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La vera autonomia della Twingo

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La Renault Twingo di Ivan, il lettore che racconta un anno in elettrico, consumi e autonomia compresi.
Training Academy Varta

La vera autonomia della Twingo, al di là dei dati ufficiali di omologazione, nel racconto di Ivan, un lettore che la piccola Renault la usa tutti i giorni. Chi vuole condividere le esperienze in elettrico, può scrivere a info@vaielettrico.it .

                                            di Ivan Ortombina

“Vi racconto la mia esperienza dopo un anno di elettrico. Ho acquistato una Renault Twingo nel marzo 2021. Dopo un’iniziale periodo di assestamento, anche l’autonomia non è più un problema.

la vera autonomia della TwingoLa vera autonomia della Twingo: “Ansia da autonomia? Passa subito…”

Il fatto di collegare la macchina alla presa elettrica diventa ben presto un’abitudine che mi ha liberato dal dover fare il pieno alla stazione di benzina. Se all’inizio avevo paura di restare senza corrente, adesso, con esperienza ed occhio, riesco a partire di casa per fare una commissione anche con il 15% di autonomia. Sapendo che riesco a tornare a casa senza rimanere a piedi. Fortunatamente ho la possibilità di ricaricare a casa. Mi rendo conto che, tra colonnine che non funzionano e maleducati che parcheggiano senza ricaricare, per chi non può caricare a casa forse i tempi ancora non sono maturi. La macchina purtroppo rimane all’esterno, riparata sotto un gazebo. Questo, nel mezzo della campagna veneta ha sicuramente un impatto negativo sui consumi. Soprattutto se collegato con l’immancabile preriscaldamento, altro gioiello della tecnologia elettrica“.

lA VERA AUTONOMIA DELLA TWINGOLa vera autonomia della Twingo: 5,45 km/kWh su 15mila km percorsi

Per gli amanti dei dati: percorro quotidianamente circa 60 km nel tragitto casa-lavoro, molto trafficati. A volte, se il traffico è insostenibile, faccio anche l’autostrada. Totale km percorsi in un anno 15.500, circa 10% autostrada, 50% extraurbano, 40% urbano. Mi sono adattato alla guida con recupero elettrico nella frenata e praticamente guido con un solo pedale, sfruttando al massimo la frenata elettrica. Ho installato un contatore a monte della colonnina e quindi ho registrato il consumo reale della ricarica e del preriscaldamento. Dopo un anno si è fermato a 2.843 kWh, per una percorrenza media di 5,45 km con un kWh, 18,99 kWh per 100 km, contro i 14,1 dichiarati.

la vera autonomia della TwingoIn tutto fai 120 km in inverno e 200 e più nella bella stagione

L’autonomia reale con ricarica al 100% varia da un minimo di 120 km in inverno a più di 200 km nella bella stagione. Questo al netto dell’autostrada, sopra i 100 km/h l’aumento dei consumi è drastico. Ricarico a 10A per scelta a casa, ma ho sperimentato una colonnina veloce ed in 40 minuti di ricarica si guadagnano circa 100 km di autonomia. Questo permette di fare una pausa caffè e tornare a casa anche in caso di un inatteso viaggio. Concludendo. Lo stile di guida è piacevole, gli interni spaziosi anche con due seggiolini dietro, il bagagliaio è capiente per fare una spesa abbondante o portarsi dei bagagli per brevi viaggi. L’autonomia? Solo una questione di abitudine. E il risparmio è innegabile, non tornerei indietro“.

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143 COMMENTI

  1. Buongiorno, avrei invece una domanda da fare alla redazione, nn trovo dove farla, scusatemi! Io sono possessore, da tempo ormai, di una twizy con batteria di proprietà e di una Zoe 210 con quella a noleggio. La Zoe l’avevo presa usata con l’opportunità di mettere la batteria aumentata,prevista anche a libretto. Poiché in Renault nn ne vogliono sapere di scambiarmi la batteria, ma è possibile acquistarla da un produttore esterno (nessuna casa produce batterie), e magari aggiornarla anche su twizy, visto che non è più al 100%? Grazie se mi darete risposta, penso sa un quesito interessante anche a molti altri!

    • In teoria e anche in pratica si, ma devi trovare chi lavora sul retrofit o fa normalmente manutenzione alle batterie, avevo visto il numero di una pubblicazione di VaiElettrico di una 500 versione USA che chiedeva informazioni.

  2. @ alla redazione: per favore potete chiedere all’articolista Ivan Ortombina se ci comunica una stima dell’energia consumata per i preriscaldamenti (tempo per numero di volte al giorno, giorni anno, se possibile tipo di resistenza di riscaldamento che Twingo non ha PdC), che tipo di colonnina (wall box o carichino), con quale potenza ricarica e per ultimo la potenza contrattuale di fornitura. Grazie.

    • Ivan Ortombina è un lettore come noi 😀
      lui fa 60 km al giorno
      o col plug-in ne faccio 40 km e ho rendimenti nettamente peggiori dei suoi in inverno

      dal calcolo delle sue bollette dice di consumare in media
      18,99 kWh per 100 km

      quindi penso che in una notte di 10 ore ricarica minimo 15 kWh a 1,5 kW del carichino
      deduco che ricaricherà un giorno si e uno no anche col 3 kW di contatore

      gran bella macchinina la twingo 😀 😛

      • E’ per avere dati più certi da ritrasmettere a Enzo. Ivan scrive che ricarica a 10A ma i 10A che dovrebbero corrispondere a 2.300W spesso corrispondono anche solo a 1800W. Per esempio nelle mia wallbox dove imposto una corrente massima di 15A (15A@230V=3450, 15A@220V=3300W), l’assorbimento è circa 2.900W con qualche picco a 3kW anche se la tensione misurata è circa 210V.

    • Carissimo Enzo, siccome comprensibilmente non si hanno dati certi, provo a fare una mia valutazione.
      Ricarica a 10 A, efficienza dell’80% (gogicche dice il 75%)
      preriscaldo, resistenza da 2kW accesa per 1/4 d’ora alla partenza e al ritorno ovvero 2 volte al giorno, giorni di freddo circa 100; consumo totele 1/4 x 2 x 2 x 100 = 100kWh
      Energia caricata in batteria 2843 x 0,8 = 2274,4kWh
      togliamo 1 100kWh del preriscaldo che vanno tolti dalla batteria, non a monte, perchè sono soggetti alla conversione e survoltazione del AC/DC
      totale kWh = 2174,4
      km percorsi = 15500
      consumo 7,128 km/kWh
      se prendessimo come rendimento il 75% come gogicche e togliessimo tutto il preriscaldo avremmo un consumo da batteria di 3132,25kWh per un consumo finale di 7,269 km/kWh.
      Rispetto alla Enzomedia di 5,8km/kWh Ivan è stato un “piede superfatato”.

        • Lapis froiddiano. Nei successivi commenti, quando parlavamo dei 20 e 25 kWh mi sembrava ci fossimo spostati sul 10A. Per cui il tuo 75% a 6A è analogo ai miei 71-80% nell’intorno dei 1,5-2kW (con diverse interruzioni di alimentazione che la moglie accendeva il bollitore😁).

  3. Buongiorno,vi leggo da tempo ma è la prima volta che commento.Il preriscaldo immagino sia utile per non consumare preziosa energia in marcia sulle BEV,su una termica non ha senso .Per quanto riguarda autonomia e carica per mia esperienza non si riduce ad una media di chilometri percorsi ma funziona a picchi.La gente normale viaggia con la famiglia al fine settimana e va in vacanza prevalentemente ad agosto.Ritengo che non ci saranno mai colonnine abbastanza per questo.Spesso ci si preoccupa di lunghi viaggi autostradali per raggiungere città importanti che hanno alternative anche di mezzo pubblico e noleggio,ma l’Italia è fatta di tanti piccoli luoghi turistici che vivono proprio su quei picchi di pendolari del weekend da segmento B.L’anno scorso in Agosto sono andato ad esempio al lago di Antrona un posto sperduto con pochi servizi ma con centinaia di persone e macchine presenti pensate si possano installare decine di colonnine anche lì?E in valle la situazione non migliorerebbe con migliaia di auto al rientro da altre località montane.

    • Se leggi da tempo riconoscerai che non dici nulla di nuovo.
      Sembra che tutti quelli che hanno una segmento B, il sabato o domenica vadano a visitare remoti borghi distanti 200 – 300km da casa.

      • È sufficente che si muova il 20% degli automobilisti per muovere milioni di auto ,oltretutto i picchi si hanno anche con gli orari di ricarica tipico il ritorno a casa serale (in Inghilterra stanno già correndo ai ripari ).Il punto è se si ritiene che il trasporto privato e la libertà che ne consegue è un valore o no.Spesso parlate di scelta ma mettere una scadenza o limitare la libertà di circolazione alle termiche è una coercizione.Per quanto riguarda il cambiamento climatico ricordo che quella adottata dall’unione europea è una scelta regionale e non globale (almeno nella tempistica)che vale il 6%delle emissioni totali e se parliamo di CO2 negli anni è una curva quasi perfettamente coincidente con quella demografica che è il vero problema non affrontato.

        • I limiti alla circolazione per le auto più inquinanti esistono da tempo, e non hanno diretta attinenza con la transizione verso la mobilità elettrica.
          Il presunto “bando” delle auto termiche nel 2035 riguarda la vendita e non la circolazione. Nessuno ti obbliga a comprare un’auto elettrica né prima né dopo il 2035: potrai sempre continuare ad usare la tua termica (dove sarà ammessa la circolazione, ovviamente, esattamente com’è ora per le auto più inquinanti). Quindi smettiamola di parlare di coercizione perché è pura fantasia!

        • Un giorno (20 anni?) arriverà la fusione nucleare. Energia elettrica per tutti. Se quel giorno non hai il parco macchine e i riscaldamenti già convertiti all’elettrico, dato che servono tra i 10 e i 20 anni per sostituirlo anche incentivandolo, continuerai ad inquinare e ad usare un elemento che ci serve per fare altro (le plastiche e altri prodotti petrolchimici) e che non è inesauribile. E geopoliticamente è in mano alle persone sbagliate, lo stiamo vedendo tutti.
          Non basta questo per capire che non è solo moda ed ecologismo?

        • Vietare la circolazione alle termiche esiste già da anni. Mia suocera con la sua Y10 del 1994 ha smesso di andare al cimitero 2 volte a settimana perchè per 200m di strada col blocco, non poteva (voleva) uscire. Non è coercizione questa? Doveva prendersi un’auto nuova? per 1000-2000km/anno?
          La coercizione c’è già! Ahhh behh, con l’EURO 5 si può? Grazie (da mia suocera)!
          Fumare nei locali chiusi? Coercizione? Vietare che le ebyke vadano più di 25km/h? Coercizione? La raccolta differenziata? Non ne parliamo!
          Nessuno vieterà di circolare alle termiche, spero sia chiaro, sarà vietata la vendita del nuovo termico.
          Può darsi che nel 2040 (5 anni dopo) solo una piccola minorenza userà il termico, come oggi non c’è nessuno che gira a cavallo.

          • Uscire dal bar per fumare, oltre a essere per me stesso per non puzzare, non mi costa niente.. Essere obbligato a cambiare auto con una che mi crea più incognite che vantaggi concreti, spendendo molto più di quello che avrei voluto spendere(in alcuni casi è zero) .. Oppure spendere uguale e accontentarsi della meno costosa che c’è (e quindi scarsa).

          • Non sarai obbligato neanche nel 2035, ci sarà il parco usato. Noi tutti speriamo che ben prima del 2035 tu possa non aver più “incognite” e possa avere dei “vantaggi concreti”. Per adesso ascolta le nostre impressioni e se vuoi sperimentare prendi una elettrica in prova.
            Se non provi non capisci.

          • Lascia perdere Daniele, altrimenti la finiamo peggio della classica mosca che sbatte sul vetro: ormai dall’obbligo di cambiare auto entro domani non se ne esce… non riescono a vedere altro che coercizione e scomodità.

