFC, piombo, glifosato, arsenico, plastica…?
            Non è un capriccio di una lobby, è una necessità.
            Prima lo si capisce, meglio è.
            In Svezia non ci sono vaccini obbligatori: non serve, la popolazione si vaccina spontaneamente, inutile costringere.
            Possiamo dire lo stesso per l’ambiente?
            No. Ecco perché è un obbligo.
            Odio le coercizioni. Ma non tutto può essere libero arbitrio quando c’è di mezzo il futuro di tutti.

            Chi ha elettrico odia chi ha termico? Alcuni, può darsi. La maggior parte, me compreso, odia chi ne parla con disprezzo per ignoranza. Odia chi odia a prescindere. Odia essere chiamato Gretino. Odia essere chiamato radical-chic quando è stato semplice calcolo economico.
            Se le minoranze odiano, di solito è per difesa, non perché si è una élite.
            Provare per credere.

          • Ma i peggiori di tutti sono quelli che ripetono a pappagallo le fake news che le auto elettriche inquinano più delle euro 5 ma noncielodiconooooohhh!

          • Guido vuoi sapere dove la pensiamo diversamente? Se nel 2035 non dovessero esserci soluzioni definitive per chi non ha box auto allora non dovrebbe esserci la fine delle vendite dell’endotermico, molto semplice. Se non riescono a trovare un sistema efficace per la ricarica, l’Europa abbia il coraggio di adottare lo standard del battery swap, diversamente si tenga le critiche e l’ostilità di chi non può ricaricare a casa o al lavoro e vuole tenersi la termica.

          • Non sono sicuramente contrario al battery swap, non ne vedo impedimenti tecnici, esclusivamente commerciali e quindi superabili facilmente (basta definire a livello europeo uno standard comune, imposto ai produttori).
            Io oggi ho il garage, domani magari no perchè cambio casa: so benissimo che a Roma o Firenze o Napoli sarà un problema SERIO.
            Di nuovo faccio un parallelo con i vaccini: se il 90% della popolazione che è sana e non ha problemi può vaccinarsi, il restante 10% che non può o non vuole potrebbe non vaccinarsi perchè la copertura c’è ugualmente per tutti.
            Allo stesso modo, non potrà il 100% degli automobilisti passare all’elettrico: ma se INTANTO ci passano subito tutti quelli che possono, aiutiamo anche chi non può o dovrà farlo il più tardi possibile!
            E’ questo il messaggio anche di Vaielettrico: chi può farlo oggi, lo faccia! Perchè aiuta chi lo farà con estremo disagio per ultimo! e magari gli si possono regalare 10 anni di ulteriore ritardo!
            Ma se OGGI si lamenta anche chi ha solo un impedimento culturale o di principio, allora staranno male tutti, immeritatamente, perchè dovrò comunque essere imposto per il cambiamento climatico!
            (dal numero dei punti esclamativi si dovrebbe percepire che la cosa mi fa accalorare: mentre si discute di lana caprina, dittatura sanitaria e “non posso fare 800 km con una tirata” ma non l’hanno mai fatto in tutta la loro vita, continuiamo a bruciare in atmosfera oltre 10.000.000.000 kg di petrolio all’anno nella sola Italia per produrre quei 30.000.000.000 kg di carburante che bruceremo per fare andare macchine e camion)

  13. Salve. Questo è forse l’articolo più interessante è sensato che parla di auto elettriche e tradizionali non parlando di auto che abbia letto. E le motivazioni dall’una e dall’altra parte sono serie, sensate e veritiere entrambe. Anche io come molti vedo la frase “non ti obbliga mica nessuno a comprarla” come una falsa. L’UE ha dato una scadenza alla circolazione di veicoli endotermici, di conseguenza obbligando all’acquisto di una EV.
    Il fatto che il nuovo “spaventi”, non è propriamente vero. È dall’inizio del motore a scoppio che a fatica ci siamo abituati al ruotare dei cilindri e all’odore di carburante. E col tempo il mercato ci ha offerto sempre più varietà, con caratteristiche sempre più allettanti a costi a volte sempre più vantaggiosi per le nostre tasche. L’elettrico da parte sua offre sì vantaggi nel lungo periodo, ma per l’acquisto e l’autonomia (lo so, i due punti cruciali che tanto infiammano le discussioni) per come ci ha abituati il mondo della mobilità sono ancora in alto mare (a parità di veicoli costano dal 30 al 50% in più e viaggiano circa la metà). Del risentimento (a volte eccessivo o addirittura inspiegabile) c’è e forse anche giusto. In uno stato come l’Italia (paese meraviglioso che dovrebbe vivere di rendita solo per il turismo) in cui le paghe non hanno subito variazioni a favore del lavoratore(siamo pateticamente indietro), coi prezzi in costante crescita l’auto elettrica è un qualcosa di impensabile. Si preferirà una classica endotermica da spendere poco e ridurre gli spostamenti allo stretto necessario. E sarà così fintanto che (con la scadenza imposta) l’Italia non maturerà il suo parco ricariche ed aiuterà il consumatore, vuoi aumentando le paghe vuoi abbattendo i costi di acquisto.
    Io personalmente sono uno di coloro che si trova in bilico tra queste sue scelte: svenarmi per un’auto che costi il giusto (un’auto è per me un mezzo di trasporto che va da A a B, a prescindere dalla sua tecnologia) e che abbia la giusta autonomia (sono abituato da oltre 20 anni alla mia che percorre non meno di 950 km con un pieno, scendere a compromessi con un’EV significa non scendere sotto i 600km).

    • Ecco… tutto molto bello poi però dichiari apertamente che sei abituato da oltre 20 anni a percorrere non meno di 950 km con un pieno. Questo vorrebbe dire che tra la visita ad un distributore e quella successiva guidi per 950 km, o che hai l’esigenza di guidare per 950 km senza fermarti? Perché il nocciolo sta tutto lì. La stragrande maggioranza degli automobilisti guida per una quarantina di km al giorno… di 950 km di autonomia non se ne fa nulla, anche perché una BEV la ricarichi quando è ferma. Ma se continuano a discutere di limiti che nella generalità non esistono, non arriviamo da nessuna parte. Vi rendete conto che ogni volta che si parla di BEV si finisce sempre a porre il (falso) problema dell’autonomia, perché non c’è nient’altro da dire? E questo perché “sono abituato da 20 anni ad vere 950 km nel serbatoio”? Non nascondiamoci dietro ad un dito, perché quei 950 km di autonomia non vi sono MAI serviti tutti in una volta. Io viaggio parecchio, spesso tra Scandinavia e Italia, e non mi sono mai sognato di fare più di 400 km senza fermarmi: non ha nessun senso.

    • Eh però bisogna anche chiedersi se gli stipendi sono rimasti al palo in Italia ma non in paesi in cui invece le innovazioni vengono cavalcate (il succo del discorso di molti commenti è proprio la classica litania sì ok ma non siamo ancora maturi, quindi meglio stare alla finestra ad aspettare) se non sia proprio questo modo diffuso di pensare che ci sta facendo sprofondare tra i paesi “poveri che l’auto elettrica non se la possono permettere”.
      Perché se vuoi fare come gli Amish, quello che ti capita è che la vita sarà sempre la stessa di generazione in generazione e sei destinato lentamente all’oblio.

  14. Scusa Leonardo, non si se sei il figlio illegittimo di Elon Musk oppure se hai altri motivi per scrivere Tesla, Tesla, Tesla in ogni commento, ma prova a riflettere su questi semplici fatti:

    1) da qui ai prossimi 2 o 3 anni l’Italia conta di riaccendere centrali a carbone e rigassificatori per una sola ragione. Rischiamo di avere poca corrente.

    2) un po’ come succede per gli scaglioni Irpef, dove sopra i 50.000 euro di reddito per ogni euro in più che guadagni, paghi l’aliquota massima, così puoi considerare che ogni chilowatt aggiuntivo di carico, oggi, sulla rete elettrica, sia prodotto con fonti fossili.

    Quindi davvero pensi che usare un’auto elettrica, sia più sostenibile che guidare un euro 5? In pratica stai prendendo un chilo di carbone e lo stai trasferendo tramite la rete elettrica nella tua Tesla, con tutte le inefficienze connesse.

    A mio avviso l’auto elettrica oggi ha senso nei grandi centri urbani per migliorare la qualità dell’aria, ma non dovrebbe essere spinta come soluzione di mobilità di massa, almeno fino a quando l’energia che ci mettiamo non sarà 100% prodotta da fonti rinnovabili.

    Per non parlare poi della dipendenza che questo comporta dai paesi produttori di Batterie, pannelli FV e materie prime.

    E dell’impatto sulle nostre industrie? Non so se tu sarai uno di quelli che la cassa integrazione dovrà pagarla o percepirla, ma nessuna delle due é una situazione simpatica.

    Quindi, se ti piace la Tesla guidala, non venirci a fare la paternale sull’ecologia o sulla sostenibilità.

    Anche perché magari qualcuno non ha il box o magari può permettersi solo un Y10 a benzina per andare al lavoro e non può pagare col le accise il tuo ecologismo radical chic…

    • 1) Finisco la frase: dobbiamo riattivare le centrali a carbone perché abbiamo sbagliato completamente la politica energetica puntando massicciamente sul gas sperando che ce ne sarebbe stato a sufficienza ancora molto a lungo
      2) Finalmente stiamo capendo che abbiamo sbagliato politica energetica e gli investimenti stanno rapidamente andando sulle rinnovabili.
      3) Dire che serve 100% energia verde è strawman in purezza, l’auto elettrica è talmente più efficiente rispetto alla termica che bastano, in media, pochi metri quadrati di pannelli solari per coprirne il fabbisogno energetico annuale. Senza bruciare una goccia di combustibile in più anno dopo anno.
      4) Sì, se ne faccia una ragione, un’auto elettrica è più sostenibile di una euro 5, sotto ogni punto di vista, così come i mezzi pubblici, le biciclette e le passeggiate sono più sostenibili delle auto elettriche.

      • Si sì… Hai ragione tu…

        Allora, siccome ho capito che sto parlando con un esperto in fisica applicata, la metto in termini tecnici:

        Oggi a mezzo giorno, spegni la TV, il forno e la lavatrice. Spegni tutto quello che hai in casa.
        Pensi che un signore da qualche parte corra a smontare un pannello solare o é più facile che si inietti mezzo litro in meno di gas in qualche centrale?

        Ora metti in carica la tua auto elettrica. Dici che qualcuno monti subito un nuovo pannello da qualche parte o che giri il rubinetto del gas per caricarti la batteria?

        Ecco perché fino a quando non c’è un surplus di energie rinnovabili é inutile aumentare il carico.

        É come bruciare gas a Firenze, trasformarlo in corrente, portarlo a Milano, metterlo in una batteria e tenercelo fino a che non ti serve.

        Bella efficienza di strawman 😂😂

        • Mah, in realtà il surplus di rinnovabili ce l’abbiamo già in certe ore, specialmente al sud, con prezzi sotto lo zero.
          Forse stiamo dicendo la stessa cosa però io sottolineo il fatto che le energie rinnovabili richiedono linee di trasmissione e accumuli che, certamente non si possono costruire in tempo breve, ma se mai si comincia mai li avremo.
          E continueremo a discutere su dove reperire il gas che manca o se riattivare le centrali a carbone.
          La differenza è che nel primo caso si guarda avanti, nel secondo si guarda nello specchietto retrovisore.

          • Infatti io dico che adesso bisogna spendere tutto nella produzione di energie alternative. Non sul consumo…

            Per altro non mi fiderei neanche troppo a puntare tutto sulle rinnovabili, per una semplice logica di diversificazione del rischio.

            Ci sono modi più efficienti per sfruttare la quota di energie rinnovabili piuttosto che continuare a caricare e scaricare una batteria.

            Secondo me…

          • @Giancarlo sinceramente di più efficiente delle batterie non mi viene in mente nulla (a parte il consumo diretto, e il trasporto in alcuni casi).
            Ma magari sto dimenticando qualcosa io…

          • Una pompa di calore con COP 4,5 ha un’efficienza del 450% superiore al ciclo di carica e scarica della batteria.

            Quindi partendo dall’assioma per cui non avremo mai il 100% di energie rinnovabili, almeno nell’immediato, tanto varrebbe usare quella che abbiamo per far funzionare le pompe di calore e adattarci a girare con i motori termici ancora per qualche annetto risparmiando una marea di quattrini e prendendoci il tempo di sviluppare le rinnovabili.

            Per usare uno slogan semplificativo:
            cominciamo a finanziare la produzione di rinnovabili, per vedere come consumarle c’è sempre tempo.

            Con l’auto elettrica stiamo buttando investimenti di anni nei motori ICE e togliamo energia a settori che potrebbero usarla in maniera più efficiente, aumentiamo la nostra dipendenza dal regime cinese (per batterie e fotovoltaico) e spostiamo altra produzione all’estero.

            Poi torno a ripetere l’auto elettrica è bellissima. Quasi quasi me la compro… ma per l’economia…

          • @Leonardo se per efficienza intendiamo la densità energetica, ad oggi l’idrogeno sotto pressione è più efficiente: https://www.eesi.org/papers/view/energy-storage-2019#2 (adesso non ricominciamo con l’idea di metterlo nelle auto).
            Ci sono però altri sistemi, idrico-gravitazionale in primis (i cari vecchi bacini artificiali), oppure aria compressa, o appunto l’idrogeno. Il problema è la scarsa densità energetica, si parla di 1-2wh/lt per l’acqua, paragonato ai 200-400 delle batterie al litio.
            Probabilmente – da profano – penso servirà un mix di ognuna di queste tecnologie.

          • @Giancarlo non posso condividere né l’assioma che non potremo mai (???) arrivare al 100% di rinnovabili (anche se non capiterà certo domani) né con la minimizzazione della riduzione dell’inquinamento grazie alla trazione elettrica.
            Abbiamo spiegato più volte che anche se la rete non è neppure vicina al 100% la riduzione è comunque consistente. D’altra parte ho spesso spiegato che a fronte di 5000€ di incentivi su auto del valore di 50/60000€ il privato ci mette 45/55000€ con un effetto leva importante, e soltanto l’IVA su 60000€ sono 13000€.
            Gli obiettivi non devono essere alternativi, la spesa dello Stato non è come quella della famiglia, se genera progresso e benessere diventa positiva a fronte dell’economia generata.

          • L’assioma dipende da realismo e opportunità.
            É ovvio che se lo ignori hai ragione tu…

            Francamente penso che se non hai capito il mio discorso, é perché non vuoi capire. Quindi mi sa che ognuno resta della sua idea 😉

  15. “Nessuno impone a nessun’altra persona l’acquisto contro la propria volontà e la tecnologia è ormai più che testata” Ah no? Quindi l’Unione Europea che mi obbligherà ad acquistare un’auto elettrica che cosa farà? NOn mi obbligherà, contro la mia volontà, ad acquistare un’auto che altrimenti non avrei comprato? Ma state scherzando? Io l’odio lo vedo, e a palate, verso le auto ICE.

  16. Mi pare difficile poter provare simpatia verso chi mi dice, cercando di schernirmi, che la mia auto funziona a “succo di dinosauro”, sottointendendo che la mia mente è rimasta a oltre 60 milioni di anni fa.

    • Beh, ma qui hai a che fare con i sommi esperti dell’elettrificazione!! E dall’alto della loro enorme sapienza si sentono autorizzati a dare dei retrogradi a tutti quelli che non la pensano come loro… Ma chi si comporta così è solo arrogante.

      • Avete a che fare con gente che l’auto elettrica la guida ogni giorno, dopo aver guidato auto termiche per tutta la vita. Arrogante sarà chi la “pensa diversamente” senza averne mai guidata una.

  17. Non è odio.
    È amore.
    È quel sentimento che da sempre accompagna l’auto.
    Non sono pochi quelli che ritengono l’auto un mezzo di evasione, di avventura, di affermazione, di emozione, di competizione sportiva.
    Vetture che hanno delineato un modo di vivere oltre lo status simbol che una determinata vettura rappresentava. Vetture che hanno scritto la storia non solo dell’automotive ma degli uomini che le guidavano. Uomini che non ci sono più ma che rivivono proprio in quelle vetture.
    Vetture con un’anima emozionale, sintesi di una ricerca tecnologica che da sempre identifica quel modello, quella casa costruttrice e tutta la responsabilità che comporta l’heritage di quei modello.
    Non saranno quanti le mamme con il SUV, ma non sono pochi i Ferraristi, gli Alfisti, i Lancisti, i Porschisti, i BMWuisti.
    Questo è il problema.
    Come si fa a riscrivere quelle emozioni con la tecnologia elettrica?
    La fine di un’epopea dove dopo il Montecarlo del ‘72 a Torino si richiamavano gli operai in cassa integrazione e si riapriva la linea per continuare a produrre la vecchia Fulvia Coupé.
    Chi ha guidato una Giulia Sprint GTA, una Lotus Elan R26, un’Alpine A110, una Lancia Fulvia Coupé HF, una Lancia Stratos, una Lancia Delta Integrale, una Porsche 911 Carrera RS, una BMW M3 E30 certamente mi capirà.

