Fotovoltaico no grazie: altra bocciatura nelle Marche

fotovoltaico

Fotovoltaico no grazie: i progetti tenuti in stand-by per anni vengono bocciati, incuranti della crisi energetica. Con quali motivi? Vediamo la Regione Marche…

fotovoltaico no grazie
Francesco Acquaroli, presidente della Regione Marche.

Fotovoltaico no grazie: bocciato impianto da 28 MW a Fano

Siamo in un’emergenza energetica preoccupante, per la difficoltà di uscire definitivamente dalla dipendenza dalla Russia. Ma a livello locale resta la diffidenza nei confronti degli investimenti in rinnovabili ed è interessante capire come vengono motivati i dinieghi alle nuova installazioni. La Regione Marche, per esempio, ha dato dato parere negativo di Via (Valutazione impatto ambientale) ad un impianto agrivoltaico della potenza di 28,38 MW. Da realizzarsi su 45 ettari tra i Comuni di Cartoceto e Fano, che hanno espresso lo stesso parere. Motivo? “L’impianto si inserirebbe in un contesto a forte vocazione agricola di qualità… La sua realizzazione comporterebbe di fatto, nonostante un parziale mantenimento dell’attività agricola, uno stravolgimento dell’attuale vocazione. Con ripercussioni anche economiche che non si possono escludere in questa fase“.

Tra i rischi si parla di “rumore ed elettromagnetismo”

Non è solo una questione di vocazione agricola: “Non è possibile escludere impatti negativi significativi sugli aspetti geomorfologici, idrogeologici ed idraulici che rischiano di compromettere la sicurezza dell’impianto. E, soprattutto, della popolazione“, scrive la Regione. “Sono da attendersi impatti negativi in termini di frammentazione del territorio ed interruzione della connettività ecologica, con sottrazione effettiva di habitat. Non è possibile escludere impatti negativi significativi per la popolazione in merito al rumore ed elettromagnetismo“. E poi c’è l’aspetto estetico: “L’impianto è visibile da numerosi punti di osservazioni inclusi abitati storici e che la sua realizzazione comporterebbe una forte alterazione del paesaggio percepito. Non essendo applicabile efficaci misure di mitigazione per un impianto di tali dimensioni in quella localizzazione“.

fotovoltaico no grazie
Il sindaco di Fano, Massimo Seri.

Fotovoltaico no grazie: contrari i sindaci in primis

Adesso la palla passa al governo, che deve prendere la decisione definitiva, peraltro cn una maggioranza del tutto omogenea a quella di Ancona. Il presidente della Regione, Francesco Acquaroli,  è infatti di Fratelli d’Italia.  Spiega l’assessore regionale all’Ambiente, Stefano Aguzzi: “Abbiamo trasmesso nei tempi dovuti il parere al Ministero dopo sopralluoghi e tavoli tecnici con i soggetti interessati e con il contributo di Arpam e Genio Civile Marche Nord. Siamo giunti alle stesse conclusioni dei due Comuni interessati dalla portata dell’impianto, Cartoceto e Fano. Una superficie troppo impattante sotto ogni punto di vista. Terremo alta l’attenzione e vorremmo un diniego finale da parte degli organi nazionali“. Un no ribadito dal sindaco di Fano, Massimo Seri, dopo un incontro con la Tep Renewables, società che vuole realizzare il parco, e con la famiglia Taus, proprietaria dei terreni. “Questo mega parco-fotovoltaico non lo vogliamo”.

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Visualizza commenti (53)
  1. gualtiero ceresani

    Lessi un anno fa un articolo dell confagrixolrura che lamentava l impoverimento dei canpi agricoli a favore del fotovoltaico e poco interessava che fossero sollevate sa Teramo piantati ad una certa sltezza sia per diversificare le coltivazioni e sia perche i terreni hanno comunque bisogno di avere sole e non solo ombra.poi vi ricordate il caso finito delle renne e delle pale eoliche?