    • No, il preriscaldo (nel caso discusso nell’articolo) e non ha, niente a che vedere con il risparmio di “preziosa energia”. Si tratta di preriscaldare (o raffreddare) l’abitacolo per trovare l’auto a temperatura ottimale quando si arriva in auto.
      Per le termiche non ha senso semplicemente perché, a parte qualche modello di lusso, non è realizzabile…

        • Si capisce da com’è indentato che è riferito al primo post in alto.
          Certo che questa piattaforma commenti è davvero poco utilizzabile eh…

          • ahahah avevo seguito l’identazione (per 2 volte) ed ero finito sul mio Daniele CL 2 Marzo 2022 at 14:27
            giacchè è stato scritto sul preriscaldamento più avanti, pensavo ti riferissi a Enzo 1 Marzo 2022 at 20:36 che anche lui dice che è necessario per consumare meno, bohh
            Vado ad alzare il termo che voglio risparmiare un po’.

    • il preriscaldamento c’è anche sulle termiche ECCOME !!
      se fai solo 10 km al giorno con una termica d’inverno ,
      controlla i consumi , mi sa che sono almeno il doppio di quelli stimati dal costruttore

      devi informarti meglio ,
      le collonnine come i benzinai , non devone essere in quantità enormi
      la colonnina inoltre ha un vantaggio rispetto alla pompa di benzina
      è COLLEGATA IN RETE

      puoi verificare se è occupata e/o guasta e puoi PRENOTARLA !!
      questo SERVIZIO diventerà sempre più affidabile e SEMPLICE negli anni
      vw come tesla ha introdotto il riconoscimento automatico dell’auto da perte della colonnina
      queste buone pratiche , diventeranno comuni in ttte le auto elettriche ,

      presto basterà attaccare la spina all’auto per caricare , senza tirare fuori tessere e smarphone
      anzi potremo anche scordarci il portafoglio a casa o essere derubati :S (smarphone alias chiavi dell’auto a parte)
      e “il pieno” potremo farlo lo stesso per tornare a casa

      my 2 cent di progresso comodo oltre che sostenibile

  4. Ma… Mi togliete una curiosità? Ma qual’è l’enorme problema che, a quanto pare, tutti i possessori di elettrica hanno contro i benzinai?
    Cioè, ok devi andare, scendere dall’auto, passare la carta o i contanti, prendere la pompa in mano e infilarla nell’apposita feritoia, premere la leva far scattare il blocco, guardarsi in giro un minuto estrarre e rimettere a posto ed eventualmente ritirare lo scontrino se vi serve… Ci sono praticamente sempre anche guantini monouso in caso si abbia paura di avere odore residuo sulle mani..è le operazioni sono identiche a quelle di una ricarica a una colonnina (al di là di poter usare i contanti)

    Ma quante volte al giorno ci andate dal benzinaio? Cioè, posso capire chi si muove tanto per lavoro e come capita a me si fa un pieno a settimana, ok per il lavoro che faccio ho scelto un’auto che consuma poco e ha una autonomia totale abbastanza alta per essere cmq piccola (clio) e ripeto 1 volta a settimana! Una Twingo benzina stando a quanto leggo ha una autonomia dichiarata di 830km (prendo la Twingo a paragone solo perché è la stessa auto presa in esame) per lavoro ne fa 350 a settimana, quindi mi viene da dire che con qualunque auto termica avesse prima il benzinaio lo vedesse al massimo 2 volte al mese… Ma è così stressante? Lo è così tanto di più rispetto a ricordarsi ogni sera di tirar fuori il cavo attaccarlo e togliere la mattina?
    Si mi fa sorridere questa cosa, però per voi a quanto pare è una rivoluzione esistenziale, quindi immagino ci siano altre cose che non capisco del togliersi il benzinaio di torno.. Se è per l’odore in garage vabbè… È un garage non la sala da pranzo, l’odore delle gomme e di quello che porti da fuori cmq c’è, non penso sia questo che vi fa gridare hurray! O si?

    • Certamente è semplice attaccare il cavo, ma devi avere un garage o comunque un posto auto individuale con presa per il rifornimento

      • Ma si quello è una cosa che si dà per assodato, oggi chi compra elettrico ha al 90% un garage, attaccare un cavo è certamente semplice, ma a questo punto non ci sarebbe tutta quella enorme fetta di gente che “eh no quel cellulare fa cagare perché non la la ricarica wireless”, in fondo attaccare e staccare up cavo una o due volte al giorno e facile…

    • Sinceramente me lo sono chiesto tante volte anch’io, ma non ho mai avuto il coraggio di porre la domanda direttamente.😂 E anche per quanto riguarda i costi di manutenzione di un’auto a pistoni a fronte della supposta totale inesistenza della questione in un auto a batterie… Ecco, nessuno lo nega in linea di massima, ci mancherebbe… Però anche questo mi sembra un argomento come minimo un filo “sovraestimato”.

      • Ho anche pensato di essere un genio disumano perché faccio benzina quando sto tornando a casa la sera così da non fare 1 metro più del dovuto mentre il mondo in realtà prima arriva a casa, mangia si lava e poi esce a fare benzina….
        Ma mi auguro sia alquanto improbabile 😂

        Boh i minori costi si, in realtà è una cosa che vedo come grosso plus, ma non tanto per il risparmio che mi da, che parliamoci chiaro.. Cambiare 3 volte le pastiglie nell’arco della vita dell’auto anziché 7… Su dieci dodici anni.. Si ok risparmi qualcosa (almeno finché non mettono le revisioni agli adas hehe) ma il vero guadagno è l’assenza di sbatta di andare a cambiarle, quella mezza giornata che perdi ogni tot per tagliandi vari puoi quasi dimezzare la frequenza e per me questo è un risparmio a livello personale, qualche sabato mattina libero in più all’anno a me non fa schifo… E soprattutto potersene quasi dimenticare per tempi molto più lunghi

      • ognuno mette sulla bilancia quello che ha. C’è chi mette l’autonomia che deve esserre 400km, anzi 300km in autostrada anche per una city car e allora noi si mette che normalmente, almeno qui da me, ci si scambia i pareri per dove è più conveniente andare a far benza. Non parliamo del GPL (che ho avuto fino a 1,5 anni fa), mano che mai ne parliamo del metano (che ho attualmente). I miei amici col diesel fanno ugualmente. Noi le termiche le abbiamo usate e continuiamo ad usarle. Probabilmente chi insiste con l’autonomia, se avesse una elettrica si accorgerebbe che tutto ‘sto problema non c’è.
        Sia ben inteso che allo stato attuale l’elettrica non è per tutti.

    • provo a risponderti, tuttavia lo puoi capire solo se hai un’elettrica e la carichi a casa: i tempi di ricarica sono paradossalmente minori; infatti torni a casa e in 10 secondi la metti sotto carica e la mattina dopo la stacchi, pronto a ripartire (ovviamente non tutti i giorni, io lo faccio 1 volta a settimana). Il fatto di non doverti recare dal benzinaio e di non dipendere da lui, i suoi orari e i suoi prezzi ti fa sentire più libero e indipendente.
      Il discorso cambia per i viaggi lunghi, ma la comodità di arrivare a casa e metterla sotto carica, rispetto al benzinaio, ti dà soddisfazione.
      Per la manutenzione, è meno di un anno che ho un’auto elettrica, quindi non so, tuttavia oggettivamente credo che più dei costi, sono proprio i pezzi di ricambio che sono meno (cinghie, cambio, olio motore, iniettori, radiatore, ecc.), quindi ti senti più tranquillo e la manutenzione si riduce a dei controlli, sostituendo solo il filtro abitacolo. Inoltre i dischi non li consumi mai, dato che freni con la rigenerazione.

      • Boh, capisco cosa vuoi dire, ma continuo a non vederci questa rivoluzione, per me è più stressante non dimenticare di mettere in carica l’auto (che nel mio caso sarebbe quotidiano), al benzinaio mai pensato di avere problemi di orari, per comodità quasi sempre ci vado la sera tornando a casa, conta che faccio tra gli 80 e 200km al giorno in modo molto randomico, se per sbaglio entro in riserva prima pazienza vado cmq al primo self che incontro che non sia in autostrada e faccio il pieno cmq in non più di 5 minuti quando devi entrare a pagare, cioè gli orari non sono proprio un problema son aperti h24 7/7, gli scioperi al massimo son un problema ma son preannunciati e quando hai mille km di autonomia.. Insomma te la cerchi se resti a secco hehe mentre eventuali blackout anche di breve durata se poi l’auto non riprende a caricare o non ha abbastanza ore per darti il giornaliero .. Ti trovi la surprise il mattino senza il minimo preavviso.. Fino a qualche anno fa ti avrei detto massì di blackout ne capita uno ogni lustro quando va male… Ultimamente però son più frequenti (niente di trascendentale eh ma la legge di Murphy…😂)

        • Ognuno ha le sue esigenze, voi sacrificate la comodità della ricarica a casa, noi sacrifichiamo la comodità dell’autonomia. Se voi ci riconoscete che per molti, anzi, per tutti noi, non esiste il problema dell’autonomia, credo che anche noi possiamo riconoscere che il problema del rifornimento non è così gravoso. Però ricordatevi che noi parliamo a ragion veduta utilizzando ATTUALMENTE sia auto elettriche sia auto termiche. Voi?

          • Il fatto è che non reputo una comodità dover ricaricare giornalmente una qualu que elettrica se fai cento km al giorno di media e non uguali ogni giorno per cui non puoi giocarla sul filo del rasoio, poi ovvio se fai 30km al giorno e compri una tesla da 60kw ricaricherai meno.
            Quello che ho chiesto è esattamente qual’è il problema di dover andare dal benzinaio ogni 15/20 giorni per gridare “finalmente non vedo più il benzinaio” o veramente fate 10€ alla volta e allora siete lo ogni giorno.. O non capisco quale sia il disagio, è identico a farlo a casa come “impegno” e lo fai una frazione delle volte. Autonomia è libertà, poca autonomia ti vincola, qualsiasi siano le tue abitudini, puoi giocarci dentro se hai una vita di un certo tipo, se invece è di un’altro o semplicemente non vuoi essere vincolato dall’auto nelle tue scelte, l’autonomia è importante… Che poi.. Ci sono da sempre auto col serbatoio nano che fan 600km col pieno quando va bene.. Non si è mai lamentato nessuno, sono le autonomie da 200 o 400 ad essere un problema, dai 6/700km di autonomia su una elettrica e anche con gli attuali tempi di ricarica nessuno più si lamenterà, non me vogliamo mille per forza, anche perché parliamoci chiaro, più la batteria è grande meno cicli fai a prescindere dai km giornalieri che fai, se ho 600km di range (ovviamente nella peggiore delle ipotesi invernali e a 130 allora un consumo che sia molto più contenuto di oggi che se poi diventano 250 perché fa freddo e vai in autostrada non è accettabile) quando la mia batteria avrà fatto 500 cicli sarà a un terzo della sua vita utile la tua da 200 sarà al limite dei 1500 delle attuali… Anche solo per questo vale la pena

          • @Xardus: credo bene che non reputi una comodità caricare a casa, non hai provato! Se hai la fortuna di avere il distributore conveniente lungo la strada, non c’è un grosso disagio nel far rifornimento. L’articolista ritiene un vantaggio far rifornimanto a casa. Personalmente ero ben abituato a far GPL e poi metano anche distante da casa (1 volta a settimana), poi da che ho la ZOE, sapere di trovare in garage il punto più conveniente e più vicino lo trovo una discreta comodità. E’ da provare, non ci muore nessuno, neanche con l’assenza del preriscaldamento dell’abitacolo (plus discusso più oltre), poi se ce le hai e le utilizzi, come per l’articolista, le fai notare.