    • Si potrebbe, e ne verrebbe fuori qualcosa di bellissimo. Ma al momento non si vuole e forse non si può nell’immediato, causa batterie non già allo stato solido, ma allo stato embrionale. E comunque, su tutto, come mi capita di ripetere “purtroppo” l’auto elettrica moderna è stata inventata da un americano. Quindi grandi sparate sul dritto, in fondo basta una marcia sola e, proprio volendo esagerare, con quattro curve hai fatto un “ovale”. Se l’auto elettrica moderna l’avesse reinventata la Cosworth, noi appassionati ora saremmo decisamente più felici. Non disperi, tempo verrà. Speriamo sia presto.

      • Quando sarà inevitabile l’auto elettrica?

        Quando raggiungerà 5 cifre:
        100$ 99% 550Wh/kg cx 0,24 +60 km

        Vale a dire:
        1 – Quanto 1 KWh di batteria costerà 100 dollari
        2 – Quanto le batterie saranno interamente riciclabili al 99%
        3 – Quando le batterie avranno una densità energetica di 550 Wh/kg
        4 – Quando l’aerodinamica presenterà un cx – coefficiente di forma inferiore a 0,24
        5 – Quando le superfici fotovoltaiche della carrozzeria assicureranno un’autonomia aggiuntiva di almeno 60 km nelle 24 ore di utilizzo

        Non si arriverà a questi obiettivi con le attuali batterie e tecnologie.
        Inoltre, i componenti della batteria dovranno essere reperibili in quantità tale da soddisfare tutti gli utilizzatori.

        “C’è vero progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventano per tutti.”
        Henry Ford

        • 1) siamo già a 100$ kWh (lo dice Bloomberg, non io) come costo di produzione
          2) mi sa dire la % di riciclo dei motori termici? Perchè vogliamo il 99% dalle batterie ma ci accontentiamo di molto meno per i motori termici?
          3) la Amprius sta immettendo sul mercato batterie da 450 Wh/kg (dal costo stellare), ma è davvero così importante? Se Tesla con le sue LFP con meno di un terzo della densità energetica che lei auspica riesce ad essere in testa alla classifica dell’efficienza, è davvero così determinante?
          4) questo è indipendente dal tipo di trazione, è efficienza energetica che dovrebbe essere valida per qualsiasi tipo, perchè volerlo solo per le elettriche?
          5) e quando facciamo un incidente…? Già oggi per verniciare una portiera ci vogliono 2000€… Utile, ma a che prezzo? Le scrivo da utente che ha fotovoltaico da 10 anni, preso senza alcun incentivo, perchè feci i miei calcoli.

          • Tutti e 5 i fattori tecnici devono essere concomitanti.

            1. Poco importa se le attuali batterie costano già 100$ al kWh perché non saranno le attuali batterie agli ioni di litio quelle che consentiranno il salto tecnico.

            2. Non bisogna riferirsi alle tecnologie a combustione perché non stiamo parlando di questo. Stiamo argomentando sul sistema di powertrain elettrico alimentato a batterie. 600/700 kg di batterie per vettura rendono imprescindibile il requisito del riciclo delle materie prime. Ciò detto gare anche per gli elementi di terre rare, risorse queste detenute da altri governi.

            3. La densità energetica non è solo determinante, è il fattore tecnico assoluto. Tesla lo dimostra. 20 quintali di vettura e 700 kg di batteria per percorrere 400 km in autostrada a velocità limitata.

            4. Perché le elettriche con autonomia accettabile sono over: oversize e overweight sopratutto per gli standard UE e generalmente sono SUV, CUV e Crossover delle dimensioni di un furgone.

            5. Quando facciamo un incidente bisogna già buttare via i due telai anteriori e posteriori pressofusi in Gigacasting, non riparabili perché pressofusi e monolitici. Quando ci sarà un’unica piattaforma pressofusa si butterà via l’intera piattaforma e ci preoccupiamo della superficie fotovoltaica integrata o a film.

          • Guardi, concordo con lei che sarebbe bello averli tutti e 5 insieme, ma non li trovo determinanti. La Ford Modello T non aveva 0,24 di CX, consumava uno sproposito, necessitava del notaio perchè costava più di una casa, eppure siamo qui… Se dovessimo partire ogni volta soltanto quando tutto è sopra ad una certa soglia, nel frattempo il mondo sarebbe finito e non esisterebbero mai i “pionieri”: che sono quelli che hanno sempre permesso agli altri di vivere alla grande.
            Oggi chi prende elettrico non è già più pioniere da un pezzo: però ha disagi, innegabili.
            Sul punto 5 in effetti ha ragione. Sul punto 3, veramente fa 400 km ai 130 reali, cioè 3 ore continuate di guida, oltre è essere fuori limiti.

          • Basta risponderle al punto 1)
            Rilegga Bloomberg. Il costo delle batterie in Cina è schizzato a 160$ per kWh negli ultimi mesi causa aumento materie prime e carburanti fossili . In Cina le batterie sono prodotte con energia per il 65% da carbone.
            Visto che il punto 1) viene meno tutto il resto è trascurabile e come in un domino cade tutto il suo teorema. Spiace

          • Sono convinto che in assenza di norme UE la sola Tesla avrebbe “imposto” la transizione volontaria attraverso la selezione tecnologica dell’auto. Elon Musk non solo ha fatto l’elettroshock ai produttori automotive, li ha messi tutti fuorigioco.

            Musk ha fatto una rivoluzione, ha sfidato l’ortodossia dell’auto e i produttori di petrolio e ne è uscito vivo in senso lato e reale.

            Ora i produttori petroliferi investono e realizzano impianti per l’utilizzo delle fonti rinnovabili non fossili. Il cambiamento di paradigma di tutto il sistema attraverso l’affermazione di un prodotto.

            La sua forza è stata nel ritenere che ci fosse un’alternativa valida alle tradizionali vetture a carburante fossile, inoltre si è rifiutato di di stare a sentire la maggior parte degli investitori e dei fornitori che non credevano che una tale rivoluzione fosse possibile. L’ha fatta e basta, utilizzando tecnologie sconosciute per il mondo automotive e applicando le innovazioni della Silicon Valley.

            Il vantaggio tecnologico è stato conseguito attraverso le aziende high-tech che Musk ha fondato e guida nei settori del trasporto spaziale, dell’energia e della ricerca sull’intelligenza artificiale unita alla capacità di associare le competenze chiave e le risorse strategiche ed umane delle sue aziende per creare una strategia integrata in tempi rapidi.

            Nessun produttore automotive ha un background tecnico e tecnologico che uguagli Tesla. Ricorda la Fiat dello scorso secolo che progettava e produceva aerei, treni, natanti, biciclette ed elettrodomestici. Un campo di azione multidisciplinare costoso da mantenere ma redditizio organizzando e sfruttando le sinergie tecniche tra i settori.

            Tutte le aziende di Musk sono interconnesse e condividono le piattaforme tecnologiche una con l’altra. La piattaforma ed il telaio delle Tesla sono fatti in leghe leggera di alluminio che in alcuni casi non esistevano perché i tecnici metallurgici di Tesla hanno capito che l’alluminio non è solamente molto più leggero dell’acciaio è anche molto più resistente. Per la produzione gli ingegneri di Tesla hanno fatto visita alla Space X e sono stati in grado di adattare i processi produttivi per la fusoliera d’alluminio del razzo Sapce X Falcon alla produzione di automobili. Gli italiani hanno poi risolto il tutto progettando la famosa Gigacasting.

            Il risultato è una generosa fastback da 19 quintali che percorre 400 km a 130 km/h e che costa molto più dei 35.000 dollari annunciati con clamore a suo tempo. Siamo ancora lontani dall’elettrica del popolo e non saranno le celle con fattore di forma 4680 a renderla possibile.

        • Tutte balle, dire che le auto elettriche non sono mature vuol dire non aver capito i tempi che stiamo vivendo. Un po’ come gli antichi romani non riuscivano a capire che l’impero stava per collassare. Ora al posto dell’impero c’è tutt’altro e la storia ci insegna che tutto scorre.
          Panta rei.

          • Non dimentichiamo la strategia iniziale tracciata dal precursore, Tesla Motors che consisteva nello spogliare l’Elise dal Rover serie K per trapiantarvi un motore elettrico asincrono trifase con l’intenzione di produrre un veicolo sportivo compatto con un prezzo di fascia alta per consumatori disposti a pagare un prezzo elevato per un mezzo esclusivo.
            Gli introiti della Roadster sarebbero serviti a sviluppare le economie di scala e per rivolgersi ad un mercato più vasto attraverso modelli più economici e dai più ampi volumi di produzione.
            Economici la Model S e la Model X non furono, né tantomeno lo sono oggi. Servirono a far cassa ed a sviluppare ulteriormente le tecnologie legate alla mobilità elettrica.
            Ancora una volta, i guadagni così ottenuti servirono per produrre un veicolo dichiarato economico, rivolto ad un mercato ancora più ampio. Per la Tesla Model 3 venne annunciato nel 2016 un prezzo di 35.000 dollari.
            Forse, proseguendo con questa strategia, modello dopo modello, tra qualche anno Tesla riuscirà a produrre finalmente una vettura elettrica economica efficiente e prestazionale in termini di autonomia.
            Forse ci arriveranno prima quei produttori che si limitano a produrre solo auto elettriche pure, nude, semplici e più leggere a consegnarci un’elettrica aerodinamica a quattro posti in grado di intraprendere un viaggio da almeno 600 km alla media di 130 km/h.
            Considerato che la Model 3 non costa 35.000 dollari è evidente che l’escalation nelle vendite è da attribuirsi a ben altro.
            È la prima volta che un produttore non europeo guida la classifica e per la prima volta è toccato a un’auto elettrica.
            Tesla ha scalato anche la leadership europea nelle quote di mercato di tutte le Bev perché è in vantaggio tecnologico nel suo segmento.

        • Dimenticavo: la citazione di Henry Ford è a sproposito proprio perché nel prossimo futuro bisogna sperare che le auto elettriche siano per tutti. In caso contrario è matematicamente certo che le endotermiche tra poco tempo non saranno più per tutti.

      • Perché l’auto elettrica non l’ha inventata la Cosworth, qualcuno prima o poi dovrà farsene una ragione.

        • Trovo ammirevole la sua predisposizione ad un dialogo sereno e costruttivo. Addirittura mi commuove la sua capacità di accettare che le altre persone possano avere gusti diversi dai suoi. 😉

        • Il precedente risale a fine ‘800.

          Nel 1884 Edison dichiarò che entro 19 anni per produrre energia elettrica non sarebbero più servite caldaie, macchine a vapore e dinamo. Stava già lavorando da due anni per trovare un modo per convertire direttamente il carbone in elettricità. Durante questo periodo aveva tentato di sviluppare quella che era in sostanza la prima tecnologia delle celle a combustibile basata sull’ossidazione catalitica del carbonio. Edison dopo gli esperimenti in laboratorio depositò tre brevetti ma nessuno di essi si dimostrò commercialmente fattibile. 

          Decise allora nel 1899 di sviluppare una batteria adatta alle automobili.

          Da quattro anni era stata presentata la prima auto a combustione.
          Edison riteneva che si potesse sviluppare una batteria per l’auto elettrica che si sarebbe rivelata più economica di quella a benzina.

          Edison prevedeva che per competere con l’auto a benzina, l’auto elettrica dovesse avere una batteria che fosse ricaricabile, una durata più lunga di quelle attualmente disponibili e contenesse una potenza sufficiente per consentire al veicolo di percorrere lunghe distanze senza ricaricare, oltre ad essere più leggera della batteria al piombo già allora ampiamente utilizzata, che era troppo pesante e richiedeva troppa manutenzione, Edison sviluppò una batteria nichel-alcalina che era molto più durevole e molto meno pericolosa della batteria al piombo. Sfortunatamente, la nuova batteria era anche più voluminosa e più costosa della batteria al piombo convenzionale e nel 1908 Mr. Ford iniziò a produrre la Model T a ritmo serrato applicando i principi del fordismo.

          Nel 1912, fu lo sviluppo dell’avviamento elettrico per le auto a benzina, che sostituì la manovella a soppiantare definitivamente l’auto elettrica e le sue batterie Edison nichel-alcaline.

    • Alle persone che hanno un attaccamento emozionale alle automobili (sia che abbiano motore termico o elettrico) bisognerebbe consigliare una buona psicoterapia.

      • E se non funziona cosa facciamo? 🤔
        Campo di rieducazione? 🤔
        Laogai?🤔
        E poi giustamente si parla di intolleranza… 🙄

        • A proposito di attaccamento emozionale, a quarant’anni dalla fine del mito Villeneuve scommetto che ci sono ancora degli inguaribili che come me lo ricordano.

          In quegli anni la Formula 1 era malata, la febbre Villeneuve non dava tregua, un crescendo inarrestabile che esplodeva la domenica lasciando gli italiani attoniti davanti alla TV, sbalorditi dalle istintive invenzioni di quel piccolo grande uomo e dalla sua coraggiosa ed indomita audacia.

          Così veloce, imprevedibile, leale e indomabile da farlo sembrare un pazzo scatenato alla guida della Ferrari, al pari del Vecchio che lo aveva voluto.

          Una scelta scellerata, quella di Ferrari, criticata dalla stampa.

          Ma aveva ragione, anche se la Ferrari non poteva vincere, tutti volevano vedere cosa avrebbe escogitato Gilles per vincere la Sua corsa.

          Per cui onore e merito al Vecchio per aver capito, contro tutti, il valore del campione e quello dell’uomo che adottò come un figlio.

          Il coraggio di scegliere uno sconosciuto, riconoscendo il campione prima delle vittorie.

          Questo era Enzo Ferrari e Gilles Villeneuve, il Suo campione.

      • “Ho trovato uomini che indubbiamente amavano come me l’automobile. Ma forse non ne ho trovati altri con la mia ostinazione, animati da questa passione dominante nella vita che a me ha tolto il tempo e il gusto per quasi ogni altra cosa. Io non ho alcun diverso interesse dalla macchina da corsa”.

        Enzo Ferrari

        • Visto che Ferrari era un mito, posso dire con tranquillità che se fosse in vita ancora oggi direbbe che l’auto elettrica migliore l’avrebbe fatta lui. Non certo che è immatura.
          Temo che molti abbiano perso la bussola e non sia o in grado di capire perché Ferrari era un mito mentre oggi le nostre aziende sembrano sempre andare male. Finché i nostri (presunti) leader continueranno a piangere come femminucce e illudersi e illudere che il problema sia che l’auto elettrica è immatura (e non lo è) nulla di buono uscirà dallo stivale italico. I Ferrari di domani, se li vogliamo cercare, li troveremo tra quelli che l’elettrico lo stanno sviluppando, non certo tra quelli che credono che non sia maturo.