      1. gualtiero ceresani

        Il discorso delle renne riguardava quello che il governo è stato costretto a fare per le pale eoliche che aveva installato sui pascoli delle renne peraltro territorio dell etnia sami.la corte finlandese ha deliberato che aNdavano tolte perché minavano l equilibrio dei pascoli

  2. Perché, mi domando, non indicizzare gli emolumenti dei dipendenti pubblici (dal grado di “dirigente” in su) sull’inverso del prezzo del metano?

  3. Leggendo l’articolo e i commenti si capisce che ancora non è chiaro a tutti che non possiamo più permetterci di fare gli schizzinosi. Le rinnovabili vanno installate “senza se e senza ma”. Comunque ci penserà la realtà a piegare anche i più duri di comprendonio.

  4. Fotovoltaico su terreno agricolo o potenzialmente tale dovrebbe essere vietato per legge.
    E’ una questione di buon senso .
    Poi dispiace che nelle motivazioni del rifiuto abbiano messo delle supercazzole come il “paesaggio” o il “rumore(?)”.

  5. caprone manicheo

    Meriterebbero un bel petrolchimico come quello che ho a 4 km da casa mia.

    Tumori, malformazioni neonatali e sterilità per tutti.

  6. Credo che tutti siamo fan del fotovoltaico, ma mettere il fotovoltaico al posto di campi coltivati mi sembra uno scempio. Tutti noi abbiamo tetti disponibili, e così le aziende nelle quali lavoriamo, è li che si devono montare, con lo stato che deve facilitare ed incentivare al massimo.

    1. Fares Brandoli

      Concordo con Gianpaolo, prima di consumare altro suolo credo sia meglio sfruttare le superfici utili esistenti.
      Però presumo che il problema sia che non coincidano i proprietari di suddette superfici utili con gli interessati o in grado di effettuare tali investimenti

    2. Si tratta di Agrivoltaico, ovvero di pannelli che sono ad un’altezza minima di 2,2 metri dal suolo e che lasciano i terreni pienamente coltivabili.
      Quindi NON c’è nessun consumo di suolo, ma solo un impatto estetico, soggettivo!

      1. ernesto grottaferrata

        certo, lavorando con la zappa non danno (forse) noia.. me la immagino una mietitrebbia nel campo di grano 🤦‍♂️
        poi, sono pannelli levitanti o appoggiano su di una struttura?
        se la seconda, dovrà essere robusta e bene infissa nel terreno (cemento?), per evitare disastri col vento..

          1. ernesto grottaferrata

            vedi, puoi postare tutti i link del mondo, ma prima dovresti leggerli e capirli..
            1) buona parte delle colture non è adatta perché bisognosa del sole (quasi tutte quelle a campo aperto) come affermato nel link https://economiacircolare.com/linee-guida-agrivoltaico/ da te postato.
            2) queste strutture, come ho già scritto, devono sopportare il loro peso più le forze derivanti dal vento: non basta piantare un palo nella terra. vanno fatte fondazioni di un certo rilievo, visto l’altezza.
            3) nel sopracitato link e in quello di tuttogreen, si evidenzia un fattore: “costi di progettazione e montaggio elevati. Il prezzo di un sistema di questo tipo ha un prezzo di progettazione, acquisto e montaggio dei pannelli molto elevato, legato alla necessità di rispettare delle specifiche tecniche (altezza, peculiarità dei tracker, distanza fra i moduli, sistema fisso o variabile, grado di ombreggiamento delle colture agricole nei vari mesi dell’anno…) per rendere compatibili tali strutture con le esigenze dell’agricoltura.

            progettazione speciale da parte di esperti. Non si tratta di un semplice impianto fotovoltaico costruito su un terreno agricolo, ma di un progetto integrato e innovativo, concepito e realizzato attraverso un accordo tra l’operatore agricolo e l’operatore elettrico

            costi di gestione elevati, perché il sistema di pannelli deve essere manutenuto efficiente nel tempo e la loro particolarità di essere unità dinamiche comporta un controllo continuo.”
            in pratica ci vogliono tanti tanti dindini.
            come vedi, non è così semplice come lo vuoi far apparire..