          • Boh benzinai ne hai ovunque e se non lavori a 5 minuti da casa lungo il ritorno quello più economico lo sai dove sta per essere comodo, poi oh nulla vieta andare al centro commerciale per risparmiare qualcosa e intanto farsi un giro lì.
            Il tuo è lo stesso motivo per cui non ho mai preso bifuel, da me son tutti lontani (almeno 20 minuti) e finirei col fare benzina più volte del necessario per non doverci andare, col diesel risolvo, costa meno fa più km con un litro ed è ovunque, ahimè perdo un po di risparmio sul pieno… Ma per la mia serenità preferisco così.
            Non è che non lho mai provata la ricarica a casa, ci attacco il cellulare tutti i giorni, ma se domani escono batterie strane che dicono oh puoi ricaricarla a delle colonnine che mettiamo in strada, in 5 minuti ricarichi e il telefono dura tre settimane….
            Sarebbe comodo nonostante un cavo sulla scrivania lo gestisci da seduto anziché andare in garage come l’auto.
            Non vedo più comodo, arrivare a casa entrare in garage, tirare fuori il cavo dal bagagliaio (probabilmente non proprio lindo dopo mesi di uso), attaccarlo al muro, e poi andare ad attaccarlo all’auto… Magari far manovre assurde per entrare a favore di presa tutti i giorni , rispetto ad arrivare, scendere, chiudere garage e entrare in casa… Per sbaglio ti dimentichi una volta? Due volte? Immagino che ogni tanto la sera a casa mentre guardi la tv ti capita di aprire la app per avere conferma sia in carica e non si sia interrotta per qualche motivo… Ma perché devo stressarmi? Una volta a settimana al massimo lo posso tollerare, o al limite quando devi affrontare viaggi anticipi… Boh… Piace buttar via cicli di carica si vede

          • Ma si ovvio che son rari i blackout.. Ma va cmq messo in conto possano capitare momenti, soprattutto in estate, in cui aumenteranno di numero, soprattutto durante il giorno con tante cariche ultrafast in giro, e l’assoluto silenzio di un progetto per il v2g italiano, quindi difficile che stai dormendo e ti svegli il mattino.. Ma cmq può capitare, per ovviare al problema penso serva una box o un’auto cmq predisposta a riprendere la carica appena rileva di nuovo la tensione.
            Gli imprevisti, quelli veri sono ben altra cosa… Sto tornando a casa sapendo di non aver programmi e salta fuori invece un amico che ti invita a cena, una ragazza che ti chiede di vederti, ti sei dimenticato di andare da DHL a ritirare un pacco, tuo figlio è rimasto a piedi col motorino a 20km da casa (non so voi ma io da ragazzino ne facevo abbastanza di strada col motorino essendo fuori città )
            Spesso gli amici non sono dietro casa ma qualche paese più distante, quando arrivi da loro non c’è una colonnina ancora per ricaricare… Quindi tutte queste decisioni, quando capita di doverle prendere, potresti non potere per via dell’auto, o dover temporeggiare mezz’ora o un’ora intanto che trovi e carichi a una fast una mezza batteria perché sai tornerai tardi e non avrai tempo sufficiente per riempirla di notte…
            Sarò strano io che odio vivere con gli impegni programmati in anticipo almeno quelli normali, cosa che spesso cmq mi risulta difficile per gli orari non proprio regolari, quindi non posso sempre sapere se finirò in tempo e dovrò decidere al momento il da farsi.. Sapere che potrei non fare qualcosa che voglio perché ho scelto un auto che mi crea problemi di questo tipo anche solo una volta all’anno, mi girano le palle, l’auto la compro per avere libertà totale, altrimenti mi trasferirei in città, cercherei lavoro li e l’auto la prenderei solo in sharing quando mi serve e mi sposto a piedi e coi mezzi per tutto il resto o al massimo uno scooter coperto per lavoro, e mi risparmio il costo dell’auto, dell’assicurazione anche se scontata, del bollo anche dopo 5 anni, dei tagliando revisioni cambi gomme…. In fondo la mattina i pullman e i treni sono pieni zeppi di lavoratori che fanno 30km al giorno così…

          • @Xardus: ha ragione Sandro 2 Marzo 2022 at 22:11, tempo sprecato.
            Non sai quello che dici :
            “…arrivare a casa entrare in garage…” hai alternative con la termica?
            “…Magari far manovre assurde per entrare a favore di presa tutti i giorni…” giusto, perchè sono così stupido di aver messo la wallbox a casa di Dio! E me la sono fatta fare apposta con cavo di 40cm piuttosto dei 6 m originali!
            “…tirare fuori il cavo dal bagagliaio…” è incorporata nella WallBox o nel carichino, mioddio!!!
            “…Piace buttar via cicli di carica si vede…” ma cosa dici, caricare il 20% al giorno o 80% ogni 4 giorni è uguale ohmmadonnassantisssima!!!!
            “…Ma perché devo stressarmi?…” ma non ti stressare! Fino almeno il 2045 usa la tua diesel, piuttosto smetti di stressare noi!

        • Ci mettiamo anche che se torni a casa col 10% di batteria e ti telefona la suocera che sta male a 200km non le puoi dire “vengo subito” ma ti tocca dirle “arrivo subito domattina che devo ricaricare l’auto”.
          E se per caso torni a casa e la moglie ha le doglie e va subito portata all’ospedale e tu sei di Civitella e l’ospedale è il Pierantoni a Forlì?
          E quando tutti avremo l’elettrica e tutti in coda in autostrada col solleone e aria condizionata spenta per non consumare e le file interminabili alle pochissime colonnine.
          …non se ne può più…

          • Si ma cosa c’entra con voler sapere perché considerate non andare più al benzinaio una liberazione al pari della rimozione di una cintura di castità dopo 20 anni di costrizione!

          • Se chiama la suocera che sta male a 200km sicuramente nessuno parte di corsa, meglio chiamare il pronto soccorso, se no quando arrivi non è detto che stia ancora lì ad aspettarti.
            Comunque con un 10% vado e torno dai suoceri dai familiari al ospedale e al pronto soccorso, il fatto è che solo volutamente arrivo a casa con un 10% se no di norma non sono mai sotto al 50% 😉

          • @Xardus: il mio commento era riferito alle tue iettature dei vari black out e/o interruzioni momentanee della corrente. Allora ho aggiunto le altre usuali sfighe lanciate dai noVolt.
            @Fabio_M: non è il mio caso che alla suocera le farei un monumento, ma all’Italiano medio se capita di aver la suocera a 200km che sta male, se ha una termica sfonda il serbatoio o fora un paio di gomme 😁😂🤣
            e col cavolo che chiama il pronto soccorso 😜

          • Xardus 2 Marzo 2022 at 20:45
            cosa vuol dire non andar più dal benzinaio, molto semplice negli ultimi trent’anni da 50’000 lire per fare un pieno siamo passati a 130€ e ogni altro giorno c’è l’incognita domani quanto aumenterà.

            A parte gli scherzi che poi non è, io ci passo ancora dal benzinaio a prendere un caffè e fare due chiacchiere.

    • Xardus
      Tutti abbiamo avuto termiche. Eh, no, la Twingo non ha 830 km di autonomia, come una elettrica non ha l’autonomia teorica perchè non la porterai mai a zero, così una a benzina la rifornisci non appena è in riserva.

      il 10% dei veicoli circolanti in Italia è a GPL o Metano. Quindi il 10% degli automobilisti non usa self-service e non può fare rifornimento dove vuole, ma solo dove c’è quel carburante e in orario di apertura. E non mi pare che nessuno di loro (me compreso) sia mai morto di ciò.
      Ora per una elettrica sembra che pianificare i rifornimenti sia inaccettabile.
      Che autonomia ha un’auto a GPL o a Metano? Tra i 300 e i 400 km (non di autostrada), normalmente. Dove ho già sentito questi numeri…?

      Sempre con la premessa che OGGI l’elettrico non è per tutti, per carità. Però è per tanti, molti di più di quelli che si pensa, se solo provassero…

      • ahahah concordo, se ci fosse stato un sito VaiPandaMetano avremmo avuto qualche noGas a dirci che eravamo improvvidi a prendere un’auto con 250km di autonomia con i distributori che solo da qualche anno sono in autostrada. Che poi, se fai l’autostrada… sì, con la panda a metano!!! e l’aria accesa…poi devi andare piano perchè non arrivi? no, devi andare piano perchè forte non ci vai…

      • Ma non c’entra assolutamente niente con il quesito, non mi interessa sapere cose di cui abbiamo già discusso e buona parte sono totalmente fuori dal mio modo di concepire l’auto, ma non parlo di dover pianificare, di avere più autonomia (argomenti che avete usato per rispondere alla mia domanda e non vedo cosa centri)
        Quello che voglio sapere, è perché vi era così asfissiante andare dal Benzinaio una o due volte al mese per rifornire in 5 minuti , mentre scambiare il benzinaio raro a ricariche ogni sera a casa, ogni volta che vai al supermercato e c’è una colonnina free attacchi, prima mi dite che la vita elettrica e da vedere nell’ottica dei rabbocchi durante le pause prolungate (e per carità se sarà l’unica soluzione ci si adatterà) ma poi quando vi chiedo perché è così scomodo andare solo 2 volte dal benzinaio anziché vivere col cavo in tasca sia un cambio così positivo da essere usato come pro nel cambio del mezzo… Non mi sapete rispondere?

        • @Xardus:
          1) il fatto che caricare in casa sia più comodo non vuol dire che far rifornimento sia “così asfissiante”. Non per te che mi sembri sufficientemente equilibrato ma quando ci si rompe le scatole con l’autonomia che è una limitazione insopportabile, allora anche il rifornimento al distributore diventa una scomodità “asfissiante”.
          2) noi altri abbiamo provato sia termiche sia elettriche, ci darai diritto di riconoscerne i vantaggi? Prendi una BEV a noleggio per un mese poi ne riparliamo (anche solo con carichino).

        • Il problema è che sei a senso unico! Perdere del tempo per andare al distributore a fare il pieno una volta ogni 2 settimane non deve essere considerata una rottura, mentre spendere 5 secondi per attaccare un cavo che è pronto a pochi cm dall’auto in garage una volta a settimana diventa una scocciatura insopportabile… ma ti sei riletto?

        • Posso? Ho la Kuga Plugin, posso ricaricare a casa. Ammetto che “costruirmi” l’impianto di ricarica (presa interbloccata in box + presa interbloccata in cortile + quadro di controllo) è stato anche divertente. Ma io non faccio testo.
          Effettivamente con una decina di kw in città faccio anche 70 km.

          Risultato: sbattimento zero.

          Infilo la “pistola” a fine giornata, carichino già pronto a 14 ampere, la vettura è “puntata” per ricaricare tra le 00.00 e le 04.00. Fine del problema, ci vediamo domani.
          Con una BEV funzionerà più o meno uguale, solamente che a quel punto avrò alzato il contatore a 6 kw, puntato il carichino a 16 ampere e ovviamente i tempi di ricarica saranno più estesi di 4 ore.

          Il pieno di per il furgone o chi per lui? I distributori della mia zona dove spendo meno li conosco, se e quando ci passo davanti e se la lancetta è sotto al quarto di serbatoio allora provvedo. Fine. Anche qui però… francamente… sbattimento zero.

          • Se fai gli stessi km, anche con una BEV avrai le stesse esigenze di ricarica, se ti bastano 4 ore adesso, basteranno anche dopo. Piuttosto valuta se non sia opportuno prendere una wallbox con carico dinamico. Non ci sarebbe la necessità di passare ai 6kW, forse.

  5. Visto che di elettricità non ci capisco assolutamente nulla, mi potreste gentilmente spiegare questo stralcio?
    Dopo un anno si è fermato a 2.843 kWh, per una percorrenza media di 5,45 km con un kWh, (e qui ci sta!)
    …ma “18,99 kWh per 100 km, contro i 14,1 dichiarati“ stanno a significare, che con un pieno riesce a fare c/a 100 Km o poco piu?!
    TNX all!

    • Sì, purtroppo.
      Bisogna cambiare paradigma. Le elettriche sono diverse dalle termiche.
      Una termica consuma poco in autostrada e molto in città, una elettrica il contrario.
      Una termica consuma meno in estate e più in inverno ma non ce ne accorgiamo, di una elettrica ce ne accorgiamo moltissimo.
      Una termica piccola consuma meno di una termica grande, una elettrica piccola consuma più di una elettrica grande.
      Una termica costa poco subito e di più in manutenzione, una elettrica il contrario.
      Una termica ha un’autonomia eccezionale e mi rifornisco ovunque ma solo perchè non mi rendo conto che giro con l’equivalente energetico di una batteria da 500 kWh che butto sistematicamente in atmosfera come se non avesse un costo, non solo economico.