          • L’attuale densità gravimetrica energetica e l’obiettivo di autonomia impone al momento vetture con interassi importanti ed architettura della batterie a T con tunnel centrale e muro posteriore come la Rimac da 20 quintali per intenderci.
            Per cui non vedremo a breve una sportiva a due posti secchi con interassi da sportiva come una Ferrari F8 Tributo, una Porsche RSR o una McLaren 750 LT.
            Non ci sono ancora le batterie giuste. Non a caso la Lotus Evija per attestarsi sui 1680 kg deve ricorrere a una batteria da soli 70 kWh che lascia giusto il tempo di fare un giro al Nurburgring, 7 minuti in modalità Track e rientro ai box con la tartaruga lampeggiante sul cockpit.
            Su come diversificare le prestazioni delle sportive elettriche basta considerare l’handling nel controllo in curva.
            Paradigmatici i brevetti della Ferrari elettrica e la ricerca condotta da Drako e da NIO con la EP9.
            In attesa dell’innalzamento della densità gravimetrica i contenuti tecnici dei brevetti delle nuove Ferrari elettriche rilevano la ricerca della precisione in curva attraverso la configurazione quad motor e trasmissione diretta per ogni ruota. Si devono a Crotti, Marlier, Renaud e Favaretto.
            Drako e NIO EP9 dimostrano com’è possibile definire due sportive dai caratteri diametralmente diversi ed ugualmente efficaci.
            Nel merito della densità gravimetrica energetica, oggi, il rapporto tra i due in termini di densità gravimetrica energetica è di circa 13.000 Wh per chilogrammo di benzina contro 250 Wh per chilogrammo di batteria.
            Vero è che esistono vetture EV dragster da 2.000 kg e ben oltre, come la Porsche Taycan Turbo S, la Rimac Concept One, la Tesla Roadster, ma sono vetture pesanti quanto una Bugatti Veyron e in pista, in percorrenza curva con accelerazione laterale di 2G ed oltre e accelerazioni in uscita da formula 1, gli pneumatici ne risentono fortemente, ancor più nel misto stretto.
            Non sono vetture da competizione ma da giro record con autonomia limitata dalle batterie al momento ancora troppo pesanti.
            Quando vedremo la Porsche 911 EV da 1.400 kg. con 600 km di autonomia, allora ci saranno la Ferrari F8 EV e la McLaren 765LT EV anch’esse da 1.400 kg con una lunghezza contenuta in 4,50 mt. e un interasse da 2,50 mt. allora ci saremo.
            Obiettivo 450 Wh/kg superando questa soglia gravimetrica energetica assisteremo anche all’avvento dei velivoli elettrici.
            In che anno?
            Con quale chimica?
            Chi può dirlo, sono tanti i gruppi di ricercatori impegnati sul tema dopo i tre Nobel del litio.
            Sulla configurazione strutturale rigida e resistente a torsione e pressoflessione quella del battery pack di Mate Rimac unita alla monoscocca carbon fiber è un esempio concreto, ma tutto ciò ha un costo astronomico, ben diverso dalle attuali vetture sportive a combustione.

  18. odio.. muahahahhahahahahaha!!
    ma veramente?
    qualcuno dovrebbe farsi un giro sui dizionari..
    immagino che gli “elettrici” abbiano ricevuto minacce di morte, ai semafori le auto a fianco abbassino il vetro (rigorosamente a manovella anni ’50 minimo) ed estraggano pistole..
    gomme tagliate e risse nei bar -rigorosamente nowatt- con flinstoniani possessori di brumbrum 🤦‍♂️

    un plauso enorme a xardus ed enzo (e “pochi” altri) che coi loro commenti hanno spiegato molto bene come funziona.

    io, al contrario, vedo qui molta acrimonia: tanti che ti trattano da sub-creatura perché poni dubbi, domande, fai ragionamenti..
    se non ti prostri ricevi insulti, inviti ad evitare il sito, negazioni, risposte che non c’entrano nulla. ma tant’è..

    considerazione finale: non c’entra elettrico o meno, se sei stupido, lo sei a prescindere

    • La maggior parte degli uomini ritiene che fare un complimento ad una bellissima ragazza che passa per strada non sia niente di particolare, anzi, le si fa piacere, apprezzandola.
      Non capiscono: sono uomini, chiedete alle donne…
      Allo stesso modo chi disprezza l’elettrico, non avendolo, non capisce perché i possessori debbano sentirsi “odiati”: è solo un parere, una opinione, che male c’è?
      Il parallelo che ho fatto conferma la sua frase finale, l’unica parte del suo commento che io condivida: la stupidità, come l’intolleranza, sono pervasive (anche tra i proprietari di elettrico, ci mancherebbe) e spesso non si vede l’evidente perché ci si è immersi da così tanto tempo da avere perso l’obbiettività.
      Discorso generale che prende spunto dal suo commento.

      • Guido nessuno odia i possessori di auto elettriche (tranne 2 deficienti in tutto il mondo), le persone sono fortemente critiche verso le auto elettriche perché è stato detto loro che la loro prossima auto sarà obbligatoriamente elettrica. Nessuno si è scagliato contro le ibride, le plugin, le citycar, i SUV, i pickup, i monopattini, le bici, il cavallo perché quelle sono scelte: se tu vuoi andare per strada su un cavallo non levi nulla a me. Ma se tu imponi a tutto il mondo un’auto che ha mooooooolte limitazioni e che costa anche di più, onestamente mi meraviglierei del contrario, che tutti restino buoni e zittini. Il fatto che va bene al 3.1% degli italiani (ma anche al 50%) e non al restante 96.9% un minimo minimo minimo ti fa riflettere o sono tutti idioti nemici della normalità e odiatori seriali? Pensaci e poi mi fai sapere…

        • A parte il fatto che nemmeno io sono tanto favorevole agli obblighi ma quì si parla di 2035 con lo stop alla vendita di auto a combustione quindi non so di cosa bisogna lamentarsi se rimarranno per altri 20 anni e più. Io davvero certe volte non credo a ciò che leggo…

        • Perché si vuole imporre l’auto elettrica?
          Per fare un piacere alle lobbies dell’EV (più forti di quelle petrolifere)?
          Qualcuno ha imposto di finirla col glifosato, ad esempio.
          Pensaci e poi mi fai sapere.

          • Io comunque proporrei di fare una raccolta dei vostri commenti (allucinanti) che le lobbies delle ev abbiano più forza di quelle oil è incredibile scriverlo, infatti i rockfeller che hanno fondato un’azienda del genere hanno poca importanza nel mondo si si è proprio come dici tu. Ma basta pensare a quanti anni ci sono quelle del petrolio che sono addentrate ovunque per capire l’enormità di quanto scritto. Ma lasciamo perdere! P.s: il glifosato è stato prorogato (in europa) come utilizzo nonostante si sa da molto tempo che sia cancerogeno!!!

          • Leandro, giusto nel dubbio: io l’ho scritto provocatoriamente, che non si capisca che io sostengo che Tesla è più forte dei petrolieri!
            Proprio perchè è ridicolo anche solo pensarlo lo uso come iperbole.

            Per il glifosato è uno dei tanti esempi: CFC ozono, gas dei condizionatori, piombo tetraetile, plastiche etc. tutte “imposizioni” da dittatura ecologica!!

        • Mi sembra che sia stato imposto endotermico, e non dire di no la storia è scritta, ora si sta solo dicendo che dopo il 2035 non saranno più prodotte auto a combustione, ma se guardi il parco auto è talmente vasto che ci vorrà un altro vent’ennio se non di più per smaltirlo tutto compreso i ricambi.
          Quindi non capisco tutta questa paura odio per qualcosa che interessa solo a gente sopra una certa età, ai giovani per la maggior parte serve un mezzo per fare da A a B null’altro.

          • La tua risposta è molto franca ma credo anche corretta. Anzi molti giovani non desiderano neppure possedere l’auto, l’importante è poterla utilizzare quando serve. Da constatare che, oltre alla transizione ecologica, c’è in atto anche una trasformazione culturale radicale. Per questo spesso diciamo che la resistenza alla trazione elettrica è, di norma, una questione legata all’età. Nessun odio verso chi ama i motori termici, solo la constatazione che non ci sia consapevolezza di necessità e urgenza. Tutto il resto è sterile polemica.

          • Leonardo 10 Maggio 2022 at 8:13
            purtroppo anche io ero un fanatico dei motori soprattutto i V6 e V8 di grossa cilindrata e auto di grosse dimensioni, ma ai miei tempi 1985 c’era solo quello e l’ignoranza ( perché non pubblicizzata come ora ) era lampante, quando comparve Tesla nelle prime fasi non sono stato lì a sindacare e neanche ad informarmi erano auto di nicchia , poi con gli anni sono sempre rimaste auto di nicchia, oggi hanno qualche modello economico che comunque non è per tutti visto il caro vita e gli stipendi italiani, io mi sono fatto due conti e ho preso una 500e da 190km e poi dopo 6 mesi per inutilizzo ho venduto il 3litri perché la piccolina è diventata l’auto principale, anche se avrei voluto farle un retrofit, ma voleva dire tenerla ferma o farle fare pochissimi km all’anno di conseguenza rovinare un auto perché non viene utilizzata è un peccato, ovviamente continuerà ad inquinare, anche se poco lo farà.

      • quindi, le donne odiano i complimenti..
        infatti, in un mondo sempre più preda dell’apparenza, della palestra per fare muscoli e per definire glutei, delle diete “una carota al giorno”, dell’estetista 2 volte alla settimana, le donne ovviamente lo fanno per se stesse.. poi infilano il burqa e vanno per strada. e guai a fargli un complimento.. 😂
        direi che quelle che si lamentano sono leggermente alienate..
        poi, dipende dal tipo di “complimento”: personalmente non ho mai ricevuto un vaffa e neppure un dito medio..
        ma questo esula dal discorso “odio” verso le elettriche, che vi create da soli, aizzandovi a vicenda. o mi state dicendo che avete auto rigate, parabrezza sfondati e scritte con vernice indelebile “abaso machine pile” di origine poco acculturata?
        fare le “vittime”, i saccenti, trattare da coglioni chiunque, ha sempre sortito l’effetto contrario.
        in un sito dove, in teoria, si dovrebbe promuovere la mobilita elettrica dissipando dubbi, spiegando le tecnologie, evidenziando i vantaggi etc, appena si arriva ai commenti è tutto un accanirsi contro i microcefali che non hanno ancora una ev.
        si faccia un giro nei commenti e vediamo chi odia chi..

        va beh che è un “elettrico”, quindi..

          • massimo degli esposti, daniele cl, giusto un paio di nomi, hanno questa lodevole abitudine..
            non è che se si dice privo di favella al posto di stupido cambi qualcosa..

            avendo fatto il venditore di una cosa che tutti hanno in casa ma nessuno vuole, conosco tutti i sistemi di vendita: di sicuro dire alle persone che non capiscono un c…. è quello che sortisce meno successo.

            e francamente, questo articolo serve solo ad aizzare. come dimostrato dal numero e qualità dei commenti: di ragionevoli forse una ventina.

          • Visto che mi chiama in causa, mi dimostri che ho la lodevole abitudine di insultare.

          • massimo, si rilegga nei tanti commenti e vedrà..
            a me personalmente, reo di aver fatto un ragionamento a lei evidentemente avverso, ha scritto: “lei non capisce niente di ecologia, lei non capisce niente di auto, lei non capisce niente di termico, lei non capisce niente”. questo qualche mese fa..
            più di recente, ha dato del nazista a uno (mattia?), con sotto il daniele cl a caricare la dose..
            e molto spesso aggredisce chi pone un’obiezione: “basta! siamo stufi di scriverlo, l’abbiamo detto migliaia di volte!!”.. poco importa se questo era la prima volta che vi leggeva e non era a conoscenza. oppure ” migliaia di studi affermano ciò, lei ne sa di più?”

            mi dica che non è vero..

        • No Chupa, mi duole dirlo ma lei non ci arriva e non è questo il luogo per provare a farglielo capire. Se una donna leggerà il nostro scambio…
          Ho scelto l’analogia proprio per fare capire almeno al 50% della popolazione in cosa consista l’equivoco.
          Lei mi ha attribuito una serie di frasi non dette, in retorica si chiama argomento fantoccio, una delle fallacie logiche.

          • come volevasi dimostrare.. 🤣🤣
            lei chupa è stupido che non ci arriva: io ho blablabla equivoco blabla retorica blabla fallacie blablabla..

            esiste un’altra forma: “forse non mi sono spiegato bene, volevo dire”..

          • “lei chupa è stupido che non ci arriva:” di nuovo, non l’ho scritto nè sottinteso. Lei mi potrebbe spiegare per tutta la vita un quadro di arte moderna e io mai potrei capirlo: questo non fa di me uno stupido.
            Non l’ho scritto, non l’ho alluso, non l’ho pensato: probabilmente lei non ha figlie femmine o semplicemente ha una sensibilità sociale differente.
            “Quindi le donne odiano i complimenti”: questo è ciurlare nel manico, alla grande!! Cosa puoi rispondere ad una distorsione del genere?
            Scommetto che era bravo a vendere cose che tutti hanno in casa ma che nessuno vuole.
            Parliamo di elettriche, che è meglio.
            PS: non mi riferivo a quella cosa che tutti hanno in casa ma che nessuno vuole.

          • -quella cosa che tutti hanno in casa ma che nessuno vuole.-

            Adesso però ce lo dite che cos’è? 🙄🙄🙄🙄🙄

          • nel momento stesso che dice “mi duole dirlo ma lei non ci arriva” l’ha detto e sottinteso.

            alessandro D: enciclopedie..
            convincere qualcuno (in casa sua) a comprare qualcosa di cui non sente/ha il bisogno.
            fare il venditore in negozio è una passeggiata di salute: chi viene è già interessato all’acquisto..

        • Lei legge i commenti, e non gli articoli. Altrimenti si accorgerebbe che il 90% del nostro lavoro è dedicato a spiegare, come lei chiede.

    • No, Chupa, hanno ragione loro, in un paese democratico la maggioranza ha sempre ragione. È che noi abbiamo paura della modernità, solo che non lo sapevamo ma per fortuna ora c’è l’hanno spiegato. A casa abbiamo ancora il TV bianco e nero, in gelateria non chiediamo mai i nuovi gusti ma solo limone e fragola, non sappiamo cosa sia WhatsApp perché continuiamo a inviare SMS, beviamo caffè anziché redbull e la prima isola che ci viene in mente è monkey Island e non l’isola dei famosi. Ora ti saluto che è tardi e domani mattina c’ho il gallo che mi sveglia presto…

      La paura della modernità…

      • ma nel landini testa calda, hai ancora le ruote di ferro o hai montato quelle moderne di gomma?
        e non mi dire che stai usando ancora quello a vapore per andare a far legna nei boschi..

        • Ferroooooo! ☝️ vorrai mica fidarti di quella roba lì nera e molliccia che si rompe solo a guardarla?!?! Certezze mio caro. La cara vecchia ghisa! ☝️👴

  19. Il motivo basta leggerlo nei commenti anche quì oppure sotto tutte le altre riviste dei motori… Eppure è abbastanza semplice capire le differenze (e già oggi) i tanti aspetti positivi che la fanno essere superiore al resto. Ripetiamo sempre che la maggior parte degli italiani fa 30/40km quindi forse vorranno andare su marte boh… avere autonomie “reali” di 300/400 km non bastano. Il punto critico è solo l’infrastruttura perchè l’autonomia/efficienza sono destinate a salire ancora e velocemente quindi il discorso sarebbe chiuso per chi vuole leggersi od ascoltarsi qualche conferenza al riguardo. Comunque possiamo star tranquilli che la gran parte dell’italiano medio finirà di sbraitare fra qualche anno quando cadranno tutti questi punti critici, è solo questione di tempo Massimo e Mauro, diciamo 2025/2026? E non ci saranno più discussione su velocità di ricarica colonnine autonomia etc etc… Solo tempo per tutti i detrattori/contestatori del capello nel pagliaio, fatelo adesso 🙂

    • Ma anche di più, l’italiano medio arriverà nel 2026 a decantare la sua auto elettrica come se l’avesse presa solo lui, annoiando tutti a spiegare una tecnologia che in realtà gli altri usano da un decennio, e narrando come la sua scelta – casualmente – sia stata la migliore possibile, perchè lui sceglie sempre il meglio, perchè lui “ne sa”.

    • Si born dead vabbè dai che non ha senso discutere con voi italiani medi questa è la realtà. Farete la fine degli smartphone contro i cellulari che costavano troppo etc. Lo ripeto sempre è solo questione di tempo poi non vi sentirà più tranquilli e ne faremo anche a meno dei vostri “contributi”. Una risata vi seppellirà

      • Sempre le stesse cose si ripetono, s
        “Sei studiato sicuramente” per questo non ha senso discutere con te/voi. La risposta è nel tempo come scritto fra qualche anno le vostre chiacchiere saranno solo un brutto ricordo 😆😆

  20. A mio modesto parere, credo sia una questione di cultura, voglio ricordare che in passato questa stessa avversione la si aveva per le auto con il cambio automatico, etichettate auto per portatori di handicap, oggi invece fa figo il cambio automatico, sull’auto elettrica si sta ripetendo la stessa storia, sicuramente col tempo tutta questa avversione andrà scemando

    • Lo dici a me mia moglie ( alfista sfegatata ) mi ha sempre detto che le auto con cambio automatico sono per gli andicappati gli ho sempre risposto grazie lo sono, se no non ti avrei sposato 🤣🤣
      Poi dopo molto tempo avendo solo auto con cambio automatico e la sua in panne ha dovuto cedere, e si è accorta che è molto più pratico soprattutto in città e in colonna, ovviamente ora non mi permetterei mai di dirgli quello che mi diceva.
      Per mio figlio è indifferente qualsiasi auto ma preferisce in cinquino

  21. Perché tanto odio? La risposta è semplice: KARMA. Fin dall’inizio coloro che hanno spinto per le EV si sono dimostrati fra i più intolleranti, odiosi econazisti, talebani della propaganda gretina con soluzioni false che spingevano dalla padella russa alla brace cinese senza se e senza ma. La risposta della gente di fronte a prodotti poveri, cari, inefficienti, impraticabili è stata ovvia. Salvo poche eccellenze, vedi Tesla, il mercato sa distinguere fra chi ti propaganda cioccolata e poi ti vende… Concime cinese.