          2. ernesto grottaferrata

            mde: questo vorrebbe dire cosa? ma li ha letti i link postati proprio da andrea sull’agrivoltaico? mi sorge il dubbio (certezza) di no.

  7. Alberto Spriano

    Fotovoltaico?
    E il Paesaggio?
    Siamo al cospetto dei più importanti paesaggi del mondo.
    Paesaggi sensibili. Paesaggi agrari che diventano paesaggi costieri.
    Il Paesaggio Agrario della provincia di Pesaro e Urbino e Il Paesaggio Costiero dalla falesia del San Bartolo alla foce del Cesano.
    Fano e Cartoceto sono paesaggi che appartengono al patrimonio culturale italiano.
    Cartoceto è rinomata internazionalmente per la coltivazione dell’olivo e la produzione d’olio di oliva che risale al XIII secolo. Altra eccellenza di questo territorio sono i formaggi e il vino Bianchello del Metauro il cui vitigno è coltivato su una sottile fascia di colline che dal mare Adriatico risale verso l’interno, sviluppandosi lungo le sponde del fiume Metauro. La zona di produzione sono situate a nord ed a sud del fiume Metauro.
    Tutto iniziò con la crisi economica degli anni settanta, quando la Pro Loco organizzo nel 1977 la prima Mostra Mercato dell’Olio e dell’Oliva per richiamare l’attenzione su uno dei territori più belli d’Italia e per promuovere i prodotti tipici che si sono poi affermati nel corso degli anni. Il successo arrivò e nel 2004 venne istituita la prima DOP olearia delle Marche, la DOP Cartoceto.
    Sull’agrovoltaico della famiglia Taus finanziato interamente dal PNRR sarebbe il caso di dare le giuste informazioni.
    Sulle speculazioni che investono e deturpano il Paesaggio questo sconosciuto, si riveda la lezione di Orte di Pasolini e che valga per tutti e per sempre.
    https://www.centropagina.it/attualita/fano-agrivoltaico-diserta-incontro-con-amministrazione/
    https://fano24.it/la-tep-renewables-diserta-lincontro-con-lamministrazione/
    https://www.ansa.it/marche/notizie/la_regione_informa/2022/10/10/rinnovabili-regione-parere-negativo-su-impianto-agrivoltaico_4eca1208-f386-4cd9-9417-cbbb2a13c795.html

    https://www.raiplay.it/video/2022/02/Pasolini-eLa-forma-della-citta-865e7168-c7ef-4eb1-a5ca-9eb61db2d1a7.html

    https://www.youtube.com/watch?v=IgRZXilLrdM

    1. Nello Roscini

      ha ragione le ciminiere delle centrali a :
      metano
      carbone
      nucleari
      sono esteticamente e paesaggisticamente molto più accettabili
      e poi :” vuoi mettere il profumo del napalm incombusto la mattina presto !”
      (libera citazione da apocalypse now)
      con una anonima singola pala eolica siemens da 40 MW con il suo rumore offsgore
      roba che non si vedeva da secoli con i vecchi mulini a vento ..

      e poi se lo dice Sgarbi sarà senz’altro vero lui si che ne sa e ha una visone completa del mondo moderno ..
      mica come certi ubriaconi incontrati nei peggior bar di Caracas , pardon della TV
      -_-

      P.S.
      astenersi dalla lettura chi non ha il senso dell’ironia

  8. Bisogna fare tutti impianti sotto i 200kwp con procedura semplificata da poco approvata, tanti diffusi e via…

  9. Continuiamo così, facciamoci del male… Intanto in Spagna fanno record su record con impianti tutt’altro che a bassa intensità come questo. A chi critica dico che non si rendono conto di quello che dicono, dalle mie parti, ad esempio ci non centinaia di aziende che producono tabacco, con essiccatoi lunghi decine di metri e alti 3 metri che deturpano il paesaggio molto più di un eventuale struttura fotovoltaica agricola, grazie alla sua struttura semitrasparente e sottile.