      100 km sono pochi? Quante volte in un anno fa più di 100 km in inverno in una sola giornata? Se la risposta è tutte le settimane, non compri una Twingo e aspetti che esca qualcosa di meglio allo stesso prezzo. Se la risposta è “una volta all’anno”, la compri subito e faccia un favore all’ambiente.

      Un litro di benzina contiene l’equivalente di 9 kWh. Per fare 15.500 km con 800 lt di benzina una termica avrebbe usato l’equivalente di 7200 kWh, in elettrico 2.843. Ecco perchè il futuro non può essere termico. Se rifa lo stesso conto prendendo altri tipi di macchine (esempio: una Model 3), l’equivalente termico farebbe probabilmente 10 km con un litro e la Model 3 avrebbe consumato sensibilmente meno (io viaggio a 6,6 km/kWh in inverno) e avremmo 13.950kWh termici contro 2.200 kWh elettrici.

      Quando nel 1920 c’erano pochissimi distributori, si faticava con le termiche e si girava ancora con le carrozze, i cavalli mangiavano l’erba e bevevano l’acqua dei canali.
      Poi si sono diffuse le macchine e i distributori e hanno smesso di vendere carrozze.
      Oggi ci sono poche colonnine e poche elettriche, moltissimi distributori di carburante.
      Un giorno ci saranno pochissimi distributori di carburante e moltissime colonnine…

      • Ma soprattutto si spera che un giorno non troppo lontano ci siano anche tante macchine piccole in grado di fare come minimo (ma minimo) 250 km di autostrada alle velocità con cui ha senso viaggiare in autostrada senza dover essere per forza ricaricate.

        • Vero Alessandro, ma questa storia delle citycar usate in autostrada a 130 kmh in viaggi da centinaia di km è una stortura tutta italiana. Difficilmente le case pensano le citycar per un utilizzo del genere.
          Nel Paese dove abito l’auto più diffusa è ancora la Nissan Leaf con più di 60k esemplari venduti in 10 anni (con autonomia molto simile alla Twingo dell’articolo) e la seconda è la VW eGolf (sempre con la stessa autonomia) con. 40k esemplari. Ma vengono utilizzate per il quotidiano, non come berline da viaggi intercontinentali.

          • Ma io non parlo di citycar. Penso a roba tipo la Polo, la Fiesta, la Clio, la Opel Corsa… tutte vetture comodissime per affrontare una banalissima tratta da 300 km, ma che nelle attuali versioni elettriche (corsa e 208 per dire) se a velocità autostradali ne fanno 180 è già tanta roba.

        • Forse abbiamo una concezione diversa della comodità, ma un segmento B non è normalmente concepito dalle case automobilistiche come un’auto per lunghe trasferte, ma è di fatto una citycar. Ci ho fatto centinaia di migliaia di km con delle auto di segmento B (le prime due auto che ho avuto), ma ero giovane e con pochissime risorse finanziarie. Chi fa centinaia di km al giorno e viaggia con un segmento B… ha probabilmente sbagliato qualcosa…

          • Aggiungo, e chi ha una segmento B e vuol farci un viaggio ogni tanto da 300km, presumibilmente per vacanza, non avrà l’angoscia di fermarsi per un cappuccino e per far ricarica!
            Chi ha un segmento B come prima auto probabilmente non ha neanche le risorse di potersi permettere una elettrica (prezzo del nuovo, garage, ecc.).

          • Mi permetto di dissentire. Le attuali segmento B possono benissimo essere utilizzate anche per affrontare lunghi viaggi, dato che hanno climatizzatore, servosterzo, ABS, ESP e tutto ciò che veramente serve per la mobilità in autonomia. Una Clio od una Fiesta sono infinitamente più comode, anche nei lunghi viaggi, di un’Alfetta di 40 anni fa: sono le classiche auto polivalenti, buone un po’ in tutte le situazioni. Negli ultimi decenni abbiamo assistito ad una vera e propria “bulimia automobilistica”: utilizziamo autoblindo che pesano anche due tonnellate per muoverci spesso da soli. I cambiamenti climatici sono conseguenza anche di questa forsennata corsa al consumo di tutto ciò che è consumabile. Dobbiamo riscoprire una nuova sobrietà, che non significa pauperismo, ma semplicemente comprare ed utilizzare ciò che ci serve veramente e non ciò che ci è imposto dalle mode, dai produttori e dai mezzi di comunicazione di massa

          • -Le attuali segmento B possono benissimo essere utilizzate anche per affrontare lunghi viaggi, dato che hanno climatizzatore, servosterzo, ABS, ESP e tutto ciò che veramente serve per la mobilità in autonomia. Una Clio od una Fiesta sono infinitamente più comode, anche nei lunghi viaggi, di un’Alfetta di 40 anni fa: sono le classiche auto polivalenti, buone un po’ in tutte le situazioni. –

            Esattamente. Non avrei saputo dire meglio.

          • Riavvolgiamo: tanto per cominciare si partiva dall’affermazione di Sandro 1 Marzo 2022 at 22:15 sul fatto che da lui le Nissan Leaf di 10 anni sono le auto più diffuse. Poi Alessandro D “…Ma io non parlo di citycar…”, la Leaf vecchia era 40cm più lunga dell’attuale Clio. Leaf non è una city car e gli svedesi (presuppongo) non si fanno tante seghe mentali se fare o non fare una gita da 200-300km. Rimane il fatto che anche chi si prende una Twingo elettrica non abbia il problema di andare tutte le domeniche in qualche borgo sperduto a più di 100km da casa.
            Seghe mentali.
            Provatela una BEV, per almeno 1 settimana, poi non mi venite a dire se non vi diventa la vostra prima auto e l’altra, segmento XZY rimane in garage…con le solite limitazioni del costo primo acquisto, garage, utilizzo medio, ecc……e del suono che non è certo quello di un V8.

  6. Anch’io ho una Twingo ZE e confermo i dati (200 estate – 120 inverno). Io la definisco una macchina da provincia. Nel senso che se ti muovi quotidianamente entro diciamo 60/80 km è la tua macchina. Rispondo a chi parla di risparmi: un giorno vi entrerà in testa che dobbiamo passare all’elettrico per salvaguardare l’ambiente e non il portafogli !

    • Il portafoglio è il primo conto che chiunque fa prima di acquistare qualsiasi cosa, chi lo nega dice una mezza verità.
      Detto questo salvaguardare l’ambiente si può fare in una miriade di altri modi, soprattutto quotidianamente con il controllo di tutto ciò che acquistiamo, dai prodotti alimentari al vestiario, al superfluo che non serve, alle risorse che richiede la nostra casa, poi ovviamente c’è anche l’auto ma per chi fa 2000 km anno ha poco senso perché ne fa dai 10’000 in su si.

  7. A Michele, Enzo e l’Astuto rispondo che è vero che acquistare adesso una bev ha dei costi immediati superiori ad una endotermica. Tuttavia, se tutti ragionassero solo su un mero calcolo economico e su un rientro dagli extra costi in tempi considerati troppo lunghi, il settore della mobilità resterebbe a quanto di peggio prodotto nel secolo scorso. Invece, credo che chiunque riesca annualmente ad accantonare risparmi anche di soli €5-10.000, abbia il dovere di pensare e cercare di passare all’elettrico, in modo da renderlo possibile poi a sempre più ampie fasce di popolazione. Ci guadagnerà l’ambiente, soprattutto quello urbano, e quindi anche la salute di ognuno di noi. A questi furbetti dico che potranno sempre comprare un vecchio Motorola usato e risparmiare, ma se il resto del mondo poi viaggia sugli smartphone, voglio vedere quanto rimarrete sulle vostre opinioni.

    • Flavio sono d’accordo con te, l’ambiente è importante, però è importante anche la scelta consapevole. A VaiElettrico va il merito di portare sempre articoli e temi interessanti, pubblicando in modo neutrale sia argomenti pro che contro.

      Il tema che qui si evidenzia non è “non passate all’elettrico perché non conviene” ma “fate bene i vostri conti prima di passare”. La “scarsa” adozione dell’elettrico è rallentata da 2 fattori: potere di acquisto (le auto oggi costano mediamente di più) e autonomia (per grandi autonomie la spesa lievita). In futuro, già tra qualche anno, non sarà così e passeremo tutti, anche quelli oggi più scettici. Circa il primo punto, il costo, oggettivamente è un problema. Oggi un tema caldo è che a fronte dell’aumento del costo del carburante il maggior costo dell’auto elettrica è compensato da una minore spesa di manutenzione/ricarica. Questo è certamente vero se si ricarica in garage, un po’ meno vero se si ricarica alle colonnine, almeno guardando i prezzi praticati oggi e la scarsa efficienza delle auto elettriche (i consumi della Twingo elettrica sono molto “alti” se confrontato ad altre auto elettriche). Non a caso il governo (e anche VaiElettrico) ha lanciato il tema della diseguaglianza sociale tra chi ha e chi non ha un garage (tema sollevato con largo anticipo e in tempi non sospetti da molti utenti di questo forum, tra cui il sottoscritto).

      Dispiace invece riscontrare in alcuni soggetti (una stretta minoranza) una sorta di negazionismo verso queste tematiche, in cui si cerca di convincere l’interlocutore dell’assenza del problema: non esiste un problema di costi, non c’è un problema di garanzia, non c’è un problema di valore dell’usato, non c’è un problema con le lunghe trasferte, non c’è un problema con i tempi di ricarica, va tutto bene madama la marchesa. Personalmente non la penso così: così come tutti riconosciamo, basandosi sugli studi scientifici, il maggior inquinamento delle auto termiche, così tutti dovrebbero riconoscere che ci sono dei problemi sul fronte delle auto elettriche che sono, diciamo così, in via di risoluzione ma che ancora esistono.

      Plauso a VaiElettrico che ha il coraggio di esporli.

        • È che non vuole rischiare di vincere il premio che signor Massimo presto metterà in palio per premiare il commentatore più caustico: prova per un weekend la dacia Spring!☝️😂

          • E invece cerco un volontario per la prova della Dacia Spring, guarda un po’. Io faccio il regista, il volontario guida l’auto, l’auto la facciamo procurare a Massimo. Oggetto della prova è un crash test per verificare la bontà dei sistemi di sicurezza dell’auto: conosci qualcuno interessato? 😀 😀 😀

            https://gfycat.com/ifr/CleverEthicalAntelopegroundsquirrel

          • Ti ringrazio per il pensiero, ho “già dato” 4 mesi fa. 😉

      • Complimenti al sig. Enzo per la chiarezza dell’esposizione e la lu.cidità delle argomentazioni. Mi permetto anche di segnalare al sig. Flavio che probabilmente sono diversi i cittadini che riescono a risparmiare annualmente 5.000-10.000 euro, ma che altrettanto probabilmente questi risparmi devono servire anche ad altro (pensione integrativa, impreviste riparazioni alla casa, se di proprietà, così come a tanti altri possibili imprevisti) e quindi sarebbe da “cicale” dirottarli tutti su un BEV. Per quello che mi riguarda, cerco di prevedere un “tesoretto” da accantonare di 2.000-2.500 euro/anno e con questo comportamento ho sempre soddisfatto egregiamente le esigenze di mobilità non solo mie, ma anche della mia famiglia. Se comunque il sig. Flavio riesce ad accantonare annualmente 10.000 euro per l’auto sono, ovviamente, ben contento per la floridità della sua situazione economica, che però non credo sia rappresentativa del cittadino medio italiano e del suo reddito

        • Roberto Gallerani Guidetti, grazie per la risposta al mio commento. Non sono certo ricco da poter acquistare a occhi chiusi un’elettrica, ma diciamo che ho costruito un percorso negli ultimi 15 anni fatto di scelte per la casa, per gli acquisti e adesso, anche per la mobilità. Le scelte fatte per la casa mi hanno consentito di beneficiare di risparmi nei costi di gestione, che ora posso gestire anche per altro. Ribadisco il concetto espresso: chi può passi all’elettrico già adesso, anche per incentivare questa transizione e permettere un domani a tutti di fare altrettanto.