      • Perché tanto odio?
        Non ce l’ho con l’auto elettrica, ma con chi vorrà impormela. Se smettono di produrre auto tradizionali la devo acquistare per forza. È l’approccio dell’Europa a non piacermi.

        • Che è un pò come dire che io vorrei ancora usare i CFC nei miei elettrodomestici, ma l’Europa anni fa mi ha imposto di comprare prodotti che ne sono privi. O che mi manca la benzina al piombo e la dittatura delle benzine moderne l’ha fatta togliere dal mercato, o che mannaggia mi impediscono di buttare tutti i rifiuti nel sacco nero come ho sempre fatto e mi obbligano a fare la raccolta differenziata.

          Si chiama progresso, conoscenze pregresse vengono smentite da nuovi studi, e le persone si adeguano e modificano i loro comportamenti. Abbiamo usato TUTTI le auto “alimentate coi fossili di dinosauri”, e lo stiamo facendo ancora chi più chi meno. Quindi nessuno è innocente. Ma la gente non si giudica dagli errori che compie, ma da come vi pone rimedio.
          E mentre alcuni hanno visto un’alternativa che reputano migliore (qui si parla di auto elettriche, ma ci sono mille altri casi: pompe di calore in casa ad esempio) e la applicano volontariamente, altri si arroccano sulle posizioni assunte precedentemente. E quindi la cattiva Europa, visto che non c’è fisicamente il tempo di aspettare che tutti si convincano, impone dei cambiamenti, oltretutto con tempistiche nemmeno troppo stringenti.

          O vogliamo negare che dobbiamo smettere di bruciare combustibili fossili ed emettere i loro scarti nell’atmosfera?

    • Hai perfettamente ragione. Non si tratta di avversione alla modernità, si tratta solo di voler attendere che la tecnologia dell’auto elettrica sia matura, ed ancora non lo è.

      • Mah, ognuno si inventa le scuse che crede però io sto usando una Kia eNiro da un anno e mi pare che di immaturo non abbia nulla. Anzi posso dire che è molto ma molto meglio dell’auto che avevo prima, e sì che era una Qashqai non certo un’auto che non abbia avuto un certo successo!

        • E ognuno tira l’acqua al proprio mulino, né più né meno.
          Non è inventarsi scuse dire che la tecnologia elettrica non è ancora matura, è un dato di fatto che, se si è obiettivi, si accetta, punto.

          Per “tecnologia dell’auto elettrica” non ancora matura io non intendo solo l’auto in sé, intendo le batterie (che sono in evoluzione, vedi stato solido, grafene, ecc…), l’autonomia (che è in evoluzione), la diffusione delle colonnine (che è in evoluzione), le fonti da cui si produce l’elettricità (evoluzione da combustibili fossili a energie pulite e rinnovabili).
          Lo sviluppo (quello serio) sull’auto elettrica ha pochi anni sulle spalle, quello sui motori endotermici ne ha molti molti molti di più ed è innegabile che a livello di maturità non può esserci paragone. Sarebbe come confrontare la maturità di un adulto con quella di un ragazzino.
          Il ragazzino diventerà adulto certamente, ma deve ancora maturare. É quindi evidente che l’auto elettrica subirà degli step di miglioramento continui. Ed è altrettanto evidente che una cosa che deve subire dei miglioramenti non è ancora matura.

          • Ok ma ragionando così non ci sarebbe mai evoluzione. Nessuno avrebbe mai dovuto comprare l’Isotta Franchini o la Ford Model T, ma anche le auto a carburatore.
            Purtroppo l’evidenza è il contrario ovvero che il motore endotermici nonostante la veneranda età non è in grado di migliorare ulteriormente. Per fare un parallelo con il tuo esempio quando arriva il momento per il figlio al padre tocca farsi da parte, anche se il figlio non ha tutta l’esperienza del padre ha certamente più energie e più spirito di innovazione.

    • Grazie per il tuo commento illuminante, che riassume benissimo che razza di personaggi sono gli appassionati di automobili.

  22. No so se gli italiani odiano l’elettrico o il perché…

    Parlo a titolo personale, ma quello che non mi piace é finanziare con soldi pubblici questa crociata ideologica, senza che un solo grammo di CO2 venga tolto dal pianeta (fintanto che per produrre energia useremo gas, carbone e altre fonti fossili).

    A me girano i cosiddetti, quando per la stessa battaglia ideologica si alimentano bolle con incentivi e altre droghe per l’economia, spingendo a spendere male i soldi della collettività, piuttosto che a fare un po’ di economia coi propri.

    Del resto é più ecologico guidare un diesel per 300 mila km. Piuttosto che cambiarlo a 150 per una elettrica.

    In sostanza, secondo me, l’auto elettrica é una ficata pazzesca… ma chi la vuole dovrebbe pagarsela, chi la produce non dovrebbe essere avvantaggiato, bollo e accise dovrebbero andare anche sull’elettrico, perché una cosa é certa: quando tutte le auto saranno elettriche i soldi di bollo e accise andranno presi da qualche altra parte.

    E poi… Siete così convinti che passare dalla dipendenza dai paesi arabi, a quella dal gas russo a quella degli amici cinesi, non sia un suicidio annunciato?

    Buona festa della mamma!!!

    • I cinesi? Oltre a molte altre cose dev’esserle sfuggito che il leader di mercato in occidente è Tesla che è così avanti da essere perfino andata in Cina per produrre i suoi modelli di auto.
      Buon festa della mamma anche. a lei

    • Gli incentivi servono a diffondere una tecnologia migliore che al momento è più costosa.
      Lo si fa da almeno 15 anni nel settore del riscaldamento domestico ed industriale in varie forme ad esempio. E con incentivi di molto superiori al settore automotive in cui finalmente fino allo scorso anno erano sensati essendo attribuiti in base alle emissioni e non in base a che modelli Fiat doveva vendere come succedeva in passato…

      Il senso degli incentivi è ridurre i consumi globali di un paese e, se si può, migliorarne l’aria. Le caldaie a condensazione prima, le pompe di calore ora per il riscaldamento domestico. Le auto a minori emissioni prima, le auto elettriche ora.

      Perché l’energia elettrica puoi produrla in molti modi diversi, anche in autonomia per una grossa parte se sei fortunato. Il gasolio, la benzina, il GPL o il metano li pagherai sempre a qualcuno.
      Indipendentemente da come quelle energia elettrica viene prodotta, l’efficienza della trasformazione finale in modo è migliore che un motore endotermico. Sempre.
      E te lo dico da appassionato ed a volte praticante di motorsport, a me i motori piacciono…

      Non ho mai sentito però questo astio nei confronti di quelli con la macchina a metano comprata con incentivi dedicati e che per anni hanno caricato gas detassato appositamente. Quelli andavano bene?

      Giusto per capire. Grazie

      • Ti direi che, a livello di principio, sono d’accordo ma visto che per 15 anni si sono incentivare le caldaie a condensazione e oggi se ne incentiva la sostituzione con pompe di calore, si é incentivato il metano, che oggi é demonizzato, qualche dubbio sulla lungimiranza di chi prende queste decisioni ce l’ho…

        Saranno incentivi di scopo per sviluppare una tecnologia o bonus clientelari ed elettorali?

        Non conviene investire in una centrale fotovoltaica piuttosto che alimentare bolle con bonus ed ecobonus a pioggia?

        La mia obiezione sugli incentivi é legata al fatto che si vedono incentivi su tutto, poi i progetti per i parchi eolici sono fermi.

        Per il resto secondo me l’elettrico é il futuro ma bisognerebbe sviluppare una filiera industriale prima… Altrimenti continueremo a importare batterie e pannelli come oggi importiamo gas e petrolio

  23. Diamo pure la colpa agli italiani refrattari al cambiamento,

    ma non vediamo che dalla mattina alla sera sono bombardati di notizie negative sull’elettrico da giornalisti di ogni forma e foggia,

    ma non vediamo che dall’attuale compagine governativa all’elettrico arrivano solo colpi bassi.

    Il problema è che gli italiani sono anche vittime della scarsa libertà di stampa presente in questo postribolo di paese.

    Report without borders ha pubblicato la classifica sulla libertà di stampa di ciascun paese e l’italia è al 58 esimo posto tra la Macedonia del nord ed il Ghana.

    https://rsf.org/en/index

    Ai primi 5 posti di questa classifica troviamo:

    1 – Norvegia;
    2 – Danimarca;
    3 – Svezia;
    4 – Estonia;
    5 – Finlandia.

    guarda caso 4 di questi stati sono anche quelli con la maggior diffusione di auto elettriche.

    Reddito e occupazione aiutano, ma a mio parere non solo, ritengo che una buona informazione, seria, libera e non orchestrata abbia permesso alle persone di fare una scelta di buon senso nei confronti del pianeta e della salute delle persone.

    In Italia, invece abbiamo oltre a redditi più bassi, ad una politica che osteggia l’elettrico in tutti i modi (dicendo di voler salvare l’indotto dell’auto ma sta facendo il suo male in quanto le aziende di componentistica italiane lavorano per il mondo intero e non solo per l’italia, le stanno facendo restare indietro) abbiamo anche una grossa fetta di “giornalisti” che attaccano, negativizzano e demoliscono l’auto elettrica ad ogni occasione, alcuni arrivano pure a scagliarsi con immotivata veemenza contro Elon Musk, chissà perchè?

    Forse contribuiscono anche loro a produrre quell’informazione che ha permesso all’italia di finire al 58 esimo posto nella classifica sopra riportata?

    Forse per motivazioni analoghe a quelle dei nostri politici?

    • A me questa classifica sembra una barzelletta. In Italia ognuno può dire la sua, ci sono giornali di destra e di sinistra, sui social uno può scrivere quello che vuole (anche troppo, forse…) ed oggi, forse, contano di più rispetto ai giornali tradizionali. C’è chi attacca Putin e chi attacca la Nato… Ci sono giornali e trasmissioni televisive che attaccano il governo ogni santo giorno. Ma di cosa stiamo parlando? Poi, parliamoci chiaro, la gente non è stupida: se l’auto elettrica fosse così conveniente, la prenderebbero tutti, a prescindere da quanto scrivono i giornali. Con questo non voglio dire che non va bene, ribadisco solo che, al momento, non è per tutti e ci vuole gradualità nella transizione.

      • Questa classifica la vedi una barzelletta perché involontariamente (in buona fede) credi nel sistema e nel suo finto teatrino contraddittorio.

        • Ma scusa, hai fatto il mitico 68? Parli di “sistema”? Eri del movimento studentesco? Aggiorna i luoghi comuni: oggi i populisti preferiscono dire “pensiero unico”.

    • Sarà come dice lei ma Vaielettrico non parla male dell’auto elettrica e lo fa liberamente. Se poi il suo commento si riferiva alla stampa mainstream. Chi legge la stampa mainstream è giusto che si attenda notizie filtrate dall’editore. Se poi l’editore ha anche interessi industriali o vive di pubblicità dai produttori petrolheads, il problema non è un problema di libertà di stampa ma di gente che non ragiona con la propria testa

    • Alcuni giornalisti e siti attaccano l’auto elettrica perché la piaga è il clickbait in Internet, non importa se una notizia è buona, basta che attiri visualizzazioni. I giornalisti televisivi poi anche loro spesso seguono l’opinione pubblica assecondandola per fare più ascolti, ma in quel caso vi è un contradditorio in genere (perché la “rissa mediatica” Fa più ascolti), ma sempre stando attenti a fare pendere la bilancia verso il sentire comune.

      Di conseguenza con un informazione che passa alla maggior parte delle persone (i disinteressati, non tutti vogliono approfondire ogni cosa ed è giusto così) informazioni tipo auto elettrica che va a fuoco con molta facilità, 48 ore per ricaricarla, motori piantati che non hanno Accelerazione e non vanno oltre i 50 orari, viaggio Roma Reggio in tre giorni…. Ovvio che la massa che si fida di sta auto elettrica.

      È un po un cane che si morde la coda, il clickbait e le logiche televisive impongono che si dicano inesattezze fintanto che l’opinione generale non sarà sufficientemente cambiata, Ma il cambio di visione ritarda a causa di queste tecniche subdole.

      Piccolo ot: avete presente la vicenda Hitler ebreo di Lavrov? Una giornalista russa lo ha difeso in un intervista dicendo che nessuno ha fatto la prova del DNA per poter certificare che Hitler non fosse ebreo, quindi lui potrebbe esserlo anche stato.
      Aldilà del ragionamento che ammetterebbe teorie di ogni tipo su ogni cosa, la cosa assurda è che parla di DNA e religione, come se nel DNA ci fosse presente traccia se uno è Cristiano, ebreo, musulmano o altro… Eppure la sua opinione sono sicuro che ora sarà condivisa da chissà quanti russi (ma anche alcuni italiani che non vedono l’ora di fare polemica)… Una volta si diceva beata ignoranza… Ora la parola beata ce la possiamo scordare

    • Tanto per avere idea della politica italiana sull’elettrico: qui a Genova devono rifare la Diga foranea a protezione fuori il porto. Avevano progettato di installare un parco eolico disegnato da Renzo Piano, al di sopra della diga lunga 2850 metri. Beh,l’idea è stata bocciata dal ministero della Cultura (????). Magari avrebbe potuto alimentare il porto, ma era un’idea troppo intelligente…

  24. Niente di nuovo sotto il sole, che lo si voglia o no questo è il futuro perché le case automobilistiche stanno investendo molti soldi nelle elettriche, certo ci vorrà del tempo siamo solo all’inizio ma il progresso avanza velocemente e non si può fermare, l’unica differenza rispetto a quando si è passati dal cavallo alla macchina (con relative polemiche) è che adesso ci sono i social dove trasmettere il proprio dissenso

  25. Parlo per me chiaramente, non odio l elettrica, e non mi spaventa l innovazione, ma odio tutti quelli che fino a ieri avevano quello che oggi chiamano “naftone” e si stanno ripulendo la coscienza per avere un elettrica. Loro riescono persino a dire che se la ripagano dopo un anno, che non hanno problemi a caricare le pile, che va tutto bene, che non hanno l ansia da ricarica, che chi guida una termica é un mostro. Ma vi siete mai fatti la domanda inversa? Perche tanto amore e di conseguenza tante teste sotto la sabbia, pur di nascondere la realtà, ovvero che al momento é una tecnologia non per tutti, e ancora poco fruibile? Poi ce la parte emozionale, quella che mi dava la 75 di papà con quel suono Alfa, o il borbottio della 500, o il rumore meccanico, il clac di alcuni cambi, i giri che salgono, il punta tacco, tutte cose che qualcuno dice che le elettriche sostituiscono con uno 0 100 da dragster, ma poi, l anima dov é??

    • In realtà io son contro l’acquisto di un auto per guidare in strada come dei pazzi, per carità apprezzo anche io una guida più briosa in certi contesti ma ben lontano dal apprezzare le finezze di rumore del motore cambiate valvole popoff e chi più ne ha più ne metta, anche nel periodo in gioventù in cui bazzicavo il car tuning (io per l’audio) non ho mai capito quelli che rifacevo mezza auto con nos e scarichi da jet… Però la tua osservazione mi ha fatto riflettere… Non è che buona parte di quelli che non vedono le criticità,in realtà gli manca il periodo da bambini sulle auto scontro quando i genitori gli davano la paghetta solo per due gettoni e volevano starci su e gli manca così tanto l’effetto del motore elettrico da divertirsi come matti?