  10. La cosa preoccupante e che la destra non e molto amante delle rinnovabili, nel programma di fratelli d’Italia poi non viene nemmeno menzionata la parola decarbonizzazione, attualmente il governo ha l’ultima parola, e decide se sbloccare o no i progetti, temo che quando salirà su la destra sarà un bagno di sangue, qualche giorno fa ho visto un programma in cui un parlamentare di FDI parlava di Greta thunberg con un enorme odio .Siamo messi veramente male, sono molto pessimista a riguardo .

  11. Qui non si tratta se si è favorevoli o contrari al fotovoltaico a prescindere ma che un qualsiasi progetto delle dimensioni di quello descritto nell’articolo deve obbligatoriamente passare da una valutazione di impatto ambientale (oppure vogliamo tornare ai tempi dell’acciaieria di Taranto?). L’installazione dell’impianto ha avuto una valutazione di impatto ambientale negativa con motivazione condivisibili. Fosse per me darei parere negativo a tutti gli impianti fotovoltaici su suolo agricolo.

    1. Io ho avuto le stesse motivazioni ma favorevole il comune e contraria la regione e stiamo parlando di un impianto sul tetto di casa, che dovrebbe esser in carta semplice, ma ci sono dei vincoli paesaggistici, che in tutto il paese ne hanno fatte di cotte e di crude 🤷

      Comunque sia se l’impianto coesiste senza problemi con la parte agricoltura non vedo dove ci sia il problema, anzi si riduce l’uso di acqua visto che è più ombreggiante 🤷

    2. mario milanesio

      premesso che il fotovoltaico su suolo agricolo lascia perplesso pure me,
      vero è che le motivazioni addotte e riportate danno parecchio da pensare, soprattutto fanno pensare che sia un no aprioristico: “rumore” con il fotovoltaico? sul serio? “elettromagnetismo”? con impianti in continua e poi convertiti in alternata per trasporto con cavidotti comunissimi? sul serio?

      di fronte a scemenze simili
      uno poi pensa che chi ha bocciato l’impianto
      o sia ignorante e prevenuto
      o molto furbo per le sue saccocce.
      mah: ci saranno ragioni che non sappiamo…

      Carlo Maria Cipolla descriverebbe il primo come stupido, il secondo come ladro

      1. Sono d’accordo con te in parte, purtroppo queste scuse sono sempre maggiori, persino gli impianti offshore di pale eoliche vengono bloccati, mi chiedo quanto siano giuste queste motivazioni, considerando anche la situazione attuale.

      2. Il maestro Cipolla ci ha dato le leggi sulla stupidità ma non le abbiamo capite.
        Il fotovoltaico deturpa il paesaggio… I centri commerciali e della logistica invece no, vero?

    3. Mi scusi ma questo Suo ragionamento è grave! Perché in primis confonde un’acciaieria con un pannello fotovoltaico e poi perché esula da qualsiasi motivazione scientifica a prescindere. Un po’ come hanno fatto i novax contro i vaccini. Quale ma potrebbe fare un campo di pannelli fotovoltaici in mezzo a contolazione? Riporto uno stralcio di un articolo de QUALENERGIA.IT:
      “Dovendo occupare circa 10 kmq per ogni GW installato, e producendo in Italia quel GW solare “solo” 1,2-1,3 TWh in un anno, per coprire tutti i 300 e passa TWh di elettricità consumati ogni anno nel nostro paese, bisognerebbe coprire di pannelli 2.300 kmq di territorio, circa i 2/3 della Val d’Aosta.
      In realtà ne servirebbero anche di più, perché, a causa dello sbilanciamento di produzione fra estate e inverno nella stagione calda occorrerebbe produrre abbastanza da compensare il calo invernale, per esempio convertendo l’elettricità in idrogeno e poi riutilizzandolo quando di sole ce n’è meno.
      Vista la pessima efficienza di questa conversione, probabilmente servirebbe una superficie per il fotovoltaico almeno doppia, così da produrre abbastanza idrogeno in estate e superare il fabbisogno invernale.
      Quindi volendo far andare l’Italia con il solo solare (ipotesi del tutto teorica, ovviamente, essendoci altre fonti rinnovabili utilizzabili), servirebbe una superficie coperta di pannelli di circa 5000 kmq, poco meno della Liguria.”

