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Neoliner by Corsica Ferries, un veliero per 400 auto e 265 container

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nautica propulsione a vela

Corsica Sardinia Ferries ritorna alle origini della navigazione: a vela. Si torna a fare affidamento sull’energia eolica come le navi che hanno attraversato gli oceani nei millenni. Il progetto prende il nome di Neoliner. Funzionerà? Ha il sostegno di clienti come Renault, Beneteau, Michelin e Manitou Group.

Neoliner spinto dal vento traporterà 400 auto o 265 container

Il progetto della compagnia vede la partnership con la società Neoline Armateur per lo sviluppo di una nave che potrà ospitare 400 auto o 265 container.

nave a vela
Neoliner, la barca a vela

Più nel dettaglio la nave sarà lunga “136 metri e alimentata principalmente dal vento, che consentirà di risparmiare fino all’80% di carburante rispetto ad una nave tradizionale”. Resterà il motore “per le manovre portuali e la puntualità del servizio con un motore ausiliario termico  e “ogni scarico sarà dotato di SCR, Selective Catalytic Reduction, per sopprimere le emissioni di Nox) oltre a 3 propulsori trasversali“.

La nave ro-ro (una nave da carico) sarà dotata di due alberi da 75 metri con 3.000 metri quadrati di vele rigide a controllo automatico per una rotazione possibile  a 360° per una velocità commerciale di 11 nodi e si stima il trasporto fino a 5.000 tonnellate di merci.

barca a vela
Il rendering della nave a vela (credit Mauric)

L’equipaggio sarà composto da 13 persone e potrà ospiterà comodamente 12 passeggeri in 6 cabine doppie.

Dal risparmio all’alternativa dei combustibili fossili

Le parole di presidente di Corsica Sardinia Ferries Pierre Mattei sono illuminanti: “Dopo aver limitato il più possibile la nostra impronta di carbonio in una fase iniziale, ora dobbiamo rivolgerci alle alternative ai combustibili fossili. Oggi si aprono nuove possibilità con l’idrogeno verde e la propulsione velica. Abbiamo il dovere di sostenere la transizione energetica appoggiando queste soluzioni lungimiranti, che sono veri e propri laboratori per la propulsione del trasporto marittimo di domani“. Insomma non basta migliorare i motori termici  ma si deve puntare alla loro rottamazione. Semplice e chiaro il rappresentante della decima compagnia di traghetti al mondo in termini di capacità di trasporto passeggeri.

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Dalla riduzione dei consumi alla propulsione senza carburanti fossili

Prima d’ora si era puntato su diverse azioni green: “Filtri antiparticolato, carburanti più leggeri, riduzione della velocità, ottimizzazione delle traversate, protezione dei cetacei, compensazione delle emissioni di carbonio incomprimibili attraverso il rimboschimento in Corsica e in Amazzonia“. Oggi l’obiettivo è la decarbonizzazione. Anche con l’elettrificazione della banchina ovvero il cold ironing che permette di abbattere le emissioni più pericolose per la salute umane: quelle locali che colpiscono i cittadini delle città portuali.

Nautica eolica
Rotta Atlantica per la nave a vela (credit Mauric)

Parla l’armatore, ma pure Jean Zanuttini, presidente di Neoline. Il progetto nato dall’impegno di un gruppo di ufficiali della Marina Mercantile guidati da Michel Péry, capitano di navi ro-ro, convinti che le sfide climatiche avrebbero portato la nautica a cercare soluzioni alternative alla carbonizzazione.

Si inizia con le traversate Atlantiche e il sostegno di Renault, Beneteau e Manitou Group

La prima linea di trasporto collegherà St-Nazaire in Francia alla costa orientale americana (Halifax/Baltimora), passando per St-Pierre e Miquelon.

Un aspetto fondamentale è l’impegno di clienti come Renault Group, Groupe Beneteau, Manitou Group, Clarins, Hennessy, Longchamp e Michelin.

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Il progetto della prima nave ha un budget di oltre 60 milioni di euro con il finanziamento realizzato con il contributo del gruppo CMA CGM, ADEME Investissement, NEOLINE Développement, Corsica Ferries e Louis Hardy SAS (a Saint-Pierre-e -Miquelon).

Neoliner sarà costruito nel cantiere turco Rmk Marine e dai francesi di Chantiers de l’Atlantique.

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1 COMMENTO

  1. Chissà quanto dovremo aspettare per disporre di navi simili anche sulle rotte mediterranee, specialmente nel collegamento quotidiano verso le isole…
    Spiace anche che la nostra cantieristica non sia capace di osare altrettanto. Non credo sia un problema di capacità quanto di visione del futuro.

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