  26. Uno dei motivi di quest’avversione (che spazia da “blanda antipatia” a odio puro) non ampiamente citato, a mio avviso, non è specifico dell’elettrificazione dei motori nei mezzi di trasporto, ma riguarda qualsiasi argomento trattabile: l’ipertrofia dell’ego, in costante e apparentemente inesorabile crescita da molti anni a questa parte, e che beneficia dello sviluppo dei social e di internet in generale. Ovviamente le proprie posizioni in alcuni casi sono portate avanti con modi e/o contenuti assolutamente assurdi, in altri si cerca di cavalcare qualcosa di plausibile…
    Nel merito della transizione, forse essere cresciuti ascoltando favole in cui con bacchette magiche si cambiavano le cose all’istante non ci aiuta a ricordare il tempo che c’è voluto per passare, ad esempio, da delle valigette del peso di 8 kg agli incredibili smartphone che fanno enormemente di più di quanto poteva fare un computer che riempiva una stanza solo 60 anni fa…
    Vorrei anche far notare che se, quando i primi studi sulle conseguenze sul clima e sull’ambiente delle scelte di vita del mondo occidentale sono stati diffusi, fossero stati presi in considerazione e si fossero cominciati a studiare nuovi modelli di sviluppo, oggi ci troveremmo in un mondo migliore e con minori pressioni ad una serie di cambiamenti, sempre più perentori, urgenti e, talvolta, dolorosi.
    A scanso di equivoci, vorrei chiarire che l’auto elettrica non è assolutamente ascrivibile ad un cambiamento doloroso, ma è piuttosto una parte importante di un paradigma della gestione decentralizzata dell’energia (e quindi di tutte le attività umane) che in più la svincola dalla scelta di una specifica fonte, e sappiamo tutti quanto sia importante abbandonare, il più in fretta possibile, le fonti fossili.
    Quanto ai dettagli di questa transizione del mondo dell’auto, se si guardano le cifre senza pregiudizi, non c’è dubbio che ognuno riuscirà a fare le scelte migliori per sé nel corso degli anni a venire. Sempre che prima non si decida di distruggere il pianeta con una guerra nucleare…

  27. La risposta migliore all’obiezione che ci siano poche colonnine è chiedere quanti distributori di carburante ci fossero cento anni fa.

    • E infatti cento anni fa non c’erano auto per ogni adulto in famiglia parcheggiate in garage.. Nemmeno c’era il garage.. 😂

    • Pietro, a mio modesto avviso, non vado arretroso a 100 anni fa, anche perché non ero ancora nato! Io vado indietro al 1978, quando acquistai una 124 a GPL usata! Nel 1978 i rifornimenti di GPL nella mia provincia erano solo 2 ed il più vicino era a 34 km! E, persino i parenti (che, puta caso, oggi hanno quasi tutti l’auto a GPL) quante me ne dissero all’epoca! non è un auto, ma una bomba pronta ad esplodere che cammina, il GPL è pericolosissimo, e la manutenzione, e lo spazio dentro il cofano, e la ruota di scorta, e dove fai rifornimento ecc. Demonizzata, criticata ed a momenti esorcizzata da tutti! ma neanche se avessi chiesto soldi a loro x acquistarla! La stessa diatriba capitò quando nel 1985 acquistai l’auto a gasolio! E la pompa iniezione, e gli iniettori, ed i filtri del gasolio, e la sovrattassa diesel. Quanto meno, con la EV, la carico a casa, non ha iniettori, pompa, bombolone del gas ed i punti di ricarica nella provincia sono forse una trentina o più, di cui 2 in piazza a 100 metri da dove risiedo. Anche se io la carico sempre a casa! Ma anche lì, sai quante ne dicono? E le batterie, ed i chilometri e la bolletta ma la peggiore è stata quella del deficiente omologato di turno, che al parcheggio del supermercato pretendeva che io parcheggiasse l’auto lontana dalle altre, perché pioveva e si sa che con l’acqua si prende la scossa! Io penso solo 1 cosa: a te non piace la EV? bene, non mene può fregare di meno! Io la trovo utile, economica, funzionale e perfetta per le mie esigenze! Ma poi, saranno anche fatti miei (per non essere volgare) del perché ho una EV? Oppure ne devo rendere conto al mondo intero? A chi ha le vetture termiche io dico fate bene! Non comprate le EV, perché poi quando piove prendete la scossa! Non sto lì ad argomentare con discussioni da bar! Anche perché a me interessa la mia di vita e non mi importa nulla di quel che pensano gli altri! E gradirei che anche gli altri facessero lo stesso! Tanti saluti e buon week end a tutti.

  28. L’ odio verso il nuovo non è mai giustificato, ma penso che una certa insofferenza verso l’auto elettrica sia anche una reazione al fatto che sia spacciata come la soluzione adatta a tutti (cosa attualmente non vera) e come la panacea di tutti i problemi ambientali (che non è). Sembra quasi una scelta imposta, vedi la decisione di smettere la produzione di motori termici entro il 2035. E le imposizioni danno sempre fastidio. Io credo piuttosto in una transizione graduale, con attenzione anche alle ricadute sull’occupazione, ecc. L’industria deve riuscire a produrre auto economicamente abbordabili alla maggior parte della gente: altrimenti L’ ELETTRICO NON È UNA SOLUZIONE! E senza gli incentivi statali, che sono di fatto un regalo ai benestanti e distorcono il mercato. O siete forse contenti che Elon Musk faccia enormi profitti avvantaggiandosi anche dei soldi delle nostre tasse?

    • Dal momento che la missione di Tesla è “Accelerare l’avvento di un sistema di trasporto sostenibile portando le auto elettriche sul mercato di massa più velocemente possibile” non vedo perché non finanziarlo.
      Il fatto che sia partito dal segmento premium è una necessità di avere buoni margini e quindi generare il cash flow necessario per continuare a investire. Non mi pare che ci sia una scelta migliore, in effetti.

      • Che l’elettrico sia sostenibile…si vedrà. In Cina stanno spingendo forsennatamente sull’auto elettrica, ma intanto producono metà dell’energia col carbone… Poi potrei capire incentivare Tesla qualche anno fa, quando sarebbe fallita senza gli aiuti statali americani. Ma visto che ora fa profitti, e tanti, è immorale continuare ad aiutarla.

        • Dario, è giusto dubitare se l’auto (qualsiasi) sia sostenibile. Tra tutti i tipi di auto quella elettrica, ad oggi, è certamente la più sostenibile.
          Tesla negli Stati Uniti non è più incentivata da tempo e vende comunque. In Europa in generale si sta andando verso un valore massimo incentivabile. L’Italia è un disastro perché incentiva ancora diesel e benzina: ovvero demeritocrazia allo stato puro.
          In realtà il problema non è di Tesla che in quella fascia di prezzo sta ormai in piedi da sola, il vero problema oggi è avere volumi di produzione adeguati sulle fasce di prezzo più basse: è lì che gli incentivi andrebbero mirati.
          È già stato detto ma anche ridurre le accise sui carburanti è un incentivo al consumo di carburanti, attività inquinante per antonomasia, pertanto la discussione se l’auto elettrica sia sostenibile o meno è pura ipocrisia in questo momento.

    • La transizione è graduale.
      Si potranno vendere termiche per altri 13 anni.
      Chi la compra oggi può ricomprarla nuova tra 12 e porsi il problema tra 24 anni. Non mi pare brusca.
      Le case automobilistiche fra 13 anni o faranno modelli vendibili o non venderanno: non tutto sono Audi e Mercedes, esiste il restante 90% del mercato.
      Se oggi non poni paletti, domani non sarà cambiato nulla.
      E passato domani è troppo tardi, ci siamo giocati il futuro, da qualcosa bisogna partire, non è sempre “ben altro” quello che serve.
      Concordo che gli aiuti sopra ad una certa cifra sono immorali, non è colpa del mezzo ma della politica ottusa.
      Anche sgravare la benzina a pioggia è immorale e costa decisamente di più agli italiani, all’ambiente ed è ridicolmente temporaneo a differenza di un veicolo elettrico decennale.

      • Sgravare la benzina? Cosa stai dicendo? Se quasi metà del prezzo sono tasse! Quel che ha fatto il governo adesso è stato solo di ridurre un pò le accise temporaneamente, causa emergenza guerra in Ucraina.

        • Miliardi sottratti ad altro, comunque.
          Con gli stessi soldi finanziavi fotovoltaico per svariati punti percentuali nazionali di produzione con benefici per tutti (anche chi non ha auto) per decenni.

          • Ma senza risolvere il problema dell’inquinamento urbano che è tra quelli più dannosi per la salute.

  29. La cosa che fa rabbia sono gli incentivi che come sempre sono per i ricchi, dovrebbero darli in base all’inquinamento per km percorso e con in tetto ai 20k euro spesi…presento la fattura e mi rimborsi …il venditore invece ti leva lo sconto che fa sempre senza incentivo e ti fotte mezzo incentivo.. chi compra una panda, un’auto intorno ai 10k non ha incentivo …..se fosse ecologico dovrebbero darli a chi rottama e non compra…magari come bonus per car sharing o mezzi pubblici…si è contro l’elettrico perché è per ricchi, e perché per aiutare i ricchi i soldi li prendono da chi è costretto a comprare auto usate… è questione di ingiustizia sociale

    • Certo, sono per i “ricchi” gli incentivi alle auto elettriche, mentre quelli per le termiche profusi in decenni (ed anche ora!) no? Potrei dire che chi viaggia in elettrico sta pagando anche gli sgravi alle accise sui carburanti che utilizzi tutti i giorni… scommettiamo che se quantifichiamo, alla fine ne hai beccato più tu di “incentivi”?

      • Gli incentivi per le termiche seguivano esattamente la stessa logica di quelli ora in vigore per le elettriche. Ma i prezzi delle termiche erano più abbordabili, quindi andavano a beneficio di una platea più vasta. Poi gli incentivi drogano il mercato. Perchè la Tesla e le altre case dovrebbero sbattersi a ridurre i prezzi, quando ci pensa già il governo? Se una soluzione è valida deve esserla sotto tutti gli apsetti, anche quelli di sostenibilità economica. Ti ricordo che quelli che tu consideri “sgravi” sono solo una momentanea riduzione delle tasse, che però pesano lo stesso per circa il 40% del prezzo del carburante. Quindi, per forza di cose, è la benzina che finanzia l’elettrico, non viceversa.

  30. Addirittura oddio? Termine decisamente fuori luogo. Io sono critico verso l’elettrico e consapevole che è una buona soluzione in città con piccole auto. Il problema è che diventa tutto si o no, bianco o nero nei confronti e pensieri tra la gente e si passa allo scontro.

    • Ancora la tiritera dell’EV per la città?
      Non è ancora il momento di smetterla di deformare la realtà?
      Provi a leggere chi l’elettrico lo usa e veda quanti parlano di città, praticamente nessuno.

      • Zi ti, eccolo! io sono uno di quelli che ha una EV e che la usa prevalentemente in città! E conosco molti altri, che come me, usano la EV in città! Addirittura, stanno proliferando i quadricicli elettrici (patente A) a 2 posti! E questi quadricicli elettrici, hanno autonomie di 100 km, non fanno Milano Reggio Calabria andata e ritorno tutti i giorni! Poi, ognuno può girare in città con la Bentley o con la bicicletta! Sarà padronissimo di fare quel che crede o ne deve rendere conto?

  31. Speranze deluse, chi comincia a informarsi per la prima volta sull’elettrico scopre prezzi folli, compromessi nell’utilizzo che per alcuni modelli rasentano il ridicolo con una autonomia di poco superiore ai 100km.
    Allo stato attuale l’elettrico e” un bene di lusso che sta sul mercato solo perche’ incentivato. Pensateci bene dimenticatevi per un attimo che la vostra auto ha motore elettrico ma pensatela solo come mezzo di locomozione, chi vorrebbe un veicolo con autonomia reale di 200 300 km che richiede svariate ore per essere nuovamente operativo.

    • Bisogna però spiegare bene che i prezzi sono folli perché il rapporto tra domanda e offerta è enormemente sbilanciato dal lato della domanda. Non è che le azioni Tesla sono così care solo perché è di moda, sia chiaro.
      Sul richiedere svariate ore per essere nuovamente operative è una sciocchezza, pochissimi modelli non hanno la ricarica veloce, che la maggioranza delle persone che non guidano elettrico semplicemente non ha neppure capito quando e come si usa…

      • 300 Km al giorno in elettrico sono una bazzecola per chi ricarica a casa ed un piccolo fastidio se accede ad una fast.
        Non peggiore di chi si muoveva a metano, forse addirittura minore.
        Quindi se per lei questa situazione è intollerabile ci rimanga lontano, finchè le sarà possibile, ma ci sono milioni e milioni di persone per le quali non comporterebbe alcuna difficoltà.
        Salvo il prezzo dell’acquisto il cui valore sappiamo bene non aver niente a che fare con il costo.

    • Certo: siccome hanno ancora prezzi alti allora hanno anche un sacco di altri problemi… puoi anche raccontarlo da solo, se ti serve per tirarti su di morale, senza venircelo a dire a noi che ne guidiamo una tutti i giorni e sappiamo bene che quelle che hai detto sono una marea di stupidaggini.

    • Tanto qualunquismo in questo commento.
      Ogni volta che si commenta di qualcosa che non si conosce emettendo sentenze tombali si certifica la propria chiusura mentale e agli occhi di chi invece vive quel quotidiano suona decisamente peggio, non posso riportarlo perché risulterei inutilmente offensivo.
      Si informi meglio, qui su Vaielettrico per esempio, che ha il pregio di essere realmente imparziale e non ha mai scritto che l’elettrico, oggi, sia per tutti: però bisogna leggere, capire e non distorcere, se si ha già un’idea in testa e si cercano solo conferme, inutile perdere tempo qui.

    • Apiso, Ma fa benissimo a tenersi l’auto termica! Ed io faccio bene a tenermi l’auto elettrica! Ma gradirei sottolineare che non sono miliardario, ma un ex impiegato da 3 anni in pensione! Quindi, se sono riuscito io da pensionato ad acquistare una EV, senza rapinare una banca o essere figlio di genitori miliardari, ergo, non vedo perché non la possa comprare chiunque! Ma lasciamo perdere questo discorso! Sono contento x lei che non acquisterebbe mai una EV! Fa bene a tenersi la termica.

  32. Ognuno difende i propri interessi. Io mi sento attaccato se mi impediscono o anche solo ostacolano a scegliere la macchina che voglio, perché a me l’oggetto auto piace.
    Ma sarei davvero felice se con le stesse politiche, per il bene comune, si obbligasse la gente a non mangiare carne, gli effetti globali sarebbero immensamente maggiori, e io riderei nel leggere i commenti indignati sotto gli articoli di “vaivegano”…
    Avete solo la fortuna di esservi trovati dalla parte giusta.

    • Se continuiamo a nasconderci dietro un “obbligo” che non esiste (e non esisterà per altri 13 anni…) é ovvio che poi si arrivi a certi atteggiamenti. Ma di quali “interessi” parliamo?

      • Scusa ma, se tra due anni il 90% delle case produrrà solo ev… Chi dovrà cambiare l’auto tra non meno di due anni dovrà per forza di cose comprarla elettrica, soprattutto nella fascia di segmento basso.
        Chi vive a Milano Roma Torino è tante altre big city già dall’anno prossimo può iniziare a non poter circolare
        La cavolata sparata come proposta di rimandare lo stop termico è abbastanza inutile se comunque ci saranno solo ev in vendita e stop nelle città principali.

        • Si parla di norme anti inquinamento. E tra due anni non faranno solo ev di certo, probabilmente si fa confusione tra EV e ibrida. Saranno solo in vendita ibride? Pazienza. Per ancora molto tempo andranno avanti con l’auto comprata.

          Il problema è la preoccupazione che ci sarà sempre meno domanda anche per le ice ibride, prima del bando? Caso fosse, vorrebbe dire che non sono richieste e di conseguenza non rimpiante.

          Non andrei contro le normative anti inquinamento perché sono responsabili delle scelte (se devo andare a Milano o altra città inquinata ogni giorno e ho paura di uno stop alla circolazione ovvio che prendo in considerazione una EV. Ma non posso pretendere di arrivare dalla mia casa nel bosco dove respiro aria buona e entrare a Milano a riversare i miei fumi verso chi si trova già in mezzo a una nube.