          • Sembra che chi risparmia sia un extraterrestre. Io, 64 anni, ero insegnante, mia moglie part time, i figli hanno lavoro lei da 4 anni lui da 2 anni, prima erano a nostro carico. Certo, casa di proprietà ma:
            2013 Yaris ibrida 16.100€ + FV 5,1kW 13.500€
            2019 NIU NGT 3.900€ ed anche bici look 795 da 4.150€
            2020 ZOE 22.500€
            Mi rimangono i risparmi per contribuire a 1/3 della casa i mio figlio e mi rimarrà il mio TFS che deve ancora arrivare. Mi son guardato allo specchio e poi ho guardato anche i mie amici e conoscenti. Non mi sembra che abbiamo antenne, 3 occhi, 6 braccia…E.T. telefono casa

          • Mi sono scordato, le manutenzioni casa: condizionatore 3 split, caldaia a condensazione, vernice alle finestre e scuroni, diciamo un 10.000€?!? e incidente alla Yaris 3.500€

      • Puttanazzaa rospa, Enzo, non ti riconosco più. Condivido tutto…
        beh, quasi (mica sono apaccama**ni per caso): “…i consumi della Twingo elettrica sono molto “alti” se confrontato ad altre auto elettriche…” la twingo non consuma di più delle altre elettriche. Ivan Ortombina ci potrebbe togliere una stima dell’energia spesa per il preriscaldo? E il consumo se leggi (boia di un mondo ladro) è al netto delle perdite di ricarica. Il buon Ivan Ortombina potrebbe indicarci quale colonnina ha usato?

        • Daniele il preriscaldamento dell’abitacolo (delle batterie lo do per scontato) lo devi contare perché senza consumeresti di più. Non siamo pinguini, l’auto la si guida alle giuste temperature …

          • Mah, fate poi voi con ‘sto preriscaldo. Sarà che sono nuovo (soprattutto mio figlio) con l’auto elettrica e non avendolo mai utilizzato sulle termiche, attualmente sulla ZOE non abbiamo neanche letto come si imposta. Sappiamo solo che si può fare. Avrei detto che nei conti dei consumi non si sia mai calcolato il preriscaldamento dell’abitacolo. Se ce lo vogliamo mettere…solo per le elettriche?

        • Mi pare che sia al lordo delle perdite, il contatorino lo ha messo a monte del punto di ricarica, cosa molto saggia, in questo modo vedi in modo facile quanto perdi in carica casalinga con il dato dell’auto e del contatore
          In questo modo se hai per sbaglio un cavo o una presa non troppo di qualità puoi accorgertene subito e cambiarlo anziché regalare per anni kwh su kwh per scaldare il garage, idem in caso di guasto/degrado nel tempo

          • Il sito non mi da la possibilità di risponderti sotto il messaggio giusto, ti rispondo qua…
            Si, ricaricando a 6A pago 25kWh per ricaricarne 20, ne butto 5.
            Il mio calcolo è rudimentale, leggo il valore del “carichino” e lo rapporto alla percentuale ricaricata. Poi essendo la batteria da 21,3 kWh, ogni punto percentuale dovrebbe corrispondere a 0,213 kWh (è una approssimazione), da li viene fuori l’efficienza di ricarica.
            Su un altro forum un utente ha fatto lo stesso calcolo in maniera più precisa (collegando una presa OBD e leggendo i dati dei kWh immessi), ed a 6A ha rilevato valori simili ai miei.
            Poi ha fatto test anche con amperaggi maggiori, e rilevato che a 10A la situazione migliora fino al 85%.
            Nel mio caso, usando lo stesso metodo “della percentuale”, quando carico alle colonnine pubbliche, rilevo efficienze superiori al 95%.

        • Sfruttando Telepass (ricarica gratuita il sabato) e Esselunga (ricarica gratuita quando faccio la spesa) ho fatto poche ricariche nel mio garage, in più sono in attesa di fare un impianto con wallbox.
          Comunque, caricando con “carichino” cinese a 6A, ho calcolato un rendimento del 75%, per cui il 25% se ne va in dispersioni\calore.
          Non ho provato a caricare a più Ampere perché non so se l’impianto reggerebbe, ma ho letto che caricando a 10A l’efficienza dovrebbe migliorare di circa 10 punti (85%).

          • Cavolo addirittura al 25%? Pensavo di essere pessimista nel dare un 10% nei casi peggiori, to massimo massimo 15%
            Praticamente ogni “pieno” ti costa il 25% in più… O sprechi un quarto di batteria aggiuntivo solo per caricare… Una wallbox decente acquista tutto un altro senso così hehe, per caso si sa che dispersione c’è con una buona Wall e buon cavo?
            Bisognerebbe a sto punto rivedere anche tutti i calcoli di costi se le dispersioni son così alte, ma voglio sperare non superino un 5% con l’attrezzatura giusta (e costosa immagino)

          • Se consumi 25 e ne carichi 20, l’efficienza è dell’80%, non del 75%. 20/25=0,8.
            L’efficienza è energia resa fatto energia spesa.
            Con la ZOE e presumo con Twingo io ho misurato efficienza anche solo del 71% a 1,1-1,5kW.a partire dai 2,5kW l’efficienza è attorno al 90%.
            Ho usato sia Canze, sia la %, con quest’ultima bisogna avere un discreto delta% e stare dal 10 al 90%. Poi bisognerebbe tenere conto della temperatura, nel mio caso da 10gradi ai 25 gradi passo da circa 50 kWh ai 52 kWh

          • In pratica hai confermato quello che ha detto, con la 6A ha stimato un 25% di perdita.. Non ha riportato calcoli da smentire con altri calcoli. Resta il fatto che se anche è il 15% è una marea di energia buttata via e fratturata, che ci sia una dispersione dovuta nella conversione ac/dc che va da un 2 a un 5% in base alla qualità dei componenti (che immagino su auto economiche all’osso non siano il top del mercato).
            Considerare la temperatura ambientale ha veramente poco senso, a meno che non parliamo di temperature di parecchie decine sotto lo zero, la conduttivita del rame è pressoché identica, non diventa un superconduttore perché passa da 20 gradi a zero 😂 altrimenti avremmo dei supercomputer devastanti in cima alle Alpi 😂
            Un cavo di due o tre metri, a meno che non sia veramente pacco con materiali molto impuri etc, ha una resistenza talmente bassa da essere trascurabile(altrimenti moltiplica per le decine di metri di cavo che fa per arrivarti in casa in bassa tensione) , il problema sono i circuiti di conversione che han efficienza diversa a potenze d’ingresso differenti

          • @Xardus:
            goghicche 1 Marzo 2022 at 20:49 ha rendimento del 80%, non so che auto abbia. La mia ZOE a 6 A non so neanche se riesca a caricare per cui rendimento 0.
            C’è chi come me tiene molto sul risparmio energetico e si è preso la colonnina prima che arrivasse l’auto, c’è chi dice “la wallbox mi costa 1.200€, un carichino 200€, per ammortizzare 1000€ col maggior rendimento di 25 punti percentuali devo spendere 5.000€ di energia elettrica…ovvero 100.000km (a 0,35€/kWh e 7km/kWh)….mi prendo un carichino.”

          • @Xardus: scordavo, goghicche ha riportato dati, 25 kWh consumati, 20kWh caricati da cui efficienza di 0,8 (80%).
            bisogna che faccia una lezione sui rendimenti?
            il rendimento complessivo è soggetto al rendimento del convertitore AC/DC che è alto, diciamo il 95%. Ma è soggetto anche al consumo dell’auto per tenere attivi dei servizi, diciamo 200W ad esempio.
            Se carico a 1,3kW, 200W sono per l’auto, dei rimanenti 1100W il 95% vanno a finire in batteria da cui 1045W. Il rendimento complessivo e del 1045/1300 = 0,803 80%. A 3kW avremo 2,8kW al netto del consumo auto e 2660 alla batteria per un rendimento complessivo dell 87%. In trifase il rendimento del solo convertitore (non c’è survoltore) è prossimo al 100% forse del 98% con i dati di prima (d’esempio ma verosimili) a 22kW, 21800W al AC/DC, 21364 alla batteria, rendimento del 97%.

          • @Xardus: la temperatura conta eccome, non per la conduttività ma per la capacità della batteria. Il mio 100% varia da 49kWh a 3-5 gradi, 50kWh a circa 10°C. Dopo una carica a 22kW, a circa 25°C ho misurato 52,1kWh. Se parto da 10kWh a 10°C e arrivo a 52kWh a 25° sembrano 42kWh di energia ricaricata ma se faccio raffreddare la batteria a 10°C l’energia immagazzinata cala a 50kWh da cui l’energia ricaricata diventa 40kWh e non 42kWh (ad esempio, dati verosimili). Nelle ricariche lente non ho visto una apprezzabile variazione di temperature, a 22kW sì. E in effetti ho calcolato efficienze non realistiche del 100,45% e 101,7% dopo ricariche a 22kW. Tenendo conto della temperatura, si abbasserebbero di 2-3 punti percentuali.

        • Scusa ma non so perché ma sotto certi messaggi non mi appare la possibilità di dare una “risposta”.
          Comunque, ho una Twingo, e riesco a caricare a 6A, lo faccio solo perché non voglio correre rischi con l’impianto che è vecchio, sono in attesa (110%) di far installare una wallbox con relativo rifacimento dell’impianto.
          Hai ragione, nell’esempio dei 20\25 kWh ho sbagliato le percentuali, ma nelle due ricariche che ho fatto confermo un rendimento del 75%.

          • Hai lo stesso Chameleon della ZOE, anch’io ho misurato 70-75% sotto il 1,5kW. Come da Daniele CL 2 Marzo 2022 at 22:05 la scelta di usare un carichino, del punto di vista esclusivamente economico, si può prendere in considerazione. Io ho visto che sopra i 2,5kW non c’è un apprezzabile miglioramento dell’efficienza, per cui con wallbox modulabile mi son tenuto la fornitura a 3kW. Spero che tu lo sappia, se prendi una wall box che comunica in rete hai i 6kW di notte e nei festivi gratis se ne fai richiesta https://www.vaielettrico.it/notte-e-festivi-potenza-a-6-kw-gratis-se-ricarichi-lauto/

      • Non sono d’accordo che “per grandi autonomie la spesa lievita”. Nel senso che crescendo di segmento, al contrario, il divario di prezzo di acquisto tra BEV ed ICE si assottiglia. A parte questo, il resto del discorso è condivisibile. Se poi consideriamo il TCO, si arriva al pareggio ben prima di arrivare al segmento delle berline medie.