      Ecco, fosse per me, prima dell’agrifotovoltaico coprirei ogni autostrada, parcheggio e tetto con pannelli. E poi creerei una striscia di mare tutt’intorno all’Itala, sempre di pannelli bifacciali (magari prodotti a Catania dalla 3SUN). Questo otterrebbe i 5000 kmq richiesti. Comunque non tralascerei nemmeno in seguito l’agrifotovoltaico. Se abbiamo tanta energia possiamo riconvertire per esempio l’acciaieria di Tartanto a idrogeno, così come potremmo bandire tutti gli idrocarburi. Oltre a creare un futiuro migliore per i nostri figli nessun dittatore potrebbe ricattarci.
      Saluti

      1. Nello Roscini

        Non serve tutta quella superfice ..

        quoto sullo sfruttamento intensivo dei margini delle FERROVIE che dovrebbero essere demaniali
        senza problemi di espropri ,affitti ecc..
        e con proble faunistici, paesaggistici marginali
        e con logistica semplificata

        secondo S.Bernabei responsabile PRODUZIONE Enel
        se facessimo tutta l’energia con il fotovoltaico servirebbe

        basta minchiate da bar, pardon politichesi ..
        non abbiamo più tempo
        e rischiamo di non avere più soldi per farlo
        a questo o restiamo in Europa o entriamo in africa

        falsi miti ,
        se raggiungessiimo gli obbiettivi 2030 ,50% energia da rinnovabile,
        solo pannelli fotovoltaici 0,5 % del territorio nazionzle
        territorio occupato dall’agricoltura 40%

        se traslassimo tutto il fotovoltaico su terreni agricoli
        occuperebbe meno del 2% dei terreni agricoli
        ci sono molte attività agricole compatibili con il fotovoltaico

        Fonte S. Bernabei responsabile PRODUZIONE ENEL

        il problema in Italia è “solo” di prendersi delle C. di responsabilità a tutti i livelli
        e evitare di favorire mafie nazionali e mafiette locali
        queste ultime imho sono molto peggiori di quelle nazionali e/o Europee

  12. Abelardo Provolini

    Cerco sempre di restare ottimista, nonostante il periodo ma…

    Quando leggo che ci si oppone al solare per rischi di “rumore ed elettromagnetismo”, penso che forse meriteremmo di estinguerci.

    1. Credo tu abbia ragione, l’unica alternativa sarebbe quella di legare la stipula per la fornitura di un contratto d’energia a quella di produrne almeno di 1/3 di quella prelevata, ovviamente da fonti rinnovabili. Se non hai posto, voglia, ecc. ecc., potresti usufruire di quella che viene prodotta da altri (Comunità energetiche? Certificati di cessione?) che hanno un surplus. Ci vorrà del tempo per installare migliaia di impianti soprattutto sopra gli edifici ma a mio parere potrebbe essere una soluzione per evitare bocciature come quelle descritte nell’articolo.

    2. In effetti, è ormai chiaro anche all’IPCC che, qualunque strategia di decarbonizzazione si scelga, anche quella di spegnere tutto domattina, non servirà a salvare tutti, non sarà sufficiente a evitare vittime.

      Quindi concordo, anche se verosimilmente l’estinzione non sarà totale, con probabilità di salvarsi direttamente proporzionale al patrimonio.