        • Ma secondo te chi vive in città deve per forza morire, se fosse per me i centri sarebbero chiusi da anni, nessuno a il diritto di fare ammalare o peggio morire gli altri, se voi giovani non lo capite amen non è un nostro problema tanto tra una ventina/trentina d’anni non saremmo qui, ora c’è la tecnologia se non vi volete salvare nulla possiamo fare 🤷

    • Il tuo commento rispecchia esattamente quello che si scrive nell’articolo. Non si entra nel merito. Vi sentite decurtati di chissà quali imprescindibili libertà (comprarvi la Urus a 50 cilindri decaturbo ?), gli altri hanno certamente torto ma cavalcano l’onda e naturalmente è sempre un altro il problema da risolvere: il patito delle auto da la colpa alle caldaie o alla carne, il patito delle bistecche da colpa alle auto , e così via. E siccome nessuno ha voglia di fare nemmeno minimi cambiamenti nel proprio stile di vita, arriviamo ad avere i principali fiumi italiani ridotti a rigagnoli ai primi di maggio. Quando saremo costretti a razionare l’acqua (ma razionarla di brutto, non solo evitando di lavare l’auto) allora vedremo di chi o cosa vi lamenterete.
      Il prossimo sito che ti consiglio di visitare è Vai a……. !!

      • Se ci limitassimo a mettere la testa sotto la sabbia come loro e nessuno sviluppasse le auto elettriche come ci insegnano dalle loro cattedre autoproclamate, il passo successivo diventerebbe “vai a piedi”. Chi è duro di testa capirà solo quando non riuscirà più a muoversi con l’amato termico con la benzina a 10 €/l

    • Per la carne si arriverà anche a quello o comunque il tema sarà molto ridimensionato come consumi ovviamente. Per l’auto ovvio che ognuno dovrebbe avere la possibilità di scegliere ma quando TUTTE le tecnologie saranno mature ovviamente e l’elettrico non lo è. Basta solo aspettare quando un’elettrica costerà meno produrla manutenerla e tutto il resto ed ovviamente cosa sceglierai? La combustione che costa di più! Spero che non lo farai se non vuoi integrarti “nell’italiano medio”

  33. Sono d’accordo con quello che hanno già scritto qui in tanti…
    L’auto elettrica non è per tutti, sia per i costi sia per i tanti problemi ancora aperti. Se fuori dell’Italia si adattano meglio oppure le pagano meno è “buon per loro” e a me fa molto piacere, perché se inquinano meno p.e. in Francia qualcosa ne beneficiamo anche noi.
    Non credo che esista nessun odio verso le EV, anzi. ..però sentire continuamente osannarle come la panacea di tutti i mali e la soluzione di tutti i problemi è perlomeno fastidioso.
    Viceversa se dici di guidare un diesel sei trattato cone un appestato.
    Sig. Degli Espositi quando anche i camion, le navi e gli aerei, solo per citare alcune fonti di inquinamento, emetteranno il 50% in meno di co2, plvero sottili ecc., avremo realmente un beneficio vero. Per ora gli incentivi diamoli ad altri che hanno più bisogno.

    • Buttare la spazzatura nel cortile del vicino non è una buona strategia per vivere in un posto migliore.
      Anche i camion diventeranno elettrici (anche e soprattutto i class 8) e anche navi e aerei saranno impattati dalla necessità di ridurre le emissioni. Occorre fare il possibile su tutti i settori, non esiste un “vai avanti tu che a me viene da ridere”, per essere più chiari.

      • Io non procrastino niente ripeto solo: le EV non sono (almeno a oggi), ancora per tutti, non lo dico io…è un fatto confermato anche dagli autori di questo blog, detto questo, nessun odio per le EV.
        Sig.Degli Espositi ha risposto sempre con una cosa assolutamente vera, ci sono già camion elettrici e traghetti oltre a prototipi di aerei , ma quanto ci fanno risparmiare di inquinamento sul totale? Ho detto che il vero risparmio si avrà quando saremo al 50% del circolante e continuo a esserne certo, altrimenti mi risponda con numeri e non con cose ovvie.

      • Bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno? Inquiniamo più noi oppure sono i francesi più pulitore?
        La sua affermazione è veramente assurda!!
        Forse le piace di più la spazzatura nucleare dei francesi?

    • L’EV non è la soluzione ma parte della soluzione.
      Più procrastiniamo più ci allontaniamo dai miglioramenti.
      E’ evidentemente logico.

    • La informo che ci sono camion elettrici, navi e traghetti elettrici, aerei elettrici, macchine agricole elettriche. E incentivi anche su alcuni di questi.

      • Camion elettrici, 400km con più di 400kwh
        Traghetti elettrici si
        Navi elettriche, come progetto al momento. non è economicamente vantaggioso togliere peso trasportabile a favore delle batterie
        Aerei elettrici, mono o biposto, ad oggi il peso delle batterie supera di sette volte il carico trasportabile da un normale aereo merci e passeggeri tanto che tutti i progetti su aerei di grosse dimensioni sono mirati a ridurre i consumi e non a cambiare alimentazione
        Macchine agricole, a meno di qualcosa uscito negli ultimi mesi, son solo macchine agricole leggere, quelle pesanti ancora non è fattibile per le potenze richieste

          • No ma mi aspettavo da lei che non le proponesse in un commento come se fossero già reali e in uso, altrimenti qualcuno può pensare che il pacchetto di aliexpress gli arriva su una chiatta da giga tonnellate tutta elettrica, mentre l’unica nave elettrica è da crociera e non ho capito se è già stata varata o in ultimazione

  34. Leggo sempre la vostra rubrica e fino ad ora non mi è mai venuto in mente di commentare. Ora lo farò
    Premetto subito che un’auto elettrica la comprerei anche oggi…ma è proprio così: non è per tutti… Come per altre cose si sta passando l’idea che tutto quello che è virtuoso e giusto può essere appannaggio solo di chi può permetterselo! Se sei “povero” sei anche “brutto, cattivo e sporco”! E noi non siamo neppure poveri, ma non possiamo arrivare ad un’auto elettrica. Magari i ricchi con l’auto elettrica prendono l’aereo, vestono firmato, hanno il condizionatore in casa…tutte cose che neppure un’auto elettrica può ammortizzare come inquinamento, spreco e chi più ne ha, più né aggiunga! Personalmente non odio l’auto elettrica, solo tutta questa fuffa basata sull’apparenza che in realtà non porta a nulla. La realtà del mondo in cui viviamo non migliora di una virgola…il modus operandi del mostro umano è sempre quello…

    • Concordo sul finale, il modus operandi non cambia purtroppo. Personalmente, e potendolo fare, noi siamo una famiglia di 4 con una sola auto. Utilizzo la metropolitana per andare a lavorare, mentre mia moglie va a lavorare in ospedale in orari particolari per cui utilizza l’auto per andare a lavorare. Abbiamo scelto di ridurre l’inquinamento riducendo prima di tutto il numero di auto. I soldi risparmiati li abbiamo investiti in un’auto elettrica, come detto sopra usando il più possibile i mezzi pubblici, nonostante il COVID, e aumentando gli spostamenti a piedi.
      Il fatto di aver ridotto il numero di auto è di gran lunga il sacrificio più forte, non certo quello di essere passati alla trazione elettrica da quella a combustione.
      Gli arrabbiati a voler essere onesti dovremmo essere noi che i sacrifici li facciamo, non certo chi pretende di stare alla finestra a vedere il mondo che cambia senza muovere neppure la punta del mignolo del piede sinistro.

      • Ahimè te e la tua famiglia, sei uno di quelli che pensa in modo completo.
        hai iniziato ad usare i mezzi, hai ridotto le auto in casa. Queste due azioni sono mille volte più ecologiche rispetto al cambiare l’auto.

        Ma, dato che sei sensibile al tema, secondo te leggendo nei giorni i commenti degli utenti elettrici… Quanti han fatto come te? E quanti invece han solo buttato la vecchia auto da 40k per comprare una elettrica da 40k perché c’erano tanti incentivi e va in giro a pavoneggiarsi che lo fa per l’ambiente?

        Io personalmente, ho investito parecchio più che un’auto, ma tra un paio di mesi smetterò di consumare 4mila Smc di gas e 8k kWh annui facendo cambiare completamente stile di vita a due pensionati di cui uno invalido e di conseguenza il prima di buttare qualsiasi scatola sacchetto confezione cerco il più possibile di riutilizzarle per evitare un nuovo acquisto, ho la scrivania che ha portaoggetti di barattoli di bretzel! Da anni tengo scatoloni in vista del trasloco per non comprarne altri etc etc.
        Però mi dicono che sono una merda umana perché non cambio il mio euro 5+ da più di 20km/l… Capisci perché alcuni si risentono anche se l’auto elettrica non la han ancora comprata? E come dici te, l’auto elettrica è il meno sia come sacrificio che come impatto ambientale se smetti di guardare solo lo scarico e guardi la situazione in modo più ampio e completo?

        • Giusto per puntualizzare ho detto che l’auto elettrica è il minore dei sacrifici anzi il bilancio tra vantaggi e svantaggi è nettamente a favore dei primi ma non ho mai detto che sia il meno in termini di vantaggi ambientali. Respiro tutti i giorni i gas di scarico e sopporto gli inutili rumori dei mezzi che circolano per strada e ho ben chiaro che l’ambiente in cui viviamo non è salubre come dovrebbe.
          Per quanto riguarda il discorso diesel non sono mai stato dell’idea di rottamarli prematuramente pertanto non biasimo chi va in giro con un diesel ancora efficiente. D’altra parte se però il proprio mezzo non è particolarmente ecologico si dovrebbe ragionare di limitarne il più possibile l’utilizzo, non certo ostentare come fanno alcune “vesciche di ferro” che, non accontentandosi di inquinare come ritengono più opportuno per il proprio tornaconto, vengono a rompere i cosiddetti che non possono fare 1000 km no stop con un’auto elettrica solo giusto per pavoneggiare il proprio stile di vita declinato il più possibile all’inquinamentismo.
          Ora mi chiedo perché quelli come te che giustamente fanno tutte le attenzioni del caso all’ambiente se la prendano con chi ha deciso (e ha avuto la possibilità) di acquistare un’auto elettrica invece di prendersela con questi rozzi provocatori da quattro soldi che non hanno alcuno scopo nella vita se non quello di farsi gli affari propri, e se è a scapito della collettività “chi se ne frega”?

          • È questo che cerco di dire, nessuno se la prende con le auto elettriche, come fai a prendertela con loro? Sono oggetti, te la prendi con chi le produce o con chi le usa anteponendo ragioni ambientali che realmente non ha mai pensato prima solo per giustificare qualcosa, le aziende per giustificare prezzi più alti e tecnologie non mature vendute come tali, gli acquirenti (non tutti sia chiaro) che semplicemente han sempre speso un sacco di soldi per le auto perché a loro piacciono quelle costose, han visto un’auto costosa super scontata con incentivi e poi si sono informati su quali scuse dire alla moglie o al marito per motivare la scelta finendo poi per convincersi che fosse il motivo principale. Quante persone avete visto tutti comportarsi così su una miriade di cose? Sono queste le persone fastidiose proprio per il velo di ipocrisia che c’è dietro le loro parole che straripa leggendo tra le righe.
            Più poi aggiungi quelli che, non potendo negare un commento decidono di non rispondere ma insinuano falsità tendenziose per screditare un messaggio ragionato, con prove conti precisi, esempi precisi e diffusi.. Il povero Enzo se ne prende a tonnellate di commenti di questo tipo. Purtroppo l’arma degli inetti è quella, se non posso essere io il migliore allora gli altri devono sembrare idioti così il mio ego è soddisfatto. La cosa triste? Che nemmeno sanno che sto parlando di loro

          • Scusami, preciso che mi sa mi hai frainteso, mi riferivo al fatto che rinunciare alla seconda è terza auto e iniziare a usare i mezzi pubblici, in termini di vantaggio ambientali e di sacrificio personale è enormemente maggiore rispetto al semplice cambiare una delle auto con elettrica e punto. Cioè che tra le azioni che hai compiuto quelle che son state il sacrificio più grande sono anche quelle che fanno più differenza.

          • Xardus, ok però io vivo in una città ben servita dai mezzi pubblici. Purtroppo la situazione non è sempre così idilliaca per cui la sostituzione di un mezzo decisamente più ecologico è meglio che continuare a inquinare. Poi c’è il discorso economico, che molta gente non si rende conto che i motori termici sono una bomba a orologeria, e come si interrompe minimamente la supply chain sono dolori (vale per tutto, ma con i combustibili non ci sono alternative, e la frittata prima o poi la si farà)

          • Eh si la città coi mezzi pubblici è basilare, fuori dalle mie parti, pur essendo in una zona considerata mediamente benestante, i mezzi passano ogni mezz’ora quando va bene e devi gestire coincidenze tra pullman e treni in base alla direzione in cui vai.. Oppure metterci 1h30 minuti per fare quelli che in auto sarebbero 25km ma il pullman deve far più soste.
            Ma non ho voluto aggiungere il carico, dato che i problemi principali del inquinamento sono nelle città (più auto e più tempo acceso per ogni km fatto e consumi più alti andando pianissimo e prevalentemente in coda)
            La supply chain son abbastanza convinto che se gestita bene sia a livello politico che aziendale possa essere affrontata con traumi minimi, anche perché comunque molte parti non son cambiate, cioè chi stampa i paraurti li stampera sempre, Brembo farà sempre freni e le aziende di cavetteria avranno molto più lavoro. Il grosso problema è che le tecnologie critiche per la ev sono ancora in fase di sviluppo e vengono proposte tecnologie nate per altro immesse nelle auto perché al momento son le uniche compatibili per potenze giri del motore capacità di scarica etc etc. Accelerare politicamente l’adozione di tecnologie non ancora pronte è un rischio abbastanza evidente.
            Un esempio, quanti di voi han tenuto il cellulare più di 4 anni? Vi siete accorti del comportamento e delle ore di schermo come sono variate? Nel primo anno fai sempre 6h di schermo a pari utilizzo, il secondo ne fai tra le 5 e le 6,il terzo arrivi a fatica alle 4h30…il quarto anno iniziano a succedere cose del tipo che riavvii il telefono e sparisce un 10% di carica, lo usi per un po e ti accorgi che ha avuto un’altro vuoto di un 20% e fai grosso moto 3h di schermo quando il telefono non decide di spegnersi quando ancora indicava il 40% per dirti che è a zero senza motivo. Parlo già delle batterie più moderne e con densità maggiori, non certo delle lipo o le prime agli ioni, ho cambiato giusto ieri una batteria a due telefoni di 4 e 3 anni fa esatti con questi esatti problemi e vi garantisco sono la regola (liberi di non credere ovviamente ma basta che proviate)
            Questo succede perché le celle oltre a degradare la potenza immagazzinabile perdono anche capacità di scarica e quando arrivano a circa metà capacità la maggior parte delle celle non può più scaricarsi a sufficienza dal tenere acceso l’apparecchio, e aggiungo anche che più questo degrado aumenta più la batteria scalda, il telefono do cui sopra prima del cambio mezz’ora a giocare a solitario diventava bollente appena cambiata rimaneva fresco.
            Le batterie delle auto han potenze maggiori e il bms di conseguenza può fare molto di più per bilanciare fino anche a raddoppiarne la durata nel tempo, ma in ogni caso la tecnologia alla base è quasi identica, le uniche che possiamo dire che ancora non sappiamo come degradano nel tempo son le nuove di tesla.
            Contando nel raddoppio anche il fatto che da nuovo il telefono lo carichi meno di una volta al giorno (nel senso che lo carichi ogni giorno ma con buon residuo) più avanti inizi a caricarlo due volte al giorno per farci le stesse cose, se fosse un’auto sarebbe così comodo o fattibile? Non credo, quindi anziché avere magari una durata ipotetica di 12 o 13 anni già a una decina scarsa si sentirà il forte bisogno di cambiare l’auto, e questo succederà anche se l’auto sta ferma in garage 11 mesi l’anno perché il degrado è presente anche senza cicli di carica. Quindi al di là della capacità che ognuno decide se a lui basta o meno, c’è anche un grosso grosso punto di domanda perché immagino che oramai nessuno creda più alle rassicurazioni delle case che sono tutte lì pronte a farti veicoli ecologici per puro spirito green, altrimenti le regalerebbero. Da qui, chi già non vuole spendere troppo per un’auto, avere comunque l’incognita che potrebbe non durare più di tanto magari in un futuro momento in cui non puoi sapere se avrai soldi che avanzano per cambiarla o dovrai tirare un annetto o due con l’attuale, se le batterie tra cinque anni costeranno tremila euro per 50kwh sostituiti allora il problema sarà risolto perché con una cifra ragionevole tiri nuova l’auto, proprio come oggi con 10€ di batteria dai al telefono altri anni di uso (soprattutto ora che non c’è grossi incrementi di potenza dei device anno con anno come 5 o 6 anni fa) fino a raddoppiarli

        • Xardus, però non è nemmeno corretto presupporre che “chi si è comprato l’auto elettrica da 40k per pavoneggiarsi” abbia fatto solo quel gesto virtuoso, e sia per il resto della vita un inquinatore professionista. Possiamo ammettere che per diversi di questi, l’auto elettrica magari è UNO dei numerosi gesti virtuosi che fanno? Li conosci tutti per poter dire che sono tutti “stronzettini ecochic con la puzza sotto il naso?” Magari molti fanno anche più di tutte le cose (assolutamente virtuose) che hai descritto tu!