        • Si assottiglia perché comunque il grosso del costo è legato alla batteria, ingrandisci l’auto, metti qualche feature in più, ma portare l’autonomia da 200km a 450 è sostanzialmente quasi tutto il costo aggiuntivo dell’auto, se ci fai caso anche quelle di fascia 50k,hanno adas, han 500 o 600km di autonomia (dichiarata ovviamente) ma la qualità dei materiali è lontana anni luce dalle termiche da 50k di 5 o 6 anni fa ( nel frattempo si è abbassata anche la qualità delle auto termiche di quella fascia, probabilmente una strategia delle case per rientrare dei costi e far percepire meno la differenza), tantissime tecnologie sulle elettriche possono essere inserite a costi decisamente minori o assenti, come più sotto si parlava del riscaldamento/raffreddamento a motore spento, la batteria quella costa, oltre a costare in massa da portare a spasso ma si migliorerà…
          Cioè, in pratica, non vedo sedili in pelle, interni rivestiti in alcantara(o nuovi materiali più tech visto il costo hehe) , volanti rivestiti per durare al sudore più aggressivo, impianti stereo di altissima qualità, monitor nei sedili per i passeggeri e in genere tutte quelle cose che fino a pochissimi anni fa non dico erano la norma ma c’erano quasi tutte spendendo 50/60k di auto, non parlo di decenni eh ma 5 o 6 anni fa
          Ora abbondano sensori e roba varia, che per carità son tanta roba, ma molti costano veramente poco (una volta che hai sviluppato i sw che poi andranno anche sulle premium), ora non c’è niente di maturo e rodato è le case per darti idea di futuro elettrico sacrificano le cose che fin ora erano le vere premium in cambio di una alterazione della percezione verso hi tech piuttosto che qualità o lusso, alla fine, il lusso elettrico ora costa dai 100k a salire…

          • Si ma è inutile parlare di 5 o 6 anni fa. Io parlo di una berlina media che puoi acquistare ora: tra BEV e ICE gli allestimenti sono equivalenti ed il costo di acquisto moto simile. Se poi andiamo a confrontare il TCO… ciao!
            Sul discorso qualità allestimenti canbia da brand a brand, a prescindere dal fatto che si parli di ICE o BEV. In ogni caso to farei sentire l’impianto audio della mia, giusto per avere una visione più chiara…

        • Sandro qui si parla di italiano medio. Se oggi ho una Twingo a benzina senza problemi di autonomia, se voglio passare in elettrico e non avere problemi sono obbligato a salire di classe e non tutti sono disposti a spendere 40000 euro per avere 400 km di autonomia WLTP (che corrispondo a 200 km di autonomia in autostrada oppure 300 km in ciclo misto).

          • Se oggi hai una Twingo senza problemi di autonomia, domani hai un Twingo elettrica senza problemi di autonomia. Mica andrai con la Twingo a fare gite la domenica da 200 km?

          • @alessandro D: perché se ti prendi una Twingo elettrica non è l’unica auto di famiglia. Una famiglia, Famiglia, che si prende una Twingo elettrica (magari senza incentivi) deve avere un quore grande così (quore con la q di qubo)

          • Manco dall’Italia da diversi anni, ma finché ci vivevo potevo considerarmi un “italiano medio”, e un segmento A ce lo avevo al massimo come seconda auto. Come prima auto ho sempre avuto almeno un segmento C (che a quei tempi, allestita un minimo decente, veniva tra i 25 ed i 30k). Ma continuiamo ad andare avanti con il prosciutto davanti agli occhi confrontando solo il costo di acquisto e non quello totale… e da lì non se ne esce.
            Ad ogni modo, ho già detto in vari interventi che le nuove tecnologie iniziano “dall’alto”, per cui chi non si può permettere una BEV… aspetterà. Mica è obbligatorio passare tutti dall’oggi al domani… o è proprio questo il problema: vorrei ma non posso?

  8. Io vado a GPL…. 100km : 12 con un litro = 8.33 litri di consumo per 0.85€ = ,……….7.08€ per fare 100km però giro con una monovolume e che carica 1 valigione enorme, un trittico di valigie, 1 borsone tipo calcio e uno zaino di medie dimensioni!… In autostrada a 120 faccio i 13km/l…. Quando queste prestazioni e costi si eguaglieranno passerò all’elettrico!

    • Io giro in Tesla Model 3: 6,6 km con un kWh che pago 0,22€ (è il prezzo che OGGI a CHIUNQUE Edison Energia fa pagare per un normalissimo contratto, accise comprese, contratto che ha decorrenza 1° marzo e che include già TUTTI gli aumenti per l’energia, rimarrà bloccato per un anno, il GPL purtroppo deve ancora scontare quelli della corrente guerra) per cui per fare 100 km spendo 3.3€ e ho 3 bagagliai (anche l’anteriore, non essendoci il motore, e uno sotto al normale vano di carico, non avendo il differenziale-marmitta-serbatoio). Ai 130 faccio ancora 5 km con un kWh. E posso stragiurare che le mie prestazioni sono largamente superiori alla sua…
      Si prenda una Model Y (che è più vicina alla sua monovolume) coi suoi 971 lt di bagagliaio (2158 lt coi sedili abbassati) e che ha sempre prestazioni da supercar, così non potrà più dire che oggi non si può passare all’elettrico.

      • Caro guidoB sono andato per curiosità a vedere il costo della Y……62.000€!!! Purtroppo non è nelle mie possibilità!!! Sai invece ti dico che questa auto l’ho presa di seconda mano con 9 anni di vita e solamente 23500 km da un privato che conosco. Ho fatto installare per la prima volta nella mia un impianto a gas, anche,perché la regione Liguria non ti fa pagare 5 anni di bollo!!! risultato? 2900€ di auto + 400€ di passaggio + 700€ di impianto (160×5=800€ di bollo scontato)…totale 4000€!!!!! Diciamo che 62000- 4000= 58000€ risparmiate!….. A questo sottraggo 18.000/20.000 € di benzina e GPL e ancora 5000€ di tagliandi per fare 200.000km in 10 anni! Mi rimangono 35000€, sai che ci faccio? Mi compro 30000 di garage e con i 5000 che rimangono ancora mi ci compro lo scooter elettrico, così anch’io potrò contribuire al bene dell’ambiente!!! P.s. goditi la tua bellissima auto! Un saluto!

        • Alzi la mano chi in vita sua non ha mai comprato un’auto da due soldi da un conoscente e l’ha messa a gas e ha risparmiato un sacco di soldi e si è vantato al bar di essere un gran furbo. Grazie Mario di averci raccontato la sua storia. Ma a chi interessa?

          • Massimo perdonami però la risposta di Mario c’è tutta. Perché questa è una fetta di Italia che non si può ignorare. Massimo, lui con 4000 € si è portato a casa un monovolume gpl con costi bassi di rifornimento e 23500 Km di vita: questo è quello che fanno molti italiani per far quadrare i conti.

            Capiamo tutti che la Model Y ha 3 bagagliai, grandi prestazioni e a 130 km/h fa 5 km con un kWh però Mario sta ribadendo un aspetto stranoto e pacifico: l’auto elettrica è cara e lui a 4000 € (incluso il passaggio di proprietà) a malapena porta a casa una Citroen AMI usata con quel chilometraggio, figuriamoci un monovolume.

            Ha detto cose note e stranote che non aggiungono niente di nuovo? Su questo hai ragione, sicuramente, però è un punto di vista legittimo, anche perché l’articolo di oggi affronta anche il problema dei costi e della convenienza di una citycar e lui ha riportato la sua esperienza.

            Tra l’altro Mario ci saluta con un auspicio: “Quando queste prestazioni e costi si eguaglieranno passerò all’elettrico”. E credo questa valga per tanti, tantissimi italiani, che oggi non possono permettersi auto elettriche.

          • Io, mai presa da un conoscente, perché poi si finisce a litigare, sempre in concessionaria anche se scassarole.

        • Beh, se mettiamo sullo stesso piano avere una macchina nuova (in testa alla classifica di sicurezza EURO NCAP) con 4 anni di garanzia totale, che si aggiorna una volta al mese (la mia anche stanotte, terza volta in 2 mesi) etc. etc. con una di NOVE anni, beh, carissimo, hai vinto tu e ti cedo l’onore delle armi.
          (PS: prova a controllare quanto si deprezza una Tesla Model 3 di 3 anni usata rispetto ad una analoga qualsiasi altra macchina di segmento D – Audi, BMW, Mercedes etc. – percentualmente: sorpresa!!!)

          • @enzo grazie Enzo per aver spiegato meglio quello che intendevo dire! Appena potrò passerò all’elettrico!!! SCUSATEMI se vi ho tediato, con una mia piccola esperienza. Auguro a tutti voi una splendida vita! Arrivederci.

    • Grazie Mario, non abbiamo mai usato termiche. Io in particolare ho usato solo GPL in tutta la mia vita (64 anni). Chi si vuole mantenere la garanzia ci deve mettere dentro i costi del tagliando, mia figlia con Stepway GPL ogni 10.000km sono circa 230€, 0,023€/km. Se ti fai il tagliando da solo (io facevo così) puoi spendere anche meno della metà ma è sempre 1€ ogni 00km. Ogni 10 anni deve cambiare bombola, io (Vaneo) 2 anni fa spesi per una 44litri 470€, con la mia percorrenza sono 0,0047€/km, per 100km un’altro mezzo euro. Freni? Fai te, i miei dati non sarebbero indicativi. Il distibutore conveniente ce l’hai vicino o devi farti 7-8 km come facevo io? Non mi dirai che non ci metti un po’ di benza ogni tanto, primo perchè il primo tratto è a benzina, poi perchè rischi di bruciare la pompa della benzina che è sempre in funzione (anche questo non me lo spiego) con benzina vecchia, io nella Mazda 626 la bruciai, spesi 180€ per una equivalente, adattarla e sostituirla da solo, sotto i sedili dietro, non mi far ricordare. Le candele non le ricorda mai nessuno, sarò stato sfigato io in 45 anni di utilizzo? Una volta (spinterogeno) si cambiavano ogni 10.000km e basta, adesso si cambierebbero ogni 70.000km e oltre ma a GPL no. Nella Mazda a 20.000km saltò via un elettrodo sinterizzato delle Nippon Denso (se ricordo bene) 70€ l’una (ricordo benissimo), studia e ristudia riuscii a metterci quelle della Panda (vecchia panda a scatolotto), poi cambiate ogni 10.000km (più o meno).
      Però tra le termiche il GPL è tutt’ora la scelta migliore (secondo me).

      • La pompa della benzina è sempre in funzione (anche quando giri a GPL), perché serve per raffreddare gli iniettori della benzina, così mi disse un installatore.

  9. Più che altro rifletterei sul “risparmio” nel aver comprato una city car da 23k che fa 120km con un pieno in inverno e 200 (forse) in estate, stando attenti a come si usa il climatizzatore, la radio, i fari, i tergicristalli, se si viaggia a finestrini abbassati o con le gomme un pò molli.
    Con circa metà della cifra (anche meno, se si fosse andati sull’usato), avrebbe avuto un’ampia scelta di citycar con motore termico, come la Panda, la i10, la Picanto, la Sandero,….e con i soldi avanzati avrebbe percorso migliaia di km prima del pareggio.
    Ah giusto, la “manutenzione zero” delle elettriche….speriamo che al signore in questione non tocchi qualche intervento fuori ordinario (una banale centralina ad esempio) perchè a leggere i vari forum sull’argomento c’è da aver paura riguardo costi e tempi.
    E non dite “succede anche alle termiche”, infatti ci sono centinaia di termiche ferme 2 mesi in attesa di una centralina o dell’intervento di un “tecnico” (in 2 mesi, una termica la ricostruiscono da zero).

    Senza carica casalinga diciamo “gratuita” col FV e una vera diffusione delle colonnine, le EV restano dei simpatici giocattoli.

    • Benvenuto nel folto manipolo di quelli che ci spiegano come funzionano le auto termiche. Nessuno di noi avendole mai guidate o possedute, le siamo grati per le inedite informazioni.

    • L’Astuto.
      E’ a questi commenti che mi riferisco chiamandoli “rumore”: non aggiungono niente al dibattito, solo polemica, solite questioni trite e ritrite. Se lei lo chiama pluralismo, io lo chiamo distrazione sterile, siamo oltre il “punto di vista” e l’opinione.
      Cosa puoi rispondere ad un tizio che definisce le EV “simpatici giocattoli” e che perde completamente di vista il punto centrale? Puoi solo percularli, ma è tempo rubato.

    • Se non fossi passato ad una BEV mi sarei tenuto la mia vecchia auto, non vedo perché vendere o demolire un auto vecchia per dover ricomprare la medesima, oltretutto non sapendo com’è stata maltrattata dai proprietari precedenti, ovviamente senza incentivi non avrei fatto nulla visto che io come molti abbiamo un solo reddito.

    • Dipende dai marchi, con una hyundai sonica attesi 3 mesi per una centralina dell’immobilizer, che non faceva partire l’auto nemmeno a spinta…

  10. Oddio voglio vedere la faccia dell’ Ingegner Daniele CL. HAHAHAHAHAHAHHAH
    Ingegnere dove sei finito?
    E io che avevo scritto che si fanno 5.8 Km/kWh “di media” e qui Ivan parla di 5.45 Km/kWh, pur guidando una citycar?