        1. Massimo, l’IPCC, tra tutti i meriti che ha ha anche quello di dover essere rigoroso, ma diplomatico, dovendo ricorrere a una forma di “attenuatio” anche in quelle previsioni che si rivelano estreme nei numeri e che fanno gridare “catastrofisti”, o “gretini” ai poveri di spirito che infestano, oltre che i bar fisici e virtuali, anche il sistema delle comunicazioni (nostrane, europee, mondiali).

          Tuttavia, basta sollevare un po’ la testa per vedere l’elefante che c’è nella stanza, ovvero che il primo nemico dell’umanità è l’umanità stessa (il mio commento prendeva spunto dal “meriteremmo di estinguerci” di Abelardo Provolini). Link sparsi non a dimostrare qualcosa, ma a mostrare quanto una squadra così scomposta non riuscirà a vincere il campionato.

          IPCC: se continuiamo a questo ritmo, +1.5°C saranno raggiunti tra il 2030 e il 2052 (almeno mezzo secolo prima – “fine secolo” – di quanto stimato nel 2018)
          https://www.ipcc.ch/sr15/resources/headline-statements/

          VAIELETTRICO: Rinnovabili in lista d’attesa? 4 volte più di quel che ci serve
          https://www.vaielettrico.it/rinnovabili-in-lista-dattesa-4-volte-piu-di-quel-che-ci-serve/

          BLOOMBERG: Gli investimenti nelle energie rinnovabili devono quadruplicare entro il 2030
          https://www.bloomberg.com/news/articles/2022-10-06/investment-in-renewable-energy-needs-to-quadruple-by-2030

          WWA: Le alte temperature esacerbate dai cambiamenti climatici hanno reso più probabile la siccità del 2022 nell’emisfero settentrionale
          https://www.worldweatherattribution.org/high-temperatures-exacerbated-by-climate-change-made-2022-northern-hemisphere-droughts-more-likely/

          WWF 2022: Le popolazioni di animali selvatici si riducono del 69%
          https://livingplanet.panda.org/

          EURONEWS: L’Austria lancia una sfida legale contro il “greenwashing” dell’UE su nucleare e gas
          https://www.euronews.com/my-europe/2022/10/10/austria-launches-legal-challenge-over-eus-greenwashing-of-nuclear-and-gas

          EURONEWS: Secondo gli esperti, entro il 2050 le gravi siccità “potrebbero essere la norma” nell’UE
          https://www.euronews.com/my-europe/2022/09/26/severe-droughts-could-be-the-norm-in-the-eu-by-2050-experts-say

          CNBC: Nonostante le preoccupazioni per l’inflazione, gli americani sono meno propensi a cancellare Amazon Prime e Netflix che a tagliare la spesa alimentare
          https://www.cnbc.com/2022/10/06/consumers-prioritize-netflix-amazon-prime-over-groceries-and-gas.html

          STANFORD NEWS: I ricercatori di Stanford hanno scoperto che il fumo degli incendi boschivi sta distruggendo decenni di miglioramenti della qualità dell’aria, esponendo milioni di americani a livelli di inquinamento estremi
          https://news.stanford.edu/2022/09/22/wildfire-smoke-unraveling-decades-air-quality-gains/

  13. Nello Roscini

    il rigassificatore no
    le rinnovabilili no

    e questa sarebbe la “destra” del fare ???
    cominciamo bene !!

    1. In realtà il nuovo governo deve ancora partire, ma non vedo il sole al orizzontale 😱
      Quello uscente meglio perderlo che trovarlo. Quelli prima idem, siamo messi in pessime mani, che guardano solo al loro resoconto 🤷

      1. Ma guarda che nelle Marche governa la “destra” già da un pò… oltre che queste idee hanno tagliato anche fondi alla salute …

        1. Nello Roscini

          esatto ..
          era quello che intendevo
          anche rigassificatore di Piombino è “roba loro”

          anche se su quest’ultimo , da sostenitore delle rinnovabili
          lo ritengo un’opera inutile sul breve medio periodo
          secondo me ,se tutto va come io spero , tra tre anni sarà un’opera inutile
          vale la pena spendere quei soldi e fare incazzare la popolazione ?