          • Infatti ho specificato ovunque NON TUTTI, ma è evidente dalle parole di molti, altrimenti non vedo motivo per cui le stesse persone non dicano assieme al vantarsi dell’auto ecologica anche le numerose altre opere di ecosostenibilita che han fatto. Qualcuno ha anche il coraggio di dire (dieci anni dopo) di aver messo il fotovoltaico non perché col conto energia era veramente conveniente e ha guadagnato soldi ma perché loro già dieci anni fa erano ecologisti convinti e lo avrebbero fatto anche senza incentivi pagando 30mila euro un impianto che oggi ne costa 8.
            Ripeto NON TUTTI, ed è facile parlando oramai tutti quanti da un po tra di noi capire chi si è limitato all’auto e magari proprio perché ha fatto il settore il suo ramo lavorativo non fa altro che rinfacciare di averla ed essere felice, quando magari due volte a settimana si fa portare scatole di cibo da deliveroo in ufficio o a casa in contenitori termici su motorini termici

          • @Xardus magari non raccontano di altre cose ecologiche che fanno perchè qui si parla di mobilità elettrica, e per stare in argomento parlano della loro auto elettrica.

            Intendiamoci, capisco perfettamente cosa vuol dire, l’ho scritto anche in altri articoli che il “fenomeno che viene qui a dire che lui ha la Tesla e gli altri sono degli idioti anche se hanno una BEV-non-tesla” mi sta particolarmente sugli zebedei, ma se si vuole vederla in termini più ampi anche questa persona – limitatamente all’argomento mobilità – ha migliorato la sua impronta ecologica. Ovvio che se poi prende 10 voli all’anno per andare ai Caraibi, compra tutte cose usa&getta e altre mille cose simili è un danno per l’ambiente, ma ciò non toglie che la sua Tesla (o qualsiasi altra BEV) è un buon acquisto. Come ha scritto l’altro utente, le azioni virtuose sono cumulative, e aggiungo non esclusive.

  35. A me non frega niente dell’auto elettrica, però lo stato non mi deve prendere i soldini dalle mie tasche per darli ad altri per comprare una costosissima auto elettrica. Niente incentivi,se è conveniente la compri, altrimenti vai in giro con il diesel o GPL oppure ciò che ti conviene di più….

    • Per coerenza allora dovresti dire niente incentivi x ristrutturare case col 110% (se puoi permetterti i lavori li fai), niente incentivi x rottamazione auto termiche e così via per tanti altri casi.

      • E niente aiuti per calmierare i prezzi dei carburanti come negli ultimi mesi. Se puoi permetterti la benzina a 4€ la compri, altrimenti vai a piedi.

        In generale, è sempre lo spirito egoistico che in Italia è sempre molto spiccato: paghiamo (sempre di malavoglia) le tasse solo quando ne abbiamo un ritorno personale. Se le tasse sono usate per gli altri allora ci infastidiscono, e fioccano i commenti benaltristici su come i soldi dovrebbero essere usati. Il bonus bici non va bene perchè io non la comprerò comunque, l’ecobonus non va bene perchè la mia casa è già Classe B e chi ha una casa vecchia si arrangia (quando magari l’ha presa vecchia apposta per evitare il consumo di suolo dell’ennesima casa nuova), i fondi per costruire un nuovo ospedale in quella regione sono “un magnamagna” perchè io non abito li, e cosi via. Il concetto di società ci è largamente indigesto, a meno che il vantaggio non sia diretto a noi.

    • Per contrappasso potrei dire che non mi frega niente di chi si ammala a causa dell’inquinamento e lo Stato non mi deve prendere i soldini per curarli. Né lo Stato dovrebbe prendermi i soldini per pagare le attività dell’ARPA e lasciare che tutti possano inquinare aria, terra e acqua come meglio credono.
      Il problema è che di “non me ne frega niente…” in “non me ne frega niente…” si torna presto indietro e tanti cari saluti alla civilizzazione. Speriamo che questo tipo di ragionamenti non prendano il sopravvento altrimenti siamo fritti…

    • Non è corretto perché il compito dello stato è proprio quello, raccogliere soldi tramite le tasse e ridistribuirli in maniera diversa da come li ha raccolti, altrimenti sarebbe un prendere e ridare indietro inutile. Ci sono gli incentivi per permettere ad una tecnologia più costosa ma migliorativa per l’ambiente e quindi tutta la comunità di competere con quella attuale. L’alternativa è l’obbligo, ma in un paese democratico non si può fare, che creerebbe malcontenti peggiori

    • Immagino che pensassi la stessa cosa quando invece gli incentivi in passato sono stati fatti per le auto endotermiche.

      • Se avessero incentivato solo auto da 20mila euro in su si, se lincentivo fosse stato valido anche per le supercar si.
        Ma è solo questione di come vengono destinati non su cosa, è più che sacrosanto spingere di più sulle auto elettriche, ma è sbagliato non dare un obiettivo alle aziende che ne godono, quello di rientrare velocemente nei prezzi per poterne vendere a tutti, altrimenti se ci saranno solo ev da 20k a salire, resteranno confinate in quel 10/20% massimo di utilizzatori. Banalmente dichiararli in anticipo di 5 anni del tipo
        2022 5k di incentivo per valore massimo di 30mila€
        2023 5k su valore di 28k€
        2024 4k su valore di 25k€
        2025 3k su valore di 25k€
        2026 3k su valore di 23k€
        Con tutte le possibilità del caso per adeguare i valori a inflazione e situazioni particolari etc per carità, ma già dare idee chiare sia ai cittadini che alle aziende sanno esattamente che la politica del margine a ogni costo che han dichiarato sarebbe fallimentare e quindi rivedrebbero le priorità sui costi finali e marginare con incentivi.. Ma se resteranno sempre incentivate auto di fascia medio alta capisci bene che il vantaggio va solo alle aziende e non ai cittadini che le acquistano? Se non metti il pepe al culo alle aziende che han da far bilancio e premi ai manager daranno sempre priorità alla vendita piuttosto che a innovare e migliorare, soprattutto se poi li aiutiamo noi accontentandoci a prescindere perché è ecologica, come se essere ecologico e utile siano cose che non possano viaggiare assieme

  36. Queste domande, e le risposte sono la chiara evidenza che non si è capito una fava, soprattutto guardando i commenti di questo forum.
    Non esiste odio per l’auto elettrica,
    esiste l’intolleranza per chi se non sei assolutamente pro e la vuoi a tutti i costi ieri a costo di cambiare completamente il tuo stile di vita, allora sei un pezzo di merda ammazza bambini con gli scarichi, favorevole al tumore, bigotto, ignorante, anti tecnologia, vecchio dentro, vuoi solo il rombo e l’odore di benzina, vuoi soffocare il pianeta.

    Se la tecnologia fosse pronta per l’uso di massa e portasse a TUTTI vantaggi da piccoli a grandi, non sarebbe necessaria una azione politica per bloccare le termiche in favore delle elettriche, non servirebbe! nessuno vorrebbe più una termica nemmeno se gliela regali.. Tu oggi cosa faresti se ti regalassero un cavallo? Lo tieni in appartamento?

    Poi si rifletto se potrei essere anti tecnologico bigotto, in fondo essere un programmatore e beta tester per tutta l’adolescenza e oltre essere cresciuto a fantascienza e Piero Angela, avere come hobby moddare telefoni, assemblare pc e sistemi audio.. Non vuol dire per forza essere pro tecnologia

    Chissà.. Ma voi, vi chiedete mai se per caso siete fanatici al punto di ignorare che agli altri di essere scomodo per far finta di essere ecologista, non gli interessa niente e magari preferiscono guardare le soluzioni concrete anziché vivere nel sogno che basta cambiare tutte le auto del mondo per essere salvi? Sul serio ci credete così tanto da non pensare mai nemmeno per un momento che non avete tutta la verità in tasca semplicemente perché la vita degli altri, non sono *** vostri?
    Veramente basta un cretino che scrive in maiuscolo FANCULO L’ELETTRICO per farvi bollare chiunque come un essere abbietto che vuole solo il vostro male perché voi siete migliori di lui ed è geloso? Sul serio?
    Se qui, ci sono persone critiche lo fanno solo ed esclusivamente perché analizzano un problema è ne trovano pregi e difetti, dato che i pregi ci siete già voi a spiegarli e indorarli, come cavolo si confrontano le persone sui difetti? Zitti zitti altrimenti Greta ti fa la ramanzina?
    A continuare a dire “eh ti adatti, eh ma per l’ambiente si fa, eh ma l’assicurazione costa dieci euro meno, eh ma fai meno pastiglie, eh ma eh ma eh ma…” fate solo ed esclusivamente il favore delle case che non han bisogno di impegnarsi più di tanto per creare dei prodotti validi, longevi e realmente rivoluzionari che tanto fate da soli a non avere aspettative.. Che fin ora cosa c’è di rivoluzionario.. La coppia sempre a manetta? Che scatta a cento allora in 5 secondi? Che attacchi una spina anziché la pompa? Che lo fai a casa? Veramente per voi sono rivoluzioni? 😂 Come negli anni 50, se era di plastica era futuristico ora se è elettrico è futuristico? 😂 Vabbè

    • Rileggendo specifico (mi è uscita male) all’inizio con “soprattutto guardando in questo forum” intendo che è l’evidenza che non ci sia odio verso lelettrica di per sé, non che chi commenta non capisce una fava 😅😂

  37. Purtroppo l’italiano ha paura del nuovo e del diverso, si vede tutti i giorni purtroppo.
    Poi per dimostrare il contrario quando succede qualcosa di grave al estero è il primo a muoversi e a darsi da fare, mentre con i propri connazionali stenta, la maggior parte guarda il suo orticello e non vede che quello del vicino ha le piante secche, ma così facendo vive nella sua isola felice.
    Usare il cervello avere le proprie opinioni studiare informarsi è faticoso e a molti non serve.

  38. Anche voi avete le vostre responsabilità in questo, avete scritto più volte che la mobilità elettrica è per molti ma non per tutti ma non è vero, se l’elettrico è il futuro lo sarà per tutti indipendentemente dalle personali necessita di spostamento, basterà adeguarsi ad una nuova tecnologia che per il momento non è alla portata economica di tutti (questo si) ma lo diventerà

    • Non sono per tutti oggi, ma con ogni probabilità lo saranno domani. Se, come i costruttori assicurano, costruire le batterie (e non solo) costerà molto meno. Non vedo quale sia la nostra responsabilità, sinceramente…

      • -Se, come i costruttori assicurano-

        E quello è il problema dell’immediato futuro, da qui a massimo 3 anni. Perchè “i costruttori” stanno dicendo tutti in coro a chiare lettere che d’ora in poi guarderanno i margini e non i volumi. E di conseguenza quel “se”, che piacerebbe tanto anche a me vedere realizzato, diventa grosso come una casa. Sarebbe un argomento su cui indagare più approfonditamente.

        Ripeto: la futura renault 5 sarà una cartina tornasole molto interessante di che cosa vuole effettivamente dire nella testa dei costruttori “auto elettrica per tutti”. Cioè se davvero “per tutti” o invece solo “per tutti quelli che se la possono permettere”.

  39. Scrivete: “nessuno ti obbliga a comprarla una EV”. Questa è una novità! Non c’è lo spauracchio del 2035? Non c’è forse una pressione così forte sui costruttori (con multe e quant’altro) che in tanti stanno abbandonando l’endotermico e stanno passando all’elettrico?

    Immaginate se una legge statale vietasse i suv e obbligasse tutti a passare alle citycar per motivi ecologici: anche in quel caso ci sarebbe una forte “risposta” di massa. Adesso immaginate che una persona che vive in appartamento senza garage e usa l’auto ogni mattina per spostarsi e andare a lavoro facendo 60 + 60 km di autostrada si sente dire che tra 13 anni dovrà passare all’auto elettrica, da ricaricare alle colonnine in modalità lenta per non distruggere le batterie. E durante questi 13 anni, si preparano tuoni e fulmini per chi non passa (qualcuno ricorda la minaccia del M5S di pochi mesi fa di aumentare le accise sul diesel? Oppure le proposte di rimodulare la tassazione sulla base dell’inquinamento anche per chi ha già acquistato l’auto?).

    Senza considerare che l’auto, per molti, è anche un piacere: piacere di guida, piacere di cambiare le marce (qualcuno ha detto Toyota Supra con cambio manuale?), piacere del sound, piacere di guidarla tra le curve, piacere di sfruttare la curva di erogazione del motore, piacere di affrontare lunghi viaggi senza stress e pensieri.

    Capisco che per voi l’auto è un mezzo per spostarsi da A a B divertendosi ad adottare uno stile di guida da hypermiler. Perdonate il 96.9% della popolazione che non la pensa proprio come voi e che nell’auto cerca altro e se non volete perdonare almeno evitate di violentare la psicologia inventando diagnosi di disagi e paura del nuovo che non sono né in cielo né in terra …

    Davvero dobbiamo far finta che questi cambiamenti e queste rinunce debbono essere per forza viste con piacere dalle persone?

      • In breve: no.

        Per diverse ragioni che richiederebbero troppo tempo per essere spiegate bene, ma che comunque sono spesso trattate da Vaielettrico.

    • 2035…è questo il punto. Si tratta di 13 anni, ma per te è come se dovesse essere domani, perché fai finta che in questi 13 anni non ci sarà nessun miglioramento delle batterie, dei punti di ricarica e dei costi di acquisto. Basta andare a vedere cosa è successo negli ultimi 8 anni (non c’è nemmeno bisogno di tornare indietro di 13) dove solo Tesla, Nissan e pochissimi altri ci hanno investito, per capire che i miglioramenti futuri saranno esponenziali. Comunque su una cosa sono d’accordo: la paura del nuovo vale solo per alcuni. La restante parte di quel 96.9% è più che altro imbufalita perché una bev non se la può ancora permettere…

    • Il “piacere di guida” è indotto unicamente dalle nostre abitudini, perché è così che siamo stati “educati” (o manipolati dalla pubblicità). Io sono stato diciottenne nei primi anni ’90, quindi ai tempi delle varie “bare” Clio Williams, 205GTI o Uno Turbo. Ma è acqua passata, e non mi viene minimamente voglia di guidarne una simile ancora, o un suo equivalentemoderno. Si chiama evoluzione.
      Mio figlio di 10 anni guarda all’auto con occhi totalmente diversi, mi chiede informazioni sull’app per il telefono, come connettere Spotify, il cruise control adattivo, i comandi vocali. Hanno parametri diversi, e quindi guardano ad auto totalmente diverse. E tra 8 anni quando farà la patente chissà come saranno ancora migliori. Figuriamoci tra 13.

      Ps. E nel 2035 smetteranno di vendere le ICE, ma le esistenti potranno ancora circolare. Piuttosto fossi in te farei scorta di benzina, se smettono di vendere quella è molto peggio:-p

      • Mia figlia di 11 anni mi ha già chiesto come funziona un cambio e a cosa serve il differenziale… Ogni figlio a quella età segue le passioni dei genitori.
        Probabilmente anche a te interessa più avere Android auto che non un LSD o i multilink 😉

        • Pensi che io sulla mia auto elettrica ideale vorrei tutti e tre i dispositivi sopra elencati, e anche un tre marce robotizzato (bene) a innesti frontali… ma questo perchè voglio vedere delle opportunità laddove tanti altri vedono rischi. 😉

      • Negli ultimi giorni si trovano notizie riguardo la Commissione trasporti (Tran) del Parlamento europeo che chiede di cambiare il piano Fit-for-55 con riduzione delle emissioni al 90%.
        Ovvero sembra che dal 2035 non si voglia estinguere totalmente le ICE, ma ridurle drasticamente.
        Personalmente mi sembra una saggia decisione

        https://www.gazzetta.it/motori/la-mia-auto/29-04-2022/motori-termici-commissione-trasporti-europea-vota-contro-stop-imposto-fit-for-55.shtml

        • Si tratta principalmente di un’azione di lobby ma soprattutto su cui non riporre troppa speranza perché stiamo parlando comunque di un residuale che sarà probabilmente appannaggio di professionisti per i quali il fattore costi non sarà un problema. Non significa certo che ci saranno auto con motore a combustione con cambio manuale, né che i combustibili alternativi saranno economici e distribuiti in modo così capillare come quelli tradizionali.

          • I sintetici, guardando a livello globale, importa relativamente se non è capillare, avere metà auto che van solo a sintetico o tutte le auto che ne usano metà e metà, le emissioni totali sono identiche.
            Ma in ogni caso sono un elemento di passaggio, non è pensabile di andare avanti con le termiche a prescindere dai sintetici, petrolio e gas finiranno, i sintetici per un bel po’ serviranno per i trasporti pesantissimi navali e aerei dove ci vorrà molto più tempo per trovare soluzioni elettriche. Soprattutto lato trasporto merci una mezza rivoluzione potrebbe arrivare dalla delocalizzazione della produzione tramite le future stampe 3d, per ridurre il più possibile i volumi e pesi di merci trasportate all’essenziale di ciò che non può essere stampato in loco… Cioè se ti compri un cacciavite dalla Cina qua mandano metallo e plastica e lo producono senza far magazzino scorte per ogni singolo prodotto ma solo delle materie grezze. Ma elettrificazione è ancora molto lontana per le cose che farebbero veramente differenza van trovate altre soluzioni se non vogliamo finire male

      • -Io sono stato diciottenne nei primi anni ’90, quindi ai tempi delle varie “bare” Clio Williams, 205GTI o Uno Turbo. Ma è acqua passata, e non mi viene minimamente voglia di guidarne una simile (…) si chiama evoluzione.-

        No, si chiama vecchiaia. 😂😂😂😂

        (Mi scusi, non ho davvero resistito, me l’ha servita sul piatto… 🤭😇🤭😇🤭)

    • Enzo, anche io come te non sono un automobilista ma un appassionato di motori. Vengo dalla generazione dei motori turbo col calcio sulla schiena ed ho vissuto i traumi del passaggio ai più economici 16v sportivi per poi passare alla stessa tecnologia ma con maggiore fruibilità quotidiana dei motori. Mi permetto di dirti tutto questo perché ( credo come te ) sono sopravvissuto a questo cambiamento, adeguandomi a questa evoluzione. Piano piano mi sto avvicinando al mondo della mobilita elettrica anche se oggi sono cliente Mercedes e guido un dxxxxl con cambio automatico ( da diversi anni ) e non tornero mai più a quello manuale di cui tu invece sei un accanito sostenitore. Hai ragione sulla scarsa autonomia e sul prezzo di acquisto dei veicoli elettrici. Per quanto riguarda l’ansia da ricarica che ci allontana mentalmente da questo tipo di propulsione, personalmente ritengo responsabile la nostra classe politica. Mentre in Europa prolificano colonnine e aree di ricarica, i nostri politici pensano a cose futili, come regalare la gestione delle nostre spiagge alle multinazionali, allo ius soli, allo ius culturae, alla riforma del catasto e ad altre cose inutili, così come gli incentivi, o meglio la mancetta che lo Stato elargisce a chi compra elettrico. Una buona politica per incentivare la mobilità elettrica potrebbe essere quella di uno sconto o incentivo nella bolletta elettrica delle persone che acquistano, e per la maggior parte ricaricano a casa, l’auto a batterie. Tutto questo perché, che ci piaccia oppure no, dobbiamo adeguarci al cambiamento

      • Aspettiamo le elettriche come piacciono a noi. Dopotutto se ripenso alle novità nel campo dell’illuminazione la tecnologia ci proponeva inizialmente solo lampade a neon. Poi sono arrivate quelle a gas freddo e solo adesso abbiamo led a luce calda. Chiaro che se il governo avesse annunciato l’obbligo di passare a lampade a risparmio energetico ai tempi del neon ci sarebbero state proteste in tutto il paese. Le attuali elettriche sono costose e limitate, vediamo cosa uscirà nel 2035 e a che prezzi… Sono fiducioso sulla tecnologia ma sui prezzi… Speriamo bene…

    • Enzo, ma c’hai veramente bisogno di scrivere tutte queste farloccate?
      Pensi veramente che ci sia bisogno dell’aumento delle accise e non ti bastano gli aumenti di questi tempi, con le accise o l’iva ridotta?
      Sai, io ex utente di auto a metano, cosa ho pensato quando l’ho visto a 4 € ed ancora oggi a più del doppio di un anno fa?
      Hai presente che hai parlato per “fra 13 anni”?… non vedo fra i giovani nè la smania di auto nè di rombo che può caratterizzare gli autisti di un tempo.
      Nel frattempo probabilmente saranno risolti una marea di problematiche, tanto che solo sentirne il “rumoroccio” provocherà rigetto, nausea, stigma sociale.
      Liberatevi dei vecchi luoghi comuni e, se avete interessi in questo settore, riconvertitevi.

  40. Non penso ci sia odio da parte della gente comune.
    Per alcuni sicuramente c’è paura del nuovo, altri non hanno le condizioni per poterne fruire in modo adeguato (tanti km in giornata oppure mancanza di ricarica a casa).
    Poi c’è tutto il resto di chi per un verso o per l’altro ha interessi nel settore delle termiche che spara ad alzo zero sempre e comunque.

  41. Purtroppo il cervello umano è sostanzialmente PIGRO.
    Per questa semplice ragione noi umani, in fondo siamo degli abitudinari!
    Cambiare telefonino, TV, PC o anche marca di auto ci costa fatica: dove avranno mai nascosto il tale comando ?
    Ecco perché anche di fronte a cambiamenti che ci migliorano la vita … opponiamo resistenza !

    • Io quando cambio una tv, un pc, un cellulare, sono iper eccitato finché non ho potuto smanettare ogni singola funzione in ogni menu.
      Però sono anche quello che cambia il cellulare quando il precedente non è più adatto per quello che mi serve o se ha una nuova funzione che so essermi utile… Di sicuronon perché ha 100mah in più, mille punti su antutu più alto o perché fa colpo sulle ragazze.. Ma ad esempio quando han messo il multitouch (probabilmente molti nemmeno sanno che prima potevi toccare solo un punto dello schermo alla volta) il supporto hw alla realtà aumentata per avere determinate funzioni altrimenti impossibili, nfc per pagare la spesa..
      Per ora lelettrica non è un major upgrade, ma è una private beta a pagamento di un piccolo aggiornamento alle auto… Han solo cambiato fonte di energia, mica volano o ti accolgono come Ambrogio con i cioccolatini ne lavorano al posto tuo ne ti fanno risparmiare ore per goderti la vita

      • Al momento emettono solo metà gas climalteranti e zero gas tossici.Roba da poco a confronto del multitouch.

        • Certo se si ha una mente che non è in grado di estrarre parallelismi in due sistemi separati ma analoghi è così.

          Massimo :”il cielo è verde”
          Risposta :”no è azzurro e facile da dimostrare prendi le tabelle ufficiali dei colori li accosti e vedi che quello uguale è azzurro e non verde”
          Massimo :”eh ma la pizza la puoi fare sia con la farina normale che integrale”

          Si verissimo, ma non c’entra una beneamata fava con l’argomento

          • Non sono d’accordo, hai minimizzato l’aspetto di miglioramento ecologico delle auto rispetto al riscaldamento e all’attenzione ai rifiuti per portare acqua al tuo mulino. I dati che ha messo Massimo sono oggettivi e oltretutto il problema delle auto è che emettono a bordo strada quindi nei luoghi in cui viviamo, ovvero i veleni restano nell’aria con concentrazioni maggiori e quindi la loro tossicità è maggiore ad esempio della nave in mare aperto o dell’aereo a 8000 metri. Non mi piace questa operazione retorica per cui una cosa esclude l’altra e soprattutto è sbagliato dire che le auto inquinano meno di altre fonti solo per sollevarsi la coscienza.

          • No semplicemente paragonavo il miglioramento nel utilizzo pratico che il multitouch (e le altre tecnologie che ho citato ma non riprese da massimo) ha dato all’oggetto palmare chiamato poi smartphone rispetto al miglioramento che ha dato, sempre a livello pratico e funzionale per l’utente, il cambio di tecnologia termica a elettrica nelle auto.

            Se si deve paragonare le emissioni allora bisogna paragonare le emissioni produttive degli schermi resistivi rispetto a quelli moderni con la differenza tra la produzione e utilizzo tra auto termica ed elettrica
            Massimo ha paragonato un beneficio ambientale (errato dato che lui stesso più volte ha detto che sono dimezzate e non azzerate date le maggiori emissioni di produzione e l’uso di energia prodotta inquinando) di una tecnologia nata espressamente per essere ecologica, al beneficio pratico di adottabilita di un device che è nata per essere utile al utente, praticamente ha messo sulla bilancia da una parte una pietra e dall’altra una torta e ha detto l’ovvietà che la torta è più buona da mangiare della pietra. Per altro come risposta a un discorso che non parlava di bontà culinaria ma di peso specifico, non parlavo di inquinamento ma di beneficio al utente, poi vi chiedete perché ci stressa i maroni che la risposta universale per tagliare corto e far la parte dello splendido è la leva morale su inquinamento, soprattutto da persone che per evidenti differenze anagrafiche han avuto quasi il doppio del tempo altrui per inquinare il mondo e da un paio di anni son diventati ecologisti, dimenticando come han vissuto fino a dieci anni fa e con quali sprechi, forse è senso di colpa esternalizzato? Può essere non mi interessa, dall’altra parte del tavolo ha tutta l’aria di essere ipocrisia nascosta nemmeno tanto bene.

            Miglioramento tecnologico è una cosa, un miglioramento alla qualità dell’uso di una tecnologia è un’altra, ogni ambito ha la sua definizione ma si può sintetizzare in system usability, o user experience, puoi avere una tecnologia avanzatissima ma che è totalmente inutile per le persone e anzi usarla gli complica le cose in maniera esagerata, e avere una tecnologia meno avanzata scientificamente ma essere la manna dal cielo per ogni singolo individuo cambiando positivamente tutta la sua vita. Un esempio? Il telefono, quello a filo inventato tanto tempo fa.. Che tecnologie iper avanzate c’erano? Filo di rame e segnale elettrico e una membrana che vibra con un piccolo traduttore, tecnologie che già al tempo non erano appena nate ma son dovute essere usate assieme per creare un oggetto poco avanzato ma che ha cambiato il mondo, la stessa cosa per internet. L’auto elettrica oggi per quanto sia concettualmente avanzata, nel lato pratico (quindi escludendo la leva morale del inquinamento) assolutamente nullo, anzi ha aggiunto handicap che non c’erano a cui qualcuno può adattarsi e altri non han soluzioni disponibili, essere avanzato non basta se non può essere utilizzato facilmente e con significativi miglioramenti nella vita quotidiana (di sicuro se sei in auto non hai beneficio pratico dal non emettere gas, sei felice che quello dietro di te non lo respira al massimo)

      • Mi spiace ma pensare che le auto elettriche non siano un major upgrade è un gravissimo errore.
        D’altra parte se per assurdo fosse soltanto un minor upgrade, non avremmo i commenti inzuppati di odio e gente che sente il bisogno di sfogare la rabbia contro qualcosa che istintivamente si capisce che sta rivoluzionando il sistema di trasporto privato.

        • Ah le proteste perché han tolto una emoji le ricordo solo io allora 😂

          Ma scusa, te vedi rabbia nella stragrande maggioranza dei messaggi di chi non dice “elettrico e la tecnologia di star trek in anticipo di un secolo”? O vedi dubbi, limiti evidenziati, problemi da risolvere ovunque, non puoi mettere un punto di ricarica in un condominio di più di dieci anni senza sfondare i maroni e i portafogli e siamo ad un major fatto e finito?
          Non esistono standard di niente, solo la presa della corrente (almeno per ora), non esistono regole certe, il costo è, sulle auto di fascia “non sono ricco e non spendo trentamilaeuro per una cinquecento basic basic senza optional” proibitivo, non c’è una infrastruttura capillare e funzionante.
          Se le auto fossero un videogioco online, sarebbe un pre order della scatola collezione al doppio del gioco finito, in cui per qualche motivo puoi collegarti solo da alcune aree geografiche perché richiede la fibra 1gb che è presente solo in una frazione delle case, in cui ogni due o tre giorni I server saltano per due giorni e non puoi accedere, quando giochi se ti becchi un crash devi mandare un mese tutto il pc in assistenza, il motore grafico (alimentazione) usa le dx10 perché ancora non riescono a farlo girare con le vulkan api in modo stabile (batterie nuove e performanti).
          Praticamente è l’equivalente di star citizens in alpha da un lustro abbondante e ben lontano dall’essere quello che tutti si aspettano diventi

  42. Le auto elettriche ci sono sempre state, ma fino a poco tempo fa erano con un design brutto, costavano molto, e avevano prestazioni scadenti, ora la tecnologia è avanzata e le auto elettriche sono piu performanti delle termiche, con un design piu accattivante e il costo è diventato equiparabile… è un cambio di paradigma che alla maggior parte della gente non piace fare e quindi preferiscono denigrare piuttosto che ragionare sui pro/contro

    Poi ci sono gli haters che vengono su siti come questo o simili dove si parla solo di elettriche per commentare negativamente anche difronte a dati oggettivi. Penso che questa categoria vorrebbero una elettrica ma non possono e quando la volpe non arriva all’uva…
    Quelli a cui veramente non gli piacciono le l’elettriche non entrano neanche in un sito specialistico come questo.

  43. Non sono un sociologo ma un semplice osservatore mediamente attento al mondo dei social (che per mia scelta, consapevole, evito) e aggiungo il mio modesto parere alle correttissime osservazioni di Mauro Tedeschi.

    Tre i motivi principali, sinergicamente correlati:
    – la paura del nuovo, alimentata dal sospetto di surreali macchinazioni di lobbies, che fa rifiutare “a prescindere”
    – la pigrizia e l’incapacità di valutare e pesare i benefici rispetto ai disagi
    – la effettiva complessità di alcune novità che superano le capacità cognitive o culturali di molte persone: il moderno mi offre di più ma richiede studio e consapevolezza, non necessariamente alla portata intellettuale di tutti.

    Pensiamo a qualcosa di banalissimo (per chi lo usa) ma insormontabile per una certa parte di una intera generazione: il bancomat. Per molti è un’imposizione per tracciare la nostra vita privata (quella che pubblichiamo quotidianamente sui social), per altri è un modo per prenderci dei soldi in commissioni (di solito per chi non ridiscute le condizioni con la propria banca da 20 anni e ha accettato supinamente tutte le rinegoziazioni unilaterali), per altri ancora è una “diavoleria” che richiede codici che devi imparare e se ti sbagli chissà cosa succede (ma poi prelevano il contante dal bancomat) e soprattutto, protestano, strepitano, si lamentano perchè non puoi pagare in contanti più di 1999€. Perchè tutti noi abbiamo costante bisogno di fare acquisti in contanti per 2000€, esattamente come di percorrere 800 km senza mai fermarci, tutti gli stramaledetti giorni, vero?

    • Concordo in pieno, purtroppo ci sono abitudini radicate che impediscono alla maggioranza di essere razionali.
      In effetti l’auto è uno dei beni di consumo in cui l’irrazionalità è sempre stata la padrona, vedi SUV, fuoristrada ma anche citycar diesel da utilizzare in città e per percorrere 10.000 km all’anno. Costruire su questo substrato di irrazionalità la consapevolezza di una nuova mobilità privata è un’impresa titanica. Per fortuna i giovani metropolitani hanno già innata la consapevolezza che i motori termici si estingueranno presto, il resto è pura e semplice resistenza al cambiamento, ovvero il lato sbagliato della storia.

      • Diventa un problema se dall’anno prossimo a Milano non puoi girare con un euro 4 e sei obbligato ad acquistare un auto che costa molto più di quanto avresti speso e sai già che quell’auto tra 5 anni varrà zero perché nel frattempo saranno migliorate talmente tanto che non avranno senso di esistere.
        Se dieci anni fa facevi una casa super coibentata, con pannelli fotovoltaici pompa di calore etc.. Che differenza ha con una identica costruita oggi? Enorme, sia nei costi, che nella resa di tutto dalla pompa di calore che consumava tantissimo ai pannelli meno efficienti meno imprevisti da guasti etc etc e i costi ancora altissimi. Non c’è molta differenza ora sulle auto elettriche a livello concettuale, se hai soldi da buttarci e sei fan lo fai altrimenti aspetti auto migliori e a prezzi consoni alla classe del veicolo e alla sua dotazione in confronto alla concorrenza, sembra di essere dei serial killer a prenderne atto

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