    Daniele lo so che stai leggendo questo commento. Vieni, vieni qui a rispondere, vieni “con la tua pastella magica che cuoce in 5 minuti sui tuoi fornelli magici” (ctz. Mio cugino Vincenzo), vieni qui caro, ti aspetto …

    Quindi siamo a 5.45 km / kWh ovvero servono 18,35 kWh per 100 km che, ricaricando presso colonnina pubblica a max 22 kW con (prezzo medio) 0,62 €/kWh, abbiamo un costo pari a 11.38 €/100 km. Vogliamo far finta che la dispersione sia 0% e che tutta l’elettricità finisca nell’auto? Allora siamo a 18,35 * 0,56 €/kWh = 10,28 € ogni 100 km. Circolando con una citycar, una Twingo e adottando la guida da hypermiler, one pedal, piedino leggero leggero, etc. In pratica chi circola con una VW Passat diesel col piedone pesante paga meno.

    Certo, come ho precisato anche nell’altro intervento, i costi sono molto diversi ricaricando a casa, ancora più bassi se si ha il fotovoltaico o una pala eolica o un piccolo reattore nucleare/ad antimateria o alimentato con le spezie di Arrakis.

    Ma per chi non può ricaricare a casa i costi sono chiari: paga molto di più l’auto e paga molto di più ad ogni rifornimento presso le colonnine. Mediamente parlando.

    • Esistono gli abbonamenti, esempio Enel X, 45€ mensili si hanno 145 kWh con un costo pari a 0,31€/kWh.
      In più LIDL, Esselunga, Telepass PAY ecc ecc, offrono le ricariche gratuite.
      FAi i conti ora.

      • Sì ma poi sei vincolato alla pompa EnelX. Che succede se arrivi a riserva alla tua pompa EnelX e la trovi occupata, mentre quella Duferco di fronte è libera? Ti metti in fila e aspetti?
        Che succede se con l’abbonamento di EnelX hai necessità di più kWh di quelli previsti nell’abbonamento? Gli altri quanto li paghi? E se invece quel mese l’auto la usi pochissimo, per cui alla fine hai pagato 45 € ma non hai usato tutti i kWh dell’abbonamento, quanto ti sono costati i kWh effettivamente utilizzati? Chi ha un’auto termica non ha questi problemi, puoi un mese usarla solo 3 giorni e il mese successivo usarla h24 7/7, non devi precalcolare alcun costo né preoccuparti di dove fai rifornimento.

        Ah già ci sono quelli che ancora offrono la ricarica gratuita. Esselunga nel mio comune, pur avendo un enorme centro commerciale, le colonnine non ce le ha, LIDL offre la ricarica gratuita ma cosa avverrà quando aumenterà il parco macchine circolante? Tutti da LIDL con 2 colonnine per la ricarica lenta? Al supermercato ci porti l’ufficio? “Che hai fatto caro oggi?” – “Niente, ho passato la giornata alla LIDL perché dovevo ricaricare l’auto …”

        Certo non cambio supermercato per poter ricaricare omaggio …

        • Se trovi le pompe occupate\guaste, e non puoi fare a meno di caricare, carichi in una qualsiasi, pagherai il prezzo al kWh, ma non rimani a piedi.
          Se finisci il “monte” kWh mensili, gli altri li paghi come se non avessi l’abbonamento, oppure disdici e attivi un nuovo abbonamento, che partirà dal giorno dell’attivazione con di nuovo i kWh previsti.
          Se hai bisogno di meno kWh c’è l’abbonamenti da 25€ e 70kWh.
          Tralasciando il discorso gratuità, non sto dicendo che l’auto elettrica sia la soluzione migliore per tutti, come non lo sono le auto endotermiche, nel mio caso la Twingo l’ho presa perché ho usufruito degli incentivi (-10440€), perché è una seconda auto da città ed ho la possibilità di ricaricarla in garage, senza queste 3 condizioni non l’avrei comprata.
          Ma non tutti sono “io”.

          • Diciamo esattamente la stessa cosa. Anche io al tuo posto l’avrei presa: incentivi e ricarica in garage. La mia critica infatti è per chi l’acquista oggi e non ha un garage.

        • Ti fai abbonamento con telepass e vai tutti i sabati a caricare una volta gratis, Enel-X becharge e Duferco
          Poi ci sono altri operatori che fanno roaming con abbonamenti prepagati, come puoi vedere c’è l’imbarazzo della scelta bisogna cercare e vedere quale sia più conveniente per noi stessi.

          • 😂 Io preferirei evitare di far 20km all’andata e al ritorno per entrare in autostrada, o anche solo fare venti minuti tra andata e ritorno per trovare una colonnina della marca che serve a me evitando le altre lungo il percorso, tempo perso in più, kw spesi in più… È data la frequenza necessaria per l’utilizzo quotidiano… Già dormo poco meno di 7h,se devo anche buttare via tempo solo perché devo convincermi di risparmiare 3€ a settimana…
            Per due anni ho avuto la sfortuna di avere auto aziendale con carta carburante ma esso, non certo l’ultima per diffusione di benzinai… Era un incubo, da privato dove mi pare quando serve a qualsiasi ora, per l’auto aziendale dovevo al contrario per forza andare di giorno (per un anno al servito addirittura perché l’unico vicino all’ufficio), pagando di più perché ovviamente a giro altre Marche costano meno etc, chiaro non era un mio problema il costo.. Ma se lo fosse stato? Non avrei mai fatto una carta mono marchio e le stesse dinamiche sulle colonnine sono enormemente accentuate dalla scarsità generale, onestamente va bene solo se hai la colonnina fuori dall’ufficio o sotto casa, altrimenti quello che risparmi dalla tariffa a consumo lo spendi in kw buttati per i km e tempi extra per la ricerca.. Più ovviamente devi avere la certezza di svuotare il tuo massimo ogni mese che lo tieni attivo altrimenti il risparmio va a farsi benedire a prescindere

          • Giusto. Poi, esattamente tra un mese, vendi l’auto elettrica. Questo perché la ricarica gratis il sabato è una promozione che termina alla fine di questo mese [ fonte: https://www.telepass.com/it/privati/servizi/ricarica-elettrica ].

            Ma si può fare un ragionamento sull’acquisto di un auto (non una cena al ristorante!) basandosi su una promozione che termina già a fine mese? Ma puoi acquistare un’auto pensando che la colonnina della LIDL è lì che ti aspetta per farti girare gratis a vita?

            Fabio senza polemica, però non si può analizzare il problema del costo delle ricariche pubbliche elencando ogni volta queste promozioni che, per loro natura, sono limitatissime.

          • Boh si e no… Se il supermercato è tuo si 😂
            Scherzi a parte, magari sbaglio ma credo che le colonnine che ora sono free nei supermercati e affini non siano facilmente convertibili in pagamento, servirebbe una app per ogni catena di supermercato, magari te lo legano semplicemente alla sottoscrizione della “tessera fedeltà sfornadatipersonalidavendere” per l’uso gratuito… Almeno finché non ci sarà veramente un enorme numero di elettriche in giro e quindi sarà un obbligo avere tantissimi stalli serviti da ricarica e quindi sarà anche economicamente vantaggioso (facendo pagare naturalmente) creare un ecosistema di pagamento e stringere convenzioni con i big, cosa che già fanno con i benzinai tra l’altro niente di nuovo

          • Enzo 1 Marzo 2022 at 19:26
            Come no. Mi sembra che con gli operatori si faccia lo stesso 🤷
            Comunque sia io la ricarica gratuita l’ho usata tre volte per imparare ad usare la colonnina, poi la comodità di caricare a casa senza perdere tempo non ha prezzo, appena posso provo una fast 😏

        • Ti sei dimenticato di dire….e quando in estate sei in viaggio in autostrada col traffico da bollino nero e trovi tutte le colonnine occupate con altre auto in fila per ricaricare, che fai? Ci passi l’intera giornata? Per percorrere 500 km, tra la velocità di circa 90 kmh che non puoi superare altrimenti ci sarà un consumo esagerato di batteria e le varie ricariche, ci vorranno 12 ore!!! Lunga vita al diesel !!!

          • Beh, basta staccare il cellulare dalla ricarica e si risparmia subito sul consumo (consiglio di Chiara Proietti D’ambra in Roma-ReggiC in 52 ore LA7)

          • Ma infatti è in programma di installare, durante gli esodi estivi e negli autogrill più grossi, delle aree camping con giochi per i bambini e in alcuni addirittura delle piscine fuori terra di quelle rimuovibili e tanta sabbia, in modo da poter ingannare l’attesa mentre si aspetta il proprio turno. Se parti da Milano una mezza giornata rilassante a La Pioppa ovest prima di arrivare a Gabicce Mare non te la leva nessuno. Che c’è anche il Mac.☝️ E ci sarà anche quello che grida “coccobbello!”. Per le vacanze di Natale invece, tramite innevamento artificiale, negli autogrill si provvederà ad installare delle strutture ove esibirsi nel freestyle con lo snowboard. E se sai solo sciare come me e il signor Massimo ti attacchi. 😂

        • Ancora qui con la problematica delle colonnine? Lo abbiamo capito e lo sappiamo bene! ma guarda il sito NEXTCHARGE e vedi dove e quanto ti costerebbe una ricarica, se proprio vuoi per forza ricaricare alle colonnine.

    • @Enzo: ma ci si risente eh? Troppa fretta a postare un commento, dovresti leggere meglio, riflettere e poi scrivere. “…Certo, come ho precisato anche nell’altro intervento, i costi sono molto diversi ricaricando a casa…” , ma ha ricaricato solo a casa!
      “…ricaricando presso colonnina pubblica a max 22 kW con (prezzo medio) 0,62 €/kWh…” ma ha ricaricato a casa!
      “…Vogliamo far finta che la dispersione sia 0% e che tutta l’elettricità finisca nell’auto…” ma i 18,35 kWh sono al netto delle perdite e del preriscaldamento, li vogliamo contarle 2 volte, ma anche 3 se vuoi !
      “…Allora siamo a 18,35 * 0,56 €/kWh = 10,28 € ogni 100 km…” e dahiè, mettiamo in conto l’efficienza della carica monofase domestica con il prezzo alle colonnine, e pure quelle senza abbonamento o bunus vari! Ma dai…

      Facciamoci dire una stima dell’energia spesa per il preriscaldo e facciamoci dire che colonnina e a che potenza ha caricato, poi rifacciamo i conti. E vedrai che la Twingo non consuma tanto di più delle altre.

    • Non ho una Twingo, ma posso fare statistiche su Model 3 e su Zoe. Sulla prima riscontro un’efficienza inferiore all’85% nella ricarica a 10A, che sale ad oltre il 98% a 32A. Inoltre ci aggiungiamo il preriscaldo (che con la termica non puoi fare, e sei costretto a ghiacciarti le chiappe per un po’…) ed ecco spiegato il maggior consumo.

  11. “Soprattutto se collegato con l’immancabile preriscaldamento, altro gioiello della tecnologia elettrica” Questo signore lo sa che il preriscaldamento esiste da decenni anche sulle auto endotermiche? Evidentemente no.

    • Mi elenca gentilmente la lista di autoveicoli endotermici che costino meno di 25.000 con il preriscaldamento di serie comandabile da remoto?

      • Mi è scappato di confermare il commento prima di completarlo:

        Sorvolando sul fatto che preriscaldare una endotermica nel proprio garage, se non si è in uno stato di profonda e irreversibile depressione, è decisamente sconsigliabile.
        Quante endotermiche permettono di avere la temperatura abitacolo al valore desiderato al chiuso?
        Era questo il succo del discorso “della tecnologia elettrica”.

        • OFF-TOPIC

          Guido su una termica il mio meccanico te lo fa per 50 euro, max 100 euro 😀
          Mooolto rudimentale, in pratica è il kit remote starter: lo si “programma” con la chiave dell’auto (in realtà con le versioni più povere si by-passa il meccanismo di avvio del motore inserendo la chiave spezzata nel blocco di accensione) e si dà lo start da remoto (app o telecomando), avendo cura di preimpostare il climatizzatore. Il kit verifica che l’auto sia in folle (o in P, in caso di automatiche) e avvia il motore, altrimenti non parte.

          In questo modo, d’estate o d’inverno, 5 minuti prima di entrare in auto si dà l’avvio remoto (serve, chiaramente, se l’auto è parcheggiata all’esterno e se si rischia quindi di trovarla troppo calda o troppo fredda): l’auto parte e in 5 minuti il climatizzatore ha fatto il suo dovere.

          Ha anche un’altra funzione: se noti qualcuno appoggiato alla tua auto, magari coi bottoni del suo jeans appoggiato alla vernice lucente della tua auto, puoi fargli prendere “uno spaghetto” accendendogli l’auto da remoto. Soprattutto se l’auto monta un V6 o un V8 o ha uno scarico aperto … 😀

          P.s.: l’ho visto in funzione sulla sua auto ed è figo, non me lo sono fatto installare perché non ne ho bisogno

          • Questo lo so perfettamente anche io.
            Ma ho scritto: “Quante endotermiche permettono di avere la temperatura abitacolo al valore desiderato al chiuso?” che è il plus di una elettrica…

          • GuidoB ma B sta per Batman? Hai una Batcaverna al posto del garage? 😀

            Ho letto che hai fatto questa domanda ma la contro-domanda implicita era: ma quanti hanno necessità di preriscaldare/preraffreddare l’auto PUR avendola al chiuso? Infatti scrivevo: “serve, chiaramente, se l’auto è parcheggiata all’esterno e se si rischia quindi di trovarla troppo calda o troppo fredda”.

            Io ho l’auto nel mio box auto e sia d’estate che d’inverno la trovo sempre ad una temperatura ideale: tiepida d’inverno e fresca d’estate, perfetta. D’inverno presto, in particolare, mentre tutte le altre auto hanno il ghiaccio sul parabrezza, la mia esce dal garage bella al calduccio, immacolata, motore e pneumatici sicuramente più caldi rispetto a chi la parcheggia al gelo …

            Al chiuso l’auto mantiene la temperatura, a meno che forse non sei un fumatore, la parcheggi con i finestrini abbassati e il tuo garage ha qualche buco enorme che fa entrare molta aria da fuori.

            Se proprio avessi questo tipo di necessità, con 400 euro ti monti un climatizzatore inverter in garage altezza finestrino dell’auto (da lasciare un po’ aperto) e lo attivi a distanza dall’app [ esempio: https://www.ebay.it/itm/153898993875 ] 15 minuti prima di entrare in auto. Ma insomma, mi sembra davvero un caso limite …

          • Il mio garage in inverno scende sotto ai 10° e non mi sembra strano, dato che è a piano terra (TOH!) e non riscaldato (intendo con questo che “sotto” non ha un appartamento caldo). Chi abita in montagna facilmente scende a 5° o anche meno, senza abitare in una Batcaverna…
            Io rispondevo a l’Astuto che cerca di non smentirsi mai.
            La caratteristica intrinseca nella tecnologia elettrica è di avere una APP, spesso anche se appartenente a fascia non di lusso, il preriscaldamento e di potere essere usato anche al chiuso (dove serve meno, certo). Per avere le stesse cose in una termica serve un veicolo di fascia medio alta e non puoi usarla al chiuso. Tutto qui.
            Le elettriche hanno sdoganato accessori che erano prerogativa della fascia molto alta del mercato perchè hanno già una infrastruttura di contorno che non è normalmente disponibile in una vettura anche da 50.000€ termica.
            Ricordo a chi non vuole sentirselo dire che è normale per Audi, Mercedes e BMW avere il navigatore come accessorio a pagamento, così come la regolazione elettrica dei sedili o gli specchietti con memoria, cosa che è presente in altri veicoli di fascia molto bassa (termici o elettrici) e prima di avere uno dei suddetti veicoli con il preriscaldamento di serie e non optional bisogna tirare fuori una cifra che ti permette di comprare svariate Twingo. Quindi è patetico sbandierare che “sono decenni che le endotermiche..” dato che appartengono tutte ai segmenti D, E, F etc. etc. o si deve pagare un extra per averlo.
            Poi se vogliamo la capsula Dragon è telecomandabile da remoto via satellitare pur avendo come propellente il Metano….

          • Anche a me piano terra senza riscaldamento sotto, ma probabilmente tu abiti più in alto rispetto a me (e comunque si risolve col climatizzatore comandabile da app come ho scritto oppure, in alternativa, ti fai il remote starter con l’apertura motorizzata del garage a distanza, così apri il garage e avvii l’auto da remoto …). Per il resto quanto scrivi è parzialmente vero perché solo la Tesla sfrutta appieno il potenziale delle app, se vado sulle recensioni delle app di tutte le altre auto elettrica è una pioggia di critiche pesanti. Penso all’app di VW che ad esempio pare serva veramente a poco (ha 2 stelle su 5 sul play store), l’unica cosa in più che fa è la impostare il preriscaldamento. Non mi pare abbia tutti questi vantaggi. Ma se non sbaglio il riscaldamento attivabile a distanza non è presente anche per Golf 8 [ https://www.ilsole24ore.com/art/volkswagen-golf-8-si-apre-e-si-accende-lo-smartphone-ACKyA7u ]? O se hai questa esigenza, puoi montarti un accessorio a parte [ https://www.webasto-comfort.com/it-it/riscaldamento/riscaldatore-parcheggio-auto/ ]?

            Per il resto, che dirti, sabato ho fatto una figuraccia con i miei vicini. L’anno scorso hanno comprato una Dacia Logan e mi hanno chiesto di configurargliela e io gliel’ho collegata al bluetooth dell’auto. Sabato scorso, dopo un anno, volevano aggiornare il navigatore e mi hanno dato il libretto di istruzioni e solo allora ho scoperto che l’auto ha Android Auto e così gliel’ho configurato (la brutta figura è che avrei dovuto configurarglielo già un anno fa). Questo per dirti che anche una ultracheap Dacia Logan, allestimento base, ha Android Auto a bordo. Se hai Android Auto hai tutto, puoi mandare il percorso di navigazione dal pc all’auto, puoi localizzare l’ultimo parcheggio dell’auto, hai tutti i navigatori che vuoi (Maps, Waze, etc.), i comandi vocali, etc. etc.

            L’auto elettrica ha (spesso) il preriscaldamento a distanza? Vero, però è anche vero che poi d’inverno e d’estate giri col condizionatore spento per via dei consumi … dovendo scegliere, preferisco il condizionatore “gratis”.

            Per inciso, sulle mie auto ho una “semi” modalità sentinel. Ho installato una dashcam dual cam con modalità parking col suo cavo ad-hoc [ https://www.amazon.it/VIOFO-Telecamera-Monitoraggio-Rilevatore-Registrazione/dp/B07DHKLH4F/ref=sr_1_5 ]: quindi non solo tutto il tempo filma sia avanti sia dietro, registrando anche l’audio, ma se l’auto viene urtata lei parte e inizia a registrare (chi ti urta si dovrà pur allontanare …).

            L’autopilot? Sappiamo che è disponibile anche per le auto non elettriche. Tra l’altro EuroNCAP ha certificato che quello di Mercedes GLE è superiore a quello di Tesla.

            L’elettrica preferita da Matteo Valenza, che la preferisce anche alla sua Tesla, è la Polestar 2. La Polestar 2 è dotata di Android Automotive OS che però è montato anche sulle termiche (2022 Volvo XC60; 2022 Volvo S90; 2022 Volvo V90; 2022 Volvo V90 Cross Country), tra l’altro essendo Polestar e Volvo 2 brand dello stesso gruppo è facile immaginare che siano adottate le stesse ottimizzazioni.

            Quindi sì, l’auto elettrica ha ottime potenzialità di integrazione tra le componenti per generare valore per l’utente ma ad oggi non si è distinta in modo particolare e non ha distanziato le auto termiche.

          • Ma ma ma… Tutta sta tecnologia ma… Si può ancora aprire i finestrini tenendo premuto apri (o chiudere con chiudi) dal telecomando? 😂 In estate mi accontenterei hehe

            Cmq mi pare che ci sia da tempo sulle auto di fascia alta, senza necessità di avviare il motore, il problema appunto che credo serva una batteria aggiuntiva da dedicare e non ce su auto normali (sotto i 30k)
            È anche vero però… Che qualsiasi termica accendere il riscaldamento al massimo è viaggiare 12h con 30 gradi e le infradito.. Non ti fa scendere l’autonomia nemmeno di un metro…. E il condizionamento al massimo ti toglie un paio di cv di potenza su decine…
            A ognuno il suo 😂

          • @Enzo: ma siete folli a mettere il preriscaldo TERMICO su una auto? Mettere in moto la macchina per suo conto? Rigorosamente in folle vero? E per 50€ ti mette anche tutti i sistemi di sicurezza (ad es. se l’auto è in folle).
            Mettetevi d’accordo, la limitazione dell’elettrica è che “la maggiorparte” non ha garage e se ce l’ha non può mettersi una presa per la ricarica e se ce la mette i costi sono proibitivi…e poi ci mettiamo un condizionatore???
            Discorsi di lana caprina.

          • Ha ha ha… ma l’hai mai vista almeno dal vivo una Polestar 2? Io ne ho guidate diverse ed uso spesso delle V60 Recharge: l’infotainment lo trovo davvero osceno.
            Intanto Matteo Valenza possiede una Model 3…

          • @Sandro: Ha ha ha … ma hai mai visto Android Auto in vita tua? Hai mai notato che è uguale e fa le stesse cose su tutte le auto? Hai almeno letto con attenzione quello che ho scritto? Io ho parlato di 2022 Volvo XC60; 2022 Volvo S90; 2022 Volvo V90; 2022 Volvo V90 Cross Country, la tua V60 Recharge non c’è lì dentro e ci credo bene perché, come scrivi tu, l’infotainment è osceno. Ti invito a vedere l’infotainment sulle termiche che ti ho elencato e poi a trovare le differenze con l’infotainment della Polestar 2. Buona fortuna !

            @Daniele CL: i sistemi di sicurezza fanno già parte di tutti i remote starter, che puoi trovare facilmente in vendita anche su eBay già pronti a prezzi ridicoli. Secondo te quale progettista fa un sistema come questo, dovendosi occupare di 1000 aspetti (inclusa la cifratura tra telecomando e centralina) e si dimentica di implementare il sensore che si collega al cambio per il folle? Fidati, chi l’ha montato mi ha garantito che funziona bene, e comunque per tua informazione è una informazione che l’auto passa al remote starter tramite un connettore dedicato che è previsto in pratica su praticamente tutti i modelli dì auto. Per quanto riguarda il preriscaldamento, rispondevo a GuidoB: se vuole il preriscaldamento per il garage su una termica c’è il webasto, se invece non ha il garage può usare il remote starter, in entrambi i casi ottiene il preriscaldamento remoto anche su una termica.

          • @Enzo: beh Android Auto, una Volvo S90 V90 è una valida e conveniente alternativa alla Twingo elettrica, ci penserò.
            O.T. Ho chiesto al mio amico della polizia municipale che ha una Mazda 6 e mi dice che i remote starter non sono omologati. In Italia di serie solo su auto con cambio automatico. Te la giro come me l’hanno venduta. Chi è interessato verifichi prima.

          • @Enzo
            Se leggi bene ho detto che di Polestar 2 ne ho guidate diverse, non mi riferivo solo al V60. Qui sono in vendita dall’autunno 2020 e, dopo il fuoco di paglia dei preordini, se la sono filata in pochi. Peccato perché ha un così bell’infotainment…

          • Bravo il tuo meccanico con 50/109€ ti da la possibilità di farti ritirare il libretto di circolazione, per manomissione, soprattutto perché con pochi €trovini prodotti non certificati per automotive 🤦🤦🤦
            Mi sembra al pari di chi esclude EGR e FAP 🤦🤦

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