      2. Intanto il Governo uscente quando i progetti sulle rinnovabili venivano bloccati aveva l’ultima parola, e quasi sempre li sbloccava, questo governo non sono cosi convinto che lo farà tanto per farti capire il livello nel programma elettorale di fratelli D’Italia la parola decarbonizzazione non e neanche menzionata, tanto per farti capire il livello in un intervista Gasparri menzionando Greta ha detto che lei e manovrata da qualcuno , e poi ha detto un sacco di altre cose che non ti sto a dire ma non erano lusinghiere.

    2. Temo che sia ancora peggio, queste opposizione sono trasversali, indipendentemente dalla corrente politica.

      1. Non penso proprio, le rinnovabili tutti le vogliono ma quando vogliono costruirle vicino casa tua non le vuole nessuno, il nucleare proprio non lo vuole nessuno, la cosa assurda e che mentre sul nucleare si sono dette tante falsità e se ne parla malissimo in tv e sui giornali, per le rinnovabili avviene esattamente il contrario, ciò non ostante non le vuole nessuno.

        1. Che siano state dette cose inesatte sul nucleare è vero tranne che le centrali di terza generazione costano non poco e che per tirarle su servono almeno 7 anni. La Svezia che ha fatto vari aggiornamenti ce ne ha messe solo 12, figurati in Italia. Nel frattempo chiediamo una deroga al nostro amico Putin dicendogli che dobbiamo costruire una centrale per non avercelo più in mezzo. Il fotovoltaico e l’eolico costano nettamente meno e ci si mette anche meno per costruirli.

          1. Ti posso assicurare che quello del tempo e del costo è l’ultimo dei motivi, e comunque non è che mettere rinnovabili ovunque creando decine di parchi eolici e fotovoltaici sparsi per l’Italia alla fine costi meno. Detto questo il nucleare viene bistrattato per motivi che non sono veri, ma siamo in Italia, paese dove non si riesce nemmeno a fare un rigassificatore, non ostante siamo messi malissimo.La rovina di questo paese è l’ideologia.

        2. Direi che il tempo è uno di quelli più tiranni in questo momento e non possiamo permetterci di aspettare 20 anni per avere energia. Il costo iniziale di una centrale nucleare è più alto in costruzione rispetto ad altre forme energetiche, e anche vero che per quelle di terza generazione serve meno “combustibile” rispetto a quelle termiche, e vero che vengono “diciamo” recuperati i costi, ma ci vogliono molti e molti anni, il costo energetico è determinato da una serie lunga e non facile di conti troppo variabili. Fatto sta che nel 2020 il costo della energia nucleare per kwh era di circa quasi il triplo rispetto alle rinnovabili.

      2. Nello Roscini

        vogliono diventare tutti spiderman e hulk

        ragni violino radioattivi
        e lampi di raggi gamma come a capodanno !!

        siamo tornati agli anni 50a ; le radiazioni fanno bene !!

      3. Il prossimo referendum “esplicito” sul nucleare, che proporrà il nuovo governo – “Vuoi tu la nuova energia rinnovabile che ridurrà a 1/10 il costo delle bollette?” – userà la stessa formula psicologica del marketing degli abbonamenti Internet e telefonia: 19.99 con l’asterisco (in piccolo, seguendo l’asterisco, “per i primi sei mesi, poi 29.99”).

        Il referendum verrà ovviamente vinto dal governo con percentuali bulgare e la crocetta sul SI verrà ritenuta una firma valida per autorizzare gli scostamenti di bilancio (a carico di figli e nipoti) “voluti dal popolo” senza passaggio parlamentare